Alitalia e decreto rilancio


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Farfallina

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A giugno Airbus ha venduto zero aerei, Boeing 1:
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Spiegami la logica secondo la quale sarebbe colpa del mio consiglio (ossia conservare liquità dato che stanno arrivando tempi duri) il fatto che Alitalia s'è presa gli A320 sottopotenziati.
I -214 li ha scelti Alitalia, anzi li ha scelti Toto, perchè o costavano meno o erano funzionali al piano Fenice.



Ti invito a trovare un qualche post in cui ho dato contro ad Alitalia per aerei "spaiati" o per le riconfigurazioni. Ho tanti difetti, ma non credo di essere ipocrita; avendo lavorato per un decennio per una compagnia che mandava in giro 777 o 747 con IFE nuovi e altri con IFE a loop o i Rockwell Collins montati su ai tempi di Clinton non mi sono mai - e poi mai - permesso di giudicare. La parola 'scassoplano', poi, l'ho sempre trovata orrida. Sugli A320 depotenziati ho scritto diverse volte, ma la colpa lì è di Alitalia, o di chi ha fatto il piano flotta.



Rileggimi. Ho detto "rinegoziare un lease", non ho detto "chiedere l'aereo gratis". Stiamo parlando di una flotta abbastanza nuova e ben tenuta: non parliamo degli A320 G-GATx passati per TAM, Wizzair, Air Arabia e abbandonati nel deserto per mesi. Poi sono io quello che fa polemica.



Stiamo parlando di opinioni. E la mia opinione è che fare investimenti pesanti adesso è suicida. Non ti piace la mia opinione? Pazienza. Pensi che stia sbagliando? Guarda, da contribuente lo spero ardentemente anche io. Ma non sto facendo polemica, a differenza di te. E a differenza di te non sto facendo attacchi personali. Se non ti piace la mia opinione, e se non sei in grado di rispondermi, il mio consiglio è di usare l'ignore list.
Mi fa piacere che aver colpito nel segno visto che hai dovuto buttarla in cagnara pur di non rispettare la legittima opinione di altri e non avendo tu numeri stai portando esempi di grandi major che non c'azzeccano un fico secco con AZ!
Già il paragonare grosse major, con flotte in buona percentuale di proprietà, ampio portafoglio ordini con AZ che ripartirebbe da una A.S. e quindi non ha vincoli contrattuali sulla flotta, ha metà della flotta in età da sostituzione e l'altra metà (praticamente totalmente in leasing) a metà della vita operativa in una compagnia tipo AZ. Inoltre AZ a differenza delle major di cui sopra non ha nessun ordine, ergo quando avrà bisogno di nuove macchine dovrà sedersi da un lessor e accertarne le condizioni trovandosi nel momento di necessità. La particolare situazione di AZ le permette di valutare da foglio bianco la flotta di cui avrà necessità e programmare gli ordini nel momento in cui i costruttori si trovano con le major di cui sopra a posticipare le consegne. Come ho ben specificato più volte nelle condizioni di AZ è sensato fare una valutazione, anzi doveroso se i propositi sono di fare impresa seriamente (cosa che tu e altri escludete a priori vista la nazionalizzazione voluta da 5s e soci). Quello che suggerisci è proprio il tirare a campare presupposto di nuovi disastri. Non ho mai fatto mistero di non apprezzare la nazionalizzazione che nasce dalla volontà di salvare i dipendenti, però è illogico accusare di eccesso di programmazione quando uno dei problemi di AZ è sempre stata la mancanza di programmazione dovuta a un orizzonte limitato.

