Società insolvente, Piaggio Aerospace chiede l’amministrazione straordinaria


belumosi

Socio AIAC
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,026
3,334
Sarà banale, ma è l'ennesima conferma che quando si è toccato il fondo, è sempre possibile scavare per scendere ancora più in basso. Schifo assoluto.
 

TW 843

Senior Member
6 Novembre 2005
32,806
786
49
Azionista LibertyLines
Intanto continua imperterrito il flusso di denaro pubblico verso Albenga...

ANSA) - VILLANOVA D'ALBENGA (SAVONA), 9 AGO - Piaggio Aerospace si è aggiudicata un contratto per la manutenzione dei P.180 di proprietà di Enav, la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia. L'accordo, della durata di 7 anni, vale 12,6 milioni e garantirà una manutenzione "chiavi in mano" dell'intera flotta, quattro P.180 Avanti II adibiti ad attività di radio-misurazione sugli aeroporti.
"L'intesa è un ulteriore passo in avanti nel percorso di rilancio di Piaggio Aerospace e in particolare nel processo di rafforzamento del polo di Genova", ha commentato Vincenzo Nicastro, commissario straordinario dell'azienda. "E' una conferma delle competenze che la società riesce a esprimere anche nel settore della manutenzione velivoli e del contributo che può portare all'economia della città nel suo insieme
 

TW 843

Senior Member
6 Novembre 2005
32,806
786
49
Azionista LibertyLines
Altra bottarella di soldi nostri che finiscono ad Albenga...

(ANSA) - GENOVA, 26 SET - Piaggio Aerospace ha siglato un contratto di un anno, per un valore di 1 milione di euro, per la manutenzione e l'assistenza dei due velivoli P180 (un Avanti e un Avanti II) in dotazione all'Arma dei Carabinieri presso il Raggruppamento Aeromobili basato nell'Aeroporto di Pratica di Mare, in provincia di Roma. "La manutenzione dei velivoli si sta rivelando elemento importante del rilancio della Società", ha commentato Vincenzo Nicastro, commissario straordinario di Piaggio Aerospace. "Abbiamo circa 220 P180 in giro per il mondo, e rafforzare il senso di attenzione verso i nostri clienti è di importanza vitale. Questo contratto, che rappresenta un ulteriore esempio di collaborazione che dura da anni, va esattamente in questa direzione". I due P180 sono gli unici aeromobili ad ala fissa dell'Arma dei Carabinieri ed effettuano complessivamente circa 540 ore di volo all'anno.
 

Marilson

Utente Registrato
16 Marzo 2007
1,892
57
London, UK
Giusto per capirsi, se Piaggio Aerospace offre anche servizi di manutenzione e le forze armate o enti come ENAV hanno ancora P180 in uso, qual e' il problema se vengono manutenuti da Piaggio? I soldi alle officine Alfa Romeo per revisionare gazzelle e volanti sono anch'essi aiuti di stato?
 

Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
19,440
4,446
Milano
Giusto per capirsi, se Piaggio Aerospace offre anche servizi di manutenzione e le forze armate o enti come ENAV hanno ancora P180 in uso, qual e' il problema se vengono manutenuti da Piaggio? I soldi alle officine Alfa Romeo per revisionare gazzelle e volanti sono anch'essi aiuti di stato?
Il problema sta nei numeri: un'azienda che produce velivoli (un solo modello...), e che vanta una flotta di 220 esemplari in giro per il mondo, un elevato numero dei quali in mano allo Stato (il proprio, non importa quale) che le fa da mercato fa riflettere e pensare che, alla fine, l'operazione serva più a salvare la medesima azienda che ad altro. Non regge, oggi come oggi, il confronto che fai tu: se la casa automobilistica (non importa quale) produce 2.000.000 di vetture, 5.000 delle quali in servizio allo Stato (sempre il proprio, non importa quale), capisci bene che la proporzione è insignificante.
Te la semplifico meglio: pensa ad Airbus e all'A380, e dimentica che costruisca altri modelli, immagina costruisca solo quello: sostituisci la parola Emirates con le parole "Stato X": cosa penseresti ogni volta che EK/Stato X annuncia in pompa magna che ha acquistato 120 esemplari?
 

