Meridiana, lo strappo: l’azienda non anticiperà più la cassa integrazione


AZ209

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24 Ottobre 2006
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Meridiana, lo strappo: l’azienda non anticiperà più la cassa integrazione

Niente anticipazione della cassa integrazione. Dopo penultimatum, trattative semifinali, rinvii e vecchi scenari, spunta un nuovo fronte nella trattativa tra Meridiana, Governo e sindacati per salvare i 1800 dipendenti della compagnia aerea con sede a Olbia. L’azienda, nel caso venisse siglato l’accordo per la proroga di un anno della cassa, non intende più anticipare un soldo perché il Governo è inadempiente sulla restituzione delle cifre finora sborsate. Si parla di una somma tra i 10 e i 12 milioni di euro, ma sulle cifre non c’è certezza assoluta. Ora Meridiana dovrà tornare dal suo azionista, il Principe Aga Khan, per tirare le fila dell’accordo quadro che dovrebbe portare alla chiusura di un piano industriale e a un altro anno di cassa integrazione. Ieri notte durante l’incontro a Roma con azienda, sindacati e Governo è emerso dunque questo altro aspetto che rende la trattativa tesissima: Meridiana ha negato al Governo la disponibilità ad anticipare la cassa integrazione ai suoi dipendenti. Una doccia gelata per i sindacati, che grazie a quel meccanismo ottengono condizioni per i lavoratori della compagnia migliori agli altri sottoposti ad ammortizzatori sociali: la cassa integrazione arriva puntuale ogni mese (come fosse uno stipendio), mentre la regola è riceverla ormai con vari mesi di ritardo, a singhiozzo, causa difficoltà contabili nell’erogazione e una situazione economica generale drammatica che costringe il Governo a rifinanziare le risorse.

Lista unica di gruppo e nuova partnership

Davanti alle scadenze della cassa integrazione (il 30 aprile per i lavoratori del settore Maintenence e il 26 giugno per Meridiana fly) il tempo stringe: ma i sindacati, in primis Usb, con posizioni più defilate per Cgil e Uil, chiedono con forza la conferma della lista unica del gruppo, con l’applicazione dell’accordo anche alla controllata Air Italy. La compagnia aerea dell’Aga Khan attraverso il suo amministratore delegato, Richard Creagh, ha più volte ribadito al Governo come la soluzione non venga considerata prioritaria. Continua dunque la corsa contro il tempo per salvare 1800 dipendenti (il 60% dei quali in Sardegna). Di contro Meridiana continua a spingere per un contratto unico che allinei le retribuzioni e le condizioni di lavoro di Meridiana fly a quelle di Air Italy, con una riduzione delle retribuzioni che potrebbe oscillare tra il 15 e il 20%. La firma di un accordo per un anno, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe anche servire per trovare un partner industriale forte che affianchi la compagnia nella difficile strada del rilancio. Ipotesi che allo stato delle cose appare complicata. Finora si sono affacciate varie ipotesi, tra cui quelle di grandi players come Qatar Airways e Emirates, ma anche una low cost di alto budget. La verità è che con la struttura dei costi di Meridiana allo stato attuale appare difficile trovare partner industriali pronti a entrare nella compagine azionaria o addirittura disposti a una acquisizione.

Per l’estate si volerà a pieno regime


Nel corso della riunione romana convocata ieri pomeriggio alle 15 nell’Hotel Holiday Inn Parco de’ Medici a Roma e durata fino a tarda notte, l’azienda, rappresentata da Simone Staffa Guidi, ha assicurato che durante l’estate gli aerei voleranno a pieno regime, anche se non si conoscono i dettagli del piano industriale. Il piccolo piano volo per l’estate prevede l’operatività di tutti gli 8 aerei Md 80 presenti nella flotta di Meridiana, più gli 11 Boeing di Air Italy. Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno puntato, per dare il via libera all’intesa, sullo stop a qualsiasi esternalizzazione di attività, per garantire il massimo impiego dei lavoratori dipendenti. Su questo punto resta però l’incognità Air Italy e l’assoluta contrarietà dell’azienda a fare una lista unica di gruppo, ricomprendendo anche i lavoratori Air Italy nell’accordo quadro per la cassa integrazione.

