Thread Alitalia/Cai 12-13 novembre


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caffettiera

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7 Novembre 2005
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0
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perchè continuiamo a farci il sangue amaro? alitalia è un'azienda che storicamente è sempre stata gestita "in deroga" a tutto e in deroga (o meglio in dire in barba?) a tutto terminerà la sua esistenza rinascendo come CAI. perchè scandalizzarsi? oggi molti si facevano il sangue amaro perchè ENAC ha riconosciuto senza colpo ferire l'ETOPS 180 a quelli di CAI in virtù che la struttura jar sarà la stessa di az; e la rottura con il passato dove sta? allora c'è continuità? si chiedeva qualcuno... certo che si, la continuità per me c'è ed è finalizzata a tutelare il poco patrimonio buono che alitalia ha da passare possibilmete a valore zero virgola a colaninno e soci scaricando, pure, i debiti al ministero. la stessa cosa succederà con i diritti e con gli slots, s'inventeranno qualche accrocco che permetta di salvaguardare la continuità dicendo, però, che essa non c'è! non mi scandalizzo, ne mi arrabbio, è il prezzo (insieme agli esuberi e alla crisi dell'indotto) che dobbiamo pagare per liberarci di quell'azienda! va bene facciano quello che vogliono ma per l'amor di dio ci liberino una volta per tutte di quel carozzone! si faccia in modo che non dipenda più dal tesoro della repubblica italiana! ovvio mi aspetto, però, che una volta pagato pegno (e che pegno!!!) colaninno e soci non vadano più a piangere dalla politica o meglio che la politica dica loro "ora la bicilcetta in barba a tutto te l'abbiamo data, mò pedali per conto tuo"... una volta fatta partire cai la politica smetta di far favori a quell'azienda visto che se n'è liberata per di più violentato il sistema giusto giusto per dargliela a lor signori il più possibile in modo decoroso!
 

billypaul

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Dal Lodo Letta:

ESCLUSIONE DAL PROCESSO DI SELEZIONE:
«Cai potrà non assumere personale che nel periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali maturi il diritto, sulla base del sistema previdenziale vigente, ad un trattamento previdenziale».

CRITERI DI SELEZIONE PROFESSIONALE:
possesso di abilitazioni/certificazioni: verrà data priorità al possesso di specifici brevetti, abilitazioni, approvazioni, certificazioni, titoli di studio, attestati di specializzazione richiesti per l'immediato utilizzo del personale nelle relative posizioni professionali.
In particolare: per piloti e comandanti l'abilitazione alla condotta degli aeromobili operativi;

per il personale navigante di cabina abilitazioni/certificazioni per gli aeromobili operativi;
per il personale di terra: per l'area manutenzioni il possesso delle certificazioni relative agli aeromobili operativi e delle abilitazioni/approvazioni/attestati di specializzazione necessarie allo svolgimento delle attività manutentive di Linea, Hangar, officine;

per altre aree il possesso di abilitaioni specifiche, ove richiesto per lo svolgimento di specifiche mansioni/funzioni/attività.

Verrà data priorità nei processi di selezione al domicilio/dimora/residenza del personale rispetto alla sede/base di destinazione, volendo con ciò anche minimizzare i disagi dei neoassunti rispetto alla nuova sede di lavoro.

Laddove il fabbisogno di ciascuna sede/base non fosse soddisfatto dal criterio del domicilio/dimora/residenza abituali si farà ricorso al criterio di anzianità.

Verrà tenuto conto della composizione del nucleo familiare del candidato, dando la precedenza al genitore di minore con handicap grave, a nuclei monoreddito e/o a presenza di minori in famiglia, comprese situazioni di affido e/o adozioni.

In caso di limitazioni all'impiego, Cai si riserva di non procedere all'assunzione, ad eccezione delle seguenti ipotesi:

lavoratrici in astensione obbligatoria;

lavoratore o lavoratrice temporaneamente inidonei al servizio per una durata non superiore a 365 giorni dalla data della proposta di assunzione.

