Sul tema 5a libertà credo sarebbe opportuno fare un'analisi che tenga conto dei vari interessi sul campo.
Innanzitutto partiamo dal presupposto che in linea di principio, i collegamenti tra due nazioni vengono svolte da compagnie appartenenti (o almeno basate) sulle nazioni stesse.
Siccome a volte le compagnie hanno interesse a collegare anche un terzo stato in posizione ulteriormente remota, possono venire accordati diritti di 5a libertà per poter rendere questi voli sostenibili grazie anche al trasporto di pax e merci tra questi due paesi.
In concreto, SQ può caricare pax e cargo tra FRA e NY, mentre LH potrebbe farlo tra SIN e l'Australia.
E lo spirito con cui nasce, è quello di favorire un interesse reciproco.
Nel tempo e sotto la costante spinta ad una maggiore liberalizzazione, sono state concesse 5e anche se l'interesse era asimmetrico, nel senso che solo uno dei due stati ne traeva vantaggio. L'altro stato, ne traeva spesso beneficio grazie in quanto otteneva la copertura di una rotta non operata da altri vettori.
Doverosa premessa per ricordare che la 5a libertà non è un diritto, è una concessione tra due stati.
Ora, tenendo presente quanto sopra, spostiamoci a Milano una decina di anni fa.
La capitale economica italiana, aereonauticamente parlando, era reduce da un doppio smacco: il dehub di AZ e a seguire la chiusura di LH Italia, in teoria chiamata a rimpiazzarla come hub carrier.
Veniva quindi sentita la necessità di dare un segnale, di battere un colpo.
E siccome di hub carrier non ce n'erano, si è pensato di puntare i riflettori su una compagnia di prestigio che avrebbe dovuto operare la rotta regina, quella per NY.
Furono stretti accordi con SQ, il meglio del meglio. La compagnia singaporese però una volta ottenuti i diritti di 5a libertà, decise di non effettuare il volo.
Ma ormai la strada era tracciata: qualche grande compagnia da "spendere" alla grande verso il pubblico, sarebbe dovuta arrivare sulla NY.
E fu così che arrivò EK, già ben radicata a MXP. Prima con il 77W e successivamente con il 380.
La prima considerazione che possiamo fare, è che EK sarebbe stata la 5a compagnia ad effettuare la rotta. Quindi con valore strategico nullo.
E' vero che la compagnia emiratina ha costretto le controparti americane a mettere aerei più recenti. Ma sarebbe abbastanza facile rispondere che se le big3 avessero potuto godere dello stesso sistema fiscale e sindacale garantito ad EK, sarebbero rimasti i soldi per avere la business nuova. Dall'altra parte della barricata si potrebbe ribattere che l'oligopolio delle 3 compagnie USA ha garantito guadagni miliardari che avrebbero permesso comunque di investire in aerei più recenti per servire Milano.
Sono tutte parti di una verità complessa, che sicuramente non si può liquidare con una business migliore o un concetto astratto di libera concorrenza. Tanto più che quest'ultima è possibile solo tra paesi con sistemi sociali e fiscale simili. E con tutta la buona volontà, non credo che gli EAU o il Qatar possano considerarsi tali nei confronti di Europa o USA. A partire da finanziamenti di fatto illimitati alle locali compagnie necessari per garantire ai piccoli emirati un network globale associato ad un peso politico enormemente superiore a quello permesso dalla relativa popolazione o dal PIL locale (ad esempio quello del Qatar nel 2019 era meno di 1/11 rispetto a quello italiano).
Nel caso di EK a Milano, io non avrei concesso la 5a libertà su NY. Semmai l'avrei concessa su qualsiasi altra rotta scoperta. O quantomeno avrei vincolato l'apertura della NY all'effettuazione di una rotta libera.
Probabilmente sarebbe stato possibile fare pressing sulle americane per ottenere un prodotto migliore in cambio della rinuncia ad EK, ma di certo l'impatto mediatico non sarebbe stato lo stesso.
O se vogliamo guardare le cose in prospettiva, siccome gli aerei non sono eterni, le big3 entro qualche anno avrebbero giocoforza inserito macchine più fresche.
Non va nemmeno dimenticato che l'arrivo di EK sulla MXP-NY ha innescato la reazione di AZ che è riuscita a fare una pressione politica sufficiente per fare abrogare la legge "Salvamalpensa", che garantiva a qualunque compagnia straniera il diritto a volare in Italia in deroga ai bilaterali per 3 stagioni IATA (ma di fatto sarebbe diventato permanente). Che è poi l'aggancio usato da EK per aprire il volo su NY. Non è giusto? No, non lo è. Però era prevedibile. E sinceramente barattare un open sky globale contro la 5a di EK, non mi sembra sia stato questo capolavoro di strategia.
Tanto più che ora che è necessario andare a Roma e chiedere per piacere per qualsiasi cosa non sia garantita dai bilaterali in vigore.