L'aeroporto di Parma rischia la chiusura


simoale

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Parma
Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

Nuove informazioni tratte dal sito della Izp.

http://www.izptec.com/en/index.php?m=content&c=index&a=lists&catid=9

On 13th, Nov. 2014, Mr. Alberto Bradanini, the Italian Ambassador in China, visited IZP Technologies Group. Mr. Luo Feng, chairman of the board, sent out warm welcome and then they had a thorough communication on topic of further strengthening cooperation. \

During the meeting, Mr. Luo Feng introduced current business and future development of IZP to Mr. Alberto Bradanini and his entourage. The Ambassador spoke highly of achievement made by IZP at field of big data and cross-border business in these years, especially in bilateral trade between China and Italy promoted by its importing platform——Haixuan and exporting one——Globebuy. Mr. Alberto Bradanini also stressed on questions as business mode of Haixuan, way to guarantee quality, progress of online pavilion of Italy and present cooperation with Italian brands. And those were well answered in details by relevant person in charge.
After that, Mr. Alberto Bradanini said the innovative F2C mode (Factory to Consumer) proposed by Haixuan based on big data could work as the driving force of bi-lateral trade between Italy and China and “Never sell counterfeit items”, the principle Haixuan clings to, is highly respected and praised by Italian merchant as well as all global merchants. The Ambassador also expressed his resolve to introduce more Italian and European merchants to Haixuan, so as to promote the development of cross-border e-commerce together.
\
At the end of the meeting, Mr. Alberto Bradanini showed his interest to IZP’s acquisition of Italian Parma International Airport. Mr. Luo Feng shared his plan for Parma airport: IZP Group would concentrate on establishment of airlines so as to facilitate the transportation between Italy and China, especially in the fields of tourism and logistics. At first, IZP would try its best to promote the international tourism and also make Parma the logistic collection center of European goods to China (including German, Italy, Spain, Africa), as well as the front-end of Chinese goods to Europe.
Mr. Alberto Bradanini said Parma International Airport is located at center Italy, a bit to north between Milan, Rome and Bologna. The traffic is quite light and easy and it takes only 1 hour from Parma to Milan and 2 hours to Rome by train. Italian government and people pay much attention on prospect of Parma International Airport and its Embassy in China would very much like to assist IZP Technologies Group to solve any problem that will be confronted. Besides, they discussed cooperation of setting up specific travel line and globally strategic EXPO conference in Milan in 2015.
At last, Mr. Alberto Bradanini said China and Italy enjoy a long history of contacts and communications. Entering the new century, our two countries enjoy frequent high-level exchanges, deepening political mutual trust and fast-growing business cooperation. He also expressed his hope to cooperate with IZP Technologies Group and drive the momentum of the Italy-China trade as well as bring benefits to their people.
 

Shogun

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Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

Mi sembra di capire che questi vogliono fare di PMF una sorta di mega-magazzino di merci cinesi, però senza voli, dal momento che la pista è di soli 2100 metri.
 

flapane

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Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

Anche perchè dovrebbero espandere il sedime verso NO e costruire una pista da zero, visto che l'area fra A1 ed attuale pista è sottoposta a vincolo paesaggistico (banda arancione). Non proprio cose imediate.
 

AZ209

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Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

Aeroporto & Cina: "Convochiamo la Sogeap in Comune"

Franco Cattabiani Consigliere Comunale e capogruppo di Civiltà Parmigiana, ha chiesto la convocazione dei vertici della società di gestione dell’aeroporto Verdi per capire a che punto è la trattativa per la vendita dello scalo ad una società cinese. La socità cinese ha già da tempo annunciato di aver preso l’aeroporto di Parma. Ma a Parma non si dice nulla. Cosa vogliono i cinese per completare l’operazione? C’è bisogno di varianti urbanistiche per costruire nuove strutture attorno al pista di Baganzola?

Il caso è stato brevemente trattato nel Consiglio comunale di mertedì scorso. Cattabiani ha chiesto spiegazioni al sindaco, che ha risposto a metà. Federico Pizzarotti ha sostenuto che “la maggioranza dell’aeroporto è privata: non c’entra con il pubblico, quindi la trattativa è privata noi abbiamo solo il 7%”, “agli atti non c’è nulla”.

Al contrario, Cattabiani ritiene che l’aeroporto sia un’infrastruttura strategica: indipendentemente dalla percentuale di possesso del Comune, l’ente pubblico che governa la città deve seguire la questione. L’aeroporto è strategico. Sogeap non è una società come le altre.

