Ryanair: ufficiale, bloccate tutte le rotte interne italiane!


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ciccillo

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2 Giugno 2008
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E quindi è perfettamente legale, perché sul contratto c'era scritto che il check-in al banco si paga, quello online no...
E' legale farsi ristampare a pagamento la carta d'imbarco, anche se poco morale, ma non è legale non accettare altri documenti di previsti per legge se non a pagamento. E la sicurezza che c'entra?

Ma suvvia, riuscite a distinguere tra "illegale" e "contro legge" e quello che effettivamente è?
Tu riesci a distinguere tra i due? A me il Devoto-Oli ha fugato ogni dubbio!

Stiamo parlando di una restrizione della compagnia, non di infrangere la legge, come sarebbe se si facesse salire la gente senza alcun documento.
Come se si facesse salire a bordo solo ragazze alte, bionde e con gli occhi azzurri, sarebbe sempre una restrizione, quindi tutto nella norma. Per le altre basterebbe alzare i tacchi indossare una parrucca e mettere le lentine colorate.

Questo modo di ragionare è pretestuoso, non venite a dirmi che l'ENAC ha a cuore la legge: ha a cuore altro.
E' una tua opinione

"a scapito della legalità" per una RESTRIZIONE!!! Su dieci validi loro ne accettano due, perché sono i più importanti. Questo non significa andare "a scapito della legalità", è un ragionamento assurdo e pretestuoso.
E se qualcuno non li ha quei due o non li vuole avere, perchè deve essere obbligato ad averli? Siamo di nuovo all'esempio delle ragazze alte, bionde e con gli occhi azzurri.
In base a quale principio i due documenti accettati sarebbero più importanti?
Casa dà più importanza all’uno e non all’altro?

Ma voi che siete tanto preparati, diteci un po' quanto costa aggiungere una finestrina a un sito internet, visto che in Finlandia e in Inghilterra, o dove era, lo fanno già...
In rapporto al loro volume d’affari costa ZERO.
Quindi è facile capire che la motivazione è solo pretestuosa.
 

PuntaRaisi

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10 Aprile 2009
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Premesso che sono avvocato gia' da alcuni anni, avendo letto i commenti su questo forum (molti dei quali assolutamente irrilevanti quali ad es il riferimento alla Convenzione dell'Aja....), ho studiato il caso con un po' piu' di attenzione e secondo me la risoluzione della presente controversia va ricercata nei documenti agli atti.

Saro' breve nella mia analisi - divisa in paragrafi per chiarezza espositiva

A. Il contatto tra Ryanair ed il cliente e' sottoposto alle norme contrattuali A. di cui al loro sito - Termini e condizioni di viaggio, http://www.ryanair.com/it/conditions

B. il 4 paragrafo dispone - in materia di documenti di viaggio- quanto segue

GLI UNICI DOCUMENTI DI IDENTITÀ ACCETTATI SUI VOLI RYANAIR SONO:

* Un passaporto valido (vedere * e ** più avanti)
* Una carta di identità valida emessa dalle autorità governative di un paese dello Spazio Economico Europeo (SEE). Soltanto le carte di identità emesse dai seguenti paesi del SEE sono accettate sui voli Ryanair: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gibilterra, Grecia, Italia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria.
* Un documento di identità Kinderausweis valido emesso dal governo tedesco.
* Un Certificato Di Nascita italiano "VALIDO PER L’ESPATRIO" firmato dal "QUESTORE". È responsabilità dei passeggeri assicurarsi di essere in possesso di un documento di identità valido che soddisfi i requisiti richiesti dalle autorità di immigrazione e da altre autorità governative presso le singole destinazioni. Vedere ** più avanti.
* Un documento di viaggio emesso dall'autorità governativa in sostituzione di un passaporto e rilasciato in conformità con l'articolo 28 (1) della Convenzione ONU del 1951 (Convenzione relativa allo status dei rifugiati).
* Un documento di viaggio emesso da uno stato contraente in sostituzione di un passaporto e rilasciato in conformità con l'articolo 27 della Convenzione ONU del 1954 (Convenzione relativa allo status dei rifugiati).
* Un valido Passaporto Collettivo SEE (emesso ai gruppi scolastici approvati SEE sotto ai 18 anni)


C. L' ultimo paragrafo recita quanto segue:

NOTIFICA DEI TERMINI CONTRATTUALI INCLUSI COME RIFERIMENTO

1. Il contratto di trasporto (Contratto) stabilito con Ryanair è soggetto alle condizioni generali di trasporto per i passeggeri e i bagagli attualmente in vigore (fare clic qui per consultare o scaricare le condizioni) e ai relativi regolamenti, disposizioni e/o normative attinenti ad argomenti specifici (Regolamenti).

