Il thread leggero


tiefpeck

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Cesare, I pax erano 150+ e le 40 pizze se le sono condivise. Il comandante è stato un grande...spilorcio!
Questa cosa del mangiare una pizza a testa è una caratteristica italiana. In Estremo Oriente sono sconvolti quando vengono a saperla: lí si prende una pizza per tavolo da 4 e si divide. Secondo me è la nostra fame atavica... comunque qui era uno spuntino per rinfrancare il morale, mica un pasto completo.

Non sapendo chi ha pagato, non me la sento di dargli dello spilorcio. Tendo a pensare che abbia pagato il comandante di tasca sua, altrimenti pizze e calzoni pioverebbero in cabina ad ogni ritardo. Comunque secondo me ha fatto una cosa simpatica, se gliele hanno rimborsate meglio per lui (saranno sui 400 dollari?).
 

Viking

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Ironia pari a zero! Cesarone (che saluto con calore dopo un po’ di tempo che non lo leggevo) ogni tanto me la serve su un piatto d’argento.

È fuori discussione che sia stato un gesto apprezzabile quello del comandante. Chi ha pagato? Lui? AA gliel’avrà rimborsato vista la pubblicità gratuita (e sarà stata giustamente messa in exp note), se invece ha usato la CC aziendale siamo a posto. Ma poi, un bel chissene dei soldi?

Ps: mio record giro pizza a 7 1/2. Adam Richman penso possa essere orgoglioso di me. Alla faccia degli orientali.
 

flapane

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Questa cosa del mangiare una pizza a testa è una caratteristica italiana. In Estremo Oriente sono sconvolti quando vengono a saperla: lí si prende una pizza per tavolo da 4 e si divide. Secondo me è la nostra fame atavica... comunque qui era uno spuntino per rinfrancare il morale, mica un pasto completo. [
Sarà che gli italiani non ci mettono roba a caso, e la fanno lievitare e cuocere bene? Da napoletano non riuscirei mai a mangiare una pizza americana intera.

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flapane

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Conosco bene, mi piace, ogni volta che sono in zona ne prendo anche più di una alla volta, specie con le salsicce. Ma... è una tantum da turista, non potrei mai e poi mai mangiarla così spesso come una nostrana, è una bomba.

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TW 843

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Home, Politica — 11 settembre 2018 alle 12:22

CROLLO PONTE MORANDI: LA PROPOSTA DEL DEPUTATO GIORGIO MULÈ (FI). “COLLEGARE L’AEROPORTO DI ALBENGA AI PRINCIPALI SCALI ITALIANI PER ALLEGGERIRE IL TRAFFICO”
Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce unico dei gruppi di Camera e Senato, a seguito del tragico crollo del Ponte Morandi a Genova, per chiedere il collegamento aereo tra l’aeroporto di Albenga (in provincia di Savona) e i principali scali italiani
di Redazione

Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce unico dei gruppi di Camera e Senato, a seguito del tragico crollo del Ponte Morandi a Genova, per chiedere il collegamento aereo tra l’aeroporto di Albenga (in provincia di Savona) e i principali scali italiani.
La nota stampa del deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè
“Ho chiesto oggi al presidente dell’Enac Vito Riggio e alla commissione trasporti di istituire un collegamento aereo tra l’aeroporto di Albenga (in provincia di Savona) e i principali scali italiani per ovviare alle enormi difficoltà dei cittadini liguri di ponente a seguito del disastro del ponte che mette a repentaglio il raggiungimento dello scalo di Genova a causa dei disagi alla viabilità con tempi di raggiungimento aggravati anche di oltre due ore rispetto alla normalità.
La richiesta è stata accompagnata da una preliminare verifica delle condizioni di sicurezza dell’aeroporto di Albenga-Villanova e in virtù di una necessaria continuità territoriale che va garantita alla Liguria anche con un intervento diretto dello Stato per favorire i collegamenti fin quando non sarà ricostruito il ponte.
Il presidente Riggio ha riferito che Albenga è in grado di accogliere aerei fino a 70 passeggeri sottolineando come andrebbe chiesta una deroga alla commissione europea seppure transitoria legata al crollo del Ponte Morandi per usufruire della continuità territoriale. A questo punto investirò della questione il governo per procedere al più presto ai passi successivi”.

http://www.imperiapost.it/345340/cr...utato-giorgio-mule-aeroporto-albenga-traffico
 

Dancrane

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Tra “i passi successivi” sarebbe utile comprendere se include l’acquisto di aerei di quella capienza
 

