FRA chiuso la mattina del 25 luglio per proteste degli attivisti sul clima, gravi disagi


flapane

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DUS/NAP
Cosa analoga mi riferiscono essere successa anche a CGN. Chissà che risate, con i turisti diretti a Mallorca che buttavano giù maledizioni.

Sssshhhhh non dirlo!!

I tedeschi vivono in un mondo fatato, dove i Verdi hanno salvato il mondo facendo chiudere le centrali nucleari e sostituendole con i parchi eolici..

Se li svegli poi scoprono la realtà e ci rimangono male..
Ma se è stata una decisione del governo Merkel II (CDU+FDP), non ti seguo...
 

robygun

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..

Ma se è stata una decisione del governo Merkel II (CDU+FDP), non ti seguo...
La decisione di abbandonare il nucleare è partita dal governo Schröder, un'alleanza SPD/Grügen.. Cancelliere che poi "casualmente" è entrato nel CDA di Rosneft, società petrolifera russa, e doveva entrare in quello di Gazprom..

Tralaltro i Verdi tedeschi sono sempre stati onesti ed obbiettivi sulla questione nucleare..


..col risultato di aver soeso miliardi per ritrovarsi comunque la rete elettrica appesa alle centrali a carbone (od a metano, prima dell'invasione dell'Ucraina)..
 
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Just Stop Oil ha provato a fare una protesta anche a LHR mercoledi, senza successo.
 

Luca Paglia

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Madonna che asini.

A 215km da FRA c'e' la centrale a lignite di Neurath, che emette 16.5 milioni di tonnellate di CO2/anno.
A 211km c'e' la centrale di Niederaussem, che emette 13.3 milioni di tonnellate di CO2/anno.
A 230km c'e' la centrale di Weisweiler, che ne emette 9.24 all'anno.

Insomma, a due orette di auto da Francoforte ci sono tre centrali a carbone che emettono quasi 40 milioni di tonnellate di CO2 all'anno, quando l'intero settore avazione in Germania ne emette grossomodo 30. Oh, la Germania ha 58 (dicansi cinquantotto) centrali a carbone o attive o pronte a rientrare in linea.

Non voglio fare benaltrismo, ma se l'obiettivo e' quello di ridurre le emissioni di CO2, allora si dovrebbe andare a colpire - con azioni dirette, anche - le fonti maggiori di emissioni, no? Altrimenti facciamo come quelli che prendono le cannuccie di carta per salvare l'ambiente e poi vanno in giro col G63 AMG.
È una battaglia persa. Non sono attivisti, ma persone che hanno deciso che questo settore o quello navale sono i responsabili. Noi spendiamo milioni per dimostrare con studi indipendenti i nostri impatti diretti e indiretti, ma niente, un muro ascolta (e capisce) di più.

Ah, poi magari sono vegani e vivono di soia. Altamente ecosostenibile.
 

Luca Paglia

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Per come la vedo io sono due vicende completamente diverse e due modi di protesta completamente diversi. Nel caso della torta in faccia a MOL non hai creato alcun danno se non alla camicia del Manager, ma ugualmente hai fatto scalpore e hai fatto parlare di te. Sugli aerei in partenza o in arrivo a fra oggi probabilmente c'erano medici, insegnanti merce deperibile e gente che aveva bisogno di cure e tante altri bei motivi per non bloccare un aeroporto. Vuoi protestare contro l'inquinamento? Vai alla giudecca e blocca le navi da crociera ad esempio, o piazzati davanti a uno stadio e impedisci alle auto di parcheggiare. Lì si che fai scalpore e ti fai notare, ma bloccare servizi essenziali mi pare veramente un atteggiamento criminale e di pura cattiveria.
Senza polemica alcuna, davvero, ma perché questo odio con le navi da crociera? Cioè avete mai paragonato l’impatto ambientale di una nave con quello di un viaggio analogo? Perché credo che cambiereste immediatamente opinione facendolo.
 