“Preso atto che il sindaco di Parma non è interessato alla trattativa in atto – afferma Cattabiani -, sopperendo alle carenze della Giunta su tale delicato argomento, ho provveduto, nella giornata di oggi, a richiedere la convocazione della commissione Partecipate con uno specifico ordine del giorno sull’Aeroporto di Parma e la contestuale convocazione in audizione del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale di Sogeap spa.

“Il sindaco Pizzarotti è stato pronto ad intervenire sul caso Di Vittorio, senza esserne socio, su Iren, di cui fra poco non sarà più socio – commenta polemico l’esponente di Civiltà parmigiana -, ma stranamente non trova tempo per occuparsi dell’Aeroporto le cui azioni, per capirne il valore per la Città, non devono essere contate, ma pesate”.

http://www.parmaquotidiano.info/2014/11/26/aeroporto-cina-convochiamo-la-sogeap-comune/
 

AZ209

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Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

Aeroporti, scalo di Parma appeso a un filo: lontano l'accordo con la cordata cinese guidata da IZP Tech

PARMA - Con poco più di 200mila passeggeri, numero ben lontano dai due milioni considerati la soglia minima per competere, l'aeroporto di Parma si gioca l'ultima possibilità di sopravvivenza sul tavolo della trattativa tra l'azionista di maggioranza, la banca austriaca Mainl Bank, e la cordata cinese (imprese e istituti di credito) guidata da IZP Tech.

Il consorzio asiatico vorrebbe trasformare il piccolo scalo emiliano gestito da Sogeap spa in un grande hub logistico al servizio degli scambi commerciali con la Cina, con voli diretti. Un progetto ambizioso ma ancora solo sulla carta. La possibilità di realizzarlo, per salvare l'operatività dell'aeroporto, è ipotecata non solo dalla complessità delle normative e dai tempi burocratici per il rilascio delle autorizzazioni ma anche dalle prime verifiche che la cordata dovrebbe fare entro la fine del mese, con una visita, direttamente a Parma, al cui esito è appeso il destino dello scalo.

“In assenza di prospettive di business - conferma infatti l'amministratore delegato di Sogeap, Franco Rastelli – per la società di gestione scatterà la liquidazione”. Possibile epilogo già messo nero su bianco dal consiglio di amministrazione . La prossima riunione del cda, il 16 febbraio, potrebbe essere quella della chiusura. “Il mercato non ci consente più di proseguire, nonostante il territorio costituisca un buon bacino d'utenza”, aggiunge Rastelli. Se non dovesse andare in porto l'accordo con i cinesi, in Emilia Romagna rimarrebbe solo lo scalo Marconi di Bologna, in attesa di un rilancio di quelli di Rimini e Forlì. Impossibile reggere con un fatturato di poco più di due milioni di euro e perdite per 3,5 milioni, in un mercato dove a dettare legge sono sempre di più i principali vettori low cost, il cui potere negoziale, sempre più forte, schiaccia i piccoli scali.

Con 24 dipendenti, Sogeap è controllata dalla banca austriaca, che detiene circa il 70% del pacchetto azionario. Il resto è nelle mani di privati (a partire da Unindustria di Parma) e di Comune, Provincia e Camera di commercio. Nel periodo invernale lo scalo, grazie all'accordo con la compagnia Ryanair, assicura collegamenti con Londra, Cagliari, Trapani. Nel periodo estivo con Alghero, Malta, Olbia e Lampedusa. L'ingresso della banca austriaca, nel 2008 con un investimento di oltre 37 milioni, era stato accompagnato da un importante piano di sviluppo che non ha dato i risultati sperati. Il problema sono le risorse economiche, in assenza della volontà dei soci di procedere con una ricapitalizzazione.


http://www.ilsole24ore.com/art/impr...e-guidata-izp-tech-151627.shtml?uuid=ABrNnAfC
 

simoale

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Parma
Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

Riporto le ultime notizie:

http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.php&news_id=1165852&pagina_chiamante=index.php

Come anticipato in una notizia AVIONEWS, il piano per il rilancio dell'aeroporto "Giuseppe Verdi" di Parma è stato presentato nella mattinata di oggi -3 febbraio 2015- presso il tavolo delle trattative, a cui erano presenti il consiglio di amministrazione di Sogeap (la società che gestisce lo scalo), i rappresentanti della banca austriaca Meinl Bank (che detiene il pacchetto di maggioranza di Sogeap) e la delegazione cinese dell'azienda di e-commerce Izp Technologies (che intende rilevare le azioni di Meinl Bank).

