Brexit e possibili ripercussioni sul mondo dell'aviazione


belumosi

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10 Dicembre 2007
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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

Non è la sede legale ma la maggioranza delle azioni con diritto di voto a determinare lo status di compagnia comunitaria o meno.
Paolo, tu hai scritto che la sede uscirebbe dalla UE e questo non è corretto. E' vero ciò che scrivi in merito alle azioni, ma essendo spesso i maggiori azionisti fondi a loro volta partecipati a livello globale, non so quanto sia gestibile a lungo andare una situazione del genere.
Per quanto riguarda IAG, credo che avendo un solida "gamba" spagnola non dovrebbe essere impossibile "girare" la maggioranza delle quote attraverso Madrid. E più in generale, non mi viene in mente nessuna ragione per la quale anche in caso di Brexit, alle compagnie britanniche dovrebbe essere negata l'amplissima libertà della quale possono godere attualmente le altre compagnie europee non UE, tipo Swiss o Norwegian.
Brexit non è tanto un problema economico (presente ma imho globalmente limitato), quanto un enorme problema politico, che rischierebbe di far crollare il castello della UE, con una sempre più ampia fetta dei ricchi paesi del nord Europa tentati di mollare al loro destino gli spreconi stati del sud, insieme ai milioni di immigrati in arrivo sulle loro coste. E se una GB al di fuori della UE dimostrasse di sapersela cavare meglio di ora, il rischio di una fuga generalizzata in base alla convenienza diventerebbe quasi una certezza.
 

Paolo_61

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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

Paolo, tu hai scritto che la sede uscirebbe dalla UE e questo non è corretto. E' vero ciò che scrivi in merito alle azioni, ma essendo spesso i maggiori azionisti fondi a loro volta partecipati a livello globale, non so quanto sia gestibile a lungo andare una situazione del genere.
Per quanto riguarda IAG, credo che avendo un solida "gamba" spagnola non dovrebbe essere impossibile "girare" la maggioranza delle quote attraverso Madrid. E più in generale, non mi viene in mente nessuna ragione per la quale anche in caso di Brexit, alle compagnie britanniche dovrebbe essere negata l'amplissima libertà della quale possono godere attualmente le altre compagnie europee non UE, tipo Swiss o Norwegian.
Brexit non è tanto un problema economico (presente ma imho globalmente limitato), quanto un enorme problema politico, che rischierebbe di far crollare il castello della UE, con una sempre più ampia fetta dei ricchi paesi del nord Europa tentati di mollare al loro destino gli spreconi stati del sud, insieme ai milioni di immigrati in arrivo sulle loro coste. E se una GB al di fuori della UE dimostrasse di sapersela cavare meglio di ora, il rischio di una fuga generalizzata in base alla convenienza diventerebbe quasi una certezza.
Hai ragione, Svizzera e Norvegia hanno stipulato centinaia di accordi (quelli in campo aeronautico sono solo una piccola parte) con la UE per integrarsi pur rimanendone all'esterno; è un processo avviato da decenni e che ha richiesto tempo; UK dovrebbe compierlo tutto assieme, trovo inevitabile che per un certo tempo ci sarebbero anche delle conseguenze puramente pratiche.
Sul problema politico non entro, sia perché OT sia soprattutto perché darebbe spazio a probabili flame di varia natura, che è meglio evitare.
 

londonfog

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Londra
Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

