Nessuno ha letto per intero il piano preparato con la consulenza di Boston Consulting e nel quale si prevede che AirOne sparisca per essere omologata nella nuova Alitalia. Questa ipotesi fa inorridire Carlo Toto che si è illuso per mesi di poter essere il pilota di tutta l’operazione. Ai piani alti di BancaIntesa il costruttore di Chieti è considerato ormai un tassello che dovrebbe ringraziare in ginocchio perché il progetto Fenice gli risolve un sacco di problemi.
Ciò che più sorprende comunque è l’entusiasmo del Cavaliere impunito di Palazzo Chigi che nelle ultime 48 ore ha lanciato messaggi di grande ottimismo. Nella cena dell’altra sera a Monte Mario (dove Sergio Marpionne si è presentato con il solito pullover sgualcito) Berlusconi ha fatto appello alla vitalità degli imprenditori per dare una risposta italiana sulla questione Alitalia. I camerieri che hanno servito i fusilli con le melanzane dicono che di fronte a tanta euforia i presenti siano rimasti piuttosto freddi, ad eccezione della solita Marcegaglia, pazza del Cavaliere. Quest’ultimo ha detto ieri che la soluzione della vicenda è vicina e che dietro la porta di Alitalia “c’è la coda degli industriali” pronti ad aprire il portafoglio.
Per quanto risulta a Dagospia la notizia è vera, almeno in parte, ma con questa precisazione: i capitani coraggiosi della cordata non sono quelli previsti da Air-Molli (il superconsulente finito nella nebbia) ma una miriade di piccoli industrialotti che pur di dimostrare la loro fedeltà al Cavaliere, sono pronti a mettere un cip di qualche migliaia di euro pur di salire a bordo della flotta politica di Palazzo Chigi.
da dagospia...
qualcosa di vero... qualcosa di sbagliato