Collisione a terra per 330 ITA a JFK con prosecuzione volo su FCO


tommy2

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Invece a me quello che ha colpito di più di questa storia è che ground, invece di contattare tempestivamente la torre per bloccare il decollo di Alitalia, chieda al pilota Air France di chiamarli telefonicamente. A mio avviso inaccettabile!
Questa è una procedura normale.
AF ha passato a GND l’info, GND l’ha recepita, in frequenza questo è più che sufficiente. Il numero serve per avere descrizioni più dettagliate e per i report ufficiali, che non fai certo in frequenza a JFK.
Il numero non gli è stato dato per “avvisare” la torre, ma per le ulteriori info che sarebbero potute essere “importanti”.
Tra l’altro a JFK, GND e TWR lavorano fianco a fianco, quindi le info rilevanti vengono passare real time.
 

belumosi

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Un aereo Ita Airways urta in pista un velivolo Air France a New York. "Nessuna situazione di pericolo per i viaggiatori"

di Aldo Fontanarosa

L'aletta di estremità dell'Airbus della compagnia italiana ha toccato il timone del Boeing del vettore francese procurando un taglio. La torre di controllo americana ha chiesto al nostro velivolo, ormai in volo verso Fiumicino, se avesse problemi. La navigazione è proseguita senza intoppi
21 GIUGNO 2022AGGIORNATO ALLE 19:22 1 MINUTI DI LETTURA

ROMA - Il 17 giugno, un aereo di Ita Airways - in partenza dall'aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York e diretto a Roma Fiumicino - ha urtato in pista un velivolo di Air France, che era arrivato da Parigi ed era ormai parcheggiato al finger - cioè al pontile - dello scalo statunitense.
L'aereo di Ita è un Airbus (modello A330-200). Questo apparecchio ha un winglet alla fine di entrambe le sue ali (è cerchiato in rosso nella fotografia).
Questa aletta di estremità serve a migliorare l'aerodinamica del veivolo durante il suo volo e a risparmiare carburante. E proprio questa aletta ha strisciato il Boeing B772 di Air France, all'altezza del timone di coda, procurando un taglio.
Quando l'Airbus di Ita era ormai sull'oceano e diretto verso l'Italia, la torre di controllo di New York ha contattato il comandante chiedendo se si fosse accorto dell'urto. Il comandante ha risposto che nessuno a bordo si era accorto di niente (probabilmente perché il tocco è stato lieve).

L'aereo di Ita aveva tutti i parametri nella norma, dunque ha proseguito la navigazione verso Fiumicino senza problemi. All'arrivo nello scalo romano, il 18 giugno con 28 minuti di ritardo, i meccanici di Ita hanno effettivamente notato una macchia di vernice bianca all'altezza dell'aletta di estremità del velivolo. In una nota, Ita Airways parla anche di "segni di graffi con leggere ammaccature".
L'Airbus di Ita Airways è stato fermato, una volta a Roma, per tutte le verifiche e ispezioni del caso, tornando in servizio dopo 24 ore (l'apparecchio francese è stato riparato a New York con le procedure AOG - avion on the ground - che si applicano in caso di avaria o incidente in pista). La compagnia italiana ha anche avviato un'indagine interna per capire se l'urto in pista sia avvenuto quando il comandante di Ita governava il velivolo, dunque nella fase di taxi.
In questa fase (di taxi), l'apparecchio guadagna l'inizio della pista, per poi avviare il rullaggio che precede il decollo. L'altra ipotesi è che l'urto sia avvenuto mentre il "trattore" dello scalo statunitense spostava l'aeromobile di Ita, prima della fase di taxi e rullaggio.
Ita ritiene che nessuna situazione di pericolo si sia deteminata per i viaggiatori, che non hanno percepito il tocco, come non lo ha avvertito il personale di bordo.

 

londonfog

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Londra
Ho letto piu' sopra che l'aereo e' rimasto a terra a FCO per 2 giorni; a meno che non avessero altri charter da fare in peak season (...) direi che qualche danno c'e' stato. E non potrebbe essere altrimenti, per quanto minimo -per fortuna- sia stato.
Va anche detto che la sosta di due giorni potrebbe essere una verifica accurata della presenza (o assenza) di danni, non necessariamente un segno di danni all'aereo.
 

romaneeconti

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Male, si vede "pensavano" ad altro; perche' JFK gliel'ha detto chiaro e tondo.
Senza essere oggetto di scherno, e' una bestemmia se chiedo: in qualunque dubbio o presunto tale, non dovrebbe esserci una sorta di codice (magari non scritto) di far atterrare nel apt piu' vicino una macchina per procedere subito alle verifiche? La questione che pongo e': in nome della sicurezza dei pax che deve essere garantita al 1000x1000, un Comandante non ha l'obbligo morale e la totale responsabilita' di non assumersi qualunque rischio proseguendo il volo seppur i parametri di volo degli strumenti di navigazione non segnalino alcuna anomalia? Grazie per eventuali risposte.
 