Paolo, tu hai scritto che la sede uscirebbe dalla UE e questo non è corretto. E' vero ciò che scrivi in merito alle azioni, ma essendo spesso i maggiori azionisti fondi a loro volta partecipati a livello globale, non so quanto sia gestibile a lungo andare una situazione del genere.
Per quanto riguarda IAG, credo che avendo un solida "gamba" spagnola non dovrebbe essere impossibile "girare" la maggioranza delle quote attraverso Madrid. E più in generale, non mi viene in mente nessuna ragione per la quale anche in caso di Brexit, alle compagnie britanniche dovrebbe essere negata l'amplissima libertà della quale possono godere attualmente le altre compagnie europee non UE, tipo Swiss o Norwegian.
Brexit non è tanto un problema economico (presente ma imho globalmente limitato), quanto un enorme problema politico, che rischierebbe di far crollare il castello della UE, con una sempre più ampia fetta dei ricchi paesi del nord Europa tentati di mollare al loro destino gli spreconi stati del sud, insieme ai milioni di immigrati in arrivo sulle loro coste. E se una GB al di fuori della UE dimostrasse di sapersela cavare meglio di ora, il rischio di una fuga generalizzata in base alla convenienza diventerebbe quasi una certezza.
Hai ragione, Svizzera e Norvegia hanno stipulato centinaia di accordi (quelli in campo aeronautico sono solo una piccola parte) con la UE per integrarsi pur rimanendone all'esterno; è un processo avviato da decenni e che ha richiesto tempo; UK dovrebbe compierlo tutto assieme, trovo inevitabile che per un certo tempo ci sarebbero anche delle conseguenze puramente pratiche.
Sul problema politico non entro, sia perché OT sia soprattutto perché darebbe spazio a probabili flame di varia natura, che è meglio evitare.
Il problema principale e' che la situazione post-Brexit sara' soggetto di negoziati. Fino a che questi negoziati non cominciano non si sa come va a finire. Io consiglierei di rinviare ogni discorso su Brexit al 24 Giugno. Tanto nel 2016 non cambiera' niente.
 

Cesare.Caldi

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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

A seguito del risultato del voto, si aprono alcune questioni pratiche che dovranno essere affrontate, vedo diverse problematiche:

1) venendo meno la libera circolazione di persone, potrebbe essere imposto l'utilizzo del passaporto per l'ingresso in UK. Altri riflessi sulla libera circolazione dei lavoratori che fine faranno le migliaia di italiani e altri cittadini UE che lavorano in UK?

2) Le due piu' grandi compagnie low cost europee avranno problemi. Easyjet ha un AOC inglese, quindi perderebbe i diritti di open sky UE con la conseguenza di poter operare solo le rotte tra l'UK e un Paese UE. Niene piu' voli intra UE, Italia-Spagna per esempio e niente piu' voli nazionali al di fuori di quelli domestici in UK. Easyjet ha dichiarato che punta a richiedere in breve tempo un AOC in un paese UE per poter continuare ad operare a pieno il suo network.

Ryanair ha un AOC irlandese, quindi potrà continuare tutte le rotte intra UE ma non piu' i voli UK-Europa e quelli interni al regno unito. Per farlo dovrà ottenere un AOC in UK

3) Frequenze e rotte dei voli Europa-UK quindi anche Italia-UK non saranno piu' libere ma verranno regolamentate da un nuovo accordo bilaterale che ciascun stato UE dovrà trattare con l'UK

I punti 2 e 3 si potrebbero evitare se l'UK negoziasse di entrare nello spazio economico europeo come la Norvegia, che permetterebbe di mantenere in gran parte il libero scambio e l'open sky senza essere membro UE
 

Paolo_61

Socio AIAC
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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

A seguito del risultato del voto, si aprono alcune questioni pratiche che dovranno essere affrontate, vedo diverse problematiche:

1) venendo meno la libera circolazione di persone, potrebbe essere imposto l'utilizzo del passaporto per l'ingresso in UK. Altri riflessi sulla libera circolazione dei lavoratori che fine faranno le migliaia di italiani e altri cittadini UE che lavorano in UK?

2) Le due piu' grandi compagnie low cost europee avranno problemi. Easyjet ha un AOC inglese, quindi perderebbe i diritti di open sky UE con la conseguenza di poter operare solo le rotte tra l'UK e un Paese UE. Niene piu' voli intra UE, Italia-Spagna per esempio e niente piu' voli nazionali al di fuori di quelli domestici in UK. Easyjet ha dichiarato che punta a richiedere in breve tempo un AOC in un paese UE per poter continuare ad operare a pieno il suo network.

Ryanair ha un AOC irlandese, quindi potrà continuare tutte le rotte intra UE ma non piu' i voli UK-Europa e quelli interni al regno unito. Per farlo dovrà ottenere un AOC in UK

3) Frequenze e rotte dei voli Europa-UK quindi anche Italia-UK non saranno piu' libere ma verranno regolamentate da un nuovo accordo bilaterale che ciascun stato UE dovrà trattare con l'UK

