Thread Aeroitalia


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16 Agosto 2009
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Che pagliacciata! Speriamo non si avvicini mai a QSR! Peccato perché all'inizio mi stavano anche simpatici

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East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
Pare ci sia un dietrofront improvviso, ovvero la Regione si è decisa a sganciare la grana:


Comunicato Stampa congiunto SAC-Aeroitalia

Aeroitalia conferma la regolare programmazione dei voli a Comiso
Catania, 27 novembre 2024 – Aeroitalia ha annunciato oggi la regolare programmazione dei voli da e per l’aeroporto di Comiso, una decisione che arriva a seguito di un costruttivo confronto con SAC, la società che gestisce gli aeroporti di Catania e Comiso. L’accordo raggiunto tra le parti mira a rispondere in maniera concreta alle esigenze di mobilità dei viaggiatori e a sostenere lo sviluppo del territorio.
Nico Torrisi, Amministratore Delegato di SAC, accoglie con favore la scelta di Gaetano Intrieri, Amministratore Delegato di Aeroitalia, di mantenere attive le operazioni sull’aeroporto di Comiso, considerandola un importante segnale di responsabilità nei confronti dei passeggeri e della comunità del territorio ragusano. SAC esprime inoltre gratitudine per l’impegno e gli investimenti che Aeroitalia ha dedicato agli scali di Catania e Comiso, confermando il ruolo strategico della compagnia nel rafforzare il sistema aeroportuale del sud est siciliano.
Questo passo sottolinea la solidità del dialogo tra Aeroitalia e SAC, che lavorano congiuntamente per promuovere la crescita e lo sviluppo dei due aeroporti siciliani. Un impegno reso possibile anche grazie al fondamentale sostegno del Governo Schifani, che ha recentemente approvato un finanziamento di 3 milioni di euro destinato a potenziare l'Aeroporto di Comiso, con l’obiettivo di incrementare il traffico passeggeri e di rafforzare la posizione strategica dello scalo, sia a livello nazionale che internazionale. Questo impegno si aggiunge ai 20 milioni dal Fondo di Coesione e Sviluppo, destinati allo sviluppo dell’area cargo fortemente sostenuto dal Presidente Schifani, che al tempo stesso sta implementando tutte le operazioni necessarie per l’ampliamento e il potenziamento della viabilità esterna, elemento imprescindibile per sviluppare ulteriormente gli scali.
SAC auspica, inoltre, un coinvolgimento sempre più attivo delle realtà locali del territorio ragusano. La collaborazione con le istituzioni e gli attori locali potrebbe rappresentare un elemento chiave per massimizzare il potenziale dell’aeroporto di Comiso, rafforzandone il ruolo come polo strategico per il trasporto aereo regionale e nazionale.

[da pagina fb. Sicilia in Volo]
Quindi, Intrieri insulta istituzioni e comunita' e poi si fa finta di nulla; solita italietta insomma, col teatro siculo come sfondo,,,spettacolo garantito.
 

Ferro97

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19 Dicembre 2022
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Napoli
Che pagliacciata! Speriamo non si avvicini mai a QSR! Peccato perché all'inizio mi stavano anche simpatici
No dai perché?

Nuova base QSR! Nuove rotte per Brescia Montichiari, Cuneo, Palermo e... Comiso!

Con ATR, ovviamente.

Ah no, con l'A319.

Scherzavo, con l'Embraer di Marathon Airlines.

È estate e le vendite vanno bene! Upgauge al 737-800.

Oh no, è novembre [2025]... le vendite vanno male, è colpa di GESAC. Cancelliamo tutto, è colpa di Regione Campania, no, che dico, di GESAC, di De Luca, dei salernitani, degli avellinesi che vanno comunque a Capodichino.
 

B77W

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28 Novembre 2011
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Se lo fa FR va bene se lo fa Gaetano no ???
Intrieri fa benissimo ad adattarsi al modus operandi dell’aviazione moderna, se non fosse che ha basato la sua recente carriera in AeroItalia sulla critica più feroce a chi prende i contributi per volare, vantandosi di essere l’angioletto a cui il sistema vorrebbe tarpare le ali. Fra i tanti pregi dell’esimio Prof. non possiamo certo annoverare la coerenza, a quanto pare.
 

leerit

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3 Settembre 2019
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Aeroitalia é cresciuta nelle performances anche nel mese appena passato, quello di novembre 2024.

In un social professionale il CCO Krassimir Tanev ha divulgato i dati sommari registrati nel corso del mese scorso.

Il numero di passeggeri anno su anno é di 2,3 milioni con un differenziale di più 150% rispetto all’anno precedente.