- CONTRATTI A TERMINE: La Cai potrà procedere con assunzioni a tempo determinato, considerate le esigenze produttive correlate ai tempi di riqualificazione del personale collocato in Cigs/mobilità; esigenze produttive correlate alle fattispecie in deroga alle limitazioni d'impiego (lavoratrici in astenzione obbligatoria; lavoratori temporaneamente inidonei al servizio); esigenze produttive correlate alla fase di avvio dell'attività.
 
Ultima modifica da un moderatore:

aggiano

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6 Novembre 2005
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Italy.
Richiamo per l'ultima volta tutti gli utenti ad avere un atteggiamento corretto e consono al vivere civile.
Eventuali interventi che dovessero ledere la dignità altrui verranno immediatamente sanzionati con la sospensione dell'autore.

Qui si parla, per quanto molti sembrino accecati da una rabbia fuori dal comune e si dimenticano di ciò, di persone e non di altro.

Grazie
aggiano x l'Amministrazione
 

uncomfortable

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25 Settembre 2008
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Canada
... ovvio mi aspetto, però, che una volta pagato pegno (e che pegno!!!) colaninno e soci non vadano più a piangere dalla politica o meglio che la politica dica loro "ora la bicilcetta in barba a tutto te l'abbiamo data, mò pedali per conto tuo"... una volta fatta partire cai la politica smetta di far favori a quell'azienda visto che se n'è liberata per di più violentato il sistema giusto giusto per dargliela a lor signori il più possibile in modo decoroso!
Io peró temo che non accadrá...
 

billypaul

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(ANSA) - ROMA, 12 NOV - ''E' urgente e immediato - afferma Paolo Ferrero segretario del Prc - riaprire una vera trattativa con tutti i lavoratori e con tutte le sigle sindacali che rappresentano i lavoratori di Alitalia, raggirati piu' di una volta. I lavoratori non possono essere trattati ne' come merce ne' come schiavi. Vanno rispettati, esattamente come i sindacati, che non vanno isolati e minacciati ma di cui e' necessario ricercare il consenso, quando si fa una trattativa''. ''I lavoratori di Alitalia - aggiunge Ferrero - si sentono giustamente raggirati, i passeggeri sono giustamente inferociti, il Paese assiste attonito a una guerra tra poveri, mentre il governo segue una sola politica: minacciare i lavoratori e i loro diritti, precettandoli e brandendo sanzioni come una clava, e avallare il tentativo fallimentare della Cai solo per aiutare un gruppo di imprenditori amici cui dispensare favori e regali, oltre che cercare di fare bella figura, in Italia e all'estero, ma ci sta facendo invece e solo una pessima figura, sulla pelle di lavoratori, passeggeri e del Paese intero''.(ANSA).
 

AJ

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31 Agosto 2007
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Milano, Lombardia.
(ANSA) - ROMA, 12 NOV - ''E' urgente e immediato - afferma Paolo Ferrero segretario del Prc - riaprire una vera trattativa con tutti i lavoratori e con tutte le sigle sindacali che rappresentano i lavoratori di Alitalia, raggirati piu' di una volta. I lavoratori non possono essere trattati ne' come merce ne' come schiavi. Vanno rispettati, esattamente come i sindacati, che non vanno isolati e minacciati ma di cui e' necessario ricercare il consenso, quando si fa una trattativa''. ''I lavoratori di Alitalia - aggiunge Ferrero - si sentono giustamente raggirati, i passeggeri sono giustamente inferociti, il Paese assiste attonito a una guerra tra poveri, mentre il governo segue una sola politica: minacciare i lavoratori e i loro diritti, precettandoli e brandendo sanzioni come una clava, e avallare il tentativo fallimentare della Cai solo per aiutare un gruppo di imprenditori amici cui dispensare favori e regali, oltre che cercare di fare bella figura, in Italia e all'estero, ma ci sta facendo invece e solo una pessima figura, sulla pelle di lavoratori, passeggeri e del Paese intero''.(ANSA).
Guerra tra poveri? Lo vada a dire a Mirafiori che i piloti sono poveri :D
 