L’incognita del Fondo speciale per il trasporto aereo


A rendere più incandescente la questione economica per il personale Meridiana, insieme alle trattative per la proroga di un anno della cassa integrazione e la mancata anticipazione da parte dell’azienda, c’è la situazione del Fondo speciale per il trasporto aereo. Ufficialmente rifinanziato fino al 2016, le risorse sarebbero insufficienti per garantire i lavoratori della compagnia aerea sarda. Di certo l’operazione trasparenza inaugurata dal nuovo presidente dell’Inps, Tito Boeri, non gioca a favore delle prospettive di lavoratori e sindacati. Dai mesi scorsi sul sito dell’Inps è disponibile un’analisi sul Fondo speciale per il trasporto aereo (Fsta), che mette a nudo le condizioni di cui godono i 150 mila dipendenti del settore aereo (piloti , assistenti di volo e personale di terra) quando finiscono in cassa integrazione. Condizioni che Boeri, in diverse dichiarazioni, ha definito “privilegi”, incompatibili con lo stato delle finanze pubbliche statali, di cui l’Inps è parte importante. Il dato che più colpisce è quello relativo ai piloti, che grazie a questo Fondo speciale godono di una cassa integrazione che può arrivare a superare anche i 10 mila euro al mese per alcuni lavoratori Alitalia. Questo Fondo è alimentato da anni da tutti i passeggeri in partenza dagli aeroporti italiani che pagano un contributo (salito negli anni da 1 euro a 3 euro per ogni passeggero). Grazie al contributo di tre euro per passeggero, il Fondo raccoglie 217 milioni l’anno, pari al 98% della sua dotazione; i restanti 5,4 milioni provengono dai contributi pagati dalle compagnie aeree e dai loro dipendenti, con un prelievo sulle buste paga (lo 0,37% per le aziende e lo 0,12% per i lavoratori). In totale, fanno222,4 milioni l’anno, “somma – come sottolineava la nota Inps – superiore al finanziamento annuo per la lotta alla povertà attraverso il Sostegno di inclusione attiva”.


http://www.sardiniapost.it/economia...nia-non-anticipera-piu-la-cassa-integrazione/
 

Dr Gio

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Ma quali players internazionali...

condivido quello che dice il presidente INPS.

I sindacati italiani non fanno gli interessi dei lavoratori nel loro complesso ne' degli italiani in generale, ma difendono solo una casta rendendo più conveniente stare a casa a prendere un assegno a spese della collettività, che cercarsi attivamente un lavoro :(
 

AZ209

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Staranno contestando aspramente il nuovo Presidente dell'INPS, Tito Boeri, che si e' permesso di definire privilegi" le condizioni dei dipendenti in cigs.
La villetta con piscina e' un diritto dei lavoratori.
 

AZ209

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Crisi Meridiana, stop a cig anticipata ma l’accordo è vicino

L’azienda non vuole più pagare la cassa integrazione, aspetta ancora 10 milioni dall’Inps C’è la volontà dell’Aga Khan e dei sindacati per trovare una soluzione per il prossimo anno

OLBIA. Gli ostacoli ci sono, eccome, sul cammino che porterà a salvare Meridiana e i suoi 1800 dipendenti, il 60% dei quali sardi. Uno in particolare: l’azienda di Olbia ha detto ai sindacati di non poter (e voler) più anticipare la cassa integrazione, in quanto l’Inps non le ha ancora rimborsato 10 milioni. Ma, per usare l’espressione della Cgil, se il Governo “cambierà verso” - ovvero obbligherà l’Inps a saldare i debiti e la compagnia aerea a continuare ad anticiparla - l’accordo “salva Meridiana” e “salva dipendenti” sarà molto vicino.

Perché c’è la volontà dell’Aga Khan (come ultimo atto verso la Sardegna, dicono fonti a lui vicine) di trovarlo. E perché c’è anche quella dei sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil) più l’Ugl. Questi ultimi hanno chiesto due integrazioni forti alla bozza d’intesa del Governo, quella che prevede un altro anno di cassa integrazione e l’impegno ministeriale a trovare un partner a Karim capace di presentare un piano vero per la compagnia.

Quali sono i due punti? Primo: Meridiana dovrà bloccare le esternalizzazioni: le attività - al call center, alle manutenzioni, nei voli - dovranno tornare e restare dentro Meridiana. Secondo: la nuova cassa integrazione non dovrà essere espulsiva (niente licenziamenti), se non per i volontari e per i pensionabili. Meridiana, rappresentata dal direttore relazioni industriali Simone Staffa Guidi, ha detto di aver bisogno di 24-48 ore per rispondere (anche, ovviamente, sull’anticipo della cassa) perché a dire l’ultima parola sarà l’Aga Khan. «Ma la disponibilità ad accogliere questi punti c’è stata» dice Franco Monaco (Filt-Cgil della Gallura).