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Dancrane

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Senza polemica alcuna, davvero, ma perché questo odio con le navi da crociera? Cioè avete mai paragonato l’impatto ambientale di una nave con quello di un viaggio analogo? Perché credo che cambiereste immediatamente opinione facendolo.
La vulgata vuole che siano estremamente inquinanti (siano esse cargo, traghetti o da crociera), peró sarebbe interessante sentire anche il perchè non lo sarebbero. Ed avere qualche info sulle metodologie di studio dell’impatto che vadano oltre l’unico metro conosciuto ai più, limitato alla quantità di CO2 prodotta.
 
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Senza polemica alcuna, davvero, ma perché questo odio con le navi da crociera? Cioè avete mai paragonato l’impatto ambientale di una nave con quello di un viaggio analogo? Perché credo che cambiereste immediatamente opinione facendolo.
Beh, la storia del "magic pipe" di sicuro non ha aiutato. Da quel poco che ho visto lavorando (ai margini) del settore del trasporto marittimo ci sono pratiche e metodi che, nel mondo dell'aviazione civile, non esistono proprio. Non sto parlando di navi da crociera, ma merchant/off shore support vessels/fishing.
 

Luca Paglia

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Beh, la storia del "magic pipe" di sicuro non ha aiutato. Da quel poco che ho visto lavorando (ai margini) del settore del trasporto marittimo ci sono pratiche e metodi che, nel mondo dell'aviazione civile, non esistono proprio. Non sto parlando di navi da crociera, ma merchant/off shore support vessels/fishing.

La vulgata vuole che siano estremamente inquinanti (siano esse cargo, traghetti o da crociera), peró sarebbe interessante sentire anche il perchè non lo sarebbero. Ed avere qualche info sulle metodologie di studio dell’impatto che vadano oltre l’unico metro conosciuto ai più, limitato alla quantità di CO2 prodotta.
Che l’industria non abbia in passato dato il meglio di se è un dato di fatto. Che oggi si stia lavorando (e tanto) per inquinare meno altrettanto. Per il magic pipe, i responsabili hanno pagato e non poco come giusto che sia.

Il metro di paragone attuale è spesso riferito a gCO2 equivalente per passeggero per letto disponibile, così da poter effettivamente pesare l’impatto delle singole navi.

Qualsiasi studio serio, basato su analisi Well To Wake, quindi un LCA puro dimostra sempre come il trasporto marittimo è il meno inquinante in assoluto. Un esempio, ottenuto sulla base del rapporto dell’IMO (di fatto l’organo di controllo mondiale del settore navale) sulle emissioni del 2009 e dell’ICS (International Council of Ships) ha dimostrato quanto segue:

Comparison of typical CO, emissions between modes of transport, in grams/tonne-km

3.0 Very large container vessel
(18,000 teu)*
5.9 Oil tanker (80,000 - 119,999 dwt)
7.9 Bulk carrier (10,000 - 34,999 dwt)
80.0 Truck (> 40 tonnes)
435.0 Air freight (747, capacity 113 tonnes)

Tutti i dettagli al seguente link:


Per i dettagli su come viene condotto lo studio, potrei allegarti le 200 pagine della mia tesi magistrale ma “semplificando” nella foto allegata c’è la “catena alimentare” del processo Well To Wake.
Tutti i dettagli relativi ai valori usati, a come sono stati ottenuti e come vengono utilizzati sono qua.


Spero di essere stato abbastanza chiaro e sintetico.
 

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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Che l’industria non abbia in passato dato il meglio di se è un dato di fatto. Che oggi si stia lavorando (e tanto) per inquinare meno altrettanto. Per il magic pipe, i responsabili hanno pagato e non poco come giusto che sia.

Il metro di paragone attuale è spesso riferito a gCO2 equivalente per passeggero per letto disponibile, così da poter effettivamente pesare l’impatto delle singole navi.

Qualsiasi studio serio, basato su analisi Well To Wake, quindi un LCA puro dimostra sempre come il trasporto marittimo è il meno inquinante in assoluto. Un esempio, ottenuto sulla base del rapporto dell’IMO (di fatto l’organo di controllo mondiale del settore navale) sulle emissioni del 2009 e dell’ICS (International Council of Ships) ha dimostrato quanto segue:

Comparison of typical CO, emissions between modes of transport, in grams/tonne-km

3.0 Very large container vessel
(18,000 teu)*
5.9 Oil tanker (80,000 - 119,999 dwt)
7.9 Bulk carrier (10,000 - 34,999 dwt)
80.0 Truck (> 40 tonnes)
435.0 Air freight (747, capacity 113 tonnes)

Tutti i dettagli al seguente link:


Per i dettagli su come viene condotto lo studio, potrei allegarti le 200 pagine della mia tesi magistrale ma “semplificando” nella foto allegata c’è la “catena alimentare” del processo Well To Wake.
Tutti i dettagli relativi ai valori usati, a come sono stati ottenuti e come vengono utilizzati sono qua.


