@outlmerge dagli anni 90 sono passati 30 anni, forse sarebbe meglio guardare al presente.
Ovviamente cifre precise non le abbiamo a disposizione, ma ti ripeto; basta una semplice ricerca su Google per rendersi conto di quante realtà sponsorizzate vi siano. Ed essendo ”aereo” “volo” “ritardo” parole comuni, per l’inserzionista i costi di bidding, credimi, sono elevati. E non giustificabili se il “giro d’affari” non fosse commisurato.
email automatiche? E quindi? La compagnia deve comunque gestirle, processarle, dare un riscontro etc etc, tutte attività che hanno un costo e, in ogni caso, drenano risorse che potrebbero essere impiegate diversamente.
Sui gruppi Facebook e affini, purtroppo. Trovi la qualunque. E quando un utente scrive che ha preso 2.400€ per 4 passeggeri, di fatto pagandosi metà vacanza in Thailandia con la famiglia, a fronte di un ritardo di qualche ora (magari al ritorno) dispensando consigli su come prenotare le connessioni più strette, scegliere la fila più lunga al controllo passaporti etc etc con l’obiettivo di perdere il volo
O quando leggi di chi già pregustava la compensescion e con orrore ha trovato personale di terra ad attenderlo al jet bridge allo sbarco del primo volo,, capisci che un problema c’è.
La 261 nasceva con lo spirito di evitare sistematici abusi delle compagnie, specie charter, non come novella Robin Hood che toglieva alle ricche compagnie per dare ai poveri pax quanto dovuto.
Perché, ti ripeto, qui parliamo di aviazione ed è giusto focalizzarsi sul tema, ma usando il tuo stesso approccio dovremmo vivere in un mondo di avvocati pronti, ogni santo giorno, a chiedere danni e compensazioni per qualsiasi cosa.
Il moltiplicarsi di false ditte, è in questo contesto, incommentabile.
Il che non vuol dire tutte le tutele, ma renderle commisurate