Coronavirus: riflessi sul mondo dell’aviazione


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Flyfan

Utente Registrato
17 Giugno 2019
1,299
768
LJU
So che l'autore dell'articolo del corriere è popolare in questo forum, quindi lo posto :D

La «fase 2» della crisi sanitaria rischia di rendere impossibile il pieno ritorno all’attività delle compagnie aeree e degli aeroporti se dovesse essere mantenuto il distanziamento sociale di 1-1,5 metri anche dopo 2020. Non solo per le difficoltà logistiche, ma anche per le ricadute economiche che avrebbe sulle casse delle società, costringendo per esempio i vettori a sacrificare almeno un terzo dei ricavi per decollo non potendo più vendere i sedili centrali delle file per poterli lasciare vuoti. È quanto emerge dai tavoli di lavoro che gli operatori del settore stanno svolgendo questi giorni. Per tutti l’orizzonte temporale è quasi identico: «Se le regole applicate in Italia — il Paese per ora più rigido su questo fronte — da maggio dovessero diventare comunitarie e inoltrarsi oltre la prossima stagione invernale rischiamo di non avere più un trasporto aereo», confidano al Corriere sette realtà tra vettori e società di gestione degli scali.

Le conseguenze

Tra nazioni chiuse in casa per contenere la diffusione del coronavirus e blocchi agli spostamenti oltreconfine due mesi dopo l’inizio effettivo della crisi — il 24 febbraio scorso — il trasporto aereo si ritrova sostanzialmente senza più passeggeri e voli. Due aerei commerciali su tre dell’intera flotta mondiale sono stati parcheggiati e quei pochi decolli che avvengono registrano tassi di riempimento dei velivoli a una cifra percentuale. Secondo Icao, l’agenzia Onu dell’aviazione civile, nei primi nove mesi di quest’anno potrebbero venire a mancare fino a 1,12 miliardi di viaggiatori rispetto allo stesso periodo del 2019, un calo del 67%. Secondo la Iata, la principale associazione internazionale dei vettori, la crisi sanitaria ridurrà di 314 miliardi di dollari i ricavi del 2020.

Le regole europee

Un cataclisma per il trasporto aereo che dovrebbe alleggerirsi dal prossimo mese con l’allentamento delle restrizioni ai movimenti, almeno in Europa. Ma questo allentamento dovrebbe avvenire con requisiti che compagnie e aziende di gestione degli aeroporti temono possano essere economicamente insostenibili. Ad oggi non esiste una regolamentazione comune, almeno a livello comunitario. Per questo la Commissione europea — assieme a Easa, l’agenzia per la sicurezza aerea — presenterà a maggio alcune regole. Una su tutte: «Una qualche forma di distanziamento sociale negli scali e a bordo dei velivoli», anticipa la commissaria ai Trasporti Adina Valean, da aggiungere possibilmente alle mascherine.


A bordo

Le regole europee sono necessarie visto che i Paesi procedono in ordine sparso. In Italia, per esempio, l’ordinanza del ministero della Salute prevede — per i soli voli in arrivo dall’estero — che i passeggeri siano seduti a non meno di un metro di distanza dagli altri e che indossino le mascherine. Come si traduce nella pratica? La riorganizzazione interna dell’assegnazione dei sedili di Alitalia — da quello che il Corriere ha potuto vedere — dimezzerebbe i posti disponibili sugli Embraer E175 (da 88 a 44) ed E190 (da 100 a 50), ridurrebbe del 63% quelli sugli Airbus A320 (da 156 a 58), taglierebbe del 52% la vendita dei sedili sugli Airbus A330 per i voli intercontinentali (da 256 a 122) e del 56% sui Boeing 777-200ER. Da un controllo sui sistemi di prenotazione emerge che Alitalia ha esteso l’obbligo di distanziamento a bordo anche ai voli nazionali.

La «minaccia» di Ryanair

Non è chiara la misura minima che sceglierà l’Europa: nelle bozze del prossimo Dpcm che detterà le regole della «fase 2» in Italia, a quanto apprende il Corriere, dovrebbe restare il metro di spazio, ma è possibile che a Bruxelles si arrivi a portarlo a 1,5 metri. «Da quello che sta emergendo uno dei requisiti per tornare a volare sarà quello di lasciare il posto centrale vuoto a bordo», anticipa Alexandre de Juniac, numero uno della Iata. Ma rispettare il distanziamento significa non poter vendere dei posti e questo metterebbe a rischio uno dei pilastri delle low cost, oltre che i bilanci di tutte le aviolinee. Il più critico è stato Michael O’Leary, patron di Ryanair, che attraverso il Financial Times ha minacciato (leggi qui il pezzo) di non riprendere a volare se ci sarà l’obbligo dei posti vuoti alternati. «È un’idea stupida», ha commentato. «Ryanair non può far soldi con un tasso di riempimento del 66% e lasciare liberi i posti di mezzo non garantisce comunque una distanza sufficiente». A livello di settore il punto di pareggio si ottiene vendendo almeno il 75% dei sedili, nei mercati con una maggiore competizione servirebbe almeno l’80%.