Mattia

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22 Dicembre 2005
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(ANSA) - ROMA, 12 NOV - ''E' urgente e immediato - afferma Paolo Ferrero segretario del Prc - riaprire una vera trattativa con tutti i lavoratori e con tutte le sigle sindacali che rappresentano i lavoratori di Alitalia, raggirati piu' di una volta. I lavoratori non possono essere trattati ne' come merce ne' come schiavi. Vanno rispettati, esattamente come i sindacati, che non vanno isolati e minacciati ma di cui e' necessario ricercare il consenso, quando si fa una trattativa''. ''I lavoratori di Alitalia - aggiunge Ferrero - si sentono giustamente raggirati, i passeggeri sono giustamente inferociti, il Paese assiste attonito a una guerra tra poveri, mentre il governo segue una sola politica: minacciare i lavoratori e i loro diritti, precettandoli e brandendo sanzioni come una clava, e avallare il tentativo fallimentare della Cai solo per aiutare un gruppo di imprenditori amici cui dispensare favori e regali, oltre che cercare di fare bella figura, in Italia e all'estero, ma ci sta facendo invece e solo una pessima figura, sulla pelle di lavoratori, passeggeri e del Paese intero''.(ANSA).
per fortuna gli italiani hanno tenuto sta gente fuori dal parlamento...
 

malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
va bene facciano quello che vogliono ma per l'amor di dio ci liberino una volta per tutte di quel carozzone! si faccia in modo che non dipenda più dal tesoro della repubblica italiana! ovvio mi aspetto, però, che una volta pagato pegno (e che pegno!!!) colaninno e soci non vadano più a piangere dalla politica o meglio che la politica dica loro "ora la bicicletta in barba a tutto te l'abbiamo data, mò pedali per conto tuo"... una volta fatta partire cai la politica smetta di far favori a quell'azienda visto che se n'è liberata per di più violentato il sistema giusto giusto per dargliela a lor signori il più possibile in modo decoroso!
Assolutamente ineccepibile.


Può anche darsi che Cai abbia un certo successo, gli aiutini sono stati davvero tanti e dunque può probabilmente tenersi in piedi da sola.

Io noto una cosa, mentre sto cercando di comprare biglietti per i ponti del 2009: volare verso l' estero costa sempre molto meno che in Italia, persino con Ryanair. Con questi margini e tagliando abbondantemente i costi Cai ha la chance di durare almeno un po'.
 

malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
19,270
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bel paese là dove 'l sì suona
Mercoledì 12 Novembre 2008, 20:31

Marrazzo incontra Fronte del No, ''Non sono irresponsabili''

(ASCA) - Roma, 12 nov - ''Ho sentito il dovere di ascoltare le ragioni di organizzazioni sindacali, il cosiddetto 'fronte del no', che rappresentano una quota non insignificante di Alitalia, particolarmente radicate tra il personale viaggiante''. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo. ''Non ho registrato atteggiamenti irresponsabili - ha rilevato Marrazzo - ne' la volonta' di difendere anacronistici privilegi. Ho piuttosto ricevuto la richiesta accorata, che gia' avevo potuto registrare ieri durante li' incontro con Cgil Cisl e Uil, di immediati strumenti di sostegno al reddito di 20mila persone che, assunte in Cai o messe in cassa integrazione, dovranno comunque affrontare un dicembre, cioe' il Natale, senza tredicesima e nella stragrande maggioranza con un reddito nullo o drammaticamente decurtato''. A loro, ha spiegato il presidente della Regione Lazio, ''ho ribadito come gia' fatto nell'incontro di ieri l'impegno concreto della Regione Lazio a mettere in campo ogni strumento possibile per la salvaguardia dell'occupazione, per il consolidamento del debito delle medie e piccole imprese dell'indotto, e per il sostegno ai redditi delle famiglie investite da questa crisi. Come gia' richiesto dal sindaco Alemanno la settimana prossima convochero' il tavolo interistituzionale aprendolo alle rappresentanze sindacali''.
 