I punti 2 e 3 si potrebbero evitare se l'UK negoziasse di entrare nello spazio economico europeo come la Norvegia, che permetterebbe di mantenere in gran parte il libero scambio e l'open sky senza essere membro UE
Posto che è tutto ancora da negoziare, la soluzione più probabile è un rapporto simile a quello UE-Svizzera. Per cui obbligo di permesso di soggiorno (ma non di passaporto, non diciamo cavolate, non serve nemmeno per andare in Egitto), open sky reciproco, dogana (con il conseguente aumento dei prezzi per tutte le merci importate), possibilità di espulsione dei cittadini stranieri.
PS: piccola nota a margine, da golfista. Ogni 2 anni si svolge una competizione a squadre fra "Europa" e USA. La maggior parte dei rappresentanti europei viene dal Regno Unito e, negli ultimi anni, la squadra europea ha adottato come bandiera quella della UE e come inno l'"Inno alla Gioia". Sarà da vedere come si sentiranno i giocatori britannici ad essere rappresentati da questi simboli :)
 

totocrista

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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

A seguito del risultato del voto, si aprono alcune questioni pratiche che dovranno essere affrontate, vedo diverse problematiche:

1) venendo meno la libera circolazione di persone, potrebbe essere imposto l'utilizzo del passaporto per l'ingresso in UK. Altri riflessi sulla libera circolazione dei lavoratori che fine faranno le migliaia di italiani e altri cittadini UE che lavorano in UK?
Prima dobbiamo vedere i trattati che faranno. Penso che possano ottenere un visto lavorativo. Mica diventano clandestini.
 

Cesare.Caldi

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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

Response to result of UK referendum on membership of the European Union ("EU")

24 June 2016

easyJet notes the result of yesterday's referendum in favour of the UK leaving the EU and is confident that it will not have a material impact on its strategy or its ability to deliver long term sustainable earnings growth and returns to shareholders.

easyJet has been preparing for this eventuality in the lead up to the referendum vote and has been working on a number of options that will allow it to continue flying in all of its markets.

easyJet's initial focus will be to accelerate discussions with UK and EU governments and regulators to ensure that the UK remains part of the single EU aviation market. This would enable EU airlines to fly freely within the UK and between the UK and EU, allow UK airlines to fly freely across Europe and would ensure that consumers continue to benefit from low fares and would mean easyJet and other airlines can continue to operate as they do now. easyJet will also continue to develop its alternative options that will fully maintain its existing network and operations.

easyJet is confident that its unique network, digital leadership, cost advantage and financial strength will enable it to continue to execute on its strategy and to deliver long term sustainable earnings growth and returns to shareholders.

Carolyn McCall, easyJet Chief Executive said:

"We remain confident in the strength of easyJet's business model and our ability to continue to deliver our successful strategy and our leading returns. We have today written to the UK Government and the European Commission to ask them to prioritise the UK remaining part of the single EU aviation market, given its importance to trade and consumers."

Comunicato Stampa Easyjet
 

Simme71

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19 Maggio 2009
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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

Posto che è tutto ancora da negoziare, la soluzione più probabile è un rapporto simile a quello UE-Svizzera. Per cui obbligo di permesso di soggiorno (ma non di passaporto, non diciamo cavolate, non serve nemmeno per andare in Egitto), open sky reciproco, dogana (con il conseguente aumento dei prezzi per tutte le merci importate), possibilità di espulsione dei cittadini stranieri.
PS: piccola nota a margine, da golfista. Ogni 2 anni si svolge una competizione a squadre fra "Europa" e USA. La maggior parte dei rappresentanti europei viene dal Regno Unito e, negli ultimi anni, la squadra europea ha adottato come bandiera quella della UE e come inno l'"Inno alla Gioia". Sarà da vedere come si sentiranno i giocatori britannici ad essere rappresentati da questi simboli :)
Come dici giustamente l'uscita sarà da negoziare, trovo però assai improbabile che lo scenario assomigli a quello UE-Svizzera; nel caso del Regno Unito le restrizioni potrebbero essere molto più nette ed invasive per la dinamica degli eventi che si sono succeduti. Staremo comunque a vedere, ci vorrà del tempo

PS: interessante la nota sulla sfida golfistica sulla Ryder Cup! Vero, ce ne saranno tante altre di problematiche in campo sportivo; ad esempio non vedo perchè a questo punto non buttino fuori a pedate dagli Europei Inghilterra e Galles (N.Irlanda salva perchè hanno votato remain) :D
 

mattia386

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28 Dicembre 2009
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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

Come dici giustamente l'uscita sarà da negoziare, trovo però assai improbabile che lo scenario assomigli a quello UE-Svizzera; nel caso del Regno Unito le restrizioni potrebbero essere molto più nette ed invasive per la dinamica degli eventi che si sono succeduti. Staremo comunque a vedere, ci vorrà del tempo
Non conviene a nessuno (paesi UE in primis) applicare condizioni dure e punitive nei confronti del Regno Unito per mere questioni di principio. Quella sarebbe la vera follia. L'auspicio è un negoziato che possa identificare uno status simile a quanto in vigore nei confronti della Svizzera, o dell'Islanda e della Norvegia, in modo da minimizzare le ripercussioni economiche.
 

