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Pista parallela, Barducci: "Gli aerei a 500 metri dal cupolone del Duomo"
Il nodo aeroporto
E' quanto si legge in un'analisi effettuata dalla Provincia di Firenze presentata dal presidente Andrea Barducci
Firenze, 19 luglio 2012 - Con la nuova pista parallela convergente dell'aeroporto di Firenze, ''in casi estremi'' il cupolone del Duomo si troverebbe a 500 metri dalla verticale di transito degli aerei e nel caso di un mancato avvicinamento allo scalo, i piani di volo prevedono il sorvolo della Scuola Marescialli, dell'area Mercafir, del quartiere il Poggetto, di piazza della Liberta' e dell'attuale stadio di Firenze. E' quanto si legge in un'analisi effettuata dalla Provincia di Firenze presentata oggi dal presidente Andrea Barducci.
L'analisi e' stata fatta, ha spiegato Barducci, ritenendo ''incompleta'' quella presentata da Enac alla Regione.
''Da oltre due settimane - ha sottolineato - abbiamo evidenziato alcune gravi mancanze dello studio. Ne' Enac, ne' Adf, ne' il Comune di Firenze - ha aggiunto - hanno confutato queste affermazioni e soprattutto nessuno si e'
preoccupato di completare lo studio nella parte mancante''. L'analisi di Enac, secondo quanto spiegato, ha come assunto la monodirezionalita' della pista, ma lo studio della Provincia vuol evidenziare a quale distanza passerebbero gli aeri dai principali edifici di Firenze e quale impatto sonoro avrebbero, nel caso in cui si presentino dei problemi tali per cui i veivoli siano costretti ad approcciare la pista in direzione opposta a quella prevista.
Per Barducci ''e' chiaro che uno studio serio e completo su un aeroporto deve analizzare tutte le ipotesi, anche quelle meno frequenti. Un sistema che funzioni, solitamente, lo si testa sulle emergenze, non sull'ordinarieta'''. Invece, ha spiegato, ''nello studio Enac consegnato alla Regione si e' preferito non analizzare le conseguenze che si avrebbero sulla citta' tutte le volte in cui il pilota di un aereo in fase di atterraggio decidera', come si dice in gergo 'di riattaccare'''. Il presidente della Provincia ha insistito che ''pretende informazioni corrette e complete, chiediamo quindi al presidente della Regione di far completare lo studio Enac''.
Secondo il capogruppo Pdl in Consiglio provinciale Erica Franchi ''le dichiarazioni del presidente della Provincia sono volte unicamente a sospendere e rimandare decisioni che sono sinceramente scadute da tempo. La soluzione della pista parallela e' avvalorata anche dall'Enac, agenzia statale tecnica ed imparziale, per cui non si comprendono i motivi di rimandare o dubitare sul progetto accampando ora i presunti disagi che i fiorentini dovrebbero sopportare con l'ampliamento dell'aeroporto di Firenze''.
Per il capogruppo della Lega Nord Marco Cordone ''nella Piana fiorentina, pista parallela convergente e termovalorizzatore sono incompatibili''. Per il consigliere regionale del Carroccio Gian Luca Lazzeri ''la questione relativa alla nuova pista non puo' essere liquidata con leggerezza. Non possiamo rischiare di dover aumentare i posti letto negli ospedali per creare piu' posti di lavoro. Con il progetto della nuova pista, e' necessario effettuare una nuova Vis. Infatti, la presenza contemporanea delle due opere, rischia di far scoppiare nella Piana una 'bomba' sanitaria e ambientale''. Per questo, aggiunge, ''reputo legittime, e quanto mai opportune, le posizioni espresse dai sindaci della Piana e dall'assessore Marson, che hanno sollecitato maggiori approfondimenti sul tema. Ho chiesto un incontro con l'assessore Marson per formalizzare la richiesta da parte della Lega Nord, di una nuova Valutazione di impatto sanitario nel territorio della Piana''.