D. Scaricando le condizioni del contratto di trasporto che si applicano tra il cliente e RYANAIR Ltd (versione 21 Maggio 2009), l'art 2.3 regola specificamente il caso in oggetto e specifica

2.3 OVERRIDING LAW

2.3.1 These Conditions of Carriage are applicable unless they are inconsistent with applicable law in which event such law shall prevail.


Mi sembra quindi che nessun dubbio posta sussistere sul fatto che contrattualmente e' previsto che le norme del contratto di trasposto "inconsistenti" quindi contrarie al diritto vigente decadono nella misura in cui "such law shall prevail"

si applica quindi il diritto italiano, cosi' come statuito dall'ENAC, organo preposto alla vigilanza delle normative in vigore

Spero che questo contributo possa chiarire che, anche contrattualmente, la posizione di RYANAIR sia indifendibile.
Per dovere di cronaca, sottolineo inoltre che lo stesso contratto di trasporto regola all'art 13.2 la disciplina dei documenti di viaggio

13.2 TRAVEL DOCUMENTS

Prior to travel, you must present all exit, entry, health and other documents required by law, regulation, order, demand or other requirement of the countries concerned, and permit us to take and retain copies thereof. We reserve the right to refuse carriage if you have not complied with these requirements, or your travel documents do not appear to be in order.

Vi e' quindi l'obbligo del cliente di presentate un qualsiasi documento (notare "other document") che sia richiesto dalla legge ed il vettore aereo potrebbe rifiutarsi di far viaggiare un passeggero solo qualora lo stesso non abbia presentato un documento valido secondo la normativa legale del paese di riferimento

ancora una volta, la povera Ryanair esce con le ossa rotte causa norme contrattuali da lei stessa create!
 

billypaul

Utente Registrato
Per dovere di cronaca, sottolineo inoltre che lo stesso contratto di trasporto regola all'art 13.2 la disciplina dei documenti di viaggio

13.2 TRAVEL DOCUMENTS

Prior to travel, you must present all exit, entry, health and other documents required by law, regulation, order, demand or other requirement of the countries concerned, and permit us to take and retain copies thereof. We reserve the right to refuse carriage if you have not complied with these requirements, or your travel documents do not appear to be in order.

Vi e' quindi l'obbligo del cliente di presentate un qualsiasi documento (notare "other document") che sia richiesto dalla legge ed il vettore aereo potrebbe rifiutarsi di far viaggiare un passeggero solo qualora lo stesso non abbia presentato un documento valido secondo la normativa legale del paese di riferimento

ancora una volta, la povera Ryanair esce con le ossa rotte causa norme contrattuali da lei stessa create!
Grazie per aver fugato ogni dubbio, se mai qualcuno ne abbia avuto.
 

Cruz

Utente Registrato
30 Gennaio 2008
1,797
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Trapani & Marsala
Invece molti avevavo dubbi e pure di fronte all'evidenza accamperanno nuove scuse....
Credo che nessuno possa avere dubbi sulla fattispecie. Ryanair si deve adeguare alla normativa italiana (sebbene sia assai discutibile visto i tempi che corrono).

Resta da capire perchè Enac è così (giustamente) fiscale per questa fattispecie, è invece così flessibile ad es. con le compagnie che volano "abusivamente" da Linate.

Da qualche parte bisogna pur cominciare ok, basta che si continui senza far differenze di trattamento.
 

billypaul

Utente Registrato
Credo che nessuno possa avere dubbi sulla fattispecie. Ryanair si deve adeguare alla normativa italiana (sebbene sia assai discutibile visto i tempi che corrono).

Resta da capire perchè Enac è così (giustamente) fiscale per questa fattispecie, è invece così flessibile ad es. con le compagnie che volano "abusivamente" da Linate.

Da qualche parte bisogna pur cominciare ok, basta che si continui.
Concordo con quello che dici, però sai....la forma fa sostanza.
Ryanair pretende. Quindi ENAC deve uscirne come vincitrice per preservare la sua autorità. Da qui si può evincere il suo fare così fiscale.
 

PerGiove

Utente Registrato
27 Dicembre 2009
9
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Puntaraisi,

visto che sei un avvocato,
Se uno stato sottoscrive una convenzione internazionale, non è obbligato ad osservare le norme contenute?
Io so che al massimo uno può inasprire una legge, ma non ammorbidirla, e il caso dei documenti mi sembra parlare chiaro dalla legge postata.
Altrimenti le convenzioni e l'icao perdono di significato.
 

