Alitalia, ecco il piano: via il Tesoro, oltre 4 mila esuberi


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

indaco1

Utente Registrato
30 Settembre 2007
3,930
551
.
Io infatti continuo,tirando a indovinare, a pensare che se la parte buona viene "formalmente" ceduta come ramo d'azienda, libera da oneri e pendenze.... questo salverebbe la forma.

E' che non so proprio se e' legalmente e tecnicamente fattibile mettere tutti gli asset che servono (mezzi, il personale richiesto, gli slot, i diritti, le certificazione e non so che altro) in un ramo d'azienda separato e poi cederlo. Soprattutto non so se si puo' fare nei tempi brevi che sono richiesti...

Poi sarei portato a pensare che se i numeri che si dicono sugli esuberi (4000) sono veri, sono comunque un numero per non spaventare che sara' al netto del personale che finira' nella bad e poi da qui nella pubblica amministrazione. Nella good ne devono restare molti di meno, perche' si regga...

4000 si gestiscono con prepensionamenti e vari paracadute.
 

goafan

Utente Registrato
Commissario per Alitalia, poi la cordata
Il piano al Tesoro tra una settimana: 700 milioni da una decina di soci

Nuovi contratti per meno della metà dei dipendenti. Ci saranno scivoli e esternalizzazioni
Tra i nuovi soci: AirOne con la flotta da 250 milioni, Intesa, Benetton e Ligresti
La compagnia in liquidazione cede alla Newco marchio e parte di aerei e personale


LUCIO CILLIS
ROBERTO MANIA
ROMA - Alitalia, ultimo atto, nasce "Alitalia 2". Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, si aspetta entro una settimana la visita in Via XX settembre dell'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, con la proposta per salvare la compagnia di bandiera. Venti giorni per analizzarlo, poi l'avvio del piano di privatizzazione per fare nascere dalle ceneri di Alitalia una nuova aerolinea, più piccola, tutta italiana, integrata con Air One di Carlo Toto. Un piano lacrime e sangue, con 4-5 mila esuberi e probabili esternalizzazioni per arrivare quasi al dimezzamento dell'attuale forza lavoro della Magliana, con un pacchetto di prepensionamenti e cassa integrazione straordinaria che graveranno ancora sul bilancio pubblico dopo il contestato (anche da Bruxelles) ennesimo prestito ponte da 300 milioni di euro.

Nuovo sarà anche il contratto di lavoro di piloti, hostess e steward che verranno salvati dalla scure.
E proprio il pesante impatto sociale del progetto di ristrutturazione, scritto dall'advisor Intesa, sta facendo maturare l'idea nel governo di rinviare ai primi di settembre lo showdown con i sindacati. Farlo prima significherebbe far esplodere il caos nei cieli italiani durante il periodo estivo. Con nuove lesioni al turismo dopo la Rifiutopoli napoletana.

Sottotraccia, nel governo è in atto un braccio di ferro fra chi vorrebbe sposare una linea decisionista e chi propone di superare, appunto, la fase estiva.

Tuttavia, tra valutazione di carattere finanziario e di natura politico-sociale, i contorni della nuova Alitalia sono definiti e in larga parte condivisi dal governo. Almeno questo scaturisce dai palazzi ministeriali. D'altra parte l'ipotesi di rilancio della Magliana presuppone un intervento decisivo sul piano normativo: servono alcune modifiche alla legge Marzano (quella che ha permesso il risanamento finanziario della Parmalat) sull'amministrazione straordinaria.

I tecnici legislativi dei ministeri interessati (lo Sviluppo economico di Claudio Scajola, il Tesoro di Giulio Tremonti, ma anche il Welfare di Maurizio Sacconi e Palazzo Chigi) pensano a una norma che renda più celere il ricorso all'amministrazione straordinaria evitando il rischio che i debiti (Alitalia ne è oberata) possano trasferirsi sui nuovi soci, compromettendo il progetto di rilancio. Sarà questo un passaggio-chiave perché il successivo commissario nominato dal governo possa cedere ai potenziali offerenti la nuova compagnia.

Che ripartirà vendendo i vecchi aerei di proprietà e altri asset per poi ottenere velivoli di medio e lungo raggio da una delle società di leasing che fa capo al colosso General Electric Finance. L'acquisto dei nuovi aeromobili, dunque, arriverà solo in un secondo momento.