BrunoFLR

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CROLLO PONTE MORANDI: LA PROPOSTA DEL DEPUTATO GIORGIO MULÈ (FI). “COLLEGARE L’AEROPORTO DI ALBENGA AI PRINCIPALI SCALI ITALIANI PER ALLEGGERIRE IL TRAFFICO”
Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce unico dei gruppi di Camera e Senato, a seguito del tragico crollo del Ponte Morandi a Genova, per chiedere il collegamento aereo tra l’aeroporto di Albenga (in provincia di Savona) e i principali scali italiani
di Redazione

Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce unico dei gruppi di Camera e Senato, a seguito del tragico crollo del Ponte Morandi a Genova, per chiedere il collegamento aereo tra l’aeroporto di Albenga (in provincia di Savona) e i principali scali italiani.
La nota stampa del deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè
“Ho chiesto oggi al presidente dell’Enac Vito Riggio e alla commissione trasporti di istituire un collegamento aereo tra l’aeroporto di Albenga (in provincia di Savona) e i principali scali italiani per ovviare alle enormi difficoltà dei cittadini liguri di ponente a seguito del disastro del ponte che mette a repentaglio il raggiungimento dello scalo di Genova a causa dei disagi alla viabilità con tempi di raggiungimento aggravati anche di oltre due ore rispetto alla normalità.
La richiesta è stata accompagnata da una preliminare verifica delle condizioni di sicurezza dell’aeroporto di Albenga-Villanova e in virtù di una necessaria continuità territoriale che va garantita alla Liguria anche con un intervento diretto dello Stato per favorire i collegamenti fin quando non sarà ricostruito il ponte.
Il presidente Riggio ha riferito che Albenga è in grado di accogliere aerei fino a 70 passeggeri sottolineando come andrebbe chiesta una deroga alla commissione europea seppure transitoria legata al crollo del Ponte Morandi per usufruire della continuità territoriale. A questo punto investirò della questione il governo per procedere al più presto ai passi successivi”.

http://www.imperiapost.it/345340/cr...utato-giorgio-mule-aeroporto-albenga-traffico
Mi era venuto in mente nel thread AZ... "Mi è semblato di vedele un gatto"

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tiefpeck

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Espulsi dall’Italia, tornano in “libertà” perché l’aereo è guasto

Espulsi dall’Italia, tornano in “libertà” perché l’aereo è guasto

I sette tunisini dovevano essere rimpatriati: in questa missione sono stati impegnati un centinaio di poliziotti

Accompagnati da un piccolo esercito di poliziotti a Fiumicino per essere espulsi e rimpatriati, sette tunisini partiti dal centro di espulsione di Torino sono stati «rilasciati» dopo ore di attesa in aeroporto perché l’areo per la Tunisia si era guastato e non poteva essere riparato.

È accaduto in settimana e adesso questo episodio rischia di diventare il simbolo di tutte le fragilità del sistema espulsioni. «Ci sarebbe da ridere se non fosse che la questione immigrazione è maledettamente seria» spiega Eugenio Bravo del sindacato di polizia Siulp. L’areo in questione, un volo charter, avrebbe dovuto imbarcare immigrati espulsi dai centri di Bari, Brindisi, Potenza, Torino e Trapani. Impegnati in questa missione circa 100 poliziotti. Dal Cpr di Torino sono partiti 18 poliziotti per scortare sette tunisini espulsi. «Il servizio di scorta è iniziato di sera, alle 19, con destinazione Fiumicino. Dopo 10 ore, per lo più notturne, i poliziotti sono arrivati in aeroporto con i sette scortati, Lì sarebbero confluiti altri tunisini, scortati da altri circa 100 poliziotti, partiti da altre parti d’Italia. Il volo doveva essere un charter diretto a Palermo e quindi in Tunisia. Alle 9 del mattino si è scoperto che l’aereo previsto per il trasporto degli immigrati aveva un guasto al motore».

Una lunga attesa

Così è iniziata una lunga attesa. Dopo cinque ore ai sette tunisini provenienti da Torino è stato notificato l’ordine del Questore di lasciare l’Italia entro sette giorni. «A questo punto sono stati immediatamente rilasciati restando in attesa di una prossima possibile espulsione.Paradossalmente, un po’ disorientati, molti di loro sono andati in stazione per ritornare a Torino, perché “la gita era terminata”». A quel punto anche i poliziotti sono tornati a casa, dopo 20 ore di lavoro.

