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FlyKing

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Genova - LIMJ
Quindi in sostanza voli interregionali, dai due scali del nord a quello del sud dell'isola. Che mercato possa svilupparsi non ne ho davvero idea.
Considerata la penuria di tpl e l’arretratezza infrastrutturale dell’isola (da Olbia a Cagliari sono 3 ore di auto, 4 ore e 20 di treno, per 250 km) potrebbe avere anche un suo senso in tema di mobilità. Il problema rimane la sua sostenibilità economica.
 
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magick

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Ma Aeroitalia non aveva lanciato anche il volo Trapani Catania cancellato dopo due settimane per scarsità di passeggeri?
 

AirFleet

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AVIONEWS intervista Massimo D'Alema

Consulente Aeroitalia alla festa per milionesimo passeggero

Un milione di passeggeri raggiunto in questi giorni dal vettore aereo Aeroitalia. Per l’occasione la compagnia ha festeggiato questo traguardo presso l'aeroporto sardo "Riviera del Corallo" di Alghero-Fertilia. Presenti una delegazione dell'aerolinea e del management della società di gestione dello scalo.

AVIONEWS ha intervistato Massimo D’Alema, consulente della compagnia Aeroitalia, che ci ha parlato della sua partecipazione in questo progetto di sviluppo dell’aerolinea tricolore, con un focus sul come vede il futuro del settore del trasporto aereo in Italia.

il video:
 
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Vortigern

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Io ricordo LIN-OLB-CAG con IG e MD82
Ricordo di aver volato con IG da FCO ad AHO, con l’aereo che proseguiva per OLB, durante uno dei numerosi subentri ad una delle fallimentari compagnie aggiudicatarie della CT, eventi ricorrenti ad AHO.…(Forse la volta era Livingston….ma non ricordo).
 
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londonfog

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Londra
Io ricordo un BLQ-AHO-OLB (o OLB-AHO) in Inverno con IG doveva essere verso la fine degli anni 80 quando andavo alla Banca Popolare di Sassari per lavoro.
 

Vortigern

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Dall’Edizione Odierna della “Nuova Sardegna”

Articolo di Andrea Sini, Intervista al Professor Intrieri:

«In Italia il mercato "regional" non lo copre più nessuno, lo facciamo soltanto noi. Tra i ragionamenti che stiamo facendo c'è proprio l'opportunità di collegare gli aeroporti di Alghero e Olbia con nuove destinazioni a corto raggio. E di certo sinora abbiamo dimostrato che i conti li sappiamo fare».Aeroitalia stringe il campo e allarga gli orizzonti, confermando di essere sempre più interessata al mercato sardo. L'amministratore delegato Gaetano Intrieri, che nei giorni scorsi aveva anticipato la possibilità di individuare nuovi collegamenti, anche interni alla Sardegna, conferma questa intenzione e fornisce qualche altro particolare sull'ipotesi attualmente allo studio della compagnia.Professor Intrieri, può spiegare meglio l'idea attualmente allo studio?«Come ho detto pubblicamente in occasione dell'incontro di Alghero per il nostro milionesimo passeggero, recentemente abbiamo rilevato AirConnect, una piccola compagnia che aveva a disposizione una dotazione di Atr nuovi di zecca. Si tratta di aeroplani moderni e confortevoli, da 70 posti, così abbiamo pensato che per il periodo invernale potrebbero rappresentare una soluzione interessante per collegare Alghero e Olbia a diverse città italiane. Tutto questo tenendo presente che gli aerei più grandi che attualmente utilizziamo per la continuità territoriale non sarebbero efficaci su queste rotte. Ci stiamo ragionando da un punto di vista commerciale».Per la continuità territoriale cambierebbe qualcosa? «Assolutamente no, nel senso che gli attuali collegamenti da Alghero e Olbia per Roma e Milano stanno andando bene. Già da tempo abbiamo rinforzato il numero dei voli giornalieri, arrivando a tre, quindi oltre quanto previsto dall'accordo stipulato con la Regione. A giudicare dai dati in nostro possesso, i passeggeri stanno apprezzando il nostro servizio, e chiaramente buonissima parte di questi passeggeri sono sardi».Cosa avrebbe di conveniente per l'utenza prendere un aereo da Alghero per andare a Cagliari?«È una domanda che fa parte dei ragionamenti attualmente in corso. Stiamo cercando di capire se può esserci una richiesta di questo tipo nell'isola a prezzi ragionevoli».Quale sarebbe il tempo di volo?«Stiamo parlando di aerei agili, che volano a quote abbastanza basse. Per andare da un capo all'altro dell'isola ci vorrebbero una ventina di minuti di navigazione». Corto raggio significa solo voli interni all'isola?«Assolutamente no. Non pensiamo solo al mercato interno, ma anche ad altre destinazioni italiane o eventualmente estere che possono essere coperte con questi velivoli. Tenete presente che con uno di quegli apparecchi già voliamo da Ancona a Barcellona. Ci sono aeroporti, come appunto Alghero, ma non solo, dove di fatto in inverno operiamo soltanto noi. Ecco, stiamo analizzando quale altra destinazione possa essere appetibile per il mercato e d economicamente sostenibile per poterla collegare con gli scali del nord Sardegna in bassa stagione. Chiaramente in base teorica uno può pensare a qualsiasi soluzione, poi però servono analisi serie e precise. Da questo punto di vista ribadisco che noi i conti sappiamo farli molto bene».C'è qualche altra novità che bolle in pentola per i prossimi mesi? «Direi proprio di sì, in particolare su Alghero, dove stiamo pensando di aggiungere qualche rotta. In questo caso nel giro di alcune settimana potrebbe arrivare qualche novità ufficiale».Conferma anche gli interesse per i due capannoni ex Meridiana dell'aeroporto di Olbia, nel quale impiantare un hub per le manutenzioni?«Sì, abbiamo mostrato il nostro interesse, considerando anche che alcuni partner internazionali potrebbero essere nostri clienti. Esistiamo da poco, ma siamo solidi e i conti sono molto più che a posto. Penso di poter dire che in Sardegna siamo ormai radicati, abbiamo un ottimo rapporto con la Regione e con i suoi uffici. Non facciamo mai il passo più lungo della gamba, ma vogliamo crescere ancora, anche nella vostra isola».
 

