Aeroporto di Parma in bilico: Comune pronto a versare 1,5 mln
Lo scalo perde 300mila euro al mese
Resta appeso a un filo il futuro dell'aeroporto Giuseppe Verdi di Parma. Il 30 settembre scorso è scaduto il termine per l'aumento di capitale di circa 4 milioni di euro. Solo una parte è stata sottoscritta: 900mila euro da parte di singoli soci privati industriali.
Una goccia nel mare di perdite dato che lo scalo brucia circa 300 mila euro al mese. Un andamento economico insostenibile. Dopo i passivi 2015 e 2016, anche l'anno corrente sarà chiuso in rosso e a quel punto gli azionisti saranno chiamati per legge a deliberare una congrua ricapitalizzazione per evitare il rischio fallimento.
Il socio di maggioranza austriaco (Meinl bank) mostra forte scetticismo nel continuare a investire nell'infrastruttura; scenario che nel caso si concretizzare difficilmente garantirebbe la sopravvivenza dell'aeroporto.
Il Comune, socio al 5,9%, da parte sua, è convinto della strategicità del Verdi anche in mancanza di alternative forti sul ferro (leggi Mediopadana finita a Reggio) ed è deciso a fare la sua parte concretamente: dei circa 5 milioni incassati dalla vendita dell'8% delle azioni di Fiere di Parma a Cariparma, 1,5 milioni verrebbero infatti versati nelle casse di Sogeap, la società di gestione dello scalo.
Per avere le spalle coperte da un punto di vista giuridico-contabile è stato chiesto un parere alla Corte dei Conti. Tenicamente l'operazione avverebbe con una opzione a favore dell'ente a vendere a un prezzo definito le azioni acquisite (opzione put) entro un termine ritenuto compatibile con il piano di risanamento e sviluppo della società.
La Regione ha stanziato da tempo 12 milioni di euro per l'allungamento della pista. Un passaggio decisivo per dare svilupo al piano
strategico cargo e voli executive che nel giro di tre anni, secondo le previsioni, dovrebbe riportare in equilibrio i conti.
C'è allo stesso interesse per l'operazione di rilancio dell'area attigua ex Salvarani dove è in costruzione un grande centro commerciale.
Saranno disposti i soci a coprire le perdite fino all'avvio del progetto cargo che, in teoria, dovrebbe risollevare le sorti dell'aeroporto?
http://parma.repubblica.it/cronaca/...co_comune_pronto_a_versare_1_5_mln-177790831/
Lo scalo perde 300mila euro al mese
Resta appeso a un filo il futuro dell'aeroporto Giuseppe Verdi di Parma. Il 30 settembre scorso è scaduto il termine per l'aumento di capitale di circa 4 milioni di euro. Solo una parte è stata sottoscritta: 900mila euro da parte di singoli soci privati industriali.
Una goccia nel mare di perdite dato che lo scalo brucia circa 300 mila euro al mese. Un andamento economico insostenibile. Dopo i passivi 2015 e 2016, anche l'anno corrente sarà chiuso in rosso e a quel punto gli azionisti saranno chiamati per legge a deliberare una congrua ricapitalizzazione per evitare il rischio fallimento.
Il socio di maggioranza austriaco (Meinl bank) mostra forte scetticismo nel continuare a investire nell'infrastruttura; scenario che nel caso si concretizzare difficilmente garantirebbe la sopravvivenza dell'aeroporto.
Il Comune, socio al 5,9%, da parte sua, è convinto della strategicità del Verdi anche in mancanza di alternative forti sul ferro (leggi Mediopadana finita a Reggio) ed è deciso a fare la sua parte concretamente: dei circa 5 milioni incassati dalla vendita dell'8% delle azioni di Fiere di Parma a Cariparma, 1,5 milioni verrebbero infatti versati nelle casse di Sogeap, la società di gestione dello scalo.
Per avere le spalle coperte da un punto di vista giuridico-contabile è stato chiesto un parere alla Corte dei Conti. Tenicamente l'operazione avverebbe con una opzione a favore dell'ente a vendere a un prezzo definito le azioni acquisite (opzione put) entro un termine ritenuto compatibile con il piano di risanamento e sviluppo della società.
La Regione ha stanziato da tempo 12 milioni di euro per l'allungamento della pista. Un passaggio decisivo per dare svilupo al piano
strategico cargo e voli executive che nel giro di tre anni, secondo le previsioni, dovrebbe riportare in equilibrio i conti.
C'è allo stesso interesse per l'operazione di rilancio dell'area attigua ex Salvarani dove è in costruzione un grande centro commerciale.
Saranno disposti i soci a coprire le perdite fino all'avvio del progetto cargo che, in teoria, dovrebbe risollevare le sorti dell'aeroporto?
http://parma.repubblica.it/cronaca/...co_comune_pronto_a_versare_1_5_mln-177790831/