Spero di essere stato abbastanza chiaro e sintetico.
sbem!
 

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Senza polemica alcuna, davvero, ma perché questo odio con le navi da crociera? Cioè avete mai paragonato l’impatto ambientale di una nave con quello di un viaggio analogo? Perché credo che cambiereste immediatamente opinione facendolo.
Così, senza ragiornarci troppo, una nave da crociera è più impattante di un villaggio turistico sulla terra ferma, no?
 

Paolì

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Senza polemica alcuna, davvero, ma perché questo odio con le navi da crociera? Cioè avete mai paragonato l’impatto ambientale di una nave con quello di un viaggio analogo? Perché credo che cambiereste immediatamente opinione facendolo.
Nessun odio. Per come la vedo io non devono entrare a Venezia perché sono troppo grandi per una città così fragile. Ma la mia opinione a riguardo non aveva a che fare col mio post, in cui ho semplicemente affermato che fermare una nave da crociera che entra in un porto fa altrettanto scalpore ma non blocca alcun servizio essenziale. Se fermi un aeroporto invece, stai causando una catena di danni in cui a rimetterci non sono solo i turisti che vanno in vacanza e hanno la scocciatura di rovinarsi le ferie, ma anche tanti "deboli" veri.
 

Fewwy

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Comparison of typical CO, emissions between modes of transport, in grams/tonne-km

3.0 Very large container vessel
(18,000 teu)*
5.9 Oil tanker (80,000 - 119,999 dwt)
7.9 Bulk carrier (10,000 - 34,999 dwt)
80.0 Truck (> 40 tonnes)
435.0 Air freight (747, capacity 113 tonnes)
Premetto che ho già detto in passato che non ho idea di dove stia la verità e quindi non difendo alcuna posizione per partito preso, ma permettimi di fare l'avvocato del diavolo.

Ovviamente la tonnellata da mettere al denominatore dev'essere un peso netto (payload).

Per l'aereo, sono state giustamente indicate 113 tonnellate che – stando a wikipedia – sono coerenti.
Per la petroliera e la portarinfuse, vengono indicati valori di DWT (deadweight tonnage), quando il tonnellaggio di portata lorda include anche voci come il peso del carburante, l'acqua di zavorra, le provviste e l'equipaggio (e per una portacontainer bisognerebbe aggiungere anche tutte le tare dei singoli container).
Per la portacontainer, viene indicato solamente il numero di TEU.

Siamo sicuri che siano stati usati valori omogenei per tutte le categorie?
E – se sì – perché non esplicitarli bene, invece di fare un miscuglio?

Ad ogni modo, sono consapevole che la differenza tra "3" e "435" non potrà essere colmata semplicemente da questo (eventuale) ricalcolo.
 
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BHA 604

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Madonna che asini.

A 215km da FRA c'e' la centrale a lignite di Neurath, che emette 16.5 milioni di tonnellate di CO2/anno.
A 211km c'e' la centrale di Niederaussem, che emette 13.3 milioni di tonnellate di CO2/anno.
A 230km c'e' la centrale di Weisweiler, che ne emette 9.24 all'anno.

Insomma, a due orette di auto da Francoforte ci sono tre centrali a carbone che emettono quasi 40 milioni di tonnellate di CO2 all'anno, quando l'intero settore avazione in Germania ne emette grossomodo 30. Oh, la Germania ha 58 (dicansi cinquantotto) centrali a carbone o attive o pronte a rientrare in linea.

