Ita Airways : a Lufthansa il 40% della compagnia italiana


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EdoC

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7 Giugno 2015
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Mi sembra che finalmente stiano andando nella direzione giusta con aumenti importanti sul LR con nuove destinazioni e frequenze, aperture di nuove tratte in medio oriente ed Africa sfruttando il 321 con business vera, e chiudono finalmente la MXP-JFK in perdita da tempo vista assenza di feeder e concorrenza sia di altro profilo che low cost ..
 

leerit

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3 Settembre 2019
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FRANCOFORTE/ROMA/BRUXELLES (Reuters) - Lufthansa e ITA Airways potrebbero cedere slot di decollo e atterraggio all'aeroporto di Milano-Linate in cambio dell'approvazione della loro fusione da parte dell'autorità di concorrenza dell'Ue, hanno detto tre fonti a Reuters.

Lufthansa vuole acquisire una partecipazione del 41% in ITA con l'obiettivo di rilevarla completamente. Il diritto dell'Unione obbliga la Commissione a garantire che le fusioni non danneggino la concorrenza a scapito dei consumatori.

L'Ue ritiene che ITA e Lufthansa insieme trasportino troppo traffico tra Milano e gli hub di Lufthansa a Francoforte, Monaco, Zurigo e Vienna, secondo una fonte a conoscenza della questione, che ha aggiunto che questo è "il punto su cui è più probabile che l'Ue abbia qualcosa da dire".
 
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maxdan2008

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26 Luglio 2015
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Mef: notificata a Ue l’operazione Ita-Lufthansa
30 novembre 2023
La compagnia tedesca ha mandato la notifica alla Commissione Ue dell’acquisizione di una quota di minoranza, pari al 41%, di Ita Airwways

Il Mef ha reso noto che oggi pomeriggio è stata formalmente notificata alla Direzione generale della Concorrenza della Commissione europea l’operazione di concentrazione che prevede l’ingresso di Deutsche Lufthansa nel capitale di Ita Aiwways.
Lufthansa, notificato a Bruxelles acquisto 41% di Ita
Lufthansa ha mandato la notifica alla Commissione Ue circa l’acquisizione di una quota di minoranza, pari al 41%, di Ita Airwways. Lo rende noto la stessa compagnia tedesca. A quanto si apprende, a Bruxelles la notifica è in fase di registrazione e verrà presto pubblicata.


Il Sole 24 Ore
 

leerit

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3 Settembre 2019
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Sul gruppo Ita Fans Club, all'interno di un noto social, viene riportata la notizia della imminente apertura alle vendite del volo Roma Tripoli Roma operato da Ita di cui viene anche comunicato il numero relativo: AZ 868/869.
Staremo a vedere.
 

East End Ave

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13 Agosto 2013
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su e giu' sull'atlantico...
ROMA – La prima linea manageriale di Ita Airways rischia di assottigliarsi ancora di più con l’abbandono del Chief Marketing Officer, il numero 1 del marketing, figura strategica per la compagnia aerea dove il dirigente torinese è arrivato a ottobre del 2021. Le voci di un addio di Giovanni Perosino il 31 prossimo dicembre si infittiscono di ora in ora.
 

BrunoFLR

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13 Giugno 2011
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E parlando di Managers (ma con la M maiuscola e in grassetto), voglio ricordare due interviste a Cempella, anni fa, ma che sembrano fatte ieri.
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" title="YouTube video player" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen></iframe>

Qui sopra le sue espressioni facciali dal minuto 15 in poi dicono più di un intero libro.
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" title="YouTube video player" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen></iframe>

Certe considerazioni non valgono solo per AZ, ma per tutto il cosiddetto sistema paese.
 
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belumosi

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Ita torna in utile, ma i ritardi del via libera all’accordo con Lufthansa la costringono a chiedere altri 300 milioni alle banche

Per la prima volta dal 2002 la compagnia, allora si chiamava ancora Alitalia, ha chiuso i primi nove mesi dell’anno in attivo. Il ritardo del via libera Ue all’intesa con i tedeschi però le impedisce di incassare i 325 milioni della transazione. Serve una iniezione di denaro ma gli istituti di credito chiedono in garanzia la flotta.