La bozza di un accordo era già stata sottoscritta dalla società pechinese il 14 ottobre 2014 alla presenza del presidente del Consiglio, Matteo Renzi (vedi AVIONEWS). A tutt'oggi però, un contratto vincolante per il progetto di cui si è discusso non è stato ancora firmato.

L'arrivo della delegazione della società di Pechino arriva quasi allo scadere del tempo per la salvezza dello scalo: nelle scorse settimane Meinl Bank aveva dichiarato di voler avviare una procedura di liquidazione. Le risorse finanziarie sono ormai terminate e se l'iniziativa cinese dovesse fallire, all'aeroporto non resterebbe che la chiusura.

L'incontro di oggi si è svolto nel più assoluto riserbo: i cinesi vogliono trasformare lo scalo parmense nel centro logistico per la distribuzione in Europa dei prodotti acquistati dai propri clienti online. Il progetto quindi prevederebbe l'allungamento della pista, l'ampliamento dei parcheggi per gli aerei e lavori di ammodernamento della stazione aeroportuale nonché delle infrastrutture limitrofe. In altre parole, ci sarebbero in palio investimenti esteri per un totale di 250 milioni di dollari.

Le linee-guida del piano verranno presentate verso le 10:00 di domani al sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.

Attualmente l'aeroporto "Giuseppe Verdi" dispone di una pista in asfalto lunga 2122 m e larga 45 m. Aperto al traffico commerciale nazionale ed internazionale, l'anno scorso lo scalo ha gestito un numero di passeggeri in transito pari a 205.521 viaggiatori, il che lo ha reso il 31esimo aeroporto in termini di traffico in Italia.
 

Renato

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21 Marzo 2009
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Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

i cinesi vogliono trasformare lo scalo parmense nel centro logistico per la distribuzione in Europa dei prodotti acquistati dai propri clienti online.
Esistono nel mondo esempi di simili situazioni? Al netto di operatori courier etc.
 

Marco Rimini

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Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

Arereoporto Verdi verso la liquidazione, lunedì il Consiglio della verità
Posted by Pierluigi Zavaroni on 12/02/2015 in Newsletter, Politica Nessun Commento
Poche speranze per l’aereoporto di Parma, anzi, la sensazione di molti è quella si sia giunti al momento degli addii. Una sensazione legata alle parole pronunciate nel corso di una commissione consiliare appositamente convocata dal presidente di Sogeap Guido Dalla Rosa Prati, che ha esplicitamente ammesso il proprio pessimismo sul futuro dell’infrastruttura. Giornata decisiva sarà quella di lunedì 16 febbraio, quando l’assemblea dei soci dovrà decidere se ci sono le condizioni per una ricapitalizzazione o se l’unica via d’uscita è la messa in liquidazione, a questa volta i soldi sono davvero finiti, e la trattativa con i cinesi non ha dato gli esiti sperati. “Il lor progetto è fantascienza” dice Dalla Rosa Prati. Un riferimento alle richieste di estendere la pista e di creare infrastrutture tali da permettere allo scalo di Parma di diventare la porta di ingresso delle merci asiatiche in Italia. “Le risposte che sono state date nel nostro ultimo incontro sono state vaghe – prosegue – Difficilmente compreranno il pacchetto di maggioranza, e in questo scenario la liquidazione è lo scenario più probabile”. Il tutto nonostante chiudere sia, lo dice il Presidente, “un delitto”. Eppure, i debiti sono solo tre milioni di euro, nessuna voragine. Solo che i costi di gestione, pari a due milioni di euro, sono eccessivi, lontani dall’essere coperti dai 200mila passeggeri annui, e altre entrate non ci sono.



Uno scenario meno fosco, anche se di poco, quello disegnato dal direttore generale di Sogeap Franco Rastelli. “Speriamo in un finanziamento che ci

E per riaprire non sarà così semplice perché i soldi che si buttano via chiudendo sono tanti e bisogna capire se qualcuno li rimette. Le concessioni vengono perse e resta una striscia asfaltata. Finiremo come Forlì e Rimini”. In ballo ci sono anche 24 posti di lavoro diretti più alcuni appalti, più 100 persone legate a enti di Stato tra vigili del fuoco, polizia. I principali soci di Sogeap sono Comune di Parma, Meinl Airports International, Camera Commercio, Upi.

Rastelli parla delle difficoltà di intavolare e portare avanti la trattativa con la compagine cinese e spiega: “L’aeroporto ha due destinazioni: servire il territorio e allora è il territorio che se ne deve fare carico fino all’auto sostenibilità che si ottiene oggi con due milioni di passeggeri, oppure bisogna trovare investitori che hanno altri business che fanno funzionare anche lo scalo e poteva essere il caso dei cinesi e del loro progetto di import export; non ci sono altri schemi di funzionamento”. Particolare importante: il prezzo di vendita dell’aeroporto è deciso dal socio austriaco di maggioranza che ha quote per 10 milioni di euro.