Fra l'altro c'è un altro punto che stride alla grande e cioè continui a parlare di investimenti onerosi quando perfino Berberi ha specificato che le macchine sarebbero in leasing finanziario (e sappiamo tutti che il finanziatore che hanno in mente sarebbe CDP come per le maggiori imprese statali a tassi che AZ privata non ha mai visto nemmeno con il binocolo) e già in questo punto è una condizione nuova e più vantaggiosa. Altro punto che dai per scontato è la disponibilità dei lessor a fare nuovi prezzi super concorrenziali ad AZ, cosa che in due anni di A.S. non ha visto un solo lessor accettare la rinegoziazione. Solamente con il blocco totale di tutto il trasporto aereo alcuni lessor, nemmeno tutti, hanno accettato una rinegoziazione temporanea per 9 mesi pay per use. Questo non vuol dire che a fine marzo 2021 gli stessi lessor offriranno un bel contratto decennale (sostanzialmente l'altra metà della vita operativa in AZ dei A332, A32S e A319 dell'ordine Toto) a prezzi di super saldo. Considerati i 2 errori che ti ho evidenziato dal 1° post basta andare indietro a leggere la mia opinione e cioè fare una valutazione economica in prospettiva su cosa sia più conveniente.
Poi le fonti di Berberi (che fanno intendere di conoscere i numeri) gli dicono che l'operazione porterebbe centinaia di milioni di risparmio, io ti dico che l'operazione potrebbe avere senso con un saldo positivo in base alle trattative (perché è chiaro che non ci sono trattativa chiuse e la situazione sul futuro è talmente fluida che le condizioni possono cambiare da un giorno all'altro. Basti pensare ai due scenari e cioè l'attuale ripresa dei contagi che altro che summer 21, se continua così servono altre decine di miliardi di aiuti alle varie LH, AF e soci oppure mettiamo che veramente i vari vaccini in fase avanzata di test siano disponibili dal prossimo gennaio e quindi che progressivamente si torni alla normalità). Infine ci sei tu che non conoscendo nessun numero tiri fuori l'esempio di major con flotte di almeno 4-5 volte quella di AZ, condizioni assolutamente diverse e non paragonabili e pretendi di avere la "verità" che ti deve essere riconosciuta come un oracolo oppure la butti in cagnara con la vergognosa uscita sull' "ignore" vero sintomo che sai benissimo di non essere in grado di affrontare una discussione.

Vedi, Berberi mette 60.000 condizionali nonostante dica di conoscere i numeri (ho qualche dubbio), io ho chiaramente detto che va fatta una valutazione, tu hai sparato una sentenza non conoscendo nemmeno un numero della questione, brutta cosa montarsi la testa! Non è che bisogna aver ragione come pretendi oppure evitare la discussione con te! Se tu hai problemi a discutere civilmente allora usalo tu l'ignore.
 

BAlorMXP

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Ti invito a trovare un qualche post in cui ho dato contro ad Alitalia per aerei "spaiati" o per le riconfigurazioni. Ho tanti difetti, ma non credo di essere ipocrita; avendo lavorato per un decennio per una compagnia che mandava in giro 777 o 747 con IFE nuovi e altri con IFE a loop o i Rockwell Collins montati su ai tempi di Clinton non mi sono mai - e poi mai - permesso di giudicare. La parola 'scassoplano', poi, l'ho sempre trovata orrida. Sugli A320 depotenziati ho scritto diverse volte, ma la colpa lì è di Alitalia, o di chi ha fatto il piano flotta.



Rileggimi. Ho detto "rinegoziare un lease", non ho detto "chiedere l'aereo gratis". Stiamo parlando di una flotta abbastanza nuova e ben tenuta: non parliamo degli A320 G-GATx passati per TAM, Wizzair, Air Arabia e abbandonati nel deserto per mesi. Poi sono io quello che fa polemica.



Stiamo parlando di opinioni. E la mia opinione è che fare investimenti pesanti adesso è suicida. Non ti piace la mia opinione? Pazienza. Pensi che stia sbagliando? Guarda, da contribuente lo spero ardentemente anche io. Ma non sto facendo polemica, a differenza di te. E a differenza di te non sto facendo attacchi personali. Se non ti piace la mia opinione, e se non sei in grado di rispondermi, il mio consiglio è di usare l'ignore list.
Immenso


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@Farfallina
A prescindere dalla tua diatriba conn 13900 parlare di floitta prima di parlare di mercati e rotte e' come mettere il carro davanti ai buoi. A maggior ragione per una linea aerea che, come dici tu, puo' partire senza preoccuparsi del passato.
 

Viking

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@Farfallina
A prescindere dalla tua diatriba conn 13900 parlare di floitta prima di parlare di mercati e rotte e' come mettere il carro davanti ai buoi. A maggior ragione per una linea aerea che, come dici tu, puo' partire senza preoccuparsi del passato.
Silvano, qualcuno mai si è interessato del passato di AZ? Mi intrometto assolutamente in punta di piedi nella discussione tra 13900 e Farfallina: sapendo che c’è dietro lo stato (e la cosa mi fa incazzare) e tutti i soldi che vuole mettere, detto ciò i lessor possono dare un rating migliore ed abbassare i prezzi del leasing? Tralascio la questione sconti alla avavava sul nuovo perché come diceva giustamente 13900 il numero è talmente basso che il 50% e più è pura utopia.
 