Prima la notizia buona. Sia gloria, si spera duratura, nell’alto dei cieli. Ita Airways ha chiuso i primi nove mesi dell’anno guadagnando soldi: 780 milioni di ricavi e 80 di margine operativo, contro i 240 persi nello stesso periodo del 2022. Non succedeva dall’inizio del secolo, precisamente dal 2002 anno dell’ultimo bilancio in attivo, anche se allora si chiamava Alitalia. Poi la notizia cattiva, o la meno buona. Il dilatarsi dei tempi di chiusura dell’accordo con Lufthansa (giusto giovedì il Mef ha comunicato l’avvenuta formale notifica dell’acquisto del 41 per cento da parte dei tedeschi) impedisce alla compagnia guidata da Antonino Turicchi, in mancanza del via libera di Bruxelles, di incassare i 325 milioni di euro della transazione.

Il prestito da 300 milioni, la partita complicata con le banche e l’ipotesi Sace
La conseguenza è che Ita sarà obbligata a una nuova massiccia iniezione di denaro, sotto forma di un prestito da 300 milioni. Chi ce li dovrebbe mettere? Le banche, ma il condizionale è d’obbligo perché la trattativa con gli istituti di credito si sta rivelando molto complicata. Banca Intesa si è chiamata fuori, sostanzialmente con la motivazione di aver già dato fin troppo. Alla fine la decisione in extremis di rivolgersi a un pool di banche: Unicredit, Mps, Bper, Santander e Credit Agricole Italia, che però vogliono ovviamente essere super garantite. E chiedono in garanzia gli aerei di proprietà, ovvero l’unico asset concreto della compagnia. Senza questa non possono rischiare capitale per un’azienda che ha dalla sua solo l’ultimo esercizio in utile. Se non altro perché occorre vedere se la rondine del 2023 farà anche più avanti primavera. Ma Ita non può dare in pegno gli aerei. Per poterlo fare, poiché essendo in essere il protocollo di intesa con Lufthansa (che solo Berlino può decidere di annullare) deve avere l’assenso dei tedeschi, che però giustamente non hanno alcuna intenzione di entrare nel capitale di una compagnia che ha ipotecato la sua flotta, ovvero l’asset più importante. Non resta allora che rivolgersi alla Sace per avere la garanzia pubblica che vada a coprire l’80 per cento del finanziamento bancario. Dovrebbe essere una formalità, visto che Sace è interamente posseduta dal Mef che a sua volta è l’unico azionista di Ita. Però nella dialettica tra compagnia, banche ed ente garante qualcosa si è inceppato. Forse, azzardiamo noi, la paura che Bruxelles faccia qualche brutto scherzo dilatando ancora i tempi per dare semaforo verde all’accordo?

L’iter della trattativa probabilmente andrà in fase 2
Nell’ambito del bilaterale Italia-Germania dello scorso 22 novembre, Giorgia Meloni e Olaf Scholz si sono detti sicuri che in tempi brevi arriverà il via libera dall’Antitrust europeo. Che, una volta ricevuta la notifica, ora dovrà analizzare circa 1.000 pagine di risposte e auspici. Pensare che lo faccia in 25 giorni lavorativi (ovvero quanto prevede la fase 1 appare un eccesso di ottimismo. Anche considerando il passo da bradipo che sta avendo da agosto scorso la Commissione, con tanto di smaccato ostruzionismo da parte di chi, tanto per non fare nomi i francesi, l’accordo italo-tedesco lo vuol far saltare. Facile dunque che si passi alla fase 2, che prevede 90 giorni lavorativi, e la possibilità di andare ai supplementari aggiungendone altri 15. Nell’attesa servono soldi per andare avanti, anche perché dopo che la stagione estiva ha consentito a tutte le compagnie del mondo di mettere a segno bilanci record, ora con l’inverno arriva il periodo delle vacche magre.