La fusione con Air One e Volare (ma non viene esclusa a priori anche una successiva integrazione con Meridiana), creerà un gruppo che affiderà al marchio Alitalia (bocciata l'ipotesi di un brand diverso) i voli di medio e lungo raggio da Fiumicino mentre la compagnia oggi guidata da Carlo Toto potrebbe accentuare la presenza sullo scalo milanese, alimentato da una snella rete di collegamenti col resto d'Italia. Di fronte alle possibili obiezioni dell'Antitrust di Antonio Catricalà per l'eccessiva concentrazione di voli lungo le rotte Roma-Milano e Roma-Catania, la nuova Alitalia potrebbe rinunciare agli slot di Catania, mentre si difenderà sulla Roma-Milano "forte" della concorrenza che a partire dal 2011 le faranno i treni che viaggeranno sull'alta velocità a 300 chilometri all'ora.

Novità in arrivo anche per Malpensa, da dove partiranno nuovi collegamenti per New York e ripristinati quelli con la Cina. Resterebbero a Fiumicino gli altri collegamenti di lungo raggio, comprese America Latina e India. La flotta di "Alitalia 2" sarà ridotta rispetto ad oggi (circa 150 aerei) ma più competitiva e con pochi anni di servizio sulle spalle: verranno progressivamente dismessi dei vecchi divoratori di kerosene, come gli Md 80 per il breve-medio raggio, sostituiti dalla serie 321 di Airbus, mentre sul lungo raggio si punterà sul leasing dei Boeing 767 e 777 e successivamente sul nuovo modello 787.

Sulla nuova compagnia pesano le regole dettate dalle alleanze e gli accordi internazionali con due colossi dei cieli in competizione come Air France (Sky Team di cui fa parte Alitalia), e Lufthansa (Star Alliance) legata da accordi commerciali con Air One. Si aprirà su questo un'asta per scegliere la futura alleanza.

La cordata italiana, dunque, sembra aver preso corpo. Tre le fasce di soci delle newco, non ancora del tutto definite: una prima (Intesa-Sanpaolo, Benetton, Ligresti e probabilmente anche Colaninno, che tuttavia non ha ancora sciolto tutte le riserve) con un impegno di 100 milioni a testa; una seconda (tra cui Fossati e Gavio) con 50 milioni; una terza, infine, con un pacchetto complessivo di 100 milioni alla quale dovrebbe contribuire anche Marco Tronchetti Provera e il presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia. L'obiettivo di raggiungere i 700-750 milioni per lo start-up dovrebbe essere raggiunto. A questi va aggiunto il conferimento della flotta da parte di Air One (250 milioni).

I tagli del personale, infine. Non esistono ancora numeri certi ma si parla insistentemente di un taglio accompagnato da ammortizzatori sociali di circa 4.000 unità: nel pacchetto ci sarebbero 550 piloti (140 solo per il cargo che dovrebbe essere ceduto), 1.100 assistenti di volo, 2.300 dipendenti di terra. A Palazzo Chigi si studiano anche la possibilità di una cura dimagrante molto forte che prevede l'esternalizzazione delle attività di Alitalia Airport nei piccoli scali (300 lavoratori) ad eccezione di Fiumicino, quelle di amministrazione e It (1.800 persone circa), di Atitech (700) e di buona parte della manutenzione.

In questo caso le indiscrezioni parlano di una uscita verso altre società (Fintecna o Finmeccanica, per esempio) per circa 4-5 mila dipendenti lasciando alla newco la scelta di quali settori eventualmente tenere e con quale forza lavoro.

(23 luglio 2008)

La Repubblica

CIAO
_goa
 
Ultima modifica da un moderatore:

janmnastami

Utente Registrato
9 Febbraio 2008
3,384
0
E' che non so proprio se e' legalmente e tecnicamente fattibile
Questo è compito del governo, con il decreto legge che modificherebbe la Marzano; ovviamente i creditori non coperti da garanzie se lo prenderebbero in quel posto, chi invece ha garanzie reali sarebbe salvaguardato.
I crediti degli operatori aeroportuali poi saranno sicuramente trasferiti nella new co., meglio non inimicarseli.