AZ209

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Posto qui i dati LF 'pre-Covid' di febbraio20 sulle rotte ITA-USA

AZ:
FCO-JFK 76.0%
JFK-FCO 81.1%
FCO-MIA 85.5%
MIA-FCO 80.9%
MXP-JFK 57.7%
JFK-MXP 62.9%

DL:
FCO-ATL 89.0%
ATL-FCO 81.9%
FCO-JFK 85.7%
JFK-FCO 82.9%
MXP-JFK 61.7%
JFK-MXP 54.9%

IG:
MXP-JFK 42.7%
JFK-MXP 43.0%
MXP-MIA 59.3%
MIA-MXP 63.9%

AA:
MXP-JFK 49.3%
JFK-MXP 51.5%
MXP-MIA 81.3%
MIA-MXP 71.2%

UA:
MXP-EWR 57.5%
EWR-MXP 57.4%
FCO-EWR 85.2%
EWR-FCO 64.2%

EK:
MXP-JFK 59.7%
JFK-MXP 52.3%

DY:
FCO-JFK 62.1%
JFK-FCO 60.5%
 

13900

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Silvano, qualcuno mai si è interessato del passato di AZ? Mi intrometto assolutamente in punta di piedi nella discussione tra 13900 e Farfallina: sapendo che c’è dietro lo stato (e la cosa mi fa incazzare) e tutti i soldi che vuole mettere, detto ciò i lessor possono dare un rating migliore ed abbassare i prezzi del leasing? Tralascio la questione sconti alla avavava sul nuovo perché come diceva giustamente 13900 il numero è talmente basso che il 50% e più è pura utopia.
Il mio ragionamento - ed è un pour parler, bada - è che la maggioranza degli aerei di Alitalia sono in leasing da APF e APC ossia Toto (più qualcos'altro da GECAS e altri). Non so quanto sia la durata di un lease sottoscritto da AZ, ma di solito i leasing sono tra gli 8 e i 12 anni, che è più o meno l'età della flotta di Alitalia. Di conseguenza credo che ci siano parecchi contratti di leasing in scadenza, o vicini allo scadere. Siccome APF/APC non è GECAS e, stando a quanto ne so, fa leasing solo ad Alitalia, penso che la conversazione sarebbe più facile che non con una compagnia che ha 3000 aerei e centinaia di clienti.

Non si può fare? Pazienza. Ma ciò non vuol dire che sia sensato andare a spendere carriolate di soldi per sostituire degli aerei che hanno in media una decina d'anni e, al massimo, 17/18 per i 777 (voglio dire, i 77E di BA sono tutti, tranne 4, pre-2001 e li stanno sistemando con nuove cabine adesso). Il 787 fa certo figo ma comunque costa. I numeri li dà, da parecchio tempo, oramai, il buon LAXIntl su Airliners (prezzo di mercato min/max in base all'età e rate di leasing mensile, ancora una volta min/max in base all'età):

A330-200 – $14.0 - 80.0M, $140-610,000
B777-200ER – $12.0 – 44.0M, $200-350,000
B787-8 - $70.0 - 124.0M, $625-980,000
B787-9 - $99.0 - 146.0, $820-1,100,000
dati inverno 2020.
 

fiducioso

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Posto qui i dati LF 'pre-Covid' di febbraio20 sulle rotte ITA-USA

AZ:
FCO-JFK 76.0%
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MIA-FCO 80.9%
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DL:
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JFK-MXP 54.9%

IG:
MXP-JFK 42.7%
JFK-MXP 43.0%
MXP-MIA 59.3%
MIA-MXP 63.9%

AA:
MXP-JFK 49.3%
JFK-MXP 51.5%
MXP-MIA 81.3%
MIA-MXP 71.2%

UA:
MXP-EWR 57.5%
EWR-MXP 57.4%
FCO-EWR 85.2%
EWR-FCO 64.2%

EK:
MXP-JFK 59.7%
JFK-MXP 52.3%

DY:
FCO-JFK 62.1%
JFK-FCO 60.5%
Fonte?
Grazie
 

londonfog

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Silvano, qualcuno mai si è interessato del passato di AZ? Mi intrometto assolutamente in punta di piedi nella discussione tra 13900 e Farfallina: sapendo che c’è dietro lo stato (e la cosa mi fa incazzare) e tutti i soldi che vuole mettere, detto ciò i lessor possono dare un rating migliore ed abbassare i prezzi del leasing? Tralascio la questione sconti alla avavava sul nuovo perché come diceva giustamente 13900 il numero è talmente basso che il 50% e più è pura utopia.
Io volevo solo ribadire che parlare di aerei prima di avere un piano strategico sui mercati, rotte, ecc, e' mettere il carro davanti ai buoi. Oppure, parlare perche', come diceva mio nonno, "si apre bocca e si da' fiato"
 
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A345

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Da ignorantissimo, pur essendo assolutamente contrario a qualsiasi aiuto statale ad AZ, visto che comunque qualcuno ha deciso che sti 3 miliardini li dobbiamo in qualche modo buttare, non è che in un momento come questo effettivamente potrebbe avere un senso rinnovare la flotta?