Stop all’assenteismo e alle fughe di notizie
Nel frattempo, in Ita Airways stanno provando a limitare i tassi di assenteismo di alcuni dirigenti, a partire dal direttore del personale, Domenico Galasso, su cui l’Inps avrebbe acceso un faro. Nei giorni scorsi è partita una mail per annunciare la riduzione a quattro giorni al mese della possibilità da parte dei manager di fare smart working. E intanto il presidente Turicchi sta cercando di neutralizzare posizioni dominanti della passata disastrosa gestione di Fabio Lazzerini. Per questo nei corridoi di Fiumicino si vocifera che l’area commerciale sia pronta entro la fine dell’anno a un grande cambio nel management, con la possibile uscita del direttore commerciale Emiliana Limosani, braccio destro dell’ex ad.

 

imac72

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Ita torna in utile, ma i ritardi del via libera all’accordo con Lufthansa la costringono a chiedere altri 300 milioni alle banche

Per la prima volta dal 2002 la compagnia, allora si chiamava ancora Alitalia, ha chiuso i primi nove mesi dell’anno in attivo. Il ritardo del via libera Ue all’intesa con i tedeschi però le impedisce di incassare i 325 milioni della transazione. Serve una iniezione di denaro ma gli istituti di credito chiedono in garanzia la flotta.

Prima la notizia buona. Sia gloria, si spera duratura, nell’alto dei cieli. Ita Airways ha chiuso i primi nove mesi dell’anno guadagnando soldi: 780 milioni di ricavi e 80 di margine operativo, contro i 240 persi nello stesso periodo del 2022. Non succedeva dall’inizio del secolo, precisamente dal 2002 anno dell’ultimo bilancio in attivo, anche se allora si chiamava Alitalia. Poi la notizia cattiva, o la meno buona. Il dilatarsi dei tempi di chiusura dell’accordo con Lufthansa (giusto giovedì il Mef ha comunicato l’avvenuta formale notifica dell’acquisto del 41 per cento da parte dei tedeschi) impedisce alla compagnia guidata da Antonino Turicchi, in mancanza del via libera di Bruxelles, di incassare i 325 milioni di euro della transazione.

Il prestito da 300 milioni, la partita complicata con le banche e l’ipotesi Sace
La conseguenza è che Ita sarà obbligata a una nuova massiccia iniezione di denaro, sotto forma di un prestito da 300 milioni. Chi ce li dovrebbe mettere? Le banche, ma il condizionale è d’obbligo perché la trattativa con gli istituti di credito si sta rivelando molto complicata. Banca Intesa si è chiamata fuori, sostanzialmente con la motivazione di aver già dato fin troppo. Alla fine la decisione in extremis di rivolgersi a un pool di banche: Unicredit, Mps, Bper, Santander e Credit Agricole Italia, che però vogliono ovviamente essere super garantite. E chiedono in garanzia gli aerei di proprietà, ovvero l’unico asset concreto della compagnia. Senza questa non possono rischiare capitale per un’azienda che ha dalla sua solo l’ultimo esercizio in utile. Se non altro perché occorre vedere se la rondine del 2023 farà anche più avanti primavera. Ma Ita non può dare in pegno gli aerei. Per poterlo fare, poiché essendo in essere il protocollo di intesa con Lufthansa (che solo Berlino può decidere di annullare) deve avere l’assenso dei tedeschi, che però giustamente non hanno alcuna intenzione di entrare nel capitale di una compagnia che ha ipotecato la sua flotta, ovvero l’asset più importante. Non resta allora che rivolgersi alla Sace per avere la garanzia pubblica che vada a coprire l’80 per cento del finanziamento bancario. Dovrebbe essere una formalità, visto che Sace è interamente posseduta dal Mef che a sua volta è l’unico azionista di Ita. Però nella dialettica tra compagnia, banche ed ente garante qualcosa si è inceppato. Forse, azzardiamo noi, la paura che Bruxelles faccia qualche brutto scherzo dilatando ancora i tempi per dare semaforo verde all’accordo?

