L'aeroporto di Parma rischia la chiusura


AZ209

Socio AIAC
Utente Registrato
24 Ottobre 2006
16,948
71
Londra.
Aeroporto di Parma in bilico: Comune pronto a versare 1,5 mln

Lo scalo perde 300mila euro al mese

Resta appeso a un filo il futuro dell'aeroporto Giuseppe Verdi di Parma. Il 30 settembre scorso è scaduto il termine per l'aumento di capitale di circa 4 milioni di euro. Solo una parte è stata sottoscritta: 900mila euro da parte di singoli soci privati industriali.

Una goccia nel mare di perdite dato che lo scalo brucia circa 300 mila euro al mese. Un andamento economico insostenibile. Dopo i passivi 2015 e 2016, anche l'anno corrente sarà chiuso in rosso e a quel punto gli azionisti saranno chiamati per legge a deliberare una congrua ricapitalizzazione per evitare il rischio fallimento.

Il socio di maggioranza austriaco (Meinl bank) mostra forte scetticismo nel continuare a investire nell'infrastruttura; scenario che nel caso si concretizzare difficilmente garantirebbe la sopravvivenza dell'aeroporto.

Il Comune, socio al 5,9%, da parte sua, è convinto della strategicità del Verdi anche in mancanza di alternative forti sul ferro (leggi Mediopadana finita a Reggio) ed è deciso a fare la sua parte concretamente: dei circa 5 milioni incassati dalla vendita dell'8% delle azioni di Fiere di Parma a Cariparma, 1,5 milioni verrebbero infatti versati nelle casse di Sogeap, la società di gestione dello scalo.

Per avere le spalle coperte da un punto di vista giuridico-contabile è stato chiesto un parere alla Corte dei Conti. Tenicamente l'operazione avverebbe con una opzione a favore dell'ente a vendere a un prezzo definito le azioni acquisite (opzione put) entro un termine ritenuto compatibile con il piano di risanamento e sviluppo della società.

La Regione ha stanziato da tempo 12 milioni di euro per l'allungamento della pista. Un passaggio decisivo per dare svilupo al piano

strategico cargo e voli executive che nel giro di tre anni, secondo le previsioni, dovrebbe riportare in equilibrio i conti.

C'è allo stesso interesse per l'operazione di rilancio dell'area attigua ex Salvarani dove è in costruzione un grande centro commerciale.

Saranno disposti i soci a coprire le perdite fino all'avvio del progetto cargo che, in teoria, dovrebbe risollevare le sorti dell'aeroporto?

http://parma.repubblica.it/cronaca/...co_comune_pronto_a_versare_1_5_mln-177790831/
 

mcsl

Utente Registrato
4 Luglio 2017
244
0
Carpi
Con le chiusure di FR, i voli di Parma alla settimana sono rimasti 2: CAG e KIV. I soci ce ne dovranno mettere assai...
 

belumosi

Socio AIAC
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,026
3,332
L'accanimento terapeutico nei confronti di PMF è folle, a partire dai 12 M€ promessi dalla RER.
 

mcsl

Utente Registrato
4 Luglio 2017
244
0
Carpi
Parma, progetto dei soci pubblici: Fiere in soccorso dell'aeroporto

Ruota attorno alle Fiere di Parma il futuro dell'aeroporto di Parma, i cui conti sono ancora una volta a forte rischio.

I soci pubblici riuniti nel patto di sindacato - Comune, Provincia e Regione - hanno espresso indirizzo politico favorevole qualora il cda di Fiere decidesse d’investire in Sogeap, la società che gestisce lo scalo.

Una manovra che evidentemente non spunta dal nulla ma è l'esito di un ragionamento che parte dalla decisione dell'Amministrazione comunale di cedere parte delle quote dell'expo di Baganzola per versare i proventi a favore dell'aeroporto, mentre la Provincia proprio in queste ore ha valutato di non dismettere le quote detenute in Sogeap.

