Thread Alitalia Aprile 2012


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bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
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Non volendo entrare nel merito della situazione di Alitalia, sulla base di quali parametri/criteri è basata questa affermazione?
Perchè è piu' remunerativo volare le rotte in proprio che non farle volare ad altri, solitamente non benefattori. Questo tralasciando la perdita di immagine che si ha comprando un biglietto Alitalia per volare su di un vettore rumeno.
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
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Perchè è piu' remunerativo volare le rotte in proprio che non farle volare ad altri, solitamente non benefattori. Questo tralasciando la perdita di immagine che si ha comprando un biglietto Alitalia per volare su di un vettore rumeno.
Io non sarei così sicuro non sapendo l'accordo economico sottoscritto con i rumeni che rischiavano di tenere gli aerei a terra per un bel po'...
 

BrunoFLR

Utente Registrato
13 Giugno 2011
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Firenze
Non volendo entrare nel merito della situazione di Alitalia, sulla base di quali parametri/criteri è basata questa affermazione?
Sulla base della legge dell'AD da forum:
Art 1: AZ sbaglia sempre.
Art 2: Nel caso AZ non sbagli, entra in vigore l'art. 1:cool:

Perchè è piu' remunerativo volare le rotte in proprio che non farle volare ad altri, solitamente non benefattori. Questo tralasciando la perdita di immagine che si ha comprando un biglietto Alitalia per volare su di un vettore rumeno.
Quindi se lo taglierebbero per far dispetto alla moglie?
 

AV CT

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14 Ottobre 2011
3,179
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Se vado sul sito AZ e prenoto un suo volo,mi immagino poi di ritrovarmi a bordo di un suo velivolo(salvo INFO in preno).Poi e' anche vero che nella massa i piu' stanno zitti e salgono ma a volte no! Ricordo a mxp i casini con pax AZ che si ritrovavano davanti un RJ di Azzurra (full color).
Il consumatore/passeggero DEVE sapere cosa sta acquistando e con chi volera'.
Ps: oltre al fatto che (se non sbaglio) almeno una hostess "romena" debba poi saper parlare la nostra lingua.
tecnicamente il ragionamento non fa una piega, ma fermo restando la boiata di dare lavoro agli stranieri lasciando a casa i propri stagionali, la prassi è ben collaudata e oramai di uso comune. Anche Air One operava alcune tratte con aeromobile ed equipaggio Malev (idem la Livingston con questi ultimi) e a bordo c'era, per legge, il rappresentante di compagnia per un questione esclusivamente commerciale. Nel caso Air One/Malev non ricordo, almeno nelle tratte da me coperte, pax che si lamentavano anzi...
Il consumatore acquista un titolo di trasporto, nel biglietto non c'è scritto che il vettore debba essere, esclusivamente, quello ove ha acquistato il tkt...e allora cosa dovremmo dire se acquistassimo un tkt Cubana (codice di volo CU) e poi ci troviamo davanti un 767 BV?

p.s.: le assistenti di volo rumene parlano di per se la nostra lingua, ma per ovviare ai costi di mantenimento all'estero, ecco che Carpatair assume personale italiano freelance. Un guadagno doppio.
 

E.M. 75

Bannato
25 Gennaio 2012
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Effettivamente: swiss su 84 aerei 6 in WL; LH 2 da BMI; ad ottobre niente più WL con contact air, mentre il WL con ausburg va avanti dal 2002 mi sembra con 3 aerei; citijet 8 per AF; air caraibes 2 sempre per AF; Private air per KLM etc..
Non vorrei essermi espresso male, non è tassativa la transitorietà del WL in genere, è tassativo il divieto per una compagnia con aerei da 32 posti di prendere in wet un aereo con maggiore capacità,come faceva Air Valle, proprio perché lo spirito di queste genere di noleggio con conducente, era quello di sopperire a carenza provvisorie di flotta, anche nell'interesse dei pax. Poi credo sommessamente che swiss non sia un benchmark per nessuno con i conti che hanno, invece per quanto riguarda AF, cityjet è proprietà del gruppo, air caraibes viene usata solo per quelle zone e comunque è una forma particolare di codeshare anche legata ai diritti di traffico,

