Re: l'aeroporto di Parma rischia la chiusura
"Salvare l’aeroporto di Parma? Non possono chiederlo a noi"
Il sindaco Vecchi: "Ma potremo collegare la stazione con le navette"
Reggio Emilia, 28 febbraio 2015 -
Sindaco Vecchi, il primo cittadino di Parma, Pizzarotti, nei giorni scorsi ha chiesto aiuto alla città di Reggio per salvare il loro aeroporto. Che ne dice?
«Al di là del ruolo della Mediopadana – che investe come benefici un territorio molto vasto, che va ben oltre il nostro, ma che fu ed è un risultato storico per Reggio – il tema dell’aeroporto di Parma è indubbiamente un’infrastruttura importante, per la regione, e per la nostra area, però credo che sappiamo tutti che è fuori scala la possibilità che un Comune come quello di Reggio, che pure ha un bilancio molto più solido di quello di Parma, possa contribuire al salvataggio dell’aeroporto di Parma».
Perché?
«L’aeroporto di Parma richiede un investimento ogni anno di 5-6-7 milioni di euro in conto esercizio e la capacità di sostenere un piano di investimenti di non meno di 50 milioni di euro; per cui perché ci sia un salvataggio dell’aeroporto di Parma non serve Reggio Emilia, ma una sinergia politica della Regione che dica chiaro e tondo se è giusto o non è giusto che Parma continui ad avere un aeroporto. Poi un’operazione di sensibilizzazione affinché gli investitori privati di tutto il territorio emiliano possano investire in quella direzione».
La nostra città non soccorrerà i cittadini d’oltre Enza, dunque?
«No. È qualcosa che va ben oltre Reggio. Certamente l’aeroporto è un punto di riferimento dell’area vasta emiliana, ma è qualcosa che non possono risolvere due sindaci da soli».
È previsto però un collegamento fra la stazione Mediopadana e l’aeroporto di Parma?
«Ecco, la possibilità invece che tutta la città di Parma, non l’aeroporto, possa essere collegata e possa studiare assieme a Reggio dei servizi su gomma per potenziare l’accessibilità alla stazione Mediopadana credo sia una valutazione che assieme alla città di Parma possiamo fare. È una valutazione di ben altra scala come impegno economico e finanziario».
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