Ita e Lufthansa sono pronte a trovare alcuni rimedi sulle rotte, per assicurare che non si cresi un monopolio in alcune tratte, in modo da rispondere ai richiami della Commissione europea e ottenere il via libera alla fusione. Lo ha reso noto il ministero degli Affari economici (Mef), dopo l'incontro tra il responsabile dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, e la commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager. Le due aziende "sottoporranno, nei tempi dovuti, alcuni ulteriori rimedi, per rispondere alle preoccupazioni sollevate dalla Commissione, compresa la questione di alcune rotte".
Il vettore tedesco vuole acquistare il 41% della compagnia pubblica nata dalle ceneri di Alitalia. Ma Bruxelles non vede di buon occhio la mossa e ha inviato lo scorso mese una richiesta formale di spiegazioni, come parte di un'indagine approfondita lanciata il 23 gennaio scorso. Lufthansa vuole acquistare una quota del 41% di Ita, che è di proprietà pubblica e gestita e dal Mef, per 325 milioni di euro nell'ambito di un aumento di capitale. Le due compagnie gestiscono un'ampia rete di rotte dai rispettivi hub in Austria, Belgio, Germania, Svizzera e Italia e questa concentrazione di tratte nelle loro mani, secondo l'esecutivo comunitario, potrebbe creare dei problemi.
Alla responsabile della Concorrenza Vestager, che ha incontrato a Bruxelles per parlare della questione, Giorgetti ha sottolineato l'importanza del rispetto dei tempi della decisione da parte della Commissione per garantire un futuro positivo alla compagnia aerea italiana, ai suoi lavoratori e ai viaggiatori. Secondo fonti italiane vicine al dossier, le trattative sono indirizzate su una "traiettoria positiva", con il colloquio, durato circa un'ora, che è stato definito "molto positivo". Al centro, gli impegni proposti dalle parti per risolvere i nodi su slot, rotte e l'hub Milano-Linate. Rispetto alla scadenza prevista del 6 giugno, a quanto si apprende, la decisione Ue potrebbe tuttavia subire un breve rinvio.
Attualmente l'indagine della Commissione su questa acquisizione è in fase due, con Bruxelles che ha tempo fino al sei giugno per decidere. Per quanto riguarda le rotte a corto raggio che collegano lo Stivale con i Paesi dell'Europa centrale, Bruxelles lamenta che di fatto Lufthansa e Ita competono o competeranno solo tra di loro, sia con voli diretti che indiretti. Questo perché la concorrenza su tali rotte di altre compagnie è limitata e proviene principalmente da vettori low cost, come Ryanair, che in molti casi operano da aeroporti più lontani e scomodi da raggiungere. Simile la situazione sulle rotte intercontinentali, visto che la tedesca ha una
joint venture con United Airlines e Air Canada per le rotte transatlantiche e con All Nippon Airways per quelle verso il Giappone. I partner delle joint venture si coordinano su prezzi, capacità, programmazione e condivisione dei ricavi. Ora Lufthansa potrebbe avere, di fatto, un concorrente in meno, e anzi un alleato in più con cui concordare prezzi e servizi.
Infine, la posizione dominante di Ita presso l'aeroporto di Milano-Linate secondo l'Ue potrebbe rendere più difficile per i concorrenti fornire servizi di trasporto aereo passeggeri da e per lo scalo lombardo. Le misure correttive per rispondere alle preoccupazioni dell'Ue potrebbero essere simili a quelle previste da un accordo con una compagnia aerea coreana approvato dalla Commissione, che prevedeva la cessione di slot, diritti di traffico e aerei a una compagnia rivale. Le autorità di regolamentazione vogliono anche garantire che la compagnia rivale che acquisisce tali asset inizi a utilizzarli quasi immediatamente prima di consentire alle compagnie aeree di concludere gli accordi, in modo da garantire così che la concorrenza non venga compromessa.
Il ministro dell'Economia ha incontrato la commissaria alla Concorrenza Vestager. Bruxelles teme che la partnership riduca la concorrenza su diverse tratte a discapito dei viaggiatori
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