«Assistere a una siffatta debacle dell’espulsione - aggiunge Bravo - lascia uno scoraggiante retrogusto di improvvisazione e di imbarazzante situazione grottesca, nonostante gli sforzi della politica di affrontare il fenomeno dell’immigrazione e l’impegno delle forze dell’ordine. Purtroppo si sa che nessuno straniero ottempererà all’ordine del Questore. Rilasciarli, per quanto legittimo, fa venir meno quegli sforzi e quell’impegno, e soprattutto rende vani i costi sopportati dallo Stato».

Fonte: http://www.lastampa.it/2018/09/17/c...ero-guasto-sBMQQNNiznugnm52rcgT0O/pagina.html
 

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Cronaca » Cagliari
Fuma la sigaretta elettronica davanti all'aereo, il comandante gli impedisce l'imbarco
Giovedì 13 Settembre alle 18:04


Un aereo Volotea


Quei due tiri di sigaretta elettronica gli sono costati il mancato imbarco in aereo, un giorno di vacanza perso e l'acquisto di nuovi biglietti per raggiungere Napoli in nave. È la disavventura vissuta da Marcello Serra, 44 anni, conducente di Metrocagliari.
Mentre attendeva di salire la scaletta dell'aereo per imbarcarsi sul volo Volotea per il capoluogo campano, ha tirato fuori dalla tasca la sigaretta elettronica e ha fatto due "svapate". "A quel punto", racconta, "è sceso come un furia dall'aereo il comandante che si è rivolto a me in inglese. Credevo che mi stesse rimproverando. Invece, le assistenti di volo mi hanno spiegato che aveva deciso di non farmi salire a bordo". Inutile l'intervento delle forze dell'ordine che cercavano di spiegare al comandante che Serra non aveva commesso alcuna azione illecita: nel piazzale dell'aeroporto è vietato fumare sigarette tradizionali mentre quelle elettroniche sono consentite.


A quel punto, anche le cinque persone che viaggiavano con lui, la moglie, le due sorelle e i cognati, hanno deciso di non lasciarlo solo e sono scesi dall'aereo. Poi sono andati negli uffici dell'aeroporto a chiedere assistenze e capire che cosa potevano fare per ottenere giustizia.
I dirigenti dell'Enac (l'Ente per l'aviazione civile funge anche da garante dei diritti dei passeggeri) hanno spiegato loro come comportarsi in queste situazione.
Ma, intanto, il gruppo di vacanzieri, per evitare di perdere totalmente un giorno di vacanza, sono andati al porto, hanno acquistato i biglietti per il traghetto e stamattina sono finalmente riusciti ad arrivare a Napoli.
Marcello Cocco
 

Tiennetti

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Nervosetto, ma io sono intollerante come lui... se vedo fumo per me non fa differenza se è elettronico o tradizionale, se vedo fumo potrebbe non esserci tempo per investigare, semplicemente non devo vedere fumo vicino al mio aereo
Oltretutto non sarei così sicuro che qualche aeroporto permetta fumare sigarette elettroniche sull'apron, sarebbe un autogol clamoroso
 

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Nervosetto, ma io sono intollerante come lui... se vedo fumo per me non fa differenza se è elettronico o tradizionale, se vedo fumo potrebbe non esserci tempo per investigare, semplicemente non devo vedere fumo vicino al mio aereo
Oltretutto non sarei così sicuro che qualche aeroporto permetta fumare sigarette elettroniche sull'apron, sarebbe un autogol clamoroso
Datata la poca chiarezza della normativa, non riuscirei ad essere così intransigente come lo sarei con una sigaretta vera (per la quale la normativa è chiara). Tra l'altro ciò che avviene dalla scaletta in poi non è di mia competenza, ma del responsabile di scalo: una volta a bordo, me ne occupo io.
Sono comunque d'accordo che fumo e aereo dovrebbero restare separati.
 

Tiennetti

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In alcuni non è in teoria vietato l'uso dei cellulari se si fa rifornimento vicino?
In tutti

Datata la poca chiarezza della normativa, non riuscirei ad essere così intransigente come lo sarei con una sigaretta vera (per la quale la normativa è chiara). Tra l'altro ciò che avviene dalla scaletta in poi non è di mia competenza, ma del responsabile di scalo: una volta a bordo, me ne occupo io.
Sono comunque d'accordo che fumo e aereo dovrebbero restare separati.
Sarà un mio pallino (anche quando ero fumatore), ma non riuscirò mai a capire queste persone
Un passeggero che non riesce a stare 30 minuti senza svapare, cosa farà dopo 2 ore di volo?
Le regole non saranno chiare, ma il "common sense" dice che sull'apron non si fuma/svapa e se lo fai o sei ignorante, o sei uno che crea problemi: il primo può anche salire sul mio aereo, il secondo no