L’iter della trattativa probabilmente andrà in fase 2
Nell’ambito del bilaterale Italia-Germania dello scorso 22 novembre, Giorgia Meloni e Olaf Scholz si sono detti sicuri che in tempi brevi arriverà il via libera dall’Antitrust europeo. Che, una volta ricevuta la notifica, ora dovrà analizzare circa 1.000 pagine di risposte e auspici. Pensare che lo faccia in 25 giorni lavorativi (ovvero quanto prevede la fase 1 appare un eccesso di ottimismo. Anche considerando il passo da bradipo che sta avendo da agosto scorso la Commissione, con tanto di smaccato ostruzionismo da parte di chi, tanto per non fare nomi i francesi, l’accordo italo-tedesco lo vuol far saltare. Facile dunque che si passi alla fase 2, che prevede 90 giorni lavorativi, e la possibilità di andare ai supplementari aggiungendone altri 15. Nell’attesa servono soldi per andare avanti, anche perché dopo che la stagione estiva ha consentito a tutte le compagnie del mondo di mettere a segno bilanci record, ora con l’inverno arriva il periodo delle vacche magre.

Stop all’assenteismo e alle fughe di notizie
Nel frattempo, in Ita Airways stanno provando a limitare i tassi di assenteismo di alcuni dirigenti, a partire dal direttore del personale, Domenico Galasso, su cui l’Inps avrebbe acceso un faro. Nei giorni scorsi è partita una mail per annunciare la riduzione a quattro giorni al mese della possibilità da parte dei manager di fare smart working. E intanto il presidente Turicchi sta cercando di neutralizzare posizioni dominanti della passata disastrosa gestione di Fabio Lazzerini. Per questo nei corridoi di Fiumicino si vocifera che l’area commerciale sia pronta entro la fine dell’anno a un grande cambio nel management, con la possibile uscita del direttore commerciale Emiliana Limosani, braccio destro dell’ex ad.

Sono sicuro che si parla del MOL (Margine Operativo Lordo) che è similare ad EBITDA ma che non tiene conto degli accantonamenti, lo ripeterò fino alla noia ma gli indicatori della profittabilità di una compagnia aerea sono EBIT (profittabilità operativa) e Net Profit, tutto il resto è fuffa ma certo avere MOL positivo è un primo passo quindi non voglio sminuire ma veramente poca cosa quando gli altri fanno utili stratosferici...
 
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Farfallina

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Sono sicuro che si parla del MOL (Margine Operativo Lordo) che è similare ad EBITDA ma che non tiene conto degli accantonamenti, lo ripeterò fino alla noia ma gli indicatori della profittabilità di una compagnia aerea sono EBIT (profittabilità operativa) e Net Profit, tutto il resto è fuffa ma certo avere MOL positivo è un primo passo quindi non voglio sminuire ma veramente poca cosa quando gli altri fanno utili stratosferici...
Sicuramente sarà il MOL, va detto che probabilmente il MOL di AZ non è mai stato positivo dal 2002, forse l'ultimo anno di Sabelli ci andò vicinissimo ma virò verso il rosso all'ultima curva.
 

belumosi

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Prior notification of a concentration
(Case M.11071 – DEUTSCHE LUFTHANSA / MEF/ ITA)
(Text with EEA relevance)
(2023/C…/…)

1. On 30 November 2023, the Commission received notification of a proposed concentration pursuant to Article 4 of Council Regulation (EC) No 139/20041
.
This notification concerns the following undertakings:
— Deutsche Lufthansa AG (Germany),
— Italian Ministry of Economy and Finance (Italy),
— Italia Trasporto Aereo S.p.A. (Italy) controlled by the Italian Ministry of
Economy and Finance.

Deutsche Lufthansa AG (‘Lufthansa’) and the Italian Ministry of Economy and Finance (‘MEF’) will acquire within the meaning of Article 3(1)(b) and 3(4) of the Merger Regulation joint control of Italia Trasporto Aereo S.p.A (‘ITA’).

The concentration is accomplished by way of purchase of shares.

2. The business activities of the undertakings concerned are the following:

— Lufthansa is the holding company of the Lufthansa Group which is
headquartered in Cologne, Germany. Its air transport business includes, inter alia, Lufthansa Passenger Airlines, Swiss International Air Lines Ltd., Brussels Airlines S.A./N.V., Austrian Airlines AG, Air Dolomiti L.A.R.E. S.p.A.,
Eurowings GmbH, EW Discover GmbH, Edelweiss Air AG and its joint
venture with Türk Hava Yolları A. O. (“Turkish Airlines”), Güneş Ekspres
Havacılık A.Ş. (“SunExpress”). DLH operates hubs in Frankfurt, Munich,
Brussels, Zurich and Vienna. DLH is also a member of the global airline
alliance Star Alliance. Lufthansa is active worldwide.