Le altre compagnie

O’Leary suggerisce piuttosto l’introduzione del controllo obbligatorio della temperatura dei passeggeri e l’uso delle mascherine. Chi si sta preparando, controvoglia, a non vendere più un terzo dei posti a bordo è Wizz Air, una delle low cost più importanti d’Europa. «Questo vuol dire che i nostri Airbus A320 da 180 sedili diventeranno dei velivoli che potranno trasportare al massimo 120 persone», calcola l’amministratore delegato Jozsef Varadi. Anche in easyJet si preparano a sacrificare posti e ricavi per un periodo di tempo che sperano sia limitato a pochi mesi. «È qualcosa che dobbiamo fare perché è quello che si aspettano i nostri clienti», ragiona Johan Lundgren, numero uno della low cost britannica.

Gli aeroporti

Ma, appunto, deve essere un provvedimento di qualche mese altrimenti andrebbe in crisi tutto il trasporto aereo. Non solo le compagnie. Diverse società di gestione degli aeroporti — in Italia e all’estero — premono perché il distanziamento sociale non venga introdotto tra i requisiti per riprendere a volare. «Se ci viene imposto di tenere le persone a un metro di distanza siamo finiti», confessa un dirigente. «La gestione dei flussi negli scali non s’inventa da un momento all’altro, ma è frutto di mesi di lavoro e di analisi — continua —. Al netto delle difficoltà logistiche che dovremmo affrontare per far rispettare le regole di social distancing a quel punto nessuno avrebbe più voglia di mangiare qualcosa nei ristoranti dentro la struttura, nessuno andrebbe a comprare nei duty free, voci di ricavo per noi fondamentali. A quel punto meglio chiudere per sempre».
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,598
429
Lufthansa va ko alla Borsa di Francoforte dopo il warning sulla liquidità aziendale arrivata dalla stessa compagnia aerea che ha annunciato di essere impegnata in trattative serrate con i governi dei Paesi principali in cui ha sede (Germania, Austria, Svizzera e Belgio) per ottenere un supporto finanziario che assicuri la solvibilità del gruppo nel breve termine. Le quotazioni cedono l'8%.

Rosso operativo per 1,2 miliardi nel I trimestre
«Il management board è fiducioso che le trattative porteranno a una conclusione positiva» si legge in una nota. Dopo aver registrato una contrazione dei ricavi del 18% a 6,4 miliardi di euro nel primo trimestre con un -47% nel solo mese ddi marzo, Lufhtansa ha annunciato che il risultato operativo del primo trimestre dovrebbe essere negativo per 1,2 miliardi mentre la stima è che nel II trimestre questo indicatore sia ancora più negativo.

Liquidità sotto stress nel giro di qualche settimana
La liquidità attuale ammonta a 4,4 miliardi di euro, segnala Lufthansa aggiungendo che, nonostante le misure introdotte da metà marzo abbiano parzialmente migliorato la propria posizione finanziaria, tuttavia il gruppo si aspetta un significativo declino della liquidità nelle prossime settimane. A tale ulteriore peggioramento della situazione, spiega il gruppo, Lufthansa non sarà in grado di porre rimedio attraverso il ricorso a prestiti finanziari da raccogliere sul mercato. La posizione di cassa di Lufthsansa, osservano gli analisti di Bernstein, è meno della metà di quella del gruppo britannico International Consolidated Airlines Group (British Airways, Iberia) e l'unica soluzione per Lufthansa è l'aiuto pubblico.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,598
429
Il CEO di Lufthansa Carsten Spohr stima che saranno circa 10'000 i lavoratori in meno nel gruppo tedesco alla fine della crisi scatenata dall'emergenza Covid-19.

La compagnia di bandiera tedesca dovrà inoltre ridurre la propria flotta di 100 velivoli, ha reso noto il presidente del consiglio di amministrazione in una comunicazione interna ai dipendenti, a quanto riferisce l'agenzia Dpa.