Da parte sua la Regione Emilia Romagna ha già da tempo garantito uno stanziamento di 12 milioni di euro per allungare la pista del Verdi nell'ottica di una conversione a favore del traffico merci in sinergia con Etihad.

E se il finanziamento del Comune di 1,5 milioni di euro, ottenuto cedendo parte del proprio azionariato fieristico, deve fare i conti con l’impossibilità di finanziare una società che ha chiuso per tre anni di seguito in perdita, il limite di legge - secondo quanto dichiarato dall'assessore al Bilancio Marco Ferretti - non sussiste invece per l’ente fieristico.

Che adesso sarà chiamato a valutare se procedere o meno con un aumento di capitale in Sogeap (di cui il Comune controlla il 5,91% del capitale sociale).

A differenza dello scalo, la società guidata dall'amministratore delegato Antonio Cellie ha chiuso il 2016 con un risultato molto brillante: utile sopra i sette milioni di euro.

Sullo sfondo resta da capire se davvero l’infrastruttura possa essere un asset fondamentale nel quadro di un piano industriale che punta sull’internazionalizzazione e a fare di Cibus un evento annuale.

Da sottolineare inoltre che il cda di Fiere di Parma è in scadenza e un ruolo determinante nel definire i termini della partita l'avranno certamente i partner privati a cominciare da Cariparma (che ha acquistato le quote vendute da Comune e Provincia) e Unione parmense degli industriali.

(articolo continua ma cambia tema principale...)
http://parma.repubblica.it/cronaca/...i_fiere_in_soccorso_dell_aeroporto-182379272/
 

AZ209

Socio AIAC
Utente Registrato
24 Ottobre 2006
16,948
71
Londra.
Aeroporto di Parma, Pd come Pizzarotti: "Va salvato, grandi opportunità"

L'intervento del segretario provinciale Cesari: "Perso lo scalo non resterebbe che una stazione ferroviaria di media importanza"

Le potenzialità dell'aeroporto di Parma sono alte. Purtroppo, si rischia la chiusura proprio alla vigilia della possibile apertura di importanti opportunità. Bisogna fare ogni ulteriore sforzo per evitare questo evento e per trovare uno sbocco non di sopravvivenza, ma di consolidamento dello scalo".

Lo scrive il segretario provinciale del Pd Nicola Cesari a pochi giorni dall'assemblea che il 27 dicembre dovrà decidere il futuro dello scalo parmigiano.

Per il sindaco di Sorbolo, paese alle prese con il post esondazione dell'Enza e soprattutto con gravi problemi viabilistici legati alla chiusura del ponte sul Po che collega Colorno a Casalmaggiore, ricorda che "quattro anni fa, uno sforzo corale del presidente della Sogeap, delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e dei parlamentari portò a salvare l’aeroporto, già in gravissima condizione, ottenendo la concessione ventennale e la riclassificazione come scalo nazionale".

Tuttavia, in questi quattro anni, "non si è realizzata, nonostante gli sforzi di tutti, la condizione per il suo rilancio: l’acquisto da parte di Bologna o di Milano non è andato in porto; la parziale conversione a cargo nemmeno, anche se l’ipotesi rimane in piedi; l’equilibrio di bilancio non è stato raggiunto".

Nel frattempo, è giunto il finanziamento regionale di 12 milioni di euro per l’allungamento della pista; "la situazione degli aeroporti di Linate e Bologna e di Orio al Serio è sempre più di saturazione, cosicché lo scalo di Parma appare un naturale sbocco per la necessaria implementazione della rete aeroportuale".

A cui va aggiunta l'ipotesi di un finanziamento da parte delle Fiere di Parmadopo che il Comune di Parma aveva ceduto una parte delle azioni detenute nell'expo di Baganzola.

Per questo Cesari, così come il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, ritiene che "ragioni di equilibrio tra le aree dell’Emilia-Romagna, motivi di sviluppo e di potenziamento dell’Emilia occidentale, evidenti esigenze di sviluppare un polo logistico tra Mediopadana, Cepim e Aeroporto di Parma rendono sempre più chiaro che le potenzialità del Verdi" sono alte".