comunque reputo numeri alla mano che il wet leale non porti niente di buono alle casse delle compagnie aeree; e comunque si usa il wet quando si è undercapability, e non mi sembra il caso di AZ; sarebbe davvero interessante capire cosa c'è sotto questo wet. Magari quello con i Dornier poteva avere una logica, poiché in flotta non c'erano aerei di quelle dimensioni, ma davvero è assai difficile capire perché ci metti il Fokker a volare considerando anche che consuma un buon 20% in più del CRJ. Sarà qualche altra strategia ben pensata, non c'è dubbio!!!!!!
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
2,919
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CAI perde da quando è nata. Questo nonostante abbia beneficiato di inauditi aiuti dati dal precedente governo che non mi sembra sia il caso di elencare. Aiuti che altre compagnie non hanno avuto.
Quest'anno poi dichiara di aver perso 130 milioi di euro nei primi tre mesi di esercizio.
Pero' forse adesso sub-appaltando i rumeni riescono a recuperare...
 

AV CT

Utente Registrato
14 Ottobre 2011
3,179
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Perchè è piu' remunerativo volare le rotte in proprio che non farle volare ad altri, solitamente non benefattori. Questo tralasciando la perdita di immagine che si ha comprando un biglietto Alitalia per volare su di un vettore rumeno.
Sabelli prima e Ragnetti adesso, si saranno fatti due conti prima di cedere queste rotazioni a Carpatair, magari gli aerei AZ erano pure pieni, ma evidentemente tra costo carburante, hotel per gli equipaggi, crew food, e menate varie, forse è più conveniente, avere in tasca 2 milioni € puliti che incassarne tre, spendendone 2,5 per le voci citate (sono cifre ovviamente non reali ma giusto per fare un esempio).
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
2,919
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Il wet leasing è sempre piu' vantaggioso per chi ci mette aereo e personale. Tu che faresti se una compagnia ti venisse a chiedere di affittargli un aereo con equipaggio assumendoti il rischio di impresa? Inoltre AZCAI gli aerei ed il personalle ce li ha. Ti ho detto che i CYL stanno a 40/50 ore... magari qua dentro qualcuno te lo puo' confermare.
 

E.M. 75

Bannato
25 Gennaio 2012
231
0
Non volendo entrare nel merito della situazione di Alitalia, sulla base di quali parametri/criteri è basata questa affermazione?
Ciao Andrea, mi permetto di risponderti io,
allora quando tu noleggi in aereo nella formula A.C.M.I, oltre ai costi variabili che comunque hai anche sul tuo aeroplano (fuel, eurocontrol, handling landing fee etc) paghi i costi fissi al noleggiatore; ergo se anche paghi ad es. 1.600 € per BH che in questo periodo è il CM di un Fokker, ma mettendo che ne paghi anche meno, in realtà è un over rispetto ai tuoi costi fissi, che comunque in questo caso non diminuirebbero all'aumentare della produzione, visto che li paghi ad un altro. Ora conoscendo il tuo background, sai bene che non diminuendo i CF all'aumentare della produzione, vai su una retta di isocosto più lontana dall'origine con le conseguenze che ben conosci, ergo la curva di Costo marginale nell'intercettare la curva di costo medio nel suo punto inferiore, si allontana anch'essa, in quanto occorre una variazione maggiore dei costi totali, per aumentare di una unità la quantità prodotta.
quindi la curva di offerta, si sposta verso destra e l'equilibrio aziendale ne risente visto che non varia la curva di quantità domandata e quindi non si raggiunge l'ottimo livello di produzione.
 