Prima dello scoppio della pandemia la Lufthansa contava su 130'000 dipendenti e 760 aerei. Spohr immagina che il gruppo tornerà in pari solo nel 2023, dopo i disastrosi risultati annunciati giovedì relativi al primo trimestre dell'anno. "Siamo stati il primo settore ad essere colpito da questa crisi globale e saremo anche tra gli ultimi a uscirne", ha dichiarato. Ieri il gruppo ha annunciato un risultato operativo in perdita di 1,2 miliardi di euro (circa 1,26 miliardi di franchi).

https://www.swissinfo.ch/ita/lufthansa--10-000-lavoratori-e-100-aerei-in-meno-dopo-la-crisi/45715236
 

leerit

Utente Registrato
3 Settembre 2019
1,598
429
Le compagnie aeree della maggior parte dei paesi del mondo sono entrate in una zona di grave turbolenza. Il fallimento di quattro filiali di Norvegian, Virgin Australia, la seconda più grande compagnia nel paese oceanico e la compagnia aerea statale sudafricana, è aggravato dal rischio di rimanere a terra per molte compagnie europee a causa delle restrizioni alla mobilità coronavirus. Per ottenere ossigeno e sopportare il crollo, Iberia, la consociata del gruppo britannico IAG, sta richiedendo fino a 1.000 milioni di euro alla banca spagnola, che sarebbe garantita per l'80% dallo Stato, attraverso il Official Credit Institute (ICO) .

Come confermato da fonti finanziarie, Iberia ha richiesto linee di credito Banco Santander, BBVA, CaixaBank, Bankia e Sabadell comprese tra 100 e 300 milioni di euro, a seconda delle dimensioni di ciascuna entità. Altre fonti indicano che l'ex vettore di bandiera spagnolo sta richiedendo tra i 750 e i 1.200 milioni per far fronte al crollo delle entrate, avendo praticamente tutti i suoi aerei - in totale 148, contando le sue filiali - a terra. Fonti ufficiali di Iberia hanno rifiutato di commentare queste informazioni.

I comitati di rischio di queste banche stanno analizzando la loro richiesta, che dovrebbe essere approvata la prossima settimana. Tuttavia, non tutte le entità sono disposte a esporsi a questo settore, a causa delle aspettative pessimistiche su quando gli aeroporti saranno in grado di riprendere l'attività e a quali condizioni. Fonti del settore indicano che Aena, il gestore aeroportuale nazionale, non prevede che i voli riprendano a giugno o luglio, indicando che gli aerei continueranno a essere parcheggiati negli hangar.

Fonti vicine a Iberia ammettono le difficoltà che il settore dovrà affrontare nei prossimi mesi, come la paura dei cittadini di entrare in una cabina chiusa, il calo del numero di viaggiatori a causa della crisi economica e la drastica riduzione del traffico aereo dalla caduta di eventi in tutto il mondo per evitare concentrazioni di persone. Una situazione per la quale, aggiungono, nessuna azienda è preparata, indipendentemente dalle sue finanze.

Inoltre, insieme alla crisi a causa della sospensione della sua attività, Iberia ha un buco importante a causa del crollo del prezzo del petrolio, poiché aveva finanziato l'acquisto di carburante con derivati ​​che ora si sono rivoltati contro di essa. In particolare, ha un impatto negativo di 83 milioni di euro, che finira' nelle perdite societarie. Altre fonti indicano che questi fattori porteranno l'azienda a registrare perdite storiche, che mettono a rischio la sua stessa continuità.

L'acquisto di Air Europa, nell'aria

Luis Gallego, attuale presidente di Iberia e futuro CEO di IAG, ha avviato colloqui avanzati con José Luis Ábalos, ministro dei trasporti, della mobilità e dell'agenda urbana, per spiegare in dettaglio la situazione e cercare una soluzione allo scenario critico che sta attraversando il settore. Al momento, Ábalos ha promesso di dare "tutto il supporto" per mantenere "lo status spagnolo di Iberia", di proprietà di IAG e con uno staff di 15.000 persone.

Ma il governo spagnolo, che non ha la capacità finanziaria di salvare tutte le compagnie nazionali, come Air Europa, Volotea e Vueling, tra gli altri, vuole che qualsiasi misura venga presa in accordo con la Commissione Europea, in modo da non distorcere la concorrenza nel settore. Tuttavia, dall'Iberia, vedono con preoccupazione come Germania e Francia stiano negoziando aiuti per Lufthansa e Air France-KLM mentre in Spagna l'aiuto ICO non è stato ancora approvato: gli Stati Uniti hanno già impegnato 25.000 milioni di dollari per salvare compagnie aeree come United Compagnie aeree o American Airlines.