Se i numeri sono anche solo vicini a quelli citati, AZ si troverebbe effettivamente ad avere condizioni favorevolissime, anche e soprattutto in confronto alla concorrenza che, dovendo sopravvivere con qualche aiutino in meno, si trova a dover cancellare e/o spostare consegne e nuovi ordini.

E' vero che la flotta di AZ non è vecchissima e potrebbe fare tranquillamente ancora una decina d'anni, ma tra una decina d'anni:

1) AZ sarà fallita di nuovo almeno un paio di volte
2) Non avrà a disposizione 3 miliardi da investire
3) Sperando che l' economia riprenda, le condizioni di acquisto non saranno sicuramente le stesse

Alla luce di tutto ciò, non avrebbe senso investire ora (ripeto, se i prezzi sono anche solo vicini a quelli citati)?
 

13900

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Da ignorantissimo, pur essendo assolutamente contrario a qualsiasi aiuto statale ad AZ, visto che comunque qualcuno ha deciso che sti 3 miliardini li dobbiamo in qualche modo buttare, non è che in un momento come questo effettivamente potrebbe avere un senso rinnovare la flotta?

Se i numeri sono anche solo vicini a quelli citati, AZ si troverebbe effettivamente ad avere condizioni favorevolissime, anche e soprattutto in confronto alla concorrenza che, dovendo sopravvivere con qualche aiutino in meno, si trova a dover cancellare e/o spostare consegne e nuovi ordini.

E' vero che la flotta di AZ non è vecchissima e potrebbe fare tranquillamente ancora una decina d'anni, ma tra una decina d'anni:

1) AZ sarà fallita di nuovo almeno un paio di volte
2) Non avrà a disposizione 3 miliardi da investire
3) Sperando che l' economia riprenda, le condizioni di acquisto non saranno sicuramente le stesse

Alla luce di tutto ciò, non avrebbe senso investire ora (ripeto, se i prezzi sono anche solo vicini a quelli citati)?
Il problema, anzi i problemi, per me sono 2:
  1. anche con le cifre citate dal nostro Leonard, 3 miliardi non bastano.
  2. per il futuro prossimo venturo le vacche saranno non magre, ma anoressiche. Se si guarda in giro, tutte le compagnie del mondo stanno tagliando CAPEX e stanno mettendo fieno in cascina (ossia soldi). Le europee stanno per lo piu' attingendo a fondi statali, le americane sul mercato. La posizione cash di LH, AFKL, DL, AA, UA e' aumentata esponenzialmente (e anche i debiti a breve termine, ma sorvoliamo). IAG ha proposto un aumento di capitale da due miliardi. Perche'? Perche' tutti sanno che nel 2020 non ci saranno soldi da fare, e nel 2021 se ne faranno pochini. Willie Walsh ha parlato di un ritorno al livello del 2019, in termini di unit revenue, nel 2024. Il che vuol dire che da qui al 2024 ci sara' un mondo in cui gli introiti sono depressi (e pure parecchio, guarda i soli 7 milioni di revenue per EZY nel secondo trimestre) e le spese, pur con tutti i tagli del caso, non scenderanno ugualmente. Tutte le compagnie che ho visto fin'ora hanno fatto -90% di revenue ma -50/-60% di costi. Il che vuol dire che quel delta va trovato nella cassa che hanno: in altre parole, quei tre miliardi serviranno ad Alitalia per sopravvivere. E Alitalia ha il grosso - anzi, enorme - problema che a differenza di tutte quelle summenzionate non faceva soldi (ergo bruciava cassa) quando le cose andavano bene!
 

AlicorporateUK

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Io volevo solo ribadire che parlare di aerei prima di avere un piano strategico sui mercati, rotte, ecc, e' mettere il carro davanti ai buoi.
Passaggio importante che quoto, anche perché i precedenti non fanno ben sperare e mi riferisco alle rotte aperte e poi chiuse nel giro di mesi, la strategia multi-hub [FCO-LIN-MXP] che non ha mai funzionato, network incentrato su corto e medio a far concorenza alle meglio posizionate (in tutti i sensi) Ryanair/easyJet ecc., missione perdente in partenza con il motto "Portiamo i turisti in Italia", mercati di riferimento inesistenti, gli "shuttles" Milano-Roma/Milano-Londra che, nel contesto di cui sopra, diventano marginali e mettiamoci pure un'altra "battaglia" persa in partenza sui mercati del Nord Italia che, con un breve volo "feed", hanno accesso a network (quelli di LH/BA/AF/KL) di tutt'altra caratura. What exactly is the point of talking about "fleet" at this very stage?