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AV CT

Utente Registrato
14 Ottobre 2011
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Il wet leasing è sempre piu' vantaggioso per chi ci mette aereo e personale. Tu che faresti se una compagnia ti venisse a chiedere di affittargli un aereo con equipaggio assumendoti il rischio di impresa? Inoltre AZCAI gli aerei ed il personalle ce li ha. Ti ho detto che i CYL stanno a 40/50 ore... magari qua dentro qualcuno te lo puo' confermare.
stavi rispondendo a me?
 

kenyaprince

Amministratore AC
Staff Forum
20 Giugno 2008
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VCE-TSF
[h=1]RYANAIR VS. ALITALIA[/h] M.V. Anno X - Nr 546 del 21.05.2012
La compagnia irlandese sorpassa il nostro ex vettore di bandiera ma la polemica si accende sulle agevolazioni di cui godrebbe Ryanair, cioè i benefici offerti dagli scali decentrati disposti quasi a tutto pur di ospitare i suoi aerei.

Invece di perdere tempo sul numero passeggeri trasportati e se veramente l’una ha superato l’altra, esercizio che sembra appassionare i nostri mass media, il confronto andrebbe spostato su cose ben più concrete come quello ad esempio di come si possa pensare che un vettore tradizionale sopravviva quando deve confrontarsi su rotte e tariffe con un concorrente, quale Ryanair, circa il quale continuiamo a leggere notizie di apertura di indagini che non approdano a nulla di definitivo.

Qui non si tratta di essere favorevoli o contrari al modello low cost, qui non si tratta di difendere vecchi privilegi rigettando le novità apportate dalla deregulation. Piuttosto si tratta solo di voler continuare a fare i masochisti contribuendo a mettere a terra Alitalia, o avere il coraggio di andare in profondità della struttura gestionale di Ryanair ed appurare se questa compagnia sta operando in ottemperanza ai regolamenti e leggi che vigono in Italia.

Una volta chiarito quest’ultimo aspetto sapremo se quello che appare come un indubbio successo commerciale nasconda o meno costi indiretti per la collettività italiana e per gli attori del mercato Italia.

Il ritardo nell’appurare la correttezza è inaccettabile per il semplice fatto che supponendo, sottolineamo il verbo “supporre”, vi sia effettivamente qualcosa da correggere e se ne ritarda l’applicazione, ciò significa danneggiare, o perlomeno mettere in condizioni di svantaggio, le compagnie italiane per qualcosa a cui da tempo si sarebbe dovuto provvedere. Nel valutare una tale considerazione si rifletta sul particolare che Ryanair, quale vettore comunitario, può operare rotte dall’Italia non solo per l’Irlanda ma anche fra e per tutte le destinazioni comunitarie.

Dall’ottica degli utenti sarà senz’altro positivo poter scegliere su una determinata rotta fra due o più vettori, fra due o più tariffe, ma non sarebbe proponibile che in un determinato Paese un vettore si trovasse a sostenere costi inferiori rispetto ad un altro e non per una questione di snellezza commerciale o di migliore capacità gestionale bensì perché risparmia su tasse e contributi locali.

Sia ben chiaro che la critica situazione in cui si è venuta a trovare Alitalia non è di certo imputabile solo all’invasione delle low cost, infatti solo per limitarci ai fatti più salienti:
*Alitalia sta scontando l’errore di non aver concluso l’alleanza con Klm condotta da Domenico Cempella (1999/2000) e fatta fallire da giochi di palazzo;
*Alitalia sta pagando l’errore di essersi ricordati del tricolore troppo tardi e solo per interessi di campagna elettorale (2008);
*Alitalia, con le ali piene di questa zavorra, sta infine pagando gli errori di una deregulation che ha ridotto il nostro sistema aeroportuale a terreno di conquista per i vettori stranieri.

Come ormai appare sempre più chiaro, vedi recente notizia dell’unione fra Iberia e British Airways, una alleanza di Alitalia con Klm avrebbe significato la nascita di un gruppo primo in Europa che oggi non potrebbe essere altro che consolidato e come tale avrebbe prodotto sostanziali frutti agli interessati. Circa l’italianità del vettore ricordiamo solo che ad oggi il maggior azionista al 25 per cento è Air France e si nutrono ben pochi dubbi su ciò che potrà accadere a gennaio 2013 quando verrà a cessare il lock up messo all’avvio della “nuova” compagnia. Ed è in queste condizioni, in questo scenario che Alitalia ha operato in Italia, un Paese dai mille aeroporti che non vedono l’ora che una certa compagnia low cost “faccia l’onore” di scendere sulla loro pista.