— MEF carries out the tasks and responsibilities of the Italian Government in the fields of economic policy, financial policy, budgeting, and tax policies. MEF holds shareholdings in public and strategic companies in Italy, among others in the transport sector (ENAV S.p.A., Ferrovie dello Stato) and is the sole shareholder in ITA. The undertakings in which MEF has shareholdings are active worldwide.

— ITA is an Italian airline company, created by the Italian State on 9 October
2020, which is active worldwide. It is headquartered in Rome. ITA is wholly
owned by the MEF and is a member of the global airline alliance Sky Team.
1 OJ L 24, 29.1.2004, p. 1 (the ‘Merger Regulation’).

3. On preliminary examination, the Commission finds that the notified transaction could fall within the scope of the Merger Regulation. However, the final decision on this point is reserved.

4. The Commission invites interested third parties to submit their possible observations on the proposed operation to the Commission.

Observations must reach the Commission not later than 10 days following the date of this publication. The following reference should always be specified:

M.11071 – DEUTSCHE LUFTHANSA / MEF/ ITA

Observations can be sent to the Commission by email or by post. Please use the contact details below:

Email: COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu

Postal address:

European Commission
Directorate-General for Competition
Merger Registry
1049 Bruxelles/Brussel
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belumosi

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Ita Airways-Lufthansa, parte l’indagine Ue: le rivali hanno 10 giorni per ostacolare l’accordo
di Leonard Berberi

Con l’identificativo «M.11071» il fascicolo dell’operazione Ita Airways-Lufthansa viene ufficialmente protocollato negli uffici dell’Antitrust Ue, quelli che dovranno poi dare l’ok o far tribolare ulteriormente un accordo siglato sei mesi fa. Dopo la notifica a Bruxelles le parti interessate — o meglio: le compagnie rivali — hanno tempo dieci giorni per inviare le loro «osservazioni», come si legge nelle due pagine redatte dalla Direzione generale della Concorrenza Ue.

Il documento
Il documento reca la data del 30 novembre 2023. Cioè quando la Commissione «ha ricevuto la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio», viene scritto. Una notifica che riguarda tre soggetti: «Deutsche Lufthansa AG (Germania), il ministero italiano dell’Economia e delle finanze (Italia), Italia trasporto aereo Spa (Italia) controllata dal Tesoro e società che gestisce Ita Airways».

L’operazione
Lufthansa e Tesoro «acquisiranno il controllo congiunto» di Ita e la concentrazione «avviene mediante acquisto di azioni»: inizialmente Lufthansa verserà nelle casse dell’azienda tricolore 325 milioni di euro per il 41%, salvo poi salire — al raggiungimento di determinati obiettivi intermedi — al 100% entro il 2033, sborsando qualcosa come 829 milioni di euro.

Le «osservazioni»
«A seguito di un esame preliminare — c’è scritto nel documento — la Commissione ritiene che la transazione notificata possa rientrare nel campo di applicazione del regolamento sulle concentrazioni. Tuttavia, la decisione finale su questo punto è riservata». Anche perché i «terzi interessati» — cioè le compagnie come Air France-Klm, British Airways, Iberia, Ryanair, easyJet, Wizz Air — potranno «presentare le loro eventuali osservazioni sulla sull’operazione proposta».

Le date
Il dossier è nella «fase 1» dell’indagine. «La scadenza provvisoria per la decisione nella “fase 1” è il 15 gennaio 2024», spiega via e-mail una portavoce della Commissione europea. Al termine l’Antitrust Ue può autorizzare la fusione (con o senza misure correttive) oppure chiedere ulteriori approfondimenti portando il dossier alla «fase 2» (altri 90 giorni) con l’eventuale proroga di 15-20 giorni.