Non voglio fare benaltrismo, ma se l'obiettivo e' quello di ridurre le emissioni di CO2, allora si dovrebbe andare a colpire - con azioni dirette, anche - le fonti maggiori di emissioni, no? Altrimenti facciamo come quelli che prendono le cannuccie di carta per salvare l'ambiente e poi vanno in giro col G63 AMG.
Se però nei power plant esistono soluzioni per eliminare quasi completamente le emissioni di CO, nell’aviazione (oltre al SAF) che soluzioni ci sono attualmente allo studio/implementabili nel medio termine per ridurre le emissioni?
 

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Se però nei power plant esistono soluzioni per eliminare quasi completamente le emissioni di CO, nell’aviazione (oltre al SAF) che soluzioni ci sono attualmente allo studio/implementabili nel medio termine per ridurre le emissioni?
Si sta gia' facendo un casino di lavoro. A cominciare dai nuovi motori, che consumano (ed emettono) 15-20% in meno rispetto a una generazione fa. Poi software per migliorare la condotta dell'aereo in volo. Gli stessi sedili che tutti odiano ma che, ad ogni modo, sono sempre piu' leggeri. Ci sarebbe anche molto da fare dal punto di vista del Single European Sky, ma li devi andartela a vedere coll'ATC francese.
 

Seaking

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Si sta gia' facendo un casino di lavoro. A cominciare dai nuovi motori, che consumano (ed emettono) 15-20% in meno rispetto a una generazione fa. Poi software per migliorare la condotta dell'aereo in volo. Gli stessi sedili che tutti odiano ma che, ad ogni modo, sono sempre piu' leggeri. Ci sarebbe anche molto da fare dal punto di vista del Single European Sky, ma li devi andartela a vedere coll'ATC francese.
Esatto, la grande battaglia per minimizzare i consumi è partita da almeno 15 anni, anche se a mio avviso più per motivi economici (leggasi riduzione della cost baseline in un settore con margini sempre più asfittici), che per motivi ambientali.
Non dimentichiamoci di single engine taxi, airport collaborative decision making (A-CDM), continuous descent approach (CDA, laddove permesso), ecc...
 

Luca Paglia

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Così, senza ragiornarci troppo, una nave da crociera è più impattante di un villaggio turistico sulla terra ferma, no?
Senza poter essere più specifico purtroppo essendo dati riservati, ma l’azienda per cui io lavoro ha fatto questo studio tramite società esterne e università europee. 2/3 volte maggiore l’impatto in un villaggio turistico con spostamenti per anche solo 1/2 giorni su 7.
 

kenadams

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13 Agosto 2007
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NYC
Se conti il viaggio per arrivare al villaggio turistico e l’approvvigionamento quotidiano di beni vari potresti avere delle sorprese
Comunque anche alla nave da crociera devi arrivare. Le efficienze ambientali dell'intrattenimento crocieristico sono alla fine una questione di spazi e persone: nelle mega navi da crociera si sta stretti stretti, con densità di popolazione che fanno sembrare Tokyo un deserto. Crolla quindi il costo unitario per tenere tutte queste persone al caldo, al freddo, sazie, ecc.

Alla fine l'impatto ambientale ha molto più a che fare col numero di persone che con qualsiasi altra cosa. Più siamo e più consumiamo.
- La popolazione mondiale aumenta.
- Aumenta la percentuale di tale popolazione che può vivere come si vive in Occidente da quasi 75 anni.

Finché questi due fattori rimarrano in essere, l'unica speranza di risolvere il problema delle emissioni sarà la scienza. Altrimenti solo palliativi costosissimi:
- potremmo smettere di festeggiare San Valentino, festa per la quale trasportiamo per via aerea quantità assurde di fiori dal Sud al Nord America.
- potremmo smettere di vendere l'acqua Panna e San Pellegrino a New York.
- potremmo smettere di fare pronto moda.
- potremmo chiudere Instagram, la più efficace bacheca pubblicitaria per viaggi che l'umanità abbia mai prodotto.

Solo che poi i colombiani che fanno i fiori si rimetterebbero a piantare coca, l'Italia andrebbe sul lastrico, e fra cinesi e americani scoppierebbe subito una guerra.

Gli ambientalisti che vogliono salvare oggi il pianeta hanno a disposizione un'unica arma molto utile: i farmaci anticoncezionali. Fare meno figli per consumare meno. (scherzo, ma fino a un certo punto)