Nel mese di novembre il vettore ha trasportato il 51% di passeggeri in più sull’anno precedente. Il tutto a fronte di un aumento dei posti del 38%. Ciò ha creato un incremento del load factor di 6 punti percentuali. Le revenue per posto sono aumentate del 22%.

Le aspettative come prospettive per il 2025 é di raddoppiare i risultati appena ottenuti.




Aeroitalia apre Parma Comiso e Parma Trapani bisettimanale.

 

leerit

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Dal dietrofront improvviso al ritorno a Comiso in appena 24 ore. Dai rapporti con la Sac all’equità di trattamento con le altre compagnie. L’ad di Aeroitalia, Gaetano Intrieri, racconta al nostro giornale gli accadimenti delle ultime settimane che hanno riguardato l’aeroscalo comisano, ma anche, più in generale, l’indubbia permanenza della compagnia su Catania e un piccolo sogno: un Comiso-Palermo, che sopperirebbe, di certo, alla cronica mancanza di infrastrutture e collegamenti tra la parte più a sud-est dell’Isola e il capoluogo siciliano.

Dott. Intrieri, ci siamo svegliati una mattina con la notizia che Aeroitalia faceva le valigie da Comiso, cosa era successo?«È successo che sembra quasi che qualcuno non abbia apprezzato quello che noi abbiamo fatto e tutti gli sforzi che abbiamo compiuto in questi due anni per mantenere attivo l’aeroporto. Qua forse qualcuno fa il tifo per qualche altra compagnia, noi abbiamo preso atto di questo, ma Aeroitalia continuerà a vivere lo stesso e continuerà ad essere la terza aerolinea italiana, con Comiso e senza Comiso».

Poi durante la notte, sempre restando in tema di voli, un bel cambio di rotta.«È successo che c’è stato ovviamente un intervento di Sac che per noi è un gestore importante, con il quale operiamo anche da Catania e non solo da Comiso. Abbiamo apprezzato molto le parole dell’ad Nico Torrisi e dello stesso presidente della Regione, Renato Schifani che ci hanno dato atto degli sforzi e degli investimenti, visto che si era anche sparsa la voce che noi avessimo preso 3 milioni o qualcosa di questo tipo per volare da Comiso: nulla di più falso, dato che siamo su una contribuzione di circa 400mila euro per due anni a Comiso».

Contribuzione che durante quella notte è cambiata?«Al momento non è cambiato nulla e se ciò non dovesse cambiare è evidente che non andremo via domani da Comiso, ma senza le dovute contribuzioni che ci spettano non potremo continuare a volare da Comiso all’infinito: il “Pio La Torre” ha bisogno che le compagnie abbiano cospicui contributi, altrimenti l’aeroporto da solo non regge. Siamo quindi in attesa di comprendere quello che succederà nelle prossime settimane. Noi potremo continuare a volare a Comiso e ci piacerebbe farlo a condizione che ci vengano dati contributi che riconoscano i nostri sforzi, non possiamo altrimenti continuare a volare e investire».

Il paventato ritorno di Ryanair aveva influito su questa decisione?«Noi stiamo volando con contributi minimi su Comiso e poi arriva il nuovo arrivato e prende i suoi contributi? Certamente ognuno è libero di fare ciò che crede ma anche noi possiamo fare quello che vogliamo. È evidente che se ci sono contributi per l’aeroporto, quei contributi devono essere dati ad Aeroitalia, anche come riconoscimento per il lavoro che abbiamo fatto in questi ultimi due anni. Altrimenti anche noi siamo liberi di fare le nostre scelte. Ma è chiaro che non potrà accadere che noi voliamo e qualcun altro prende i soldi».

I rapporti con Sac come sono e cosa risponde a chi dice che Comiso si dovrebbe sganciare da Catania?«I rapporti con Sac sono ottimi e aggiungo una cosa, da studioso dei voli aerei e non solo da amministratore delegato di Aeroitalia: Comiso non può esistere senza Catania. Gli aeroporti piccoli possono esistere solo se agganciati a quelli più grandi, perché è evidente che il potere che ha una società di gestione come quella che ha Sac, che ha Catania, fa la differenza. Brescia o Verona esistono perché sono collegati a Venezia, proprio perché il potere che esercita un aeroporto come Venezia non può essere equivalente a quello di Brescia. È chiaro ed evidente che l’aeroporto piccolo può avere un conto economico sostenibile solo se è legato ad un aeroporto più grande. La questione è dunque evidente: per questioni logistiche, geografiche ed ambientali, mi sembra quasi una cosa abbastanza normale che Sac gestisca anche l’aeroporto di Comiso».