Marilson

Utente Registrato
16 Marzo 2007
1,892
57
London, UK
Il problema sta nei numeri: un'azienda che produce velivoli (un solo modello...), e che vanta una flotta di 220 esemplari in giro per il mondo, un elevato numero dei quali in mano allo Stato (il proprio, non importa quale) che le fa da mercato fa riflettere e pensare che, alla fine, l'operazione serva più a salvare la medesima azienda che ad altro. Non regge, oggi come oggi, il confronto che fai tu: se la casa automobilistica (non importa quale) produce 2.000.000 di vetture, 5.000 delle quali in servizio allo Stato (sempre il proprio, non importa quale), capisci bene che la proporzione è insignificante.
Te la semplifico meglio: pensa ad Airbus e all'A380, e dimentica che costruisca altri modelli, immagina costruisca solo quello: sostituisci la parola Emirates con le parole "Stato X": cosa penseresti ogni volta che EK/Stato X annuncia in pompa magna che ha acquistato 120 esemplari?
No vabbe' ma quello che dici tu e' sacrosanto e non fa una piega, ci mancherebbe. E' chiaro che stiamo parlando dell'anomalia di un'azienda in difficolta' che produce un solo modello e la maggior parte delle unita' consegnate in mano a enti statali. Pero' io dico, se questi aerei sono in servizio ed effettivamente svolgono dei compiti essenziali (radiomisure, pattugliamento, trasporto), che cosa si dovrebbe fare? Sostituirli con altri modelli di altri produttori? A quale costo? Se invece li tieni operativi, ecco che devi comunque fare i conti con Piaggio per manutenerli. Mi sembra normale. Piuttosto a questo punto, volendo fare un volo pindarico (non intendo fare nessuna accusa e il mio e' un ragionamento, ovviamente, puramente ipotetico) la domanda e' un'altra. Gli importi di questi contratti di manutenzione, sono congruenti? O sono "gonfiati"? In tal caso un contratto piu' alto rispetto al suo valore reale di mercato potrebbe essere davvero interpretato come aiuto di stato, in caso contrario, il costo della prestazione nuda e cruda non potrebbe esserlo.
 

Dancrane

Amministratore AC
Staff Forum
10 Febbraio 2008
19,440
4,446
Milano
A me la cosa che più solleva qualche "dubbio" è il sapere che l'Arma ha due soli aerei (gli altri sono elicotteri), proprio quei due, che messi insieme fanno meno di 45 minuti di volo al giorno in media. Mi domando se fossero proprio proprio indispensabili alla bisogna, ma temo che rimarrò col mio dubbio.
 

CyberX

Utente Registrato
21 Giugno 2013
7
0
I responsabili dell'attuale situazione aziendale hanno quasi tutti lasciato l'azienda così come di solito il Italia vengono premiati i capitani d'industria di questo calibro: dimissioni volontarie e laute buonuscite.

La fuga dalla barca che affonda continua da parecchi mesi a tutti i livelli, compresi: gli ultimi due CEO, gli ultimi due HDO, il CTO, HR manager, Supply Chain Manager, Head of Airworthiness. Praticamente tutti quelli che hanno cercato di seguire per anni le indicazioni dell'azionista (quindi cercando di fare quello che gli era stato chiesto, ma con i risultati che conosciamo) affossando il P.180 per concentrare le forze sul P.1HH ed ingessando l'azienda in procedure e norme "borboniche" e punitive... Paladini delle pari opportunità e delle politiche meritocratiche (ma solo con gli amici, e volendo ci sarebbe da discutere anche sui profili professionali di alcuni di questi personaggi).

L'ufficio stampa è sempre efficientissimo ad annunciare nuovi contratti, meno sull'annunciare cambiamenti così importanti del top-management. Comunque è vero che non servono comunicati per questo, basta farsi un giro su Linkedin...

La fuga si estende anche a tutta la direzione tecnica: c'è chi ha potuto lasciare l'azienda verso lidi più sicuri e c'è chi a dovuto lasciare l'azienda perché molti degli ingegneri che lavoravano sul P.1HH erano "job shopper" e pertanto, quando le rispettive società di consulenza hanno iniziato a non essere più pagate, tutta questa forza lavoro è stata spostata verso altri clienti. Molti ruoli chiave di diverse aree tecnologiche hanno trovato nuovi impieghi, anche grazie alla loro esperienza in Piaggio.

Senza nulla obiettare sulle capacità di chi è rimasto, la capacità di sviluppare i progetti è fortemente compromessa.

La "mente" dell'azienda è rimasta quindi decimata, e sono rimasti solo quelli che non hanno potuto o voluto (per diversi motivi) ricollocarsi.
La parte di produzione velivoli invece è ancora molto ricca di personale, che però ha ben poco da fare, visto che gli ordini scarseggiano (è uno dei reparti più colpito dalla CIG).

E' per questo motivo che gran parte dell'azienda è attualmente in cassa integrazione, con reparti a 0 ore e altri, anche i più nobili, con percentuali non inferiori al 50%.