Vortigern

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Dall’Edizione Odierna della “Nuova Sardegna”

Secondo Articolo di Andrea Sini, sui progressi della compagnia privata AeroItalia.

UN ANNO E MEZZO DI VITA ED È GIÀ IN ATTIVO
NEI GIORNI SCORSI LA COMPAGNIA HA FESTEGGIATO IL MILIONESIMO PASSEGGERO.

Ventisette destinazioni servite, quattro delle quali in Sardegna, per una capacità totale di oltre 1,9 milione di posti, dei quali 1,04 milioni in Sardegna. Il totale dei passeggeri trasportati ha superato quota un milione proprio la scorsa settimana, con una passeggera sassarese che ha volato da Milano ad Alghero. E tra questi, 587mila passeggeri hanno viaggiato da e per la Sardegna.Sono le cifre del primo anno e mezzo di vita di Aeroitalia, una compagnia aerea italiana indipendente e a capitale interamente privato. Il Board of directors è composto dall'imprenditore sudamericano German Efromovich (Non-Executive President), il banchiere francese, ed esperto nel settore del finanziamento di compagnie aeree, Marc Bourgade (Chairman) e il docente universitario ed esperto di trasporto aereo, Gaetano Intrieri (Chief Executive Officer).La scorsa settimana Intrieri e Burgade si sono presentati ad Alghero e hanno fatto il punto su questi mesi di attività in Sardegna, che hanno visto la compagnia aggiudicarsi dallo scorso mese di febbraio anche le rotte in continuità territoriale da Alghero e Olbia.Al momento la flotta di Aeroitalia è composta da 9 aeromobili: 6 Boeing 737 serie 800 da 189 posti, un Boeing 737 serie 700 da 148 posti e 2 Atr 72/600 da 68 posti. La flotta è alimentata sino al 50 per cento con biocarburante.«Sono convinto che garantire la connettività sia una chiave per lo sviluppo dei territori - ha detto nell'occasione Marc Bourgade -. Speriamo di avere sempre più apprezzamento da parte dei passeggeri per la qualità dei nostri servizi e per i prezzi alla portata di tutti. Badiamo molto all'efficienza e ai costi e stiamo già producendo utili. E non dimentichiamo che in un anno e mezzo Aeroitalia ha creato 300 nuovi posti di lavoro, parte dei quali in Sardegna».
 