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BrunoFLR

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Io volevo solo ribadire che parlare di aerei prima di avere un piano strategico sui mercati, rotte, ecc, e' mettere il carro davanti ai buoi. Oppure, parlare perche', come diceva mio nonno, "si apre bocca e si da' fiato"
Io mi occupo di autotrasporti; dovendo aprire una nuova attività vorrei prima sapere in quale settore dovrò entrare, perché se si tratta di distribuzione locale o regionale mi serviranno 20 furgoni e 20 motrici, altrimenti 20 autotreni / bilici, e nel caso di trasporto liquidi le cisterne.
O nel caso un mix *ragionato* di tutto ciò.

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Farfallina

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A prescindere dalla tua diatriba conn 13900 parlare di floitta prima di parlare di mercati e rotte e' come mettere il carro davanti ai buoi. A maggior ragione per una linea aerea che, come dici tu, puo' partire senza preoccuparsi del passato.
Stanno ragionando anche su queste cose, l'UE vuole un piano dettagliato. Solo che Berberi non le ha scritte perché nessuno gliele ha ancora raccontate chiedendo l'anonimato...
 

londonfog

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Stanno ragionando anche su queste cose, l'UE vuole un piano dettagliato. Solo che Berberi non le ha scritte perché nessuno gliele ha ancora raccontate chiedendo l'anonimato...
Farfallina, io sono stato presente a vari incontri con dirigenti AZ LAI e CAI nella City. Mi consenti una dose di preoccupato scetticismo? Alimentato anche dal fatto che non vedo nessuno fra i giornalisti italiani che si chiede dove cavolo voleranno questi aerei e come pensano di riempirli (a parte variazioni sul tema "Questo e' il paese del sole"/"Tornano gli emigranti"/ ecc.)
 

Farfallina

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Il mio ragionamento - ed è un pour parler, bada - è che la maggioranza degli aerei di Alitalia sono in leasing da APF e APC ossia Toto (più qualcos'altro da GECAS e altri). Non so quanto sia la durata di un lease sottoscritto da AZ, ma di solito i leasing sono tra gli 8 e i 12 anni, che è più o meno l'età della flotta di Alitalia. Di conseguenza credo che ci siano parecchi contratti di leasing in scadenza, o vicini allo scadere. Siccome APF/APC non è GECAS e, stando a quanto ne so, fa leasing solo ad Alitalia, penso che la conversazione sarebbe più facile che non con una compagnia che ha 3000 aerei e centinaia di clienti.

Non si può fare? Pazienza. Ma ciò non vuol dire che sia sensato andare a spendere carriolate di soldi per sostituire degli aerei che hanno in media una decina d'anni e, al massimo, 17/18 per i 777 (voglio dire, i 77E di BA sono tutti, tranne 4, pre-2001 e li stanno sistemando con nuove cabine adesso). Il 787 fa certo figo ma comunque costa. I numeri li dà, da parecchio tempo, oramai, il buon LAXIntl su Airliners (prezzo di mercato min/max in base all'età e rate di leasing mensile, ancora una volta min/max in base all'età):



dati inverno 2020.
Per la cronaca APF è in liquidazione e non è più lessor di AZ da anni.

Il concetto, lo semplifico perché l'ho già spiegato diverse volte, è che stanno confrontando i due numeri che verrebbero fuori:
X (Contratto di leasing post mar.21) + manutenzione ecc + costi operativi vs X (Leasing finanziario con CDP per acquisto nuova flotta) + manutenzione ecc + costi operativi.
In ogni caso non farebbero nessun mega investimento, anche questo già spiegato, a bilancio ci sarebbero le rate leasing come ci sono ora.
Fra l'altro l'età della flotta AZ necessita di una programmazione fatta ora perché la flotta ex LAI è giunta al momento della sostituzione e la flotta ex-CAI (insomma l'ordine Toto) necessita di rinegoziazione per ridurne in maniera sostanziale i canoni di leasing (e pre-COVID i commissari ci hanno provato per 2 anni ricevendo picche dai lessor). E comunque non parliamo di macchine nuove di fabbrica, quindi devono comunque pensarci ora per assicurarsi una strategia di flotta/ordini in modo da non ritrovarsi come ai tempi della nascita di AZ-CAI con AZ LAI che non aveva nulla in ordine per rinnovare la flotta.
 

Farfallina

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Farfallina, io sono stato presente a vari incontri con dirigenti AZ LAI e CAI nella City. Mi consenti una dose di preoccupato scetticismo? Alimentato anche dal fatto che non vedo nessuno fra i giornalisti italiani che si chiede dove cavolo voleranno questi aerei e come pensano di riempirli (a parte variazioni sul tema "Questo e' il paese del sole"/"Tornano gli emigranti"/ ecc.)
Mi sembra di aver espresso chiaramente perplessità sulle "fonti che chiedono di rimanere anonime"...