“I cinesi – aggiunge Dalla Rosa Prati – ci sono in forma ‘light’ e sarebbe opportuno guadagnare altro tempo: servirebbe uno sforzo ulteriore da parte dei privati perché altri finanziatori potrebbero arrivare nei prossimi mesi. Parlo di sforzo da parte dei privati perché dai soci pubblici da tempo non ci sono disponibilità”.

Ad oggi dunque il dato di fatto è che “uno dei più importanti assi della città purtroppo se ne sta andando. Le risorse sono finite da tempo e quindi siamo obbligati a convocare l’assemblea per la messa in liquidazione”. Con “grande tristezza dobbiamo dire ai nostri concittadini che è un delitto e un grandissimo errore per il territorio inevitabile per mancanza di risorse”. La multinazionale cinese Izp? “Io ai miracoli ci credo all’1% e quindi non ci credo. Credo che questa cordata non sia pronta per un investimento, anche perchè è coordinata da un imprenditore libanese che già più volte in passato

consenta di sopravvivere qualche mese – dice – Altrimenti, con la liquidazione, in 30 giorni cessiamo le operazioni”. Anche per Rastelli però riaprire in seguito è utopia, troppo alte le spese da sostenere per una ripartenza. Resta la speranza di un generoso investitore disposto ad un salvataggio dell’ultimo minuto, ma le speranze sono poche.
 

DavidFLR

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Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

certo che Parma e' proprio messa male anche la squadra lunedi sara' messa in mora!:morto::morto:

Sulla Route 66 emiliana una vera disfatta adesso BLQ ha la totale egemonia di tutta la Regione
A sud della linea gotica abbiamo rinforzato le difese con la societa unica ancora qualche pax lo intercetta ma altri 3/4 anni penso che tutto cio' finira'
 
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AZ209

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Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

AEREOPORTO, LUNEDI’ ULTIMO ATTO

Non c’è futuro per l’aeroporto di Parma, aperto nel 1980 e per lungo tempo rimasto “Internazionale” e fiore all’occhiello della città.

Si è tenuta ieri l’apposita commissione consiliare, e il presidente di Sogeap Guido Dalla Rosa Prati ha espresso tutto il proprio pessimismo.
“Il 16 febbraio – lunedì – si terrà l’assemblea dei soci all’ordine del giorno la ricapitalizazione o la messa in liquidazione dato che le risorse sono finite. L’aeroporto se ne sta andando. Non possiamo prorogare oltre, siamo obbligati a convocare l’assemblea. L’unica speranza sarebbe che i cinesi comprassero”.

Ma il presidente di Sogeap non è fiducioso al merito. “All’ultimo incontro hanno dato risposte evasive, hanno un piano industriale che è fantascienza e non hanno mai tenuto fede all’accordo sottoscritto a novembre col governo, non vedo come potrebbero cambiare rotta all’improvviso. Per me non compreranno il pacchetto di maggioranza e quindi vedo il tramonto, lo dico con tristezza. Chiudere l’aeroporto è un delitto ma non ci sono risorse, non abbiamo trovato investitori”.

Un delitto doppio, ora che il Verdi ha ottenuto la certificazione Enac e un indebitamento di tre milioni di euro: ne basterebbero due all’anno di costi di gestione per mandarlo avanti. Ma non si trovano.

“I benefici per la città sono ben superiori alle spese sostenute. Penso agli studenti di Trapani che hanno scelto di iscriversi all’ateneo parmigiano perché c’è un volo diretto. La proporzione è che per un euro investito ne ritornano 25 sul territorio” – conclude scuotendo il capo Dalla Rosa Prati.

Ma ora, dunque, salvo miracoli, cosa succederà? Lo spiega il direttore di Sogeap Franco Rastelli: “Vediamo se qualcuno tira fuori qualche finanziamento per andare avanti qualche mese…ma se ci fosse la possibilità credo sarebbero già arrivati.