L'unica è attendere, si diceva ancora qualche settimana ed emergerà (o sprofonderà) tutto.
 

janmnastami

Utente Registrato
9 Febbraio 2008
3,384
0
Nuovo sarà anche il contratto di lavoro di piloti, hostess e steward che verranno salvati dalla scure.
Questo lo avevamo previsto anche noi.

creerà un gruppo che affiderà al marchio Alitalia (bocciata l´ipotesi di un brand diverso)
Quindi AZ e AP rimarrebbero due entità separate sotto la stessa holding "AZ group"?

i voli di medio e lungo raggio da Fiumicino mentre la compagnia oggi guidata da Carlo Toto potrebbe accentuare la presenza sullo scalo milanese, alimentato da una snella rete di collegamenti col resto d´Italia.
Novità in arrivo anche per Malpensa, da dove partiranno nuovi collegamenti per New York e ripristinati quelli con la Cina. Resterebbero a Fiumicino gli altri collegamenti di lungo raggio, comprese America Latina e India.
Un pò a FCO e un pò a MXP per non scontentare nessuno? La solita soluzione all'italiana.

"Da MXP nuovi voli per NY" Ma quali? Che si inventano questi?

sostituiti dalla serie 321 di Airbus, mentre sul lungo raggio si punterà sul leasing dei Boeing 767 e 777 e successivamente sul nuovo modello 787.
Anche qui di tutto e di più, A321, 787 (per AZ), A350 (per AP).

In questo caso le indiscrezioni parlano di una uscita verso altre società (Fintecna o Finmeccanica, per esempio) per circa 4-5 mila dipendenti
Questa è una vera porcata.
 

indaco1

Utente Registrato
30 Settembre 2007
3,930
551
.

...
Sulla nuova compagnia pesano le regole dettate dalle alleanze e gli accordi internazionali con due colossi dei cieli in competizione come Air France (Sky Team di cui fa parte Alitalia), e Lufthansa (Star Alliance) legata da accordi commerciali con Air One. Si aprirà su questo un´asta per scegliere la futura alleanza.
...


Anche questa e' un bel fiorellino.

Ritorna in prigione senza passare dal via.

Un'altra asta inutile per farsi mandare a quel paese da entrambi.

Cosi' spuxxanano tutto quello che resta da spuxxanare.
 

swissair135

Utente Registrato
4 Ottobre 2007
194
0
Montreal, Lazio.
Alitalia non viene di chiudere la India e Cine? E adesso i genio a Intesa si fa un piano con queste destinazione. Alitalia non fa New York giornalmente?

Ecco perche che ogni volte, le piani industrali manca credibilita.

Il dipartimento "network planning" d'Alitalia sanno quali sono i rotte che AZ deve fare.. e non un analista di mercato che rimossi della realta.

Alitalia deve concentrarsi sulle mercati come l'america del nord e latine. Se vuole aprire alcune rotte dal MXP per Miami/Buenos Aires etc...tanto meglio.
 

i-givo

Utente Registrato
15 Aprile 2008
5,733
0
LIMF
Anche questa e' un bel fiorellino.
Ritorna in prigione senza passare dal via.
Un'altra asta inutile per farsi mandare a quel paese da entrambi.
Cosi' spuxxanano tutto quello che resta da spuxxanare.

e se l'asta va deserta?
AZ sarà anche storica ma non è un pezzo d'antiquariato pregiato da essere così ambita dalle alleanze.
 

CTALIRQ

Utente Registrato
7 Novembre 2005
1,052
129
51
Firenze, Toscana.
I tagli del personale, infine. Non esistono ancora numeri certi ma si parla insistentemente di un taglio accompagnato da ammortizzatori sociali di circa 4.000 unità: nel pacchetto ci sarebbero 550 piloti (140 solo per il cargo che dovrebbe essere ceduto), 1.100 assistenti di volo, 2.300 dipendenti di terra. A Palazzo Chigi si studiano anche la possibilità di una cura dimagrante molto forte che prevede l´esternalizzazione delle attività di Alitalia Airport nei piccoli scali (300 lavoratori) ad eccezione di Fiumicino, quelle di amministrazione e It (1.800 persone circa), di Atitech (700) e di buona parte della manutenzione. In questo caso le indiscrezioni parlano di una uscita verso altre società (Fintecna o Finmeccanica, per esempio) per circa 4-5 mila dipendenti lasciando alla newco la scelta di quali settori eventualmente tenere e con quale forza lavoro.

La Repubblica

CIAO
_goa

Alla fine tra tagli ed esternalizzazioni ci si avvicina alla soglia dei 10.000 che sembrava tanto una boutade...
 