BrunoFLR

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Dall’Edizione Odierna della “Nuova Sardegna”

Articolo di Andrea Sini, Intervista al Professor Intrieri:

«In Italia il mercato "regional" non lo copre più nessuno, lo facciamo soltanto noi. Tra i ragionamenti che stiamo facendo c'è proprio l'opportunità di collegare gli aeroporti di Alghero e Olbia con nuove destinazioni a corto raggio. E di certo sinora abbiamo dimostrato che i conti li sappiamo fare».Aeroitalia stringe il campo e allarga gli orizzonti, confermando di essere sempre più interessata al mercato sardo. L'amministratore delegato Gaetano Intrieri, che nei giorni scorsi aveva anticipato la possibilità di individuare nuovi collegamenti, anche interni alla Sardegna, conferma questa intenzione e fornisce qualche altro particolare sull'ipotesi attualmente allo studio della compagnia.Professor Intrieri, può spiegare meglio l'idea attualmente allo studio?«Come ho detto pubblicamente in occasione dell'incontro di Alghero per il nostro milionesimo passeggero, recentemente abbiamo rilevato AirConnect, una piccola compagnia che aveva a disposizione una dotazione di Atr nuovi di zecca. Si tratta di aeroplani moderni e confortevoli, da 70 posti, così abbiamo pensato che per il periodo invernale potrebbero rappresentare una soluzione interessante per collegare Alghero e Olbia a diverse città italiane. Tutto questo tenendo presente che gli aerei più grandi che attualmente utilizziamo per la continuità territoriale non sarebbero efficaci su queste rotte. Ci stiamo ragionando da un punto di vista commerciale.»
In chiaro: attirati dal prezzo da black friday abbiamo comprato Air Connect, ma, non sapendo che farci, ce stamo a penzà.
Abbiamo un ottimo rapporto con la reggione perchè per ora sta cacciando li sordi.

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leerit

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D’Alema e il mal d’aereo. Ora fa il consulente del bancarottiere” è il titolo di apertura di oggi del quotidiano La Verità. L’articolo di Giacomo Amadori racconta di come l’ex presidente del Consiglio sia stato assunto come consulente dalla compagnia Aeroitalia. In effetti, non c’è male. Un inquisito per corruzione internazionale aggravata che presta le sue conoscenze e la sua competenza, in qualità di advisor, per l’amministratore delegato della compagnia aerea, Gaetano Intrieri, già consulente dell’ex ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli.

A testimoniare il nuovo incarico di D’Alema è un video dell’agenzia di stampa specializzata Avionews, che documenta la partecipazione dell’ex leader della sinistra alla festa organizzata a Alghero per il milionesimo passeggero della compagnia.

Amadori chiede se sia opportuno che a curare le relazioni estere di una compagnia aerea sia un politico sotto indagine per corruzione internazionale. Dell’opaca trattativa di fornitura militari con la Colombia si sta occupando la magistratura che ha raccolto tra le prove anche l’intercettazione di una telefonata in cui D’Alema affermava: “Noi stiamo lavorando perché? Perché siamo stupidi? No, perché siamo convinti che alla fine riceveremo tutti noi 80 milioni di euro. Quindi si può fare un investimento, però non appena noi avremo questi contratti divideremo tutto, sarà diviso tutto. Questo non è un problema“. A questa obiezione Intrieri risponde di non sapere nulla. In questi mesi non ha mai letto nessuno dei tanti articoli o visto le trasmissioni televisive o ascoltato gli approfondimenti radio che hanno trattato l’argomento. Né lui, né il presidente di Aeroitaliana, il francese Marc Bougarde.

Intrieri tiene inoltre a precisare che il compenso di D’Alema è assai modesto, al politico Aeroitalia riconosce per la sua attività di advisor una parcella di 5 mila euro mensili lordi più una eventuale “success fee” di 20 o 30 mila euro. Intrieri spiega di confidare molto nelle relazioni internazionali dell’ex premier per iniziare a volare sulla Francia, anche se appare curioso prendere un politico italiano per aprire un fronte a Parigi, avendo un presidente francese. Del resto, l’altro paese su cui D’Alema ha una forte tessitura di rapporti, la Cina, è fuori dalla portata della flotta Aeroitalia, che dispone solo di aerei di medio raggio, in grado di raggiungere tuttalpiù Europa e Medio Oriente.


IL PRECEDENTE ALITALIA E IL RUOLO DI D’ALEMA
Ma per gli appassionati di aviazione il nome di D’Alema non è nuovo. Fu durante il suo breve governo (1998-2000) che finì davvero la storia di Alitalia. Sì perché la compagnia di bandiera che ha chiuso le ali il 14 ottobre 2021 in realtà aveva iniziato a morire quando fallì l’alleanza con Klm. Ma riavvolgiamo il nastro per chi non seguì la vicenda.