E proprio come il primo cittadino lancia un appelloal sistema Parma: "La ragione è politica e socio-economica. Perso l’aeroporto, a Parma non resterebbe che una stazione ferroviaria di media importanza" seppur costata - va ricordato - decine di milioni di euro e tuttora priva dell'interconnessione con l'ata velocità.

L'appello del comitato No - Cargo

Peraltro e in aggiunta, se la prospettiva della Tibre autostradale dovesse svanire, al momento è finanziato solo il primo tronco che termina nella campagna di Trecasali, e dovesse andare in porto il collegamento tra il primo stralcio della Tibre e la Cispadana "(ri)subiremmo, sul piano viabilistico, lo stesso effetto della localizzazione della Mediopadana a Reggio Emilia: una irreversibile marginalità trasportistica e logistica a dispetto della naturale centralità di Parma, che sarebbe definitivamente suggellata proprio con la realizzazione del collegamento Tirreno-Brennero. E la suddetta marginalità trasportistica e logistica sarebbe destinata a pesare assai sul ruolo politico e socio-economico di Parma e provincia e a costituire un altro duro colpo alla opportunità del suo rilancio".

Cesari chiede dunque unità d'intenti all'economia, alle istituzioni e alla politica anche perché "le altre realtà vicine non sono ferme. Il Pd tutto è disponibile a fare la sua parte".
Forse non proprio tutto, considerata la recente lettera di Nicola Dall'Olio sulle opere infrastrutturali locali. Pd che martedì in Consiglio comunale chiederà alla Giunta un aggiornamento della situazione.


http://parma.repubblica.it/cronaca/...alvato_ci_sono_grandi_opportunita_-184286783/
 

mcsl

Utente Registrato
4 Luglio 2017
244
0
Carpi
Da PMF... ancora tanti dubbi e tanta incertezza.

Aeroporto di Parma, avanti con Meinl in attesa dei soci locali

A poco più di un mese dalla scadenza fissata per la ricapitalizzazione, l'unica vera certezza per la sopravvivenza dell'aeroporto Giuseppe Verdi è il sostegno del socio austriaco di maggioranza Meinl Bank che detiene il 52% delle quote di Sogeap.

Il presidente del cda Guido Dalla Rosa Prati vede il bicchiere mezzo pieno: "Si tratta di un un segnale importante perché va nella direzione di procedere all'attuazione del piano industriale e mette anche gli altri soci nella condizione di procedere" al necessario finanziamento.

La palla, dunque, è per l'ennesima volta nelle mani dei partner istituzionali Comune, Provincia e Camera di Commercio e soprattutto dell'imprenditoria parmigiana che tramite l'Unione Parmense Industriali e Parma Aeroporto controlla quasi il 29% delle quote della società di gestione.

Rispetto all'audizione dei vertici in commissione consiliare lo scorso gennaio, la novità è in realtà una conferma: "Il socio austriaco ha confermato l'intenzione di andare avanti e di sostenere lo scalo, sperando poi di trovare delle soluzioni che consentano a tutti quanti gli azionisti di trovare un accordo. La scadenza di giugno per la ricapitalizzazione da parte dei soci è confermata. Va sottolineato che l'aeroporto non avrebbe potuto traguardare con serenità la data di giugno se non avesse avuto il sostegno finanziario di Meinl. Abbiamo incassato la liquidità per procedere e questo è determinante perchè in questo modo abbiamo scongiurato la discontinuità e proseguito nella strada del piano industriale. La nostra esigenza era questa" sottolinea il direttore di Sogeap Federico Wendler.

"Cosa accadrà nel prossimo futuro? Chi detiene la maggioranza persegue nell'appoggio necessario a sviluppare il piano industriale. Se poi fossimo fortunati e si arrivasse al punto che anche tutti gli altri soci decidono di fare la loro parte sarebbe ottimale. Al momento registriamo il solito impegno dell'azionista principale".