I «monopoli»
Durante la cosiddetta fase di «pre notifica» da Bruxelles hanno comunicato a Lufthansa e Tesoro che le nozze italo-tedesche farebbero sorgere una «concentrazione» di mercato sui flussi tra il city airport milanese e Francoforte, Monaco, Zurigo e Vienna, cioè gli hub del colosso europeo dei cieli. Come ha raccontato il Corriere la fusione porterebbe a nuovi monopoli su sei collegamenti: tra Milano e Francoforte, Düsseldorf, Stoccarda, e tra Roma e Francoforte, Monaco e Zurigo. Spunterebbero, a dire il vero, anche rotte in posizione dominante, come Milano-Bruxelles (95% in mano a Ita-Lufthansa — nell’intero 2023 —, l’altro 5% a Ryanair), Roma-Bruxelles (74% offerto dai due vettori), Milano-Amburgo (65% di Ita-Lufthansa).

Le sinergie
Da qui la necessità di chiedere alcuni «sacrifici» a Ita e Lufthansa, a partire dalla cessione degli slot all’aeroporto di Milano Linate — scalo «premium» intasato — o la dismissione di attività non core. Le compagnie «potranno iniziare la cooperazione commerciale e operativa subito dopo aver ricevuto l’auspicata autorizzazione», spiega il vettore tedesco. Ita dovrà uscire dall’alleanza SkyTeam e passare in Star Alliance (dove c’è Lufthansa), quindi entrare nel gruppo europeo (che comprende Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings, Air Dolomiti) e beneficiare della joint venture transatlantica «A++» con United Airlines e Air Canada.

lberberi@corriere.it

 

micheleforchini

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E parlando di Managers (ma con la M maiuscola e in grassetto), voglio ricordare due interviste a Cempella, anni fa, ma che sembrano fatte ieri.
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Qui sopra le sue espressioni facciali dal minuto 15 in poi dicono più di un intero libro.
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" title="YouTube video player" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen></iframe>

Certe considerazioni non valgono solo per AZ, ma per tutto il cosiddetto sistema paese.
a vedere queste interviste viene da piangere dal nervoso.
 

13900

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Voglio ben sperare che, come detto anche da Spohr, le lungaggini della fase di cosiddetta pre-notifica siano servite a rendere la fase successiva (ovvero questa) rapida negli esiti.
Il regolamento 139/2004 definisce la durata, 25 gg lavorativi in fase 1, o 90 in fase 2.
 
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belumosi

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Il regolamento 134/2008 definisce la durata, 25 gg lavorativi in fase 1, o 90 in fase 2.
Credo che nei sei mesi passati l'antitrust abbia potuto farsi un'idea della situazione con precisione millimetrica.
Mi sembra plausibile supporre che la presentazione sia stata fatta a fronte di un ragionevole grado di accordo preliminare con il regolatore.
Se i tempi dovessero allungarsi alla fase due, magari a causa di domande che l'antitrust ha dimenticato di fare nei sei mesi precedenti, sarebbe davvero difficile non ipotizzare una precisa volontà politica nelle scelte dell'authority.
Ma credo e spero che non sarà così.
 

13900

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Intendo dire: spero che la fase 2 non sia proprio necessaria visto il lavoro di mesi fatto in sede di pre-notifica.
Vedremo; molto dipende dalle misure proposte da LH/ITA per ovviare alle limitazioni alla concorrenza.

Credo che nei sei mesi passati l'antitrust abbia potuto farsi un'idea della situazione con precisione millimetrica.
Mi sembra plausibile supporre che la presentazione sia stata fatta a fronte di un ragionevole grado di accordo preliminare con il regolatore.
Se i tempi dovessero allungarsi alla fase due, magari a causa di domande che l'antitrust ha dimenticato di fare nei sei mesi precedenti, sarebbe davvero difficile non ipotizzare una precisa volontà politica nelle scelte dell'authority.
Ma credo e spero che non sarà così.
Guarda, mi piacerebbe proprio poter tornare al debunking delle peggio teorie secondo le quali il cugino della sorella del parrucchiere della Vestager ha fatto l'Erasmus a Bordeaux e quindi e' filofrancese e di conseguenza anti-ITA e anti-LH, ma oggi c'ho da fare.

Come volevasi dimostrare, la notifica e' stata fatta, malgrado tutti i gombloddi e gli psicodrammi. Ora i termini sono codificati in un regolamento europeo, vedi sotto.