Per i resto i manager ormai li hanno cambiati tutti... la cosa che sto cercando di far capire è che stanno semplicemente programmando (cosa che in AZ non fanno dai tempi di Cempella probabilmente), poi se la programmazione sarà buona o cattiva la vedremo poi (tanto non la decidiamo noi) e vedremo quanto il controllo statale/sindacale sarà deleterio.
 

Paolo_61

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Posto qui i dati LF 'pre-Covid' di febbraio20 sulle rotte ITA-USA

AZ:
FCO-JFK 76.0%
JFK-FCO 81.1%
FCO-MIA 85.5%
MIA-FCO 80.9%
MXP-JFK 57.7%
JFK-MXP 62.9%

DL:
FCO-ATL 89.0%
ATL-FCO 81.9%
FCO-JFK 85.7%
JFK-FCO 82.9%
MXP-JFK 61.7%
JFK-MXP 54.9%

IG:
MXP-JFK 42.7%
JFK-MXP 43.0%
MXP-MIA 59.3%
MIA-MXP 63.9%

AA:
MXP-JFK 49.3%
JFK-MXP 51.5%
MXP-MIA 81.3%
MIA-MXP 71.2%

UA:
MXP-EWR 57.5%
EWR-MXP 57.4%
FCO-EWR 85.2%
EWR-FCO 64.2%

EK:
MXP-JFK 59.7%
JFK-MXP 52.3%

DY:
FCO-JFK 62.1%
JFK-FCO 60.5%
Che disastro MXP -NYC, chiaramente in eccesso di offerta.
 

maxdan2008

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L’ALITALIA DI STATO FA GOLA A LUFTHANSA – I TEDESCHI VOGLIONO FAR ENTRARE LA COMPAGNIA DI BANDIERA NELL’ALLEANZA “STARALLIANCE” PER POI CON CALMA ENTRARE NELLA COMPAGINE AZIONARIA (LASCIANDO ALLO STATO ITALIANO LA MAGGIORANZA) – IL CEO CARSTEN SPOHR SA CHE NONOSTANTE LE CHIACCHERE DI PATUANELLI SARÀ IMPOSSIBILE FAR VOLARE ALITALIA DA SOLA. E INFATTI È VOLATO IN GRAN SEGRETO A ROMA PER INCONTRARE LAZZERINI…

Umberto Mancini per “il Messaggero”

Lufthansa stringe su Alitalia. Lo fa con un duplice obiettivo. Il primo è condurre la compagnia aerea di Stato italiana nell'orbita di una nuova alleanza, quella con StarAlliance di cui i tedeschi sono tra i dominus, strappando agli americani di Delta Airlines e a Sky Team il vettore tricolore.

Il secondo obiettivo è più di lungo raggio: mettere le premesse per trasformare un accordo commerciale in qualcosa di più ampio, ovvero un matrimonio a tutto campo. Con la possibilità, ovviamente in prospettiva, di entrare nella compagine azionaria e quindi di diventare, sempre con gradualità, azionista di riferimento, lasciando comunque allo Stato la maggioranza.

I PROSSIMI PASSI
I tedeschi sanno bene che l'Alitalia di Stato, nonostante i progetti del governo e i 3 miliardi di dote finanziaria, non può volare da sola per lungo tempo e ha bisogno di un partner internazionale con le spalle larghe per reggere l'agguerrita concorrenza nei cieli.
Per questo, per parlare di alleanze e assetto azionario, è volato in gran segreto a Roma proprio il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr. Un incontro riservato, e comunque informale, con l'ad Fabio Lazzerini in cui sono stati affrontati questi temi anche in vista della ripartenza e della messa a punto da parte del Tesoro della Newco tricolore che gestirà con 70 aerei e circa 7,500 dipendenti il decollo del nuovo vettore di Stato

L'ASSETTO
Proprio questo assetto, che verrà meglio definito nei prossimi giorni, piace al colosso tedesco che, approfittando della crisi che ha colpito Air France e i vettori Usa, cerca nuovamente la sponda italiana per affermare la supremazia in Europa.
Del resto non è un mistero che, dopo la batosta legata alla pandemia, per crescere Lufthansa ha bisogno di un altro hub al di fuori dei confini di casa e ha da tempo individuato in Fiumicino lo scalo ideale. Non è chiaro se il vertice con Lazzerini abbia già individuato una sorta di corsia preferenziale per Lufthansa, di certo la mossa dimostra un grande interesse per la compagnia e il mercato italiano.
Sopratutto rimescola ancora le carte nella complessa battaglia per spartirsi rotte e passeggeri quando, si spera a breve, l'emergenza coronavirus sarà definitivamente alle spalle. Il ceo di Lufthansa ha illustrato tutti i vantaggi del passaggio a StarAlliance, scendendo nel dettaglio.