Sono i vari attori coinvolti nella governance a poter determinare la modalità attraverso le quali intendono affiancare il progetto. Il Comune, ad esempio, ha parlato di interventi infrastrutturali a supporto dell'allungamento della pista. "Ora si si tratta di capire, da qui a giugno, quali equilibri saranno raggiunti. L'augurio, ma non ci metto il cuore sopra, è che si decida unitariamente di far nascere qualcosa di molto bello in un territorio che ha grandi potenzialità".

Wendler, infatti, ribadisce la portata strategica del piano di rilancio che intende mettere a frutto la posizione baricentrica del Verdi: "Lo scalo di Parma, dal punto di vista geografico, è uno di quelli meglio posizionati in tutto il nord Italia". Prospettive ripetute da anni che tuttavia faticano a concretizzarsi.

Anche se la prospettiva negli ultimi due anni è mutata come evidenziato dalla scelta di abbandonare la strada dei vli a basso costo e svoltare sul traffico merci grazie all'allungamento della pista.


"Questa è la vera novità, perchè permette di lasciare il mercato dei vettori low cost, settore che sostanzialmente punisce gli aeroporti piccoli, e consente di partecipare effettivamente in mercati che non hanno le genesi negative che possono avere rotte low cost che, per funzionare, necessitano dell'intervento delle istituzioni"; in altre parole di fondi pubblici.

"Il traffico merci - aggiunge Wendler - attira anche passeggeri perchè molti aerei sono misti e l'Italia non ha un aeroporto cargo. Il Cipe, inoltre, ha deliberato il finanziamento della pista sulla base dei regionali. Ricordo, a questo proposito, che lo sforzo della Regione è stato notevole e significare che Bologna crede nel piano industriale".

Tutto fermo, dunque, sul fronte dei collegamenti estivi. Saranno attivi, a meno di cambi dell'ultimo momento, solo Cagliari e Chisinau. Per quanto riguarda Trapani, l'assenza della rotta dipende da difficoltà riscontrate in Sicilia. "Stiamo facendo un grosso investimento in termini di dedizione al vero piano industriale che per noi è l'obiettivo primario. Deconcentrare le risorse su aspetti che potrebbero diventare un costo non sarebbe positivo".

Al momento, aggiunge il direttore, Sogeap sta predisponendo la parte tecnica edi studio propedeutica alla preparazione della gara d'appalto per l'allungamento della pista e i miglioramenti dell'aerostazione: "Avanziamo rapidamente e con tutti i nulla osta di Enac".

Un progetto su cui si è concentrata anche l'attenzione di Legambiente: "Anche gli aeroplani, dopo i camion, stanno per diventare ibridi. Ritengo che il problema sollevato dagli ambientalisti vada affrontato nell'ottica di essere veramente attenti alla salute dei cittadini ma nel rispetto di quello che sta succedendo nella filiera dal punto di vista dell'ecologia. Ciò a cui assistiamo oggi, infatti, non è quello che vedremo fra 10 o 20 anni. C'è un indirizzo preciso, e lo vediamo anche nelle vetture, che va sempre più verso l'ibrido e il trasporto a inquinamento zero. Credo questo sia l'elemento nuovo di cui si dovrebbe tenere conto anche da parte di chi redige lo studio d'impatto ambientale. Stiamo andando verso una situazione in cui l'inquinamento prodotto dai mezzi di trasporto sarà sempre più ridotto e questo credo dovrebbe tranquillizzare". (francesco nani)

http://parma.repubblica.it/cronaca/...ocio_austriaco_aumenta_il_capitale-195395165/
 

mcsl

Utente Registrato
4 Luglio 2017
244
0
Carpi
Mercoledì 16 ci sarà una conferenza con Bonaccini, presidente della RER ,e il sindaco Pizzarotti, oltre che i vertici Sogeap.
 