Nel 1997 Alitalia e Klm avevano un concluso un accordo di partnership rivoluzionario per il settore dell’aviazione commerciale. Per la prima volta due compagnie di bandiera si sedevano intorno a un tavolo per fondere le due società. I due ceo, Domenico Cempella per Alitalia e Leo Van Wijk per Klm, a novembre del 1999 creavano due joint venture per il trasporto passeggeri e per il trasporto cargo, con cui mettevano a fattor comune costi e ricavi e pianificavano a breve la fusione societaria, con quotazione sui mercati di Milano e Amsterdam. Fino ad allora si erano verificate solo acquisizioni internazionali, ma nessun “merger of equals”.

Architrave di questo accordo era lo sviluppo dell’aeroporto di Milano Malpensa, che doveva integrarsi con quello di Schiphol e Fiumicino, creando una rete di collegamenti incentrate su questi tre scali. La nascita di un nuovo hub a Malpensa, in realtà, non nasceva dalle due compagnie, ma era un progetto della Commissione Europea che, nel 1994, lo aveva incluso tra i 14 progetti prioritari del Trans European Transport Network. Per dare ossigeno al nuovo aeroporto l’Italia previsto una nuova distribuzione dei voli su Milano. Qui occorre fare un po’ di attenzione. Primo provvedimento fu del governo Prodi, quando l’allora ministro dei Trasporti Claudio Burlando decretò nel luglio del ‘96 che a Linate sarebbero rimasti solo quei collegamenti da 2 milioni di passeggeri annui, in sostanza solo il volo su Roma. Nel ’97 Burlando individuò nel 25 ottobre 1998 la data del trasferimento dei voli da Linate a Malpensa. Iniziarono presto però a levarsi le voci contrarie, in particolare le cancellerie europee, sensibili agli interessi delle loro compagnie di bandiera, pressarono la Commissione europea per rimandare l’avvio. Dopo un confronto pepato tra Prodi e il commissario inglese Neil Kinnock decisero di scaglionare il trasferimento in due momenti, spostando inizialmente solo il 60% dei voli, in attesa di terminare alcune opere infrastrutturali.

E qui entrò in scena il nuovo governo D’Alema. Tiziano Treu, che prese il posto di Burlando, a ottobre del 1999 scrisse a Bruxelles che il completamento dell’operazione Malpensa sarebbe avvenuto in due tranche, il 15 dicembre e il 15 gennaio 2000. Il politico prodiano non aveva fatto i conti però con le frizioni interne all’esecutivo, il ministro dell’Ambiente, Edo Ronchi, in accordo con quello della cultura, Giovanna Melandri, diede una valutazione negativa per l’impatto ambientale. Obiezioni però che D’Alema ritenne di poter far rientrare partorendo un equivoco dpcm il 13 dicembre, due giorni prima del trasferimento. Nel dpcm il premier confermava infatti la prima fase del trasloco di lì a 48 ore, ma senza specificare la data del completamento (quella che Treu aveva previsto 30 giorni dopo, il 15 gennaio 2000). “Ogni ulteriore decisione sarà subordinata ad una verifica dell’efficacia delle misure adottate e della situazione degli ambienti territoriali interessati”. Una incertezza che scatenò l’ira delle compagnie estere e dei loro governi, tanto che il giorno dopo D’Alema fu obbligato a una clamorosa marcia indietro, annullando tutto, decretando di fatto la fine dell’alleanza italo-olandese, con la rottura unilaterale decretata pochi mesi dopo.

Nefasta la decisione di D’Alema, l’uomo che ora fa l’advisor e vanta le sue abilità nelle relazioni internazionali, non saper governare quel passaggio industriale trovando una intesa con Bruxelles. “Siamo alla commedia dell’arte”, scrisse all’indomani del dietrofront Federico Rampini su Repubblica.

 

Seaking

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A questa obiezione Intrieri risponde di non sapere nulla. In questi mesi non ha mai letto nessuno dei tanti articoli o visto le trasmissioni televisive o ascoltato gli approfondimenti radio che hanno trattato l’argomento. Né lui, né il presidente di Aeroitaliana, il francese Marc Bougarde.
Allora a posto così!
 
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Dany85

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7 Gennaio 2020
80
28
Raf-Avia con un Saab340 da oggi sostituirà la Sky Alps per il volo Bergamo - Fiumicino.

Fonte Italiavola