Bologna, 15 novembre 2021 - Il
People Mover, la navetta che collega la stazione all'aeroporto di Bologna,
si è fermato di nuovo. E sui continui disservizi ora si fa sentire anche il Comune, con il sindaco
Matteo Lepore: "Non intendiamo accettare questo stato di inerzia del concessionario. Attiveremo tutte le misure sul piano contrattuale e amministrativo per richiamare
Marconi Express alle sue responsabilità. A partire dalla non erogazione dei contributi compensativi per il numero di passeggeri inferiori alla soglia minima contrattuale, è evidente infatti che il mancato raggiungimento di questa soglia è dovuto, a questo punto, anche alle inefficienza del concessionario. Passando, poi, per l’escussione delle garanzie e delle fideiussioni, sino alla misura estrema della risoluzione del contratto, se perdurerà la grave inadempienza di Marconi Express”.
“Come Comune abbiamo un duplice compito - continua il sindaco - garantire ai cittadini e a chi arriva nella nostra città, il funzionamento del servizio e tutelare l’investimento fatto. Il 28 ottobre scorso, prima quindi degli ultimi
disservizi, nella costante attività di monitoraggio che il Comune esercita sul People Mover, abbiamo inviato una ulteriore nota dettagliata a Marconi Express per rappresentare una serie di
inadempimenti occorsi nel primo anno di esercizio, tra i quali anche quello della mancata continuità del servizio. In quella nota abbiamo rappresentato in particolare come la prestazione contrattuale di
garantire il 98% della disponibilità del servizio era fortemente a rischio e che pertanto, stante tale grave inadempimento, il Comune ha deciso di
non erogare il riconoscimento del contributo al concessionario, previsto quale compensazione per il mancato raggiungimento del numero minimo di passeggeri. In quella nota abbiamo rinnovato anche la richiesta al Marconi Express di fornirci una relazione dettagliata sulle situazioni di guasto, malfunzionamento o avarie, sulle soluzioni attuate nell’immediato e programmate a lungo termine; oltre alla richiesta di relazionare sui fermi dovuti ad interventi di manutenzione, assistenza, riparazione, ripristino o assimilabili che abbiano comportato l'indisponibilità dell’infrastruttura o dei mezzi.
Richieste ancora senza risposte. Per questo
oggi il Comune ha diffidato formalmente Marconi Express. Se entro 15 giorni non riceveremo riscontro a tali richieste, ci attiveremo per l’escussione della cauzione prevista dal contratto e, nel caso perdurassero gli inadempimenti, avviando addirittura le procedure per la risoluzione contrattuale. Misure che non sarebbero di certo indolore e che vorremmo evitare. Ma è importante che il concessionario sappia che il tempo è scaduto. Non ci accontenteremo di soluzioni di breve periodo, che peraltro si sono rivelate fragili e che hanno inoltre causato danni di immagine alla nostra città.
Entro venerdì un nuovo piano manutentivo con tempi e impegni certi per riprendere in via definitiva il servizio e, insieme a questo, la revisione del prezzo del biglietto a carico degli utenti quando, a struttura ferma, devono essere utilizzati i bus sostitutivi meno performanti rispetto alla navetta.
È questo in sintesi quanto deciso nella riunione di oggi da remoto chiesta dall’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti
, Andrea Corsini, insieme all’assessora a Nuova mobilità e Infrastrutture del Comune di Bologna,
Valentina Orioli. Attorno al tavolo i vertici di MEX (Marconi Express), Trenitalia-Tper, Tper e società Integra.
“Il People mover è una infrastruttura innovativa - ha affermato Corsini - che quando è in esercizio dà risultati buoni con indice di gradimento da parte degli utenti molto alto. Assolve quindi la propria funzione e non siamo affatto pentiti di aver messo risorse importanti, ma ora bisogna riprendere il percorso senza più interruzioni”.
“Abbiamo bisogno di certezze e di fare quello che finora non è stato fatto - ha aggiunto l’assessore - un piano che metta nero su bianco tutte
le opere manutentive necessarie: ordinarie, straordinarie e per i malfunzionamenti che sono previsti per qualsiasi struttura complessa. Insieme a questo piano occorre che vengano fornite tutte le certificazioni mancanti per mettere in esercizio le tre navette e che si riveda, il più velocemente possibile la convenzione per ridurre il costo del biglietto quando le navette si fermano per più giorni. Non è possibile infatti che l’utente paghi il prezzo intero per utilizzare un servizio che poi viene sostituito con mezzi che impiegano cinque volte in più di tempo per raggiungere la destinazione”.
Concessionario e costruttore si sono quindi impegnati a fornire entro venerdì a Regione e Comune di Bologna un piano manutenzioni con indicati tempi e soluzioni tecniche definitive, per rimettere in esercizio il People Mover in tempi brevi e senza più interruzioni, oltre alle certificazioni per tutte le navette e a una proposta per il costo del biglietto del bus sostitutivo.