PuntaRaisi

Utente Registrato
10 Aprile 2009
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Grazie per aver fugato ogni dubbio, se mai qualcuno ne abbia avuto.
beh, ho fatto semplicemente quello che un qualsiasi altro avvocato avrebbe fatto nel prepararsi per la causa...io non so quali tesi avanzeranno i legali di Ryanair (sono peraltro 2 ottimi avvocati di Roma) ma mi sembra che una semplice lettura delle norme contrattuali del contratto di trasporto siano "self-explanatory", lasciando pochi margini di manovra a chi le volesse interpretare diversamente.....

come gia' ricordato da Doctorstein e Farfallina, la Ryanair dovra' semplicemente limitarsi ad applicare la legge italiana in materia e, fin quando il Parlamento non la abroga, l'unica alternativa sarebbe quella di abbandonare l'Italia definitivamente...nel qual caso, con ulteriore aggravio di spese perche' gli aeroporti potrebbero far valere in giudizio le loro ragioni e citare il vettore irlandese per inadempienza contrattuale.

Saluti dalla gelida Londra
 

feelgood

Utente Registrato
24 Dicembre 2009
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Fuggi da Foggia
parla di ordinanza illegale, non di documenti.

la sostanza non cambia assolutamente nulla.

Si dice che le presunte ragioni di sicurezza potrebbero risiedere nel fatto che facendo il webcheck da casa con C.I. o passaporto, immediatamente ci sarebbe il collegamento con una ipotetica banca dati di passeggeri ....

...fino a tre mesi fa (1 ottobre) però era consentito fare il check in ai banchi con la sola patente (tra l'altro pagando)

A questo punto delle due l'una:

- non potendo controllare in banca dati i passeggeri che facevano il check-in ai banchi solo con la patente, significa in pratica che da maggio fino ad ottobre (ma anche molto prima quando il chek ai banchi era gratuito) abbiamo viaggiato senza le minime garanzie di sicurezza e con un rischio elevatissimo per la nostra incolumità


- in realtà la banca dati esisteva anche per chi si presentava con la sola patente ai banchi, per cui così come il sistema era informatizzato prima, non ci sarebbero alcune difficoltà a mantenerlo informatizzato anche adesso facendo il webchek con la patente e quindi la motivazione accampata da Ryanair circa la sicurezza del volo non regge....


scegli tu!
 

PuntaRaisi

Utente Registrato
10 Aprile 2009
267
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Li ho sempre difesi, sin da quando nessuno li conosceva. Il tuo post è un esempio di quella mancanza di democrazia che dicevo. Sì, se dovrò dire addio ai biglietti a 5 euro e viaggiare tutte le settimane con AZ (monopolista sulla tratta se FR se ne va), potrò permettermelo solo a prezzo di sacrifici assurdi. Per non parlare del fatto che andare a FCO rende il volo equivalente al treno, che peraltro, in offerta, non costa meno di 48 euro solo andata. Per giunta, con gli orari che AZ fa, dovrei arrivare la sera prima. Difendo a spada tratta, esattamente, il fatto che FR resti, e condanno i mille cavilli che le fanno per ostacolarla a favore di AZ.
chiedere il rispetto della legge non e' un cavillo!! soprattutto se loro stessi accettano che la legge del paese in cui operano prevale sui loro "terms and conditions" - ma insomma, ci vuole molto a capirlo??!

quindi non poter volare a €5 sarebbe mancanza di democrazia? :dubbio::dubbio:
 

beograd

Bannato
12 Settembre 2009
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barese all'estero
Sat, pronta a ricevere risarcimento in caso Ryanair riducesse voli

Finanzaonline.com - 28.12.09/16:24

Sat Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei, che gestisce lo scalo di Pisa, ha fatto sapere che nel caso in cui la compagnia aerea irlandese Ryanair decidesse di sospendere alcuni voli scatterà, come previsto nel contratto pluriennale, il pagamento di penali a favore di Sat. In quanto il contratto "prevede l´obbligo da parte della compagnia aerea del raggiungimento di obiettivi prestabiliti in termini di passeggeri, indipendentemente dalle destinazioni servite", si legge nella nota diffusa oggi. Durante la pausa natalizia, infatti, Ryanair avrebbe annunciato l'intenzione di sospendere alcune tratte a partire dal prossimo 23 gennaio in partenza da alcuni aeroporti, tra cui quello di Pisa, per alcuni contrasti sorti con l'Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) sulle nuove procedure di identificazione dei passeggeri.
 

padanovolante

Utente Registrato
3 Settembre 2006
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Ovest Lombardia.
Sat: in contratto con Ryanair obiettivi indipendenti da destinazioni




PISA (MF-DJ)--Sat, gestore dell'aeroporto Galileo Galilei di Pisa, precisa che il contratto pluriennale attualmente in essere con Ryanair prevede l'obbligo da parte della compagnia aerea del raggiungimento di obiettivi prestabiliti in termini di passeggeri, indipendentemente dalle destinazioni servite.