AZ680

Utente Registrato
15 Febbraio 2006
1,715
27
roma, Lazio.
Personalmente penso che l'unica alterntiva a questo scenario è il "tutti a casa" passando per Piazzale Clodio .... quindi ..... e poi una AZ "snella" senza debiti pregressi perchè non dovrebbe interesare ad AF o LH ??? Non vogliono altro ..
 

i-givo

Utente Registrato
15 Aprile 2008
5,733
0
LIMF
La lettera di Intesa Sanpaolo:
non ci sono potenziali investitori
LUCA FORNOVO
ROMA
Il premier Silvio Berlusconi giovedì scorso aveva dichiarato che dovrà «dire di no ad alcuni imprenditori, perché in troppi si sono presentati per partecipare al rilancio di Alitalia». Peccato che tre giorni prima, il 14 luglio Intesa Sanpaolo, advisor di Alitalia, scrivesse ad Aristide Police, presidente di Alitalia, che nell’attuale situazione e senza una riforma della Marzano - la legge sulla ristrutturazione delle grandi imprese - non ci sono investitori pronti a ricapitalizzare la compagnia di bandiera.
Nel documento riservato, che "La Stampa" ha avuto modo di visionare, Gaetano Miccichè, responsabile della divisione corporate e investment banking di Intesa Sanpaolo, scrive: «...abbiamo verificato l’indisponibilità di potenziali investitori a partecipare alla capitalizzazione di Alitalia con l’attuale perimetro aziendale...». Tutto questo sulla base del progetto di bilancio deliberato dal cda lo scorso 26 maggio. Insomma l’attuale Alitalia, con un indebitamento di 1.121 milioni di euro (al 30 giugno di quest’anno) e un numero di dipendenti in eccesso (si parla di 4-5 mila esuberi) non sembra attirare alcun gruppo di investitori industriali. Anche perché il mercato è reso difficile, prosegue Micciché nella lettera, dalla crisi del trasporto aereo aggravata «...dalla crescita del prezzo del petrolio».

Come se ne esce? Ca’ de Sass ha elaborato le linee guida di un piano industriale che, secondo quanto scrive il numero uno della divisione corporate di Intesa «...a partire da un diverso perimetro aziendale, possa garantire la continuità e il rilancio dell’impresa, consolidando il mercato domestico e successivamente coltivando una partnership con uno dei tre più importanti vettori aerei europei...». Un piano in due tempi: prima la fusione con una compagnia nazionale poi una maxialleanza con una delle prime tre compagnie europee che potrebbero essere: Lufthansa oppure Air France-Klm o British Airways. Sulla compagnia italiana non ci sarebbero più dubbi sulla Air One dell’imprenditore Carlo Toto, pronta a unirsi ad Alitalia attraverso la creazione di una newco. Una nuova società da ricapitalizzare con circa 1,6 miliardi di euro grazie all’intervento di una cordata italiana che vedrebbe tra i protagonisti oltre a Toto, Clessidra, Benetton, Ligresti, Gavio, Pirelli e new entry il gruppo siderurgico Marcegaglia, guidato dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia insieme al fratello Antonio.

Una cordata ancora tutta da costruire e da formalizzare anche se, per esempio, il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera, avrebbe dato la disponibilità a impegnarsi per 10-20 milioni di euro ma a patto che il piano di Intesa salvaguardi Malpensa. Un piano che però di fatto Intesa non ha ancora presentato anche perché ci sarebbero delle criticità che, come scrive Miccichè al presidente di Alitalia, «potrebbero essere superate soltanto con l’adozione di un apposito provvedimento normativo e di un coerente impegno finanziario dello Stato, tutto da verificare». Insomma, l’attuale legge Marzano non sarebbe sufficiente a pilotare Alitalia verso il commissariamento, lo spezzatino, la creazione di una newco con AirOne e soprattutto a evitare di risarcire i creditori senza passare al Concordato e a gestire con più flessibilità gli esuberi. Serve, insomma, una riforma della Marzano, di cui peraltro esiste già una bozza preliminare, come è stato scritto da "La Stampa" in un articolo pubblicato domenica.