I-VALE

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27 Settembre 2006
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Torino, Piemonte.
s'inventeranno qualche accrocco che permetta di salvaguardare la continuità dicendo, però, che essa non c'è! non mi scandalizzo, ne mi arrabbio, è il prezzo (insieme agli esuberi e alla crisi dell'indotto) che dobbiamo pagare per liberarci di quell'azienda!
Mi consenta...io invece mi inXXXXo perchè sono stanco di farmi prendere per il cXXo e di vivere in un paese dove l'illegale diventa legale a colpi di decreto legge mandando a farsi foXXXre quel poco di credibilità internazionale che ci è rimasta.
Questo prezzo lo si deve pagare solo ed esclusivamente perchè (per i motivi che sappiamo e che è inutile ripetere) per clientele varie non si è voluta lasciare fallire o almeno cederla ad Air France lo scorso aprile...


ovvio mi aspetto, però, che una volta pagato pegno (e che pegno!!!) colaninno e soci non vadano più a piangere dalla politica o meglio che la politica dica loro "ora la bicilcetta in barba a tutto te l'abbiamo data, mò pedali per conto tuo"...
Se conosci un minimo la politica italiana, e sono sicuro che la conosci, sai benissimo che le tue aspettative resteranno tali!

una volta fatta partire cai la politica smetta di far favori a quell'azienda visto che se n'è liberata per di più violentato il sistema giusto giusto per dargliela a lor signori il più possibile in modo decoroso!
Il sistema si è violentato solo ed esclusivamente per mantenere fede ad una promessa elettorale e preservare le clientele esistenti in AZ.
 

I-VALE

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27 Settembre 2006
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Torino, Piemonte.
(ANSA) - ROMA, 12 NOV - ''E' urgente e immediato - afferma Paolo Ferrero segretario del Prc
E' urgente ed immediato ricordare a questo signore che il suo partito (come tutti quelli rimasti fuori dal parlamento) continuerà a prendere rimborsi elettorali per i prossimi anni grazie ad un emendamento "nascosto" approvato di gran corsa poco prima della caduta del governo con il consenso di tutta la maggioranza ed opposizione di allora.
Perchè non comincia a devolvere tutti questi soldi a favore di tutti i lavoratori messi in mobilità e cassa integrazione nelle scorse settimane?

Non c'è nessuna trattativa da riaprire...al massimo c'è solo una azienda da lasciare fallire!
 