In questa situazione un eventuale sblocco dei fondi per completare la certificazione del P.1HH risulterebbe, per assurdo, addirittura un problema: l'azienda dovrebbe riassorbire buona parte dei profili che negli ultimi due anni hanno lasciato la direzione tecnica. Ma quanti sarebbero disposti a tornare dopo aversi visto congelare ferie arretrate, tredicesime e TFR?

Il commissario straordinario, persona sicuramente degna ma estranea al mondo aeronautico, si è circondato di consulenti legali facendo affidamento come consulente tecnico sull'ultimo CEO per quasi un anno! Almeno un gesto simbolico poteva farlo...

Il ridimensionamento degli impiegati è quindi avvenuto nell'area più nobile dell'azienda, lasciando l'ordine di grandezza del totale degli impiegati grossomodo inalterato. Oggi più o meno saranno 1000 persone, di cui circa la metà impiegate in Customer Support e Engines che sono le aree ancora sane ed appetibili sul mercato, come dimostrato dalle dichiarazioni di Leonardo a proposito di un'eventale acquisizione. Sull'opportunismo di Leonardo nel fare tesoro di esperienza con i debiti altrui, la pletora di consulenti ex dirigenti Alenia mandati in pensione la mare, il risk-sharing, etc. ci sarebbe poi da discutere a lungo...

Ecco perché, al di là della solita polemica dei guru di questo forum, l'annuncio di un contratto da un milione di euro suona come retorica e propaganda piuttosto che segnare una reale inversione di rotta: come osservato da Marilson quel contratto di manutenzione ci sarebbe stato lo stesso, visto che chi ha acquistato i P.180 (giusto o sbagliato che fosse) li deve manutenere per poterli usare. E avrebbe speso gli stessi soldi anche se avesse acquistato dei King Air (giusto o sbagliato che fosse). A chi credete che sia affidata la manutenzione degli elicotteri Agusta presenti nelle flotte dello stato? Mica ad Airbus?
Il fatto vero è che, tolti i costi vivi, con i ricavi da un contratto del genere (ricavi spalmati su due anni) la Piaggio non ci paga neanche gli stipendi di un mese... Tutto fa brodo, ma forse non è il caso di autocelebrarsi per una cosa del genere.

Quando nel 2014 l'Ing. Piero Ferrari ha ceduto il suo pacchetto azionario a Mubadala, permettendo al socio Emiratino di diventare il "padrone" della Piaggio, di fatto è stato condannato a morte anche il P.180. Poco tempo prima, con l'uscita del socio Indiano Tata, era stato anche fermato lo sviluppo del P.1XX.

Gli Emiratini volevano solo il drone, non gli importava nulla del mercato civile, l'ammodernamento del prodotto è stato fortemente limitato e neanche interessava estendere l'assistenza alla flotta già in esercizio, o proporre retrofit. Non gli interessavano neanche le derivazioni militari del P.180, fermando lo sviluppo dell'MPA dopo il volo del primo prototipo (oggi l'AMI opera in affitto due King Air americani, che fanno forse meno cose).

Poi pare che gli Emiratini i droni li abbiano veramente ottenuti, comprandoli da altri (che il P.1HH fosse un mezzo per sbloccare le concessioni di vendita?), e con disarmante "tranquillità" hanno annullato il rischio d'impresa e abbandonato l'azienda lasciandola a carico dello stato italiano. E' con questa etica che si fa management a livello mondiale. La stessa etica che impone ai dipendenti la firma del "codice etico" dove ci sono solo indicati i sui obblighi verso l'azienda ma nessun obbligo dell'azienda verso il lavoratore....

Vedremo come andrà a finire, la spezzetteranno e qualcosa finirà nel carrozzone Leonardo, tanto grande da potersi permettere gente che non ha niente da fare già adesso... 100 più 100 meno... Oppure venderanno tutto in blocco come dice il governo? A chi?

Il governo dice che ha la soluzione.
Il comissario dice che ha presentato un efficace piano industriale di rilancio.
Leonardo ed altri gruppi industriali hanno le idee chiare su come rilanciare almeno parte dell'azienda.
I sindacati, dopo anni di connivenza con il management lasciandogli fare tutto quello che volevano, sono scomparsi e stanno bene attenti a non infastidire nessuno con comunicati di "vibrante protesta"...

Gli unici che non sanno niente di cosa gli riserverà il futuro sono i lavoratori.
Quelli bravi e i fancazzisti.
Quelli che tirano avanti la baracca facendo trenta cose contemporaneamente (ma se sgarrano di un minuto a timbrare perchè il treno era in ritardo vengono ripresi dal personale o tassati di 30 minuti), quelli che approfittano della CIG per farsi finalmente la vacanza dei sogni in pace (documentando con orgoglio ogni istante su facebook) e quelli che non hanno più i soldi per pagare l'asilo estivo ai figli e li tengono in casa tutta l'estate (ma il part-time è un privilegio).
Tutti sulla stessa barca. Che lentamente affonda.
 