Intesa guarda anche a uno scenario alternativo a quello della riforma della Marzano, che - continua Miccichè - «consenta di acquisire la disponibilità di un gruppo di investitori a partecipare alla capitalizzazione del nucleo principale di Alitalia, senza però onerarlo con le passività del passato e con tutti i costi complessivi e generali che non consentirebbero di rendere attiva una gestione pesantemente passiva». Un’impresa che richiede tempo, secondo Intesa che vuole valutare il bilancio dei primi sei mesi e gli effetti dell’abbandono di Malpensa. «Abbiamo comunque bisogno - conclude Miccichè nella lettera - di poter valutare i dati ufficiali del primo semestre 2008 ed in particolare dell’ultimo trimestre onde verificare gli effetti economici della decisione della compagnia di concentrare su Fiumicino la gran parte dei voli». Solo dopo questi dati Intesa potrà presentare un piano industriale


Lastampa.it
 
Ultima modifica:

airbusfamilydriver

Utente Registrato
6 Febbraio 2006
5,511
0
.
Poi sarei portato a pensare che se i numeri che si dicono sugli esuberi (4000) sono veri, sono comunque un numero per non spaventare che sara' al netto del personale che finira' nella bad e poi da qui nella pubblica amministrazione. Nella good ne devono restare molti di meno, perche' si regga...
siccome gli esuberi finiranno tutti in bad è impossibile parlare di esuberi al netto di quelli che vanno in bad
 

airbusfamilydriver

Utente Registrato
6 Febbraio 2006
5,511
0
.
da Repubblica.it di oggi

I tagli del personale, infine. Non esistono ancora numeri certi ma si parla insistentemente di un taglio accompagnato da ammortizzatori sociali di circa 4.000 unità: nel pacchetto ci sarebbero 550 piloti (140 solo per il cargo che dovrebbe essere ceduto), 1.100 assistenti di volo
per i piloti stesso numero di AF,per gli av invece il numero sembra aumentato
 

AviatorAZ

Utente Registrato
21 Novembre 2005
980
0
....interessante....
cosa diceva qualcuno? che AF avrebbe lasciato a casa miriade di persone e che l'Italia avrebbe dovuto farsene carico?
AF avrebbe (inteso come fututo, non come condizionale) lasciato a piedi miriade di persone in due tranches, modello "gillettes", velando il secondo taglio - quello più sostanzioso - all'impossibile pareggio di bilancio in un paio d'anni, qui lo si fa in una.... è la somma che fa il totale, come diceva Totò (quello vero, con la T maiuscola)
qualcuno potrebbe obiettare, meglio fra un paio d'anni che ora, ma allora, sta soluzione non la vogliamo proprio trovare, direi io... e continuiamo a
 

malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
19,270
0
bel paese là dove 'l sì suona
Mi sembra lo stesso piano di AF, ma:
  • i soldi li escono dalle tasche degli Italiani e non dei Francesi.
  • viene abortita la rete intercontinentale di AirOne a Malpensa.
  • un volo per la Cina viene spacciato per "salvataggio" di Malpensa
  • Benetton regna
Complessivamente un bell' autogol per i nordisti.
 

i-givo

Utente Registrato
15 Aprile 2008
5,733
0
LIMF
Mi sembra lo stesso piano di AF, ma:
  • i soldi li escono dalle tasche degli Italiani e non dei Francesi.
  • viene abortita la rete intercontinentale di AirOne a Malpensa.
  • un volo per la Cina viene spacciato per "salvataggio" di Malpensa
  • Benetton regna
Complessivamente un bell' autogol per i nordisti.
diciamo che, quasi come previsto, l'autogol è per tutti....
Non dimentichiamo che quanto ci viene comunicato oggi (anche se con il condizionale) è la versione morbida e pubblica e "ideale".
poi quando inizieranno a scontrarsi con la realtà...saleetrà fuori qualcos'altro..
Come nei lavoro pubblici con le varianti in corso d'opera che portano i costi alle stelle (tutto legittimo....).
Devono logicamente fare le nozze con i fichi secchi, ma la flotta del LR farà quasi invidiare RG!
Non che un aereo nuovo risolva i problemi, certo, al di là di quelli dei costi di manutenzione, consumi, e di percezione da parte dell'utenza...(manca qualcosa?)
 

airbusfamilydriver

Utente Registrato
6 Febbraio 2006
5,511
0
.
Mi sembra lo stesso piano di AF, ma:
  • i soldi li escono dalle tasche degli Italiani e non dei Francesi.
  • viene abortita la rete intercontinentale di AirOne a Malpensa.
  • un volo per la Cina viene spacciato per "salvataggio" di Malpensa
  • Benetton regna
Complessivamente un bell' autogol per i nordisti.
secondo me invece ap farà gli intercontinentali da mxp e az da fco,e giusto qualcuno su mxp
altro che new co con hub a mxp
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.