Shogun

Utente Registrato
18 Novembre 2010
1,183
27
Visto che però, al momento, non è previsto l'ingresso della società che gestisce il Marconi nell'azionariato di SO.GE.A.P. ho difficoltà a capire quale vantaggio possa derivarne ai primi. Perchè al BLQ si interessano di PMF? Non sarà la solita marchetta da versare in funzione di certi equilibri di politica regionale?
 

willy79

Utente Registrato
16 Gennaio 2007
3,611
1
sestri levante, Liguria.
Visto che però, al momento, non è previsto l'ingresso della società che gestisce il Marconi nell'azionariato di SO.GE.A.P. ho difficoltà a capire quale vantaggio possa derivarne ai primi. Perchè al BLQ si interessano di PMF? Non sarà la solita marchetta da versare in funzione di certi equilibri di politica regionale?
Non è invece che useranno Parma per dirottare alcuni voli, durante l'ampliamento di Bologna?
 

AZ209

Socio AIAC
Utente Registrato
24 Ottobre 2006
16,948
71
Londra.
Aeroporto di Parma, deliberato aumento di capitale

Impegno a sottoscrivere una iniezione da 8,5 milioni di euro entro settembre. Nel 2018 passeggeri dimezzati

Fumata bianca all'aeroporto di Parma. E non era scontato dato che dietro la porta poteva esserci l'avvio della liquidazione.

L'assemblea dei soci, riunita oggi nella sede dell'Unione parmense degli industriali, ha deliberato un aumento di capitale di 8, 5 milioni di euro da sottoscrivere entro settembre 2019 e valido per i prossimi tre anni.

C'è l'impegno da parte del socio di maggioranza Meinl e delle istituzioni, compresa la Camera di Commercio, di dare corpo e sostanza al piano industriale, sottolinea il presidente di Sogeap Guido Dalla Rosa Prati. "In particolare - osserva - dopo l'accordo commerciale sottoscritto con l'aeroporto di Bologna si respira un clima di rinnovata fiducia attorno al Verdi".

In questo modo, aggiunge, "possiamo procedere con lo sviluppo del piano industriale che prevede, tra le altre cose, l'allungamento della pista" in coerenza con l'asset cargo.
C'è fiducia fra i manager dello scalo che parlano di assemblea molto positiva per l'avvio di opere che trasformeranno il Verdi da piccolo a grande aeroporto con il supporto dei soci.
Si è fatto riferimento, nel corso dell'assemblea, all'impegno pubblico garantito dalla Regione e dal Comune e al recente accordo commerciale stipulato con i vertici del Marconi di Bologna.

Intanto, però, a fronte di un aumento del traffico nel 2018 da parte di molti aeroporti italiani tra cui Genova (più 16,5%), Napoli (+15,8%), Palermo (+14,8%), Bolzano (+14,3%), Verona (+11,6%) e Milano Malpensa (+11,5%), Roma Fiumicino che si conferma al primo posto, con un +4,9% dei viaggiatori che arrivano a sfiorare i 43 milioni, Bergamo (12,9 mln e un +4,9%), Venezia (+7,8% a 11,1 milioni di passeggeri), Catania (+8,9% a 9,9 mln), Napoli (9,9 mln), Milano Linate (-3,3% a 9,2 mln), Bologna (+3,8% a 8,5 mln), Palermo (6,6 mln), lo scalo parmigiano fa segnare un meno 51,1%).

Sul podio per il traffico cargo: Milano Malpensa (572,8 mila tonnellate), Roma Fiumicino (205,9 mila tonnellate) e Bergamo (123 mila tonnellate).

Adesso però, anche secondo il direttore generale di Sogeap, Friederich Wendler, si apre una fase completamente nuova: "C'è una idea di sviluppo concreta per passare da piccolo a grande aeroporto. Dopo una fase dolorosissima durante la quale siamo stati costretti a fare economia stando attenti allo spicciolo, adesso ci sono le risorse che servono per l'intero piano industriale. L'assemblea ha dimostrato la forte coesione di tutto il territorio. Si parla di uscire dall'angolo dei vettori low cost, che sono più un impegno che un vantaggio, per guardare verso una prospettiva che faccia veramente decollare il Verdi. L'impegno è corale da parte di tutti i soci che hanno approvato l'aumento a partire da Meinl, che ci ha sempre sostenuti, e della Regione da tempo al nostro fianco. Fondamentale anche l'accordo siglato con Bologna".