IAG assicura di non avere ancora nessuna delle sue linee di credito e continua ad avere "una solida posizione di liquidità con liquidità, equivalenti di cassa e depositi fruttiferi di 7,2 miliardi di euro al 27 marzo", ha spiegato la società settimane fa a La National Securities Market Commission (CNMV): "Il totale del contante e le linee di credito non utilizzate raggiungono i 9,3 miliardi di euro, rendendo IAG il gruppo aereo con le riserve più elevate per far fronte all'attuale crisi", ha aggiunto il gruppo britannico.

Ma nonostante questa forza, fonti finanziarie indicano che sarà molto difficile sopportare l'attuale terremoto. Uno tsunami che potrebbe abbattere l'accordo per l'acquisto di Air Europa, annunciato il 3 novembre per 1 miliardo. Fonti del settore aggiungono che Iberia non è in grado di pagare quei soldi per la compagnia aerea Globalia e che sarebbe persino avventato farlo, perché il valore attuale del suo concorrente non è noto. "Attualmente, tende a zero", chiarisce una banca di investimento internazionale. In caso di ripensamento, Iberia dovrebbe pagare una sanzione di 40 milioni alla famiglia Hidalgo, proprietaria di Globalia, che ha anche chiesto e chiuso un prestito di 130 milioni per sopravvivere alla pandemia.

P.S. : spudoratamente tradotto con google traduttore e trascritto in un italiano quanto piu' comprensibile possibile.

https://www.elconfidencial.com/empr...e-banca-ico-garantizar-supervivencia_2563471/
 

Brendon

Utente Registrato
14 Agosto 2016
728
543
WAS/TRS
Buongiorno ragazzi,

qualcuno ha ricevuto, ad oggi, un rimborso da Lufthansa? Io sono in attesa dal 12 Marzo e ancora nulla (tra l'altro manco un biglietto cheap).

Stavo leggendo i terms del loro FlightVoucher: https://lufthansa.flightvoucher.com/terms-of-use ed il fatto che se non riprenoti entro il 31 Agosto lo prendi in saccoccia, è veramente patetico, in barba a qualsiasi direttiva dell'UE.
 

Flyfan

Utente Registrato
17 Giugno 2019
1,299
768
LJU
Lufthansa è passata in due mesi da compagnia tetesca più forte e potente del mondo, orgoglio teutonico all over the world, alla canna del gas. Inspiegabile. In generale coi tedeschi funziona che tutti devono rispettare le regole quando lo dicono loro, tranne quando fa comodo a loro infischiarsene.
 
Ultima modifica:

aa/vv??

Utente Registrato
7 Agosto 2008
3,511
689
Up in the air
Gli altri sono sempre più "fighi"...

Le Maire: "Sette miliardi per Air France"
Un sostegno straordinario da parte del governo francese per la compagnia di bandiera, in grave crisi: le previsioni sono di tornare a lavorare a pieno ritmo tra non prima di un anno e mezzo. A breve un finanziamento garantito da 5 miliardi anche per Renault

https://www.repubblica.it/economia/...4834687/?ref=RHRS-BH-I254834902-C6-P2-S1.6-T1
Come si dice Pantalone in francese?
 

OneShot

Utente Registrato
31 Dicembre 2015
3,984
3,171
Paris
Ed anche l'ultimo A340 (ancora pittato Joon) se ne è andato a Tarbes per essere rottamato. Fine dell'era quadrigetti per AF.
 

aa/vv??

Utente Registrato
7 Agosto 2008
3,511
689
Up in the air
Ed anche l'ultimo A340 (ancora pittato Joon) se ne è andato a Tarbes per essere rottamato. Fine dell'era quadrigetti per AF.
Comunque la si pensi, è un peccato. I quadrimotori comunque rappresentano un'idea di magnificenza. Magari i 340 un po' meno, ma 380 e 747 sono macchine iconiche. Per gli appassionati (tralasciando tutte le implicazioni economiche e di oggettivo guadagno/utilità) rappresenta una sconfitta.
 

Betha23

Utente Registrato
22 Settembre 2015
2,037
129
Tutti gli A380 AF sono in corso di trasferimento da CDG a Teruel, Spagna.

Con il 95% di probabilità di rimanerci per sempre.