E' quanto si legge in una nota diffusa con riferimento al comunicato stampa rilasciato il 23 dicembre da Ryanair sull'intenzione della compagnia irlandese di sospendere dal 23 gennaio prossimo i voli domestici operati da alcuni aeroporti italiani, tra i quali il Galilei di Pisa, a seguito di contrasti con l'Enac sulle nuove procedure di identificazione dei passeggeri.

Il contratto tra Ryanair e Sat prevede, inoltre, il pagamento di penali a favore della societa' toscana in caso di cancellazione di una percentuale anche limitata di voli. Com/mur
 

depste

Utente Registrato
7 Agosto 2008
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Ryanair svolge un servizio pubblico di linea in Italia, ed all'interno dei confini nazionali. La nazionalità dell'aeromobile non ha alcuna rilevanza ai fini dell'ammissibilità a bordo di un passeggero
Vi faccio presente che molti aeromobili di Alitalia sono immatricolati in Irlanda ( pur se concessi in leasing)...
e nessun labirinto giuridico, in quanto il personale di bordo di Ryanair non ha alcun titolo per certificare la regolarità o la validità di un documento.
Questi compiti spettano esclusicvamente all'autorità del paese di originee/o destinazione
 

PuntaRaisi

Utente Registrato
10 Aprile 2009
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pero' in questo caso la compagnia aerea da te menzionata dovrebbe essere messa nella condizione di accertare l'identita' dei passeggeri, e qui viene suggerito che tale procedimento sarebbe soggetto al diritto irlandese e non italiano....secondo me il pilota del forum sbaglia, ma preferisco documentarmi!
ART 705 CODICE DELLA NAVIGAZIONE COME MODIFICATO DA D.LGS.96/2005

Art. 705 (Compiti del gestore aeroportuale). -

Il gestore aeroportuale è il soggetto cui è affidato, insieme ad altre attività o in via esclusiva, il compito di amministrare e di gestire le infrastrutture aeroportuali e di coordinare e controllare le attività dei vari operatori privati
presenti nell'aeroporto o nel sistema aeroportuale considerato. L'idoneità del gestore aeroportuale ad espletare le attività di cui al presente comma, nel rispetto degli standard tecnici di sicurezza, è attestata da apposita certificazione rilasciata dall'ENAC.

Ferme restando la disciplina del titolo VII e comunque le competenze attribuite agli organi statali in materia di ordine e sicurezza pubblica, difesa civile, prevenzione incendi, soccorso e protezione civile, il gestore aeroportuale:

(a) to (g) IRRELEVANT

h) assicura i controlli di sicurezza su passeggeri, bagagli e merci, conformemente alle disposizioni vigenti.

ancora una volta, non riesco a trovare una pezza d'appoggio che possa dare ragione a Ryanair che sembra porsi un problema - la sicurezza dei voli - che nemmeno le compete!
 

beograd

Bannato
12 Settembre 2009
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barese all'estero
la stampa si è accorta che qualcosa non andava...
MILANO - Ryanair fa sul serio. La compagnia low cost irlandese ha deciso di sospendere i voli domestici in Italia a partire dal 23 gennaio in risposta alla richiesta dell' Enac di «accettare più semplici forme di identificazione per i passeggeri che viaggiano sulle rotte nazionali». Al momento, per fare un esempio, non è più possibile prenotare un volo da Trapani a Bergamo Orio al Serio dopo la data del 23 gennaio e a quanti avevano già effettuato una prenotazione stanno cominciando ad arrivare le mail di annullamento.

Nei messaggi inviati ai clienti la compagnia low cost spiega il proprio punto di vista, che si può riassumere così: Ryanair effettua solo check in online e quindi si riserva il diritto di accettare solo la carta d'identità e il passaporto come documenti validi per l'imbarco. Niente patente o generici tesserini, come fanno altri vettori che operano nei cieli italiani, e come chiede di fare l'Enac, nel rispetto della normativa nazionale. «Ryanair riattiverà le rotte quando avrà la garanzia che la sicurezza delle sue procedure non sarà più messa in discussione dall'illegittima interferenza di Enac» si legge nella mail, in cui si spiega che «i rimborsi avverranno automaticamente, nella stessa forma in cui è stato effettuato il pagamento». E ancora: «Ryanair invita tutti i passeggeri a protestare per l'illegittima interferenza di Enac nelle sue procedure di sicurezza con il direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta». Segue indirizzo e-mail.