Senza farsi illusioni (giacché i colpi di scena sono sempre possibili), c’è più di un elemento di speranza. Nel vertice di lunedì a Roma, le associazioni delle categorie volo hanno puntato dritto su un’altra richiesta: fusione di Meridiana con Air Italy, lista unica dei dipendenti, contratto unico. Staffa Guidi ha risposto così: «Il contratto unico non è la priorità dell’azienda, lo è salvare i posti di lavoro». Tradotto: Karim non vuole rompere, vuole l’accordo. Se così è, si vedrà subito.

«La nostra priorità è che l’azienda anticipi la cassa, perché questo è un diritto - spiega Monaco -. Se non ci sarà questo, non firmeremo nessuno accordo. Ci aspettiamo poi che l’azienda accolga gli altri due punti. Se lo farà, avremo un anno di tempo per costruire, insieme al nuovo partner, il piano di rilancio di Meridiana. Non era scontato». Il precedente piano di Meridiana - presentato dall'ad Creagh, e che prevedeva solo 7 aerei in volo - era stato bocciato dal Governo Renzi. Ora, se l'intesa ci sarà, ci sarà un anno di tempo per costruirne uno nuovo, magari studiato dal nuovo partner dell'Aga Khan.


«Il fattore tempo è determinante: tra meno di 10 giorni scadrà la cassa in Maintenance (hangar) e diventa di estrema importanza trovare un’intesa - dice
Elisabetta Manca (Uilt Gallura)-. Intesa che dovrà necessariamente prevedere l’utilizzo totale dei 12 mesi di cassa conservativa. Ovvero con nessuna procedura di mobilità se non per i volontari e per chi raggiunge i requisiti pensionistici. Poi la reinternalizzazione di tutte le attività al momento cedute a terzi soggetti e, requisito fondamentale, il pagamento anticipato della cassa integrazione».

http://lanuovasardegna.gelocal.it/r...g-anticipata-ma-l-accordo-e-vicino-1.11284928
 

Dr Gio

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Crisi Meridiana, stop a cig anticipata ma l’accordo è vicino

L’azienda non vuole più pagare la cassa integrazione, aspetta ancora 10 milioni dall’Inps C’è la volontà dell’Aga Khan e dei sindacati per trovare una soluzione per il prossimo anno

OLBIA. Gli ostacoli ci sono, eccome, sul cammino che porterà a salvare Meridiana e i suoi 1800 dipendenti, il 60% dei quali sardi. Uno in particolare: l’azienda di Olbia ha detto ai sindacati di non poter (e voler) più anticipare la cassa integrazione, in quanto l’Inps non le ha ancora rimborsato 10 milioni. Ma, per usare l’espressione della Cgil, se il Governo “cambierà verso” - ovvero obbligherà l’Inps a saldare i debiti e la compagnia aerea a continuare ad anticiparla - l’accordo “salva Meridiana” e “salva dipendenti” sarà molto vicino.

Perché c’è la volontà dell’Aga Khan (come ultimo atto verso la Sardegna, dicono fonti a lui vicine) di trovarlo. E perché c’è anche quella dei sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil) più l’Ugl. Questi ultimi hanno chiesto due integrazioni forti alla bozza d’intesa del Governo, quella che prevede un altro anno di cassa integrazione e l’impegno ministeriale a trovare un partner a Karim capace di presentare un piano vero per la compagnia.

Quali sono i due punti? Primo: Meridiana dovrà bloccare le esternalizzazioni: le attività - al call center, alle manutenzioni, nei voli - dovranno tornare e restare dentro Meridiana. Secondo: la nuova cassa integrazione non dovrà essere espulsiva (niente licenziamenti), se non per i volontari e per i pensionabili. Meridiana, rappresentata dal direttore relazioni industriali Simone Staffa Guidi, ha detto di aver bisogno di 24-48 ore per rispondere (anche, ovviamente, sull’anticipo della cassa) perché a dire l’ultima parola sarà l’Aga Khan. «Ma la disponibilità ad accogliere questi punti c’è stata» dice Franco Monaco (Filt-Cgil della Gallura).

Senza farsi illusioni (giacché i colpi di scena sono sempre possibili), c’è più di un elemento di speranza. Nel vertice di lunedì a Roma, le associazioni delle categorie volo hanno puntato dritto su un’altra richiesta: fusione di Meridiana con Air Italy, lista unica dei dipendenti, contratto unico. Staffa Guidi ha risposto così: «Il contratto unico non è la priorità dell’azienda, lo è salvare i posti di lavoro». Tradotto: Karim non vuole rompere, vuole l’accordo. Se così è, si vedrà subito.

