Io non vivo in Italia e non solo capisco lo sfogo di flyboy, aless, e altri della generazione dei miei figli (io ho compiuto 60 anni martedi scorso) ma vorrei fare presente a tanti che scrivono qui la realta' che si vive altrove.
La mia pensione dipende strettamente da quello che e' stato investito a nome mio. La pensione statale e' ridicola, a Londra non ci vivi. Siccome il mercato e' crollato io sono fortunato se riesco a lavorare fino a 70 anni e poi andare in pensione.
Negli ultimi quattro anni il valore reale della mia retribuzione e' calato di circa il 20%, la City ha abbassato gli stipendi per licenziare meno persone. Io avevo maturato tutto quello che ti pare ma o accettavo condizioni diverse o perdevo il posto. Non avevo voglia di mettere in piedi una attivita' in proprio, avevo ancora due figli da mantenere (gli altri due si mantenevano gia' da soli) per cui ho accettato le nuove condizioni. Il mio stipendio non e' cresciuto negli ultimi quattro anni. E' piu' alto della media nazionale ma ti garantisco che mi basta appena per vivere e per mantenere due figlie. In questi quattro anni il mio tenore di vita si e' abbassato (e' da tempo che non sono piu' un "giovane leone" )
Quando l'alternativa e' "chiudiamo tutto" hai un bel da dare colpe a destra e a sinistra, se essere pagati di meno vuol dire continuare a guadagnarsi la pagnotta allora forse e' meglio essere pagati di meno.
La mia generazione e' molto numerosa, purtroppo un sistema pensionistico/assistenziale ideato quando c'era tanta gente che lavorava e relativamente pochi che riuscivano ad arrivare ai 70/80 anni fa acqua quando la 'piramide si capovolge'. Se ti sembra che perdere diritti maturati sia duro, pensa a quelli che non hanno nessuna speranza di maturarli quei diritti.
E per piacere smettiamola di dare colpe a destra e a manca, abbiamo tutti tirato l'acqua al nostro mulino. Prendiamoci la nostra fetta di responsabilita' per quanto piccola sia.