«Purtroppo ne sono arrivate e ne stanno arrivando molte» si limitano a dire dall'Enac, che in comunicato stampa ha definito «pretestuose e infondate» le accuse della compagnia irlandese. La protesta infuria anche su Facebook. Il gruppo «Non chiudete Ryanair - Mobilitazione on-line» riunisce gli sfoghi di chi usa la compagnia low cost per spostarsi in Italia e conta oltre 26 mila iscritti. Sulla bacheca si possono leggere le loro storie. Sono studenti fuori sede che hanno famiglia e amici nella provincia italiana e saltano sul primo volo per tornare a casa dopo un esame. Sono ragazzi e viaggiatori attenti al portafoglio, ma che non per questo rinunciano a partire. Sono manager e pendolari a largo raggio, che preferiscono passare qualche ora alla settimana in aereo per godersi il week end a casa. E' il popolo del volo low cost, che proprio non ci sta a rinunciare a volare per pochi euro e adesso se la prende con l'Enac, rea di «favorire Alitalia» e di «tagliare fuori» pezzi di Paese dal trasporto aereo. Le dieci basi italiane della compagnia aerea low cost irlandese, oltre a Roma Ciampino e Milano Orio al Serio sono Pisa, Bologna, Bari, Pescara, Cagliari, Brindisi, Alghero, Trapani: città di provincia che con lo sbarco di Ryanair hanno potuto beneficiare di rotte dirette e senza scalo verso destinazioni estere (che non sono toccate dalla cancellazione) e italiane, come Verona, Treviso, Parma, Lamezia. «Qualche mese fa ho dovuto recarmi a Roma per un concorso - spiega una ventitrenne cagliaritana -. Ho speso 5 euro per l'andata, 5 per il ritorno, ora dovrò sborsarne 140» prenotato un volo per Verona a febbraio e questa mattina le arrivata la mail in cui si comunicava l'annullamento. «E' assurdo: la Sardegna viene penalizzata ancora una volta».

Tra gli amministratori del gruppo su Facebook c'è anche il deputato Pdl Benedetto Della Vedova, che ha annunciato un' interrogazione al Ministro dei Trasporti: «L'ordinanza dell'Enac, di per se' favorevole ai consumatori, rischia di trasformarsi in un boomerang nei loro confronti, perché impedirebbe a Ryanair di perseguire quella standardizzazione delle procedure su cui si basa il contenimento dei costi che ha trasformato il volo aereo in un prodotto popolare, cosa che la nostra compagnia di bandiera non ha saputo fare». L'auspicio di Della Vedova è che si eviti il braccio di ferro e che ognuno si prenda le proprie responsabilità. «Ryanair non potrà rinunciare così facilmente a un mercato come quello italiano» è convinto il deputato. Ma per il momento non indietreggia di un millimetro.

Elvira Pollina
28 dicembre 2009
 

iceman85

Utente Registrato
11 Ottobre 2008
2,587
1
Sat, pronta a ricevere risarcimento in caso Ryanair riducesse voli

Finanzaonline.com - 28.12.09/16:24

Sat Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei, che gestisce lo scalo di Pisa, ha fatto sapere che nel caso in cui la compagnia aerea irlandese Ryanair decidesse di sospendere alcuni voli scatterà, come previsto nel contratto pluriennale, il pagamento di penali a favore di Sat. In quanto il contratto "prevede l´obbligo da parte della compagnia aerea del raggiungimento di obiettivi prestabiliti in termini di passeggeri, indipendentemente dalle destinazioni servite", si legge nella nota diffusa oggi. Durante la pausa natalizia, infatti, Ryanair avrebbe annunciato l'intenzione di sospendere alcune tratte a partire dal prossimo 23 gennaio in partenza da alcuni aeroporti, tra cui quello di Pisa, per alcuni contrasti sorti con l'Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) sulle nuove procedure di identificazione dei passeggeri.
GG sente puzza di bruciato e chiude il gas. Com'è la situazione degli altri 9 aeroporti?
 

airblue

Utente Registrato
6 Novembre 2005
15,288
111
Lombardia.
Cmq mi fa sorridere chi dice che la patente è un documento inutile e serve solo in Italia, suggerisco provate a essere fermati alla guida di un auto all'estero e non avere con voi la patente.....
 
Stato
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