«La nostra priorità è che l’azienda anticipi la cassa, perché questo è un diritto - spiega Monaco -. Se non ci sarà questo, non firmeremo nessuno accordo. Ci aspettiamo poi che l’azienda accolga gli altri due punti. Se lo farà, avremo un anno di tempo per costruire, insieme al nuovo partner, il piano di rilancio di Meridiana. Non era scontato». Il precedente piano di Meridiana - presentato dall'ad Creagh, e che prevedeva solo 7 aerei in volo - era stato bocciato dal Governo Renzi. Ora, se l'intesa ci sarà, ci sarà un anno di tempo per costruirne uno nuovo, magari studiato dal nuovo partner dell'Aga Khan.


«Il fattore tempo è determinante: tra meno di 10 giorni scadrà la cassa in Maintenance (hangar) e diventa di estrema importanza trovare un’intesa - dice
Elisabetta Manca (Uilt Gallura)-. Intesa che dovrà necessariamente prevedere l’utilizzo totale dei 12 mesi di cassa conservativa. Ovvero con nessuna procedura di mobilità se non per i volontari e per chi raggiunge i requisiti pensionistici. Poi la reinternalizzazione di tutte le attività al momento cedute a terzi soggetti e, requisito fondamentale, il pagamento anticipato della cassa integrazione».

http://lanuovasardegna.gelocal.it/r...g-anticipata-ma-l-accordo-e-vicino-1.11284928
Cioe', non ho capito, questi pensano di avere il coltello dalla parte del manico? :astonished: Allibito :astonished:
 

nicolap

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Cioe', non ho capito, questi pensano di avere il coltello dalla parte del manico? :astonished: Allibito :astonished:
Se la media è come quella che di tanto posta qui, non è che siamo proprio di fronte alla progenie di Einstein.
 

AZ209

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Il confronto di oggi arriva dopo la sospensione dell´ultimo, il 20 aprile, a seguito della richiesta delle organizzazioni sindacali di un´anticipazione Cigs da parte della compagnia aerea

Meridiana, nuovo tavolo a Roma
Trattative sindacati e aziende


OLBIA - Nuovo incontro tra sindacato e azienda per la vertenza Meridiana. Il confronto di oggi (lunedì) arriva dopo la sospensione dell'ultimo, il 20 aprile, a seguito della richiesta delle organizzazioni sindacali di un'anticipazione Cigs da parte della compagnia aerea. Intanto fra quattro giorni scadrà la cassa integrazione dei 300 lavoratori del reparto Manutenzioni, mentre quella degli altri 1.500 dipendenti scadrà a giugno.


L'intesa, dunque, è necessaria per la proroga della Cigs proposta dal Governo. Tuttavia, la riunione in programma nel pomeriggio a Roma, è tutt'altro che dall'esito scontato: da una parte la società dell'Aga Khan ha annunciato l'impossibilità di anticipare la quota Inps della cassa integrazione ai dipendenti, dall'altra i sindacati hanno sollecitato la necessità di unificare le attività fra le due compagnie, Air Italy e Meridiana Fly.

Tra le richieste anche il nuovo Piano industriale e la conclusione delle esternalizzazioni per le attività nel call center, nelle manutenzioni e nei voli. Un riavvicinamento è la condizione posta dal Mise per la riconvocazione delle parti in vista della firme definitiva sulla vertenza.

http://notizie.alguer.it/n?id=89081
 

AZ209

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Meridiana: accordo preliminare ma ancora nodi da sciogliere

(AGI) - Roma, 28 apr. - Meridiana e tutte le organizzazioni sindacali di categoria, a eccezione della Usb, hanno firmato ieri, dopo quasi otto ore di trattativa, una nota congiunta che prevede una sostanziale condivisione della bozza di accordo quadro precedentemente individuato al ministero dello Sviluppo economico. La bozza di intesa, riferiscono fonti sindacali, prevede principalmente un anno di cassa integrazione straordinaria per i 1.330 dipendenti, ammortizzatore sociale messo a disposizione dal Governo. I nodi ancora da sciogliere sono essenzialmente due e saranno affrontati in un futuro incontro al Mise. Le questioni poste dai sindacati riguardano l'anticipo del pagamento della cassa integrazione da parte dell'azienda che in un secondo tempo verra' rimborsato dall'Inps e la garanzia che durante il periodo di cassa integrazione straordinaria l'azienda si astenga da procedure di mobilita'. Riguardo al problema dell'anticipo della Cigs l'azienda non si e' detta disponibile in quanto vanta ancora crediti con l'Inps e non intende farsi carico di un ulteriore onere.
 