Fondata nel 1997 come prima vera alleanza globale di compagnie aeree, offre una rete di collegamenti in tutto il mondo, un programma di fidelizzazione e un servizio ad hoc per i passeggeri internazionali. Prima del covid 19, il network di StarAlliance serviva più di 1.250 aeroporti in 195 paesi con oltre 19.000 voli al giorno.

La strategia di Spohr mira, nonostante l'anno nero vissuto dalla compagnia teutonica (il totale dei ricavi nel secondo trimestre è stato pari a 1,9 miliardi di euro rispetto ai 9,6 miliardi dell'anno prima), ad avviare partnership a tutto campo per spiazzare i concorrenti. Ma Lazzerini, insieme al presidente Francesco Caio, non sta solo sondando sul fronte delle future alleanze.

Al centro del piano di rilancio c'è soprattutto la composizione della nuova flotta che dovrà essere green e meno costosa dell'attuale. Si punta ad avere solo due modelli nei cieli. Gli europei Airbus A320 per i voli brevi e medi e gli americani Boeing 787 Dreamliner per i collegamenti intercontinentali. Nuovi aerei che, vista la crisi nera che coinvolge il settore, possono essere acquistati a prezzi di saldo, con sconti di almeno il 40-50%.

LA FLOTTA
Nel business plan la flotta targata Lazzerini-Caio dovrebbe portare benefici operativi per circa 120 milioni l'anno, altri 215 milioni di risparmi dovrebbero poi arrivare dal minor consumo di carburante garantito dai velivoli di nuova generazione. Riducendo i modelli a due - gli A320 e i B787 - si ottimizzano anche i costi operativi e di manutenzione.
Per i collegamenti corti e medi verranno usati gli Airbus visto che i tempi di transizione verso i Boeing 737 sarebbero troppo lunghi. Per ogni A320 la nuova Alitalia potrebbe sborsare circa 39,3 milioni di euro (contro un prezzo di listino di 91 milioni), se invece optasse per la versione «neo» degli A320 - più moderni ed efficienti - allora il costo salirebbe a 44,5 milioni. Il nuovo vertice aziendale vuole approfittare della particolare congiuntura per poi potersi trovare pronto alla ripartenza.
 

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L’ALITALIA DI STATO FA GOLA A LUFTHANSA – I TEDESCHI VOGLIONO FAR ENTRARE LA COMPAGNIA DI BANDIERA NELL’ALLEANZA “STARALLIANCE” PER POI CON CALMA ENTRARE NELLA COMPAGINE AZIONARIA (LASCIANDO ALLO STATO ITALIANO LA MAGGIORANZA) – IL CEO CARSTEN SPOHR SA CHE NONOSTANTE LE CHIACCHERE DI PATUANELLI SARÀ IMPOSSIBILE FAR VOLARE ALITALIA DA SOLA. E INFATTI È VOLATO IN GRAN SEGRETO A ROMA PER INCONTRARE LAZZERINI…

Umberto Mancini per “il Messaggero”

Lufthansa stringe su Alitalia. Lo fa con un duplice obiettivo. Il primo è condurre la compagnia aerea di Stato italiana nell'orbita di una nuova alleanza, quella con StarAlliance di cui i tedeschi sono tra i dominus, strappando agli americani di Delta Airlines e a Sky Team il vettore tricolore.

Il secondo obiettivo è più di lungo raggio: mettere le premesse per trasformare un accordo commerciale in qualcosa di più ampio, ovvero un matrimonio a tutto campo. Con la possibilità, ovviamente in prospettiva, di entrare nella compagine azionaria e quindi di diventare, sempre con gradualità, azionista di riferimento, lasciando comunque allo Stato la maggioranza.

I PROSSIMI PASSI
I tedeschi sanno bene che l'Alitalia di Stato, nonostante i progetti del governo e i 3 miliardi di dote finanziaria, non può volare da sola per lungo tempo e ha bisogno di un partner internazionale con le spalle larghe per reggere l'agguerrita concorrenza nei cieli.
Per questo, per parlare di alleanze e assetto azionario, è volato in gran segreto a Roma proprio il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr. Un incontro riservato, e comunque informale, con l'ad Fabio Lazzerini in cui sono stati affrontati questi temi anche in vista della ripartenza e della messa a punto da parte del Tesoro della Newco tricolore che gestirà con 70 aerei e circa 7,500 dipendenti il decollo del nuovo vettore di Stato