lin_ra

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Senza essere oggetto di scherno, e' una bestemmia se chiedo: in qualunque dubbio o presunto tale, non dovrebbe esserci una sorta di codice (magari non scritto) di far atterrare nel apt piu' vicino una macchina per procedere subito alle verifiche? La questione che pongo e': in nome della sicurezza dei pax che deve essere garantita al 1000x1000 un Comandante non ha l'obbligo morale della totale responsabilita' nel non assumersi qualunque rischio proseguendo il volo quantunque i parametri di volo degli strumenti di navigazione non segnalassero alcuna anomalia? Grazie per eventuali risposte.
Dipende dalla gravità e estensione del danno. In questo caso magari potrebbe essere stato meglio un rientro a JFK o BOS (nel caso fossero già più avanti) dove ci sono tecnici abilitati e personale di compagnia (Mi pare che BOS sia una destinazione ITA). Oppure se accade qualcosa di davvero davvero grave e devi atterrare, atterri nel primo aeroporto che può accogliere un aereo della tua “stazza” o se sei nel mezzo dell’Atlantico, in uno dei relief Airport.
 

romaneeconti

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Dipende dalla gravità e estensione del danno. In questo caso magari potrebbe essere stato meglio un rientro a JFK o BOS (nel caso fossero già più avanti) dove ci sono tecnici abilitati e personale di compagnia (Mi pare che BOS sia una destinazione ITA). Oppure se accade qualcosa di davvero davvero grave e devi atterrare, atterri nel primo aeroporto che può accogliere un aereo della tua “stazza” o se sei nel mezzo dell’Atlantico, in uno dei relief Airport.
Appunto. Se il comandante riporta che non si e' accorto di nulla e viene informato dalla torre di un incidente a terra, la cosa se permetti e' ancora piu' grave. Se passa anche solo lontananmente un messaggio di pressapochismo in un capitano, per l'Azienda si mette male....e gli episodi stanno accumulandosi pare in ITA...
 

lin_ra

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Mah, francamente a me pare che la ground capisca benissimo semolicemente abbia la proattività di un procione a dicembre.
Sicuramente va contato lo human factor qui. Gestire JFK GND non è semplice. Ma nonostante l’inglese di AF non fosse perfetto anche mia nonna Gina avrebbe capito che AF fosse stata danneggiata da un volo AZ. Ma nonostante questo fosse ben chiaro dalla prima conversazione, il controllore va avanti a fare domande ridondanti: dove siete? Siete sicuri che fosse Alitalia? Ha un tempo di reazione molto lento. E dalla simulazione fatta da VATSIM si capisce che c’è stato un ritardo di circa 1/2 minuti dalla prima chiamata di AF a quando ITA è stata autorizzata al decollo. Sufficiente e abbondante per cancellare qualsiasi clearance avesse AZ.
Possiamo stare qui a disquisire ma credo dovremo aspettare qualcosa di ufficiale da NTSB (perché se aspettiamo AF e AZ come vedete stiamo freschi)
 

East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Va anche detto che la sosta di due giorni potrebbe essere una verifica accurata della presenza (o assenza) di danni, non necessariamente un segno di danni all'aereo.
Giusto amico mio; allora aggiungo che se ci son voluti due giorni per la verifica, implicitamente la stessa era necessaria a prescindere, perche' questo si fa quando un aereo viene a contatto imprevisto con un ostacolo. Pensiamo ai FOD e non alle potenziali conseguenze di un contatto tra winglet e rudder?
 
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romaneeconti

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alla faccia! ma che hanno le winglet...le lame affilate? ...ma forse e' solo l'impressione della foto schiacciata ed e' solo un segno su AF o e' proprio un taglio cosi' profondo?
 

SierraEcho

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FCO - LIRF
Ma più che altro nessun passeggero che guarda più fuori?
Tutti chini sugli smartphone finché c'è segnale?

Comunque se il danno è sul leading edge della winglet il moto era in avanti quindi aereo in rullaggio autonomo.

Chissà se hanno parcheggiato l'air France fuori dalla piazzola o ITA ha rullato fuori dalla center line.
 

vipero

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.
Molto non quadra, ma dubito che quello AF sia il timone, piuttosto il THS.
mo' sto THS... rudder no?

edit: ma intendi l'elevatore? perché in effetti quanto dovrebbe essere alta la winglet per arrivare al rudder?
mi sa che la foto dovrebbe essere orientata diversamente.

Ma se fosse stato colpito l'elevatore, minimo gli gira tutto l'aereo o gli taglia a metà lo stabilizzatore orizzontale.
 
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