Se quindi da una parte la permanenza a Comiso resta incerta così non è sicuramente su Fontanarossa, dove tra l’altro opera anche la stessa Ryanair.«Certamente non è in discussione. Anche perché Sac con noi è stata sempre corretta ed ha sempre detto quello che può fare e quello che non può fare. Perché a Fontanarossa ci sono tratte come Catania-Roma e Catania-Bergamo che non hanno bisogno di essere supportate: si mantengono da sole e portano dei benefici, ma parliamo di altri numeri. Poi è chiaro che le tratte devono essere messe anche in relazione all’aereo giusto e noi queste possibilità le abbiamo, perché possiamo fare operare alcune tratte da aeromobili anche da 40-50 passeggeri che ovviamente hanno dei costi assai minori rispetto a quelli più grossi».

Se le cose restassero così, quali le idee per la prossima Summer?«Per quanto riguarda Comiso, pensiamo a Cagliari e un volo su Malta, tratta che in quell’area sarebbe utile: questi sono due voli che potrebbero avere una loro importanza, e poi stiamo pensando a un collegamento tra Comiso e Palermo che aiuterebbe molti pendolari siciliani. A Comiso facciamo perdite, ma è l’aeroporto su cui abbiamo investito ed è una sfida che non può essere vinta da noi da soli, ci vuole il supporto delle autorità locali e bisogna credere in quello che sta facendo questa compagnia. Abbiamo avuto due mesi in cui ci sono stati cambiamenti di orari e sicuramente c’è stato qualche disagio, ma in due anni abbiamo volato in maniera regolare. Stiamo basando a Comiso due aeroplani: un airbus e un atr e secondo me stiamo gettando le basi per un buon futuro. Se non ci lasciano soli e ci supportano noi siamo pronti».

 

Paolo_61

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Dal dietrofront improvviso al ritorno a Comiso in appena 24 ore. Dai rapporti con la Sac all’equità di trattamento con le altre compagnie. L’ad di Aeroitalia, Gaetano Intrieri, racconta al nostro giornale gli accadimenti delle ultime settimane che hanno riguardato l’aeroscalo comisano, ma anche, più in generale, l’indubbia permanenza della compagnia su Catania e un piccolo sogno: un Comiso-Palermo, che sopperirebbe, di certo, alla cronica mancanza di infrastrutture e collegamenti tra la parte più a sud-est dell’Isola e il capoluogo siciliano.

Dott. Intrieri, ci siamo svegliati una mattina con la notizia che Aeroitalia faceva le valigie da Comiso, cosa era successo?«È successo che sembra quasi che qualcuno non abbia apprezzato quello che noi abbiamo fatto e tutti gli sforzi che abbiamo compiuto in questi due anni per mantenere attivo l’aeroporto. Qua forse qualcuno fa il tifo per qualche altra compagnia, noi abbiamo preso atto di questo, ma Aeroitalia continuerà a vivere lo stesso e continuerà ad essere la terza aerolinea italiana, con Comiso e senza Comiso».

Poi durante la notte, sempre restando in tema di voli, un bel cambio di rotta.«È successo che c’è stato ovviamente un intervento di Sac che per noi è un gestore importante, con il quale operiamo anche da Catania e non solo da Comiso. Abbiamo apprezzato molto le parole dell’ad Nico Torrisi e dello stesso presidente della Regione, Renato Schifani che ci hanno dato atto degli sforzi e degli investimenti, visto che si era anche sparsa la voce che noi avessimo preso 3 milioni o qualcosa di questo tipo per volare da Comiso: nulla di più falso, dato che siamo su una contribuzione di circa 400mila euro per due anni a Comiso».

Contribuzione che durante quella notte è cambiata?«Al momento non è cambiato nulla e se ciò non dovesse cambiare è evidente che non andremo via domani da Comiso, ma senza le dovute contribuzioni che ci spettano non potremo continuare a volare da Comiso all’infinito: il “Pio La Torre” ha bisogno che le compagnie abbiano cospicui contributi, altrimenti l’aeroporto da solo non regge. Siamo quindi in attesa di comprendere quello che succederà nelle prossime settimane. Noi potremo continuare a volare a Comiso e ci piacerebbe farlo a condizione che ci vengano dati contributi che riconoscano i nostri sforzi, non possiamo altrimenti continuare a volare e investire».