Ci si dirà che gli aeroporti non fanno altro che il loro mestiere, fuor di ogni dubbio questa osservazione è del tutto condivisibile, ricordando però il particolare che anche su questo argomento abbiamo aperto da tempo immemore un altro capitolo all’italiana, ovvero la storia infinita di dichiarazioni di uomini politici e autorità di settore che avvertono che i nostri aeroporti aperti al traffico civile sono troppi…. salvo apprendere ogni giorno che vi sono nuovi scali in fase di apertura.
Ecco, quando poi i nostri mass media fingono meraviglia e stupore alla notizia che Ryanair ha portato da/per l’Italia più passeggeri quanti ne abbia portati Alitalia, bisognerebbe che aggiungessero o si ricordassero di questo “insignificante” particolare.

A tal proposito ci si potrebbe chiedere cosa impedisca ad Alitalia di aprire anche lei i servizi attivati da Ryanair, ma sarebbe troppo chiedere che venga data una risposta conclusiva circa la posizione del vettore irlandese nei confronti della normativa italiana?


masterviaggi
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
2,919
0
La compagnia irlandese sorpassa il nostro ex vettore di bandiera ma la polemica si accende sulle agevolazioni di cui godrebbe Ryanair, cioè i benefici offerti dagli scali decentrati disposti quasi a tutto pur di ospitare i suoi aerei.
La Ryanair opera sui nostri scali da anni. E' curioso notare quanto prima, con AZ pubblica, non fregava niente a nessuno ed ora invece tutti si ricordano che il suo successo è dovuto anche al fatto che non paga tasse e contributi. Poteri della prebenda...
In ogni caso magari Masterviaggi potrebbe ricordarci pure che CAI, fra gli altri benefici, ha assunto tutti le sue migliaia di lavoratori dalla cassa integrazione beneficiando cosi degli sgravi fiscali oppure che usa aerei immatricolati in irlanda per non pagarci le tasse.
Cosi, tanto per par condicio..
 
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AV CT

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14 Ottobre 2011
3,179
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Si, scusa. Ogni tanto mi incarto con il quote.
ok grazie, comunque sono a conoscenza delle ore volate dagli equipaggi CYL, son stato dentro per diverso tempo e tutt'ora me lo confermano diversi colleghi ancora...le belle parole son servite a poco o nulla.
In ogni caso, non credo che AZ si sia assunta il rischio d'impresa, se le rotte andassero male con Carpatair, i soldi se li piglia ugualmente. D'altra parte anche il Sole 24Ore afferma che l'unico scopo di questa operazione sia il contenimento dei costi (Con l'affitto dei rumeni la Cai punta a tagliare i costi. Nel primo trimestre quest'anno le perdite nette di Alitalia sono aumentate da 88 a 131 milioni, la perdita operativa (ebit) è aumentata da 86 a 109 milioni, l'indebitamento finanziario netto ha raggiunto i 962 milioni.)
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
2,919
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In ogni caso, non credo che AZ si sia assunta il rischio d'impresa, se le rotte andassero male con Carpatair, i soldi se li piglia ugualmente
Certo che non se lo è assunta. Per questo il wet leasing dovrebbe essere limitato il piu' possibile. Peche' chi ti affitta l'aereo ed i suoi costi e l'equipaggio, non lo fa certo a prezzi per te vantaggiosi.
 

AV CT

Utente Registrato
14 Ottobre 2011
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Certo che non se lo è assunta. Per questo il wet leasing dovrebbe essere limitato il piu' possibile. Peche' chi ti affitta l'aereo ed i suoi costi e l'equipaggio, non lo fa certo a prezzi per te vantaggiosi.
non ho idea che costo possa avere un'operazione di questo genere, ma sarebbe utile saperlo per fare dei termini di paragone.
 
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