Francesco

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Staranno contestando aspramente il nuovo Presidente dell'INPS, Tito Boeri, che si e' permesso di definire privilegi" le condizioni dei dipendenti in cigs.
La villetta con piscina e' un diritto dei lavoratori.
Fossi in te eviterei di fare tutta un erba un fascio. Ci sono persone di alta professionalità che lavorano ogni giorno e che non hanno piscina o privilegi da difendere e che portano a casa uno stipendio da 1000€ e che, nonostante questo clima, continuano a lavorare per l'azienda seriamente. Da fuori son tutti bravi a parlare. Ogni tanto bisognerebbe viverle ste cose per sapere di cosa si parla.
 

AZ209

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Crisi di Meridiana, l’accordo nelle mani del Governo

Azienda e sindacati (tranne l’Usb) presentano una bozza d’accordo all’esecutivo per ottenere un altro anno di cassa integrazione per i 1800 dipendenti. Giovedì la convocazione al ministero dello Sviluppo

OLBIA. Niente accordo. Anzi, forse sì. Ora è tutto nelle mani del Governo.Meridiana e sindacati, dopo sei ore di trattative a Roma lunedì 27 aprile, non hanno trovato l’intesa per gestire il prossimo anno di vita della compagnia aerea di Olbia. La bozza offerta dal Governo in linea di massima andava bene: prevede un altro anno di cassa integrazione per tutti i dipendenti (1800, 60% dei quali in Sardegna) e un socio per l’Aga Khan destinato a sostituirlo.

Ma le sigle hanno (ri)chiesto due integrazioni alla bozza: anticipo aziendale della cassa ai lavoratori, in attesa dei rimborsi dell’Inps; niente licenziamenti per i prossimi 365 giorni. La dirigenza ha risposto no: nessun impegno sull’anticipazione degli stipendi; blocco dei licenziamenti solo per i prossimi sei mesi, dunque soltanto per l’estate.


In questi condizioni è stato impossibile siglare l’accordo. Ma non è una rottura. Anzi. I sindacati - per salvare il salvabile, in quanto l’attuale cassa integrazione scade il 30 aprile per i tecnici dell’hangar e il 26 giugno per i dipendenti della compagnia - hanno rilanciato: hanno chiesto che la mediazione la faccia il Governo. Con due novità. La prima è che l’unico sindacato che non ha seguito questa linea è l’Usb, rifiutandosi di sottoscrivere il documento. La seconda (molto forte) è che l’appello al Governo è stato firmato anche da Meridiana.


Una svolta. Perché significa che una partita così rilevante torna nelle mani dell’esecutivo Renzi. E perché fa capire che sia l’azienda che i sindacati quell’accordo, anche se solo di un anno, lo vogliono. Così come chiarito dalla Filt-Cgil nazionale con una nota.

Quali sono le alternative, del resto? Nessuno lo spiega chiaramente. Ma le opzioni in campo non sono molte. Si potrebbe continuare a trattare fino a giugno, con Meridiana che dal 1 maggio paga lo stipendio ai tecnici dell’hangar al posto dello Stato. È l’ipotesi migliore. Ma negoziare su cosa? Ancora su una bozza del Governo che non si riesce a integrare? C’è poi la peggiore: Meridiana riavvia i licenziamenti. Ma, realisticamente, alle porte dell’estate, il periodo di maggiore traffico, una compagnia aerea può permettersi di finire dentro il caos?

Dunque l’unica strada percorribile appare quella dell’intervento del Governo. In particolare del ministro della Sviluppo Federica Guidi. Che ha già concesso molto, oggettivamente. Con il concorso del ministero del Lavoro, ha offerto un altro anno di cassa integrazione; non facile in un periodo in cui l’Inps, l’ente che eroga i soldi, ha avviato una campagna contro i privilegi di piloti e hostess. Dopo un lungo pressing, ha poi convinto l’Aga Khan ad accettare un socio. Ora il Governo è chiamato all’ultima mossa: accogliere le richieste di sindacati e azienda, almeno in questo uniti. La convocazione al ministero dello Sviluppo potrebbe arrivare per giovedì 30 aprile.


http://lanuovasardegna.gelocal.it/r...a-l-accordo-nelle-mani-del-governo-1.11322304