Sullo sfonfo, va ricordato, resta il cantiere del mall bloccato dalla Procuraperché ritenuto incompatibile con l'esistenza del vicino scalo. Una partita doppia che non potrà che tornare a incrociarsi.

https://parma.repubblica.it/cronaca...ogeap_delibera_aumento_di_capitale-217384223/
 

TW 843

Senior Member
6 Novembre 2005
32,806
786
49
Azionista LibertyLines
Aeroporto di Parma, bilancio salvo grazie a un'entrata straordinaria di Enac

parma.repubblica.it

Sogeap annuncia un collegamento con Parigi. I dubbi del comitato No cargo
Bilancio 2018 in positivo e nuovo collegamento aereo con Parigi Charles De Gaulle dal 2020. Lo annunciano i vertici di Sogeap alla Gazzetta di Parma.

Arriverebbero dunque notizie positive dall'assemblea dei soci. Il segno più nell'esercizio finanziario 2018 è dovuto a una entrata straordinaria di tre milioni di euro proveniente da Enac, altrimenti l'esercizio si sarebbe chiuso in rosso come i precedenti.

Previsto l'arrivo di voli dal Marconi di Bologna, che dal prossimo autunno sarà interessato da lavori, e confermato anche l'allungamento della pista - grazie a un finanziamento della Regione - che consentirà l'implementazione dei voli cargo.

A inizio anno i soci avevano deliberato un aumento di capitale ma, sempre secondo Sogeap, la chiusura positiva del bilancio 2018 non ha reso necessaria l'iniezione di nuovi capitali nella società. Da parte della Camera di Commerco, socio di Sogeap, ci sarebbe tuttavia la disponibilità a mettere sul piatto quattro milioni di euro.

Al momento il Verdi ha due voli con destinazione Cagliari e Chisinau.

Su quanto emerge, ecco i dubbi espressi dal comitato No Cargo: "Il progetto di allungamento della pista è fermo in commissione per la vautazione di impatto ambientale. Decine e decine di sostanziose contro osservazioni sono in corso di realizzazione da parte nostra, di Legambiente, di enti, istituzioni e cittadini. Quindi, sarà quantomeno improbabile che il progetto verrà approvato dalla commissione. E senza approvazione, niente permessi, niente autorizzazioni, niente allungamento della pista".

Quanto al bilancio, il comitato ricorda che il documento finanziario datato luglio 2018 contenuto nel progetto di sviluppo prevedeva una perdita al 31/12/18 di oltre 2 milioni: "Con un certo interesse scopriamo che ora il bilancio è in attivo. Da luglio 2018 a dicembre 2018 si è compiuto un 'miracolo'".

A questo proposito, come riportato, a far virare i conti al positivo è stata una entrata straordinaria inserita nel bilancio 2018.

"Ho chiesto di aver accesso al fascicolo di bilancio - commenta il consigliere comunale Fabrizio Pezzuto - perché non ho capito su quali valori sia fondato questo risultato 'miracoloso' del 2018. L’aeroporto ha bisogno di iniezioni massicce di finanziamenti, non di annunci e di continui rimandi a fantastiche sorti future. Spero di poter visionare alla svelta il bilancio è di poter interloquire appena possibile con gli amministratori di Sogeap".
 

willy79

Utente Registrato
16 Gennaio 2007
3,611
1
sestri levante, Liguria.
Sicuramente il collegamento con Parigi potrebbe essere una mossa azzeccata, visto che il territorio è ricco di famiglia di ex migranti francesi. Però mi chiedo, da qui al 2020 solo Parigi? E' questo il rilancio?