HPJF https://twitter.com/aeropuerteruel/status/1253986246940131330?s=20

HPJG https://twitter.com/aeropuerteruel/status/1253975859104489473?s=20
Un gran peccato, però se non avevano intenzione di riconfigurali alla fine per il pax medio è meglio così (basta vedere qualche trip report per capire che gli a380 af sono paragonabili ai 777 Alitalia non riconfigurati, roba antidiluviana )
 

Betha23

Utente Registrato
22 Settembre 2015
2,037
129
Comunque la si pensi, è un peccato. I quadrimotori comunque rappresentano un'idea di magnificenza. Magari i 340 un po' meno, ma 380 e 747 sono macchine iconiche. Per gli appassionati (tralasciando tutte le implicazioni economiche e di oggettivo guadagno/utilità) rappresenta una sconfitta.
Vero, ma ricordiamoci che poi qualcuno deve pur pagare, sarebbe come voler avere ancora i transatlantici che attraversano l’Atlantico...
 

ROMULUS31

Utente Registrato
30 Luglio 2015
285
2
Ciao a tutti. Una domanda: sono da poco atterrati a FCO (tra l'altro in pista 25 invece che su una delle 16) ben 4 voli Air Serbia, tutti da BEG, classificati JU-5532/4/6/8, effettuati con A319/320.

Sono tutti voli di rimpatrio (Possibile?), voli Cargo effettuati con macchine pax, oppure parcheggio aerei a FCO? Quest'ultima mi sembra strana, la prima pure... ma chiedo lumi a voi più esperti.
 

Betha23

Utente Registrato
22 Settembre 2015
2,037
129
Ciao a tutti. Una domanda: sono da poco atterrati a FCO (tra l'altro in pista 25 invece che su una delle 16) ben 4 voli Air Serbia, tutti da BEG, classificati JU-5532/4/6/8, effettuati con A319/320.

Sono tutti voli di rimpatrio (Possibile?), voli Cargo effettuati con macchine pax, oppure parcheggio aerei a FCO? Quest'ultima mi sembra strana, la prima pure... ma chiedo lumi a voi più esperti.
Leggo su alcuni gruppi che si tratta di voli con aiuti sanitari.
 

Cesare.Caldi

Utente Registrato
14 Novembre 2005
36,866
1,344
N/D
Ciao a tutti. Una domanda: sono da poco atterrati a FCO (tra l'altro in pista 25 invece che su una delle 16) ben 4 voli Air Serbia, tutti da BEG, classificati JU-5532/4/6/8, effettuati con A319/320.

Sono tutti voli di rimpatrio (Possibile?), voli Cargo effettuati con macchine pax, oppure parcheggio aerei a FCO? Quest'ultima mi sembra strana, la prima pure... ma chiedo lumi a voi più esperti.
Otto aerei di aiuti in partenza per l’Italia dalla Serbia

La Serbia ha donato all’Italia quattro milioni di mascherine, due milioni delle quali chirurgiche, un milione di guanti, 100 mila camici sanitari protettivi: la prima tranche di aiuti è stata inviata oggi, a bordo di quattro aerei. Altri quattro voli partiranno nei prossimi giorni. Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha detto che si tratta di un gesto di solidarietà e riconoscenza per tutto l’aiuto e il sostegno ricevuto finora da parte degli italiani, in modo particolare in occasione delle disastrose alluvioni del maggio 2014, quando l’Italia fu uno tra i primi Paesi a inviare aiuti alla Serbia. «Vinceremo insieme. Coraggio Italia. La Serbia è con voi», ha scritto Vucic in italiano su uno degli scatoloni caricati sugli aerei in partenza verso l’Italia. Corriere.it
 

OneShot

Utente Registrato
31 Dicembre 2015
3,984
3,171
Paris
Visto che i movimenti orari a FCO si possono contare sulle dita di una mano di Muzio Scevola, direi che non era difficile fare Belgrado Fiumicino senza praticamente cambiare prua!
 

leliup

Utente Registrato
27 Dicembre 2016
49
15
Buongiorno ragazzi,

qualcuno ha ricevuto, ad oggi, un rimborso da Lufthansa? Io sono in attesa dal 12 Marzo e ancora nulla (tra l'altro manco un biglietto cheap).

Stavo leggendo i terms del loro FlightVoucher: https://lufthansa.flightvoucher.com/terms-of-use ed il fatto che se non riprenoti entro il 31 Agosto lo prendi in saccoccia, è veramente patetico, in barba a qualsiasi direttiva dell'UE.
Io ho chiesto il rimborso per un volo pagato cash e per un altro pagato con le miglia.
Zero rimborsi in entrambi i casi.
La signorina della Senator Line mi aveva detto i primi di marzo che per il rimborso sulla carta di credito ci sarebbe voluto più di un mese, mentre per le miglia, sarebbe bastato qualche giorno...
 
Ultima modifica:
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.