Arnaldo a 83 anni ha vissuto 8 mesi all'aeroporto di Bologna: «Pensione troppo bassa, i servizi sociali lo aiuteranno»
di Federica Nannetti
20 marzo 2024
La storia del pensionato Arnaldo, 83 anni, e una pensione troppo bassa per l'affitto: «Ha vissuto al Marconi grazie all'aiuto dei dipendenti e dei lavoratori». Il Comune: «Ma nessuno ci aveva segnalato la sua situazione»
C’è la suggestione cinematografica di The Terminal, con Tom Hanks bloccato all’aeroporto JFK di New York per giorni e giorni, ma c’è anche e soprattutto una storia di marginalità e di difficoltà. La storia è quella di Arnaldo, un signore di 83 anni originario del Modenese, che per otto mesi ha vissuto all’interno dell’aeroporto Marconi di Bologna, nell’area dei check-in. Nessun viaggio in previsione, sebbene i tabelloni delle partenze siano diventati il suo orologio – anche biologico, sincronizzato con gli orari dei primi decolli e degli ultimi atterraggi –, ma solo la dura realtà di una pensione sociale troppo bassa per poter sostenere le spese di affitto.
Senza casa dalla scorsa estate
Dopo una vita come consulente vinicolo e un tentativo con i servizi assistenziali della sua città, ha così deciso (e dovuto) lasciare la propria casa nell’estate scorsa, portando con sé una valigia: quasi tutta la sua vita, ora, è contenuta lì dentro. «Una nuova casa», a lui, è sembrato di averla ritrovata proprio all’interno dello scalo bolognese grazie alle persone – non solo viaggiatori – che l’hanno accolto e l’hanno aiutato per tutto il tempo, gli hanno portato beni di prima di necessità, consentendogli di vivere nella sua intimità e nella volontà di «non essere di disturbo». Molto più, dunque, che un semplice tetto sopra la testa e un luogo caldo, ma che chiaramente non può essere una soluzione. Appena appresa la situazione, infatti, il Comune, le associazioni e i servizi sociali si sono attivati per trovare una sistemazione alternativa per Arnaldo: martedì notte, 19 marzo, la prima dopo la diffusione della sua storia su quotidiani, siti e televisioni, l’ha passata in hotel, con la prospettiva di ottenere un alloggio alternativo. Ma il mercoledì mattina è «tornato al Marconi, sempre all’area check-in», sebbene una nuova fase della sua storia stia iniziando.
Attivato il protocollo di accoglienza
Da martedì notte, come detto, Arnaldo è stato intanto accolto in una struttura alberghiera della città dal pronto intervento sociale del Comune di Bologna. Il protocollo di accoglienza in emergenza «tramite il Pris – ha fatto sapere l’amministrazione – prevede una prima accoglienza immediata a cui segue nei giorni successivi un colloquio con il servizio sociale per valutare insieme all’interessato la possibilità di un progetto che lo possa riguardare».
Il Comune di Bologna, inoltre, ha già avviato un approfondimento con il quello di residenza di Arnaldo, ovvero Bastiglia, dove nei mesi scorsi ha usufruito dei servizi rivolti alle persone senza fissa dimora: ora l’amministrazione sta ricostruendo i rapporti con i servizi sociali del territorio, per poi valutare insieme all’anziano le prospettive condivisibili.
Il Comune: intervenuti appena venuti a conoscenza
«Arnaldo ha deciso di trasferirsi a Bologna dove da subito si è insediato presso l’aeroporto, senza che né da parte sua né di alcun altro venisse attivato contatto con i servizi sociali – ha spiegato l’assessore al Welfare, Luca Rizzo Nervo –. Una volta a conoscenza della cosa siamo intervenuti sia con Pris sia con il servizio mobile di sostegno, ai quali vengono segnalate presenze e urgenze di intervento, e a seguito delle quali vengono regolarmente attivati interventi di presa in carico e protezione». Un po’ di dispiacere c’è, da parte dell’assessore, specie per aver «appreso di questa vicenda solo dagli organi di stampa – ha infatti aggiunto Rizzo Nervo –. Se la vicenda fosse stata segnalata prima sarebbe stata individuata una collocazione per Arnaldo come avvenuto per altre centinaia di persone anche attraverso il Piano freddo. Vorrei rivolgere un sentito ringraziamento a quanti hanno spontaneamente offerto la propria solidarietà, ma è importante che casi come questi vengano tempestivamente segnalati alle istituzioni competenti per una valutazione sociale professionale per individuare le soluzioni più opportune».
20 marzo 2024
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La storia del pensionato Arnaldo, 83 anni, e una pensione troppo bassa per l'affitto: «Ha vissuto al Marconi grazie all'aiuto dei dipendenti e dei lavoratori». Il Comune:«Ma nessuno ci aveva segnalato la sua situazione»
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