Ultima modifica:

gidsc

Utente Registrato
3 Giugno 2010
139
36
52
FLL & MIA
Da La Stampa del 2 Oct

Arriva il «sì» dalla commissione Difesa al Senato per l’acquisto del P.1HH di Piaggio Aero. Si tratta del sistema è composto da due droni e una stazione di controllo a terra, per una commessa del valore di 160 milioni, che include anche 75 milioni di completamento sviluppo e certificazione. Si sta concludendo anche l'iter per l'acquisto di nove velivoli P.180 per 143,5 milioni di euro

https://www.lastampa.it/savona/2019...vApPClsZQspvBfhhognQn6WnnTATJLpk6SsYwIR9dLWww
 

TW 843

Senior Member
6 Novembre 2005
32,806
786
49
Azionista LibertyLines
Segnare ragioniere, grazie! (Cit.)

A quanto siamo arrivati sino ad oggi che ho perso il conto? 1 MILIARDO e cento? Duecento? Trecento? Milioni...

Mettiamoce direttamente du mijardi che famo cifra tonda...
 

TW 843

Senior Member
6 Novembre 2005
32,806
786
49
Azionista LibertyLines
Menomale che il sindacato è qui per ricordare a tutti la via maestra...




Antonio Apa. "Piaggio Aero: bisogna accelerare sugli aerei P-180 e sui retrofit"
Per rendere appetibile l'industria che va messa rapidamente sul mercato, dichiara sg Uilm Genova

Genova, Italia, 03/10/2019 10:25
Usiamo i cookie per fornire un’esperienza più sicura e per rivolgere alcune inserzioni al pubblico giusto. Cliccando o navigando sul sito, acconsenti alla raccolta da parte nostra di informazioni tramite i cookie. Puoi anche disattivare la personalizzazione degli annunci o consultare la nostra informativa privacy.


Antonio Apa, segretario generale Uilm Genova, ha dichiarato in una nota che "Apprendo con soddisfazione le dichiarazioni del sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi in merito all’iter sull'aereo P-1HH. La commessa, del valore di 160 milioni di Euro è un pezzo importante del quadro di rilancio aziendale, così come l’acquisto dei 9 aerei P-180 per 143 milioni che accelererebbe il rientro dei lavoratori dalla Cig. Ora bisogna sbloccare anche l’iter per i 19 retrofit della flotta P-180 già esistente ed in dotazione allo stato e rendere tutte le misure esigibili entro breve in modo da dare la possibilità al commissario Nicastro di pubblicare un nuovo bando per la fine di ottobre. Il bando, accompagnato dalle commesse da parte dello stato e di un piano industriale corposo, rimetterebbe una Piaggio appetibile nuovamente sul mercato in modo da poter essere acquisita da soggetti industriali importanti e pronti ad investire".

red - 1224737

© AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency Srl
 

nicolap

Amministratore AC
Staff Forum
10 Novembre 2005
29,105
1,171
Roma
Il bando, accompagnato dalle commesse da parte dello stato e di un piano industriale corposo, rimetterebbe una Piaggio appetibile nuovamente sul mercato in modo da poter essere acquisita da soggetti industriali importanti e pronti ad investire".
L'economia dell'URSS.
 

CyberX

Utente Registrato
21 Giugno 2013
7
0
mi hai tolto le parole di bocca...
con tutto il rispetto per i (veri) lavoratori dell'azienda non capisco come possa Piaggio diventare appetibile dopo questo fantomatico piano industriale se prima non se la filava nessuno...
Leggendo tra le righe del comunicato sindacale si capisce che delle 39 manifestazioni di interesse di acquisto ricevute ne siano rimaste ben poche dopo l'analisi della situazione economica aziendale da parte degli interessati.
Le commesse statali permetteranno di migliorare l'appetibilità finanziaria, tanto da indurre il commissario a "pubblicare un nuovo bando entro la fine di Ottobre...".
Altrimenti a cosa servirebbe un nuovo bando? Non bastava già il primo?
 

gidsc

Utente Registrato
3 Giugno 2010
139
36
52
FLL & MIA
dal XIX

Sappiamo tutti che l`agonia continua e che probabilmente in un mondo normale la Piaggio non avrebbe ragione di esistere o di essere matenuta in vita (parlo degli ultimi decenni, non della Piaggio storica), ma, essendo originario di Finale Ligure, permettemi di essere contento per i Piaggisti che forse possono vedere un po` di luce

https://www.ilsecoloxix.it/economia...ata-una-nuova-commessa-per-10-p180-1.37783283