Cosa succede con la liquidazione? Avvisiamo le compagnie aeree e poi tempo 30 giorni cessiamo le operazioni. E per riaprire non sarà così semplice perché i soldi che si buttano via chiudendo sono tanti e bisogna capire se qualcuno li rimette. Vengono perse le linee, i voli, le concessioni. Non si riparte così facilmente, ammesso che si trovino i soldi, un giorno. Finiremo come Rimini e Forlì”.E Parma rimarrà a terra, sempre meno proiettata verso l’internazionalizzazione.

http://www.ilmattinodiparma.it/?p=146693
 

Luca Cordero

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Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

. . .Penso agli studenti di Trapani che hanno scelto di iscriversi all’ateneo parmigiano perché c’è un volo diretto. La proporzione è che per un euro investito ne ritornano 25 sul territorio” – conclude scuotendo il capo Dalla Rosa Prati.

certo che se come motivo per cui deve stare aperto un aeroporto sono gli studenti di Trapani che vanno e vengono siamo sul ridicolo andante

il fatto è che non ci sono motivi per tenere aperto questo aeroporto ,se non quelli di buttare altri soldi
 

Luca Cordero

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Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

pensavo la stessa cosa...certo si direbbe che non è l'unico motivo...ma per me non è proprio un motivo...
sembra una barzelletta ,secondo me neanche a Trapani riescono a dire una cosa simile che cioè l'aeroporto deve stare aperto perchè ci sono degli studenti che devono andare a Parma
senza nessun pudore
 

Obrigado

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Rovigo
Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

certo che Parma e' proprio messa male anche la squadra lunedi sara' messa in mora!:morto::morto:

Sulla Route 66 emiliana una vera disfatta adesso BLQ ha la totale egemonia di tutta la Regione
A sud della linea gotica abbiamo rinforzato le difese con la societa unica ancora qualche pax lo intercetta ma altri 3/4 anni penso che tutto cio' finira'

ma perchè avete sempre questi complessi??
 

AmerigoVespucci

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25 Febbraio 2011
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Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

ma perchè avete sempre questi complessi??
Infatti! Aspettiamo il 2017 e vedremo che, con la nuova pista, la prevista nuova capacità di 4,5 mil./anno di FLR diverrà presto insufficiente:D. Non vedo tutto questo pessimismo cosmico... se gli interventi verranno fatti :dubbio:.
 
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flyboy

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Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura

Aeroporto di Parma, sfuma il socio cinese

La possibilità di una vera e propria trattativa con la cordata cinese guidata da Izp Tech sembra accantonata. Ma l'assemblea dei soci di Sogeap, la società di gestione dell'aeroporto Giuseppe Verdi di Parma, non è disposta a mollare la presa. La liquidazione della società – con lo stop all'operatività dello scalo - resta una prospettiva concreta ma non inevitabile. Ogni decisione sul destino dell'aeroporto emiliano, la cui sorte da mesi è appesa a un filo, è stata rinviata al 10 marzo, data della prossima convocazione dei soci, a partire dall'azionista di riferimento, la banca austriaca Mainl Bank, per arrivare a Unindustria, Provincia, Comune e Camera di commercio. Ora ci sono tre settimane di tempo per cercare di reperire nuove risorse e garantire la sopravvivenza della società, che deve far fronte a perdite per 3,5 milioni a fronte di un fatturato di 2.

«È emersa con chiarezza la consapevolezza che l'aeroporto è importante per l'economia del territorio – spiega il presidente di Sogeap, Guido Della Rosa Prati – mentre ha perso forza la prospettiva di aprire un negoziato con la cordata cinese intenzionata a farne un hub logistico per lo scambio commerciale con la Cina». I soci, dunque, prendono tempo, sostenuti anche dai parlamentari locali. Sperando di trovare una sponda nelle istituzioni e nelle categorie economiche per mantenere la piena operatività. Con gli attuali 200mila passeggeri – numero ben lontano dai due milioni che sono considerati la soglia minima per competere – lo scalo adesso si gioca la salvezza sul campo delle infrastrutture cruciali per lo sviluppo della città e della provincia. «Un aeroporto della nostra taglia – dice Della Rosa Prati – in uno scenario europeo non può essere considerato una fonte di business per chi lo gestisce. Rappresenta invece un servizio importante per il territorio».

Un cambio di marcia a pochi giorni dalla visita a Parma della delegazione cinese che ha incontrato anche il sindaco della città, Federico Pizzarotti, per illustrare un piano di rilancio che appare, però, ancora troppo fumoso. Con 24 dipendenti, Sogeap è controllata dalla Mainl Bank con il 70% del pacchetto azionario, acquisito nel 2008 con un piano di crescita accompagnato da investimenti per oltre 37 milioni che non ha dato risultati. Nel periodo invernal, grazie all'accordo con la compagnia Ryanair, assicura collegamenti con Londra, Cagliari, Trapani. Nel periodo estivo con Alghero, Malta, Olbia e Lampedusa.

http://www.ilsole24ore.com/art/impr...sfuma-socio-cinese-063725.shtml?uuid=ABm51xvC