Il paventato ritorno di Ryanair aveva influito su questa decisione?«Noi stiamo volando con contributi minimi su Comiso e poi arriva il nuovo arrivato e prende i suoi contributi? Certamente ognuno è libero di fare ciò che crede ma anche noi possiamo fare quello che vogliamo. È evidente che se ci sono contributi per l’aeroporto, quei contributi devono essere dati ad Aeroitalia, anche come riconoscimento per il lavoro che abbiamo fatto in questi ultimi due anni. Altrimenti anche noi siamo liberi di fare le nostre scelte. Ma è chiaro che non potrà accadere che noi voliamo e qualcun altro prende i soldi».

I rapporti con Sac come sono e cosa risponde a chi dice che Comiso si dovrebbe sganciare da Catania?«I rapporti con Sac sono ottimi e aggiungo una cosa, da studioso dei voli aerei e non solo da amministratore delegato di Aeroitalia: Comiso non può esistere senza Catania. Gli aeroporti piccoli possono esistere solo se agganciati a quelli più grandi, perché è evidente che il potere che ha una società di gestione come quella che ha Sac, che ha Catania, fa la differenza. Brescia o Verona esistono perché sono collegati a Venezia, proprio perché il potere che esercita un aeroporto come Venezia non può essere equivalente a quello di Brescia. È chiaro ed evidente che l’aeroporto piccolo può avere un conto economico sostenibile solo se è legato ad un aeroporto più grande. La questione è dunque evidente: per questioni logistiche, geografiche ed ambientali, mi sembra quasi una cosa abbastanza normale che Sac gestisca anche l’aeroporto di Comiso».

Se quindi da una parte la permanenza a Comiso resta incerta così non è sicuramente su Fontanarossa, dove tra l’altro opera anche la stessa Ryanair.«Certamente non è in discussione. Anche perché Sac con noi è stata sempre corretta ed ha sempre detto quello che può fare e quello che non può fare. Perché a Fontanarossa ci sono tratte come Catania-Roma e Catania-Bergamo che non hanno bisogno di essere supportate: si mantengono da sole e portano dei benefici, ma parliamo di altri numeri. Poi è chiaro che le tratte devono essere messe anche in relazione all’aereo giusto e noi queste possibilità le abbiamo, perché possiamo fare operare alcune tratte da aeromobili anche da 40-50 passeggeri che ovviamente hanno dei costi assai minori rispetto a quelli più grossi».

Se le cose restassero così, quali le idee per la prossima Summer?«Per quanto riguarda Comiso, pensiamo a Cagliari e un volo su Malta, tratta che in quell’area sarebbe utile: questi sono due voli che potrebbero avere una loro importanza, e poi stiamo pensando a un collegamento tra Comiso e Palermo che aiuterebbe molti pendolari siciliani. A Comiso facciamo perdite, ma è l’aeroporto su cui abbiamo investito ed è una sfida che non può essere vinta da noi da soli, ci vuole il supporto delle autorità locali e bisogna credere in quello che sta facendo questa compagnia. Abbiamo avuto due mesi in cui ci sono stati cambiamenti di orari e sicuramente c’è stato qualche disagio, ma in due anni abbiamo volato in maniera regolare. Stiamo basando a Comiso due aeroplani: un airbus e un atr e secondo me stiamo gettando le basi per un buon futuro. Se non ci lasciano soli e ci supportano noi siamo pronti».

Ma non erano quelli che non prendono contributi?

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Reactions: giannib

giannib

Utente Registrato
26 Settembre 2010
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Malpensa T1-T2
Dal dietrofront improvviso al ritorno a Comiso in appena 24 ore. Dai rapporti con la Sac all’equità di trattamento con le altre compagnie. L’ad di Aeroitalia, Gaetano Intrieri, racconta al nostro giornale gli accadimenti delle ultime settimane che hanno riguardato l’aeroscalo comisano, ma anche, più in generale, l’indubbia permanenza della compagnia su Catania e un piccolo sogno: un Comiso-Palermo, che sopperirebbe, di certo, alla cronica mancanza di infrastrutture e collegamenti tra la parte più a sud-est dell’Isola e il capoluogo siciliano.

Dott. Intrieri, ci siamo svegliati una mattina con la notizia che Aeroitalia faceva le valigie da Comiso, cosa era successo?«È successo che sembra quasi che qualcuno non abbia apprezzato quello che noi abbiamo fatto e tutti gli sforzi che abbiamo compiuto in questi due anni per mantenere attivo l’aeroporto. Qua forse qualcuno fa il tifo per qualche altra compagnia, noi abbiamo preso atto di questo, ma Aeroitalia continuerà a vivere lo stesso e continuerà ad essere la terza aerolinea italiana, con Comiso e senza Comiso».

Ma come fa ad essere la terza aerolinea italiana, che Ita, Neos e Air Dolomiti se la mangiano a colazione Aerottamalia?!?