atlantique

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4 Ottobre 2008
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ALITALIA: LAVORATORI AIR ONE SCRIVONO A TOTO, CHE FINE FAREMO?
Roma, 12 nov. - (Adnkronos) - Quale sara' il futuro dei lavoratori di Air One. A chiederlo, in una lettera inviata al presidente Carlo Toto, sono i lavoratori dell'aviolinea, ''per manifestare in maniera spontanea e trasparente l'importante disagio che coglie tutti noi suoi dipendenti''. ''Noi ci siamo sempre sentiti parte dei pochi, proprio come dei piccoli dirigenti, non impiegati, appassionati del nostro posto di lavoro, tifosi e difensori della nostra azienda, animati da uno spirito di corpo che e' la nostra 'ricetta vincente'. Ma se questa e' la ricetta vincente perche' ne stiamo uscendo sconfitti?. ''Considerato che, per un'azienda privata che si colloca in un mercato libero e concorrenziale, la decisione di fondersi con la ex Alitalia in Cai e' da interpretarsi, a malincuore, come una sconfitta, fa ancora piu' male -sottolineano i lavoratori di Air One- la consapevolezza della precarieta' del progetto Cai e l'amarezza di aver ingenuamente creduto di far parte di un'azienda sana e solida con notevoli prospettive di investimento e di crescita. Speriamo di essere smentiti. Le trattative in corso con Cai prevedono garanzie di impiego e di trattamento economico per i dipendenti?''. ''Noi, infatti, non abbiamo ancora capito quali saranno le modalita' di passaggio nella nuova azienda. Le notizie dei media e le dichiarazioni dei vertici di Cai, parlano di cassa integrazione anche per noi dipendenti Airone con il pretesto di far avvantaggiare la nuova Societa' di sgravi fiscali. La cosa piu' preoccupante- prosegue la lettera- non e' la cassa integrazione in se, quanto la sua conseguenza, e cioe' il venir riassunti, come si vocifera, non in blocco ed alle attuali condizioni contrattuali, ma singolarmente, a condizioni arbitrarie e vessatorie. Tutto cio', come e' noto, partendo da retribuzioni da sempre vicine ai livelli di sussistenza, da una totale assenza di fringe benefits e per contro da un livello di produttivita' individuale gia' molto alto. Concludendo, rimane in noi la speranza, per lo meno, di una risposta a questo nostro appello, confermando che noi continueremo a impegnarci per il nostro futuro. Qualunque sia la strada''.
(Sec-Mcc/Pn/Adnkronos)
 

janmnastami

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9 Febbraio 2008
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billypaul

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ALITALIA: LAVORATORI AIR ONE SCRIVONO A TOTO, CHE FINE FAREMO?
Roma, 12 nov. - (Adnkronos) - Quale sara' il futuro dei lavoratori di Air One. A chiederlo, in una lettera inviata al presidente Carlo Toto, sono i lavoratori dell'aviolinea, ''per manifestare in maniera spontanea e trasparente l'importante disagio che coglie tutti noi suoi dipendenti''. ''Noi ci siamo sempre sentiti parte dei pochi, proprio come dei piccoli dirigenti, non impiegati, appassionati del nostro posto di lavoro, tifosi e difensori della nostra azienda, animati da uno spirito di corpo che e' la nostra 'ricetta vincente'. Ma se questa e' la ricetta vincente perche' ne stiamo uscendo sconfitti?. ''Considerato che, per un'azienda privata che si colloca in un mercato libero e concorrenziale, la decisione di fondersi con la ex Alitalia in Cai e' da interpretarsi, a malincuore, come una sconfitta, fa ancora piu' male -sottolineano i lavoratori di Air One- la consapevolezza della precarieta' del progetto Cai e l'amarezza di aver ingenuamente creduto di far parte di un'azienda sana e solida con notevoli prospettive di investimento e di crescita. Speriamo di essere smentiti. Le trattative in corso con Cai prevedono garanzie di impiego e di trattamento economico per i dipendenti?''. ''Noi, infatti, non abbiamo ancora capito quali saranno le modalita' di passaggio nella nuova azienda. Le notizie dei media e le dichiarazioni dei vertici di Cai, parlano di cassa integrazione anche per noi dipendenti Airone con il pretesto di far avvantaggiare la nuova Societa' di sgravi fiscali. La cosa piu' preoccupante- prosegue la lettera- non e' la cassa integrazione in se, quanto la sua conseguenza, e cioe' il venir riassunti, come si vocifera, non in blocco ed alle attuali condizioni contrattuali, ma singolarmente, a condizioni arbitrarie e vessatorie. Tutto cio', come e' noto, partendo da retribuzioni da sempre vicine ai livelli di sussistenza, da una totale assenza di fringe benefits e per contro da un livello di produttivita' individuale gia' molto alto. Concludendo, rimane in noi la speranza, per lo meno, di una risposta a questo nostro appello, confermando che noi continueremo a impegnarci per il nostro futuro. Qualunque sia la strada''.
(Sec-Mcc/Pn/Adnkronos)
"The answer my friend, is blowing in the wind"
 

malpensante

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bel paese là dove 'l sì suona
Giovedì 13 Novembre 2008, 8:31