L'ASSETTO
Proprio questo assetto, che verrà meglio definito nei prossimi giorni, piace al colosso tedesco che, approfittando della crisi che ha colpito Air France e i vettori Usa, cerca nuovamente la sponda italiana per affermare la supremazia in Europa.
Del resto non è un mistero che, dopo la batosta legata alla pandemia, per crescere Lufthansa ha bisogno di un altro hub al di fuori dei confini di casa e ha da tempo individuato in Fiumicino lo scalo ideale. Non è chiaro se il vertice con Lazzerini abbia già individuato una sorta di corsia preferenziale per Lufthansa, di certo la mossa dimostra un grande interesse per la compagnia e il mercato italiano.
Sopratutto rimescola ancora le carte nella complessa battaglia per spartirsi rotte e passeggeri quando, si spera a breve, l'emergenza coronavirus sarà definitivamente alle spalle. Il ceo di Lufthansa ha illustrato tutti i vantaggi del passaggio a StarAlliance, scendendo nel dettaglio.

Fondata nel 1997 come prima vera alleanza globale di compagnie aeree, offre una rete di collegamenti in tutto il mondo, un programma di fidelizzazione e un servizio ad hoc per i passeggeri internazionali. Prima del covid 19, il network di StarAlliance serviva più di 1.250 aeroporti in 195 paesi con oltre 19.000 voli al giorno.

La strategia di Spohr mira, nonostante l'anno nero vissuto dalla compagnia teutonica (il totale dei ricavi nel secondo trimestre è stato pari a 1,9 miliardi di euro rispetto ai 9,6 miliardi dell'anno prima), ad avviare partnership a tutto campo per spiazzare i concorrenti. Ma Lazzerini, insieme al presidente Francesco Caio, non sta solo sondando sul fronte delle future alleanze.

Al centro del piano di rilancio c'è soprattutto la composizione della nuova flotta che dovrà essere green e meno costosa dell'attuale. Si punta ad avere solo due modelli nei cieli. Gli europei Airbus A320 per i voli brevi e medi e gli americani Boeing 787 Dreamliner per i collegamenti intercontinentali. Nuovi aerei che, vista la crisi nera che coinvolge il settore, possono essere acquistati a prezzi di saldo, con sconti di almeno il 40-50%.

LA FLOTTA
Nel business plan la flotta targata Lazzerini-Caio dovrebbe portare benefici operativi per circa 120 milioni l'anno, altri 215 milioni di risparmi dovrebbero poi arrivare dal minor consumo di carburante garantito dai velivoli di nuova generazione. Riducendo i modelli a due - gli A320 e i B787 - si ottimizzano anche i costi operativi e di manutenzione.
Per i collegamenti corti e medi verranno usati gli Airbus visto che i tempi di transizione verso i Boeing 737 sarebbero troppo lunghi. Per ogni A320 la nuova Alitalia potrebbe sborsare circa 39,3 milioni di euro (contro un prezzo di listino di 91 milioni), se invece optasse per la versione «neo» degli A320 - più moderni ed efficienti - allora il costo salirebbe a 44,5 milioni. Il nuovo vertice aziendale vuole approfittare della particolare congiuntura per poi potersi trovare pronto alla ripartenza.
Certo, come no!

E tra una settimana ributtiamo dentro la mischia una Delta “seriamente preoccupata” dalle mosse dei rivali di Colonia e quindi...benvenuti alla nmillesima edizione della sagra della c-AZ-zata in libertà.

E poi di nuovo giù il gettone...

???
 
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Alitalia NW20 Intercontinental Inventory adjustment as of 18AUG20
Jim Liu19 August 2020 01:30
Alitalia in the last few days filed inventory changes regarding its Intercontinental operation, for Northern winter 2020/21 season. Latest update as of 18AUG20 sees the airline closing reservations on selected routes.

Additional changes such as re-opening reservation, remains likely.

Milan Malpensa – Tokyo Narita Reservation closed 25OCT20 – 27MAR21, 4 weekly A330
Rome – Delhi
Reservation closed 25OCT20 – 30NOV20, 1 daily A330
Rome – Johannesburg Reservation closed 25OCT20 – 27MAR21, 4 weekly A330
Rome – Los Angeles Reservation closed 25OCT20 – 27MAR21, 3 weekly 777-200ER
Rome – Mauritius Reservation closed 25OCT20 – 27MAR21, 3 weekly A330
Rome – Mexico City Reservation closed 25OCT20 – 27MAR21, 3 weekly 777-200ER (Previously filed default schedule shows no operation 11JAN21 – 08MAR21)
Rome – Miami Reservation closed 25OCT20 – 13DEC20, 1 daily A330
Rome – Rio de Janeiro Galeao Reservation closed 25OCT20 – 27MAR21, 1 daily A330
Rome – Washington Dulles Reservation closed 25OCT20 – 27MAR21, 3 weekly A330 (Previously filed default schedule shows no operation 10JAN21 – 07MAR21)
 
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