1701449082502.png
 

Fewwy

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Prior notification of a concentration
(Case M.11071 – DEUTSCHE LUFTHANSA / MEF/ ITA)
(Text with EEA relevance)
(2023/C…/…)

1. On 30 November 2023, the Commission received notification of a proposed concentration pursuant to Article 4 of Council Regulation (EC) No 139/20041
.
This notification concerns the following undertakings:
— Deutsche Lufthansa AG (Germany),
— Italian Ministry of Economy and Finance (Italy),
— Italia Trasporto Aereo S.p.A. (Italy) controlled by the Italian Ministry of
Economy and Finance.

Deutsche Lufthansa AG (‘Lufthansa’) and the Italian Ministry of Economy and Finance (‘MEF’) will acquire within the meaning of Article 3(1)(b) and 3(4) of the Merger Regulation joint control of Italia Trasporto Aereo S.p.A (‘ITA’).

The concentration is accomplished by way of purchase of shares.

2. The business activities of the undertakings concerned are the following:

— Lufthansa is the holding company of the Lufthansa Group which is
headquartered in Cologne, Germany. Its air transport business includes, inter alia, Lufthansa Passenger Airlines, Swiss International Air Lines Ltd., Brussels Airlines S.A./N.V., Austrian Airlines AG, Air Dolomiti L.A.R.E. S.p.A.,
Eurowings GmbH, EW Discover GmbH, Edelweiss Air AG and its joint
venture with Türk Hava Yolları A. O. (“Turkish Airlines”), Güneş Ekspres
Havacılık A.Ş. (“SunExpress”). DLH operates hubs in Frankfurt, Munich,
Brussels, Zurich and Vienna. DLH is also a member of the global airline
alliance Star Alliance. Lufthansa is active worldwide.

— MEF carries out the tasks and responsibilities of the Italian Government in the fields of economic policy, financial policy, budgeting, and tax policies. MEF holds shareholdings in public and strategic companies in Italy, among others in the transport sector (ENAV S.p.A., Ferrovie dello Stato) and is the sole shareholder in ITA. The undertakings in which MEF has shareholdings are active worldwide.

— ITA is an Italian airline company, created by the Italian State on 9 October
2020, which is active worldwide. It is headquartered in Rome. ITA is wholly
owned by the MEF and is a member of the global airline alliance Sky Team.
1 OJ L 24, 29.1.2004, p. 1 (the ‘Merger Regulation’).

3. On preliminary examination, the Commission finds that the notified transaction could fall within the scope of the Merger Regulation. However, the final decision on this point is reserved.

4. The Commission invites interested third parties to submit their possible observations on the proposed operation to the Commission.

Observations must reach the Commission not later than 10 days following the date of this publication. The following reference should always be specified:

M.11071 – DEUTSCHE LUFTHANSA / MEF/ ITA

Observations can be sent to the Commission by email or by post. Please use the contact details below:

Email: COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu

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Merger Registry
1049 Bruxelles/Brussel
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Non capisco cosa c'entri il MEF... la notifica non dovrebbe riguardare solo gli operatori economici che vanno concentrandosi?
E se si è tirato in ballo la proprietà di ITA, perché non si è fatto altrettanto con la proprietà LH? (sì, lo so, tutti gli azionisti sarebbe impossibile... magari un soggetto che li rappresenti)

The concentration is accomplished by way of purchase of shares.
Questa sembrerebbe una novità... non più aumento di capitale, ma acquisto di azioni?
 
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belumosi

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Non capisco cosa c'entri il MEF... la notifica non dovrebbe riguardare solo gli operatori economici che vanno concentrandosi?
E se si è tirato in ballo la proprietà di ITA, perché non si è fatto altrettanto con la proprietà LH? (sì, lo so, tutti gli azionisti sarebbe impossibile... magari un soggetto che li rappresenti)


Questa sembrerebbe una novità... non più aumento di capitale, ma acquisto di azioni?
Al primo giro è previsto un aumento di capitale attraverso l'emissione di nuove azioni che saranno sottoscritte da LH.
Negli step successivi, LH dovrebbe invece rilevare le azioni detenute dal MEF.
 
Stato
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