Passera: ha fatto meglio Berlusconi di Prodi (Sole)

ROMA (MF-DJ)--Il Governo Berlusconi ha affrontato il tema Alitalia in modo migliore rispetto al Governo Prodi. "Oggettivamente e' cosi'. Ha avuto il coraggio di mettere in liquidazione un'azienda che non meritava piu' di sperperare denaro pubblico. Ha svolto un ruolo molto decisivo e costruttivo nelle trattative sindacali. Ha cercato e trovato soluzioni ai moltissimi problemi grandi e piccoli che continuano a emergere su un cammino veramente complicato".

Ad affermarlo e' Corrado Passera, a.d. di Intesa Sanpaolo, in un'intervista al Sole 24 Ore, in cui difende il piano Cai per Alitalia, migliore rispetto al progetto di acquisto di Air France-Klm. "La soluzione Cai scarica dalle spalle del contribuente italiano una parte importante del debito della compagnia che finirebbe, invece, tutto sui conti pubblici -spiega Passera- se Alitalia fallisse definitivamente, con altri costi sociali ed economici abnormi".
 

sevs17

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10 Dicembre 2007
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Milano, Lombardia.
Giovedì 13 Novembre 2008, 8:31

Passera: ha fatto meglio Berlusconi di Prodi (Sole)

ROMA (MF-DJ)--Il Governo Berlusconi ha affrontato il tema Alitalia in modo migliore rispetto al Governo Prodi. "Oggettivamente e' cosi'. Ha avuto il coraggio di mettere in liquidazione un'azienda che non meritava piu' di sperperare denaro pubblico. Ha svolto un ruolo molto decisivo e costruttivo nelle trattative sindacali. Ha cercato e trovato soluzioni ai moltissimi problemi grandi e piccoli che continuano a emergere su un cammino veramente complicato".

Ad affermarlo e' Corrado Passera, a.d. di Intesa Sanpaolo, in un'intervista al Sole 24 Ore, in cui difende il piano Cai per Alitalia, migliore rispetto al progetto di acquisto di Air France-Klm. "La soluzione Cai scarica dalle spalle del contribuente italiano una parte importante del debito della compagnia che finirebbe, invece, tutto sui conti pubblici -spiega Passera- se Alitalia fallisse definitivamente, con altri costi sociali ed economici abnormi".
Non scordiamoci che il piano Air France-KLM lasciava il grosso problema di Alitalia Servizi (pare con l'eccezione di Alitalia Airport di FCO) allo Stato. Alitalia Servizi é anch'essa molto sindacalizzata ed in perdita. Almeno con questo piano si cerca di privatizzare tutte le varie realtà del gruppo Alitalia.
 

malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
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Giovedì 13 Novembre 2008, 9:03

Alitalia: direttore generale dell'Enac convoca per 14 novembre Giancarlo Schisano

Finanza.com - Il direttore generale dell'Enac, Silvano Manera, ha convocato per la mattina di venerdì 14 novembre l'accountable manager di Alitalia, Giancarlo Schisano, per avere un quadro analitico dell'andamento operativo della compagnia aerea e per valutare le azioni intraprese dal vettore nell'attuale fase contingente. Lo riporta una nota diffusa dall'Enac ieri sera.
 

I-VALE

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Torino, Piemonte.
Passera: ha fatto meglio Berlusconi di Prodi (Sole)
Cos'altro avrebbe potuto dire dal momento che adesso è il premier che gli "da da vivere"?
Intesa San Paolo non distribuirà divivdendi, sta affrontando una crisi interna io leggo in questa dichiarazione solo l'ennesima leccata di cXXo al premier in carica (avrebbe probabilmente fatto lo stesso ci fosse stato un altro) ed una disperata ricerca di aiuto.
 
Stato
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