Simme71

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19 Maggio 2009
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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

Non conviene a nessuno (paesi UE in primis) applicare condizioni dure e punitive nei confronti del Regno Unito per mere questioni di principio. Quella sarebbe la vera follia. L'auspicio è un negoziato che possa identificare uno status simile a quanto in vigore nei confronti della Svizzera, o dell'Islanda e della Norvegia, in modo da minimizzare le ripercussioni economiche.
Non voglio andare troppo OT perchè qui si dovrebbe parlare di Brexit relativamente alla sola aviazione, ma non credo che i negoziati dipenderanno da "questioni di principio" o auspici di linee più o meno morbide. L'Europa baderà ai suoi interessi come è giusto che sia, non credo possibile che ci sia accanimento contro il R.U. per puro orgoglio, orgoglio che ha giocato d'altra parte un ruolo importante ai fini del loro voto. Peraltro avevano mantenuto la propria moneta e avevano firmato solo alcuni dei trattati
 

aless

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12 Settembre 2006
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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

PS: interessante la nota sulla sfida golfistica sulla Ryder Cup! Vero, ce ne saranno tante altre di problematiche in campo sportivo; ad esempio non vedo perchè a questo punto non buttino fuori a pedate dagli Europei Inghilterra e Galles (N.Irlanda salva perchè hanno votato remain) :D
(perchè la FIFA, anche attraverso le sue ripartizioni continentali come la UEFA, non segue le stesse regole che si seguono nel resto del mondo. Basti pensare al fatto che Turchia e Israele sono membri della UEFA, che il Regno Unito si presenta con le proprie ripartizioni regionali, che la FIFA annovera più nazioni dell'ONU, e così via...)
 

Simme71

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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

(perchè la FIFA, anche attraverso le sue ripartizioni continentali come la UEFA, non segue le stesse regole che si seguono nel resto del mondo. Basti pensare al fatto che Turchia e Israele sono membri della UEFA, che il Regno Unito si presenta con le proprie ripartizioni regionali, che la FIFA annovera più nazioni dell'ONU, e così via...)
Scherzavo aless. Conoscendo la perfida albione è più facile che siano loro a dire basta europei!!!
 

londonfog

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Londra
Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

Lunedi non cambia niente. I negoziati cominceranno dopo che il parlamento avra' legiferato. Ci vorranno almeno due anni se non di piu'
 

Simme71

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19 Maggio 2009
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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

Tipo continuare ad "investire" nel modo più facile possibile a Londra e domini britannici d'oltremare?
Già ora ci sono parecchi problemi a livello di AML, destinati ovviamente ad acuirsi quando l'uscità verrà formalizzata
 

Pierluigi

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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

PS: interessante la nota sulla sfida golfistica sulla Ryder Cup! Vero, ce ne saranno tante altre di problematiche in campo sportivo; ad esempio non vedo perchè a questo punto non buttino fuori a pedate dagli Europei Inghilterra e Galles (N.Irlanda salva perchè hanno votato remain) :D
Semplicemente perché l'UEFA non c'entra nulla con la UE.
Addirittura, l'UEFA è nata prima della Comunità Europea (1954 vs. 1958); della UEFA fanno parte anche Russia, Turchia, Islanda, Svizzera, Norvegia, etc.

Penso che nessuno neghi, ad esempio, che la Norvegia o la Svizzera siano nazioni Europee, pur standosene ben lontane dalla UE.

Saluti,
Pierluigi
 

flori2

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11 Luglio 2009
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padova
Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

Secondo me la UE qualche grattacapo vorrà darlo alla Gran Bretagna. Non si può fare come se nulla sia successo.
 

MarcoFLR

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9 Ottobre 2010
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Re: Brexit e possibili riperscussioni sul mondo dell'aviazione

Intanto easyJet perde il 19% in borsa e IAG il 20%