Thread Alitalia/Cai 12-13 novembre


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Eliogabalo

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15 Aprile 2008
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platinum city
Giovedì 13 Novembre 2008, 8:31

Passera: ha fatto meglio Berlusconi di Prodi (Sole)

ROMA (MF-DJ)--Il Governo Berlusconi ha affrontato il tema Alitalia in modo migliore rispetto al Governo Prodi. "Oggettivamente e' cosi'. Ha avuto il coraggio di mettere in liquidazione un'azienda che non meritava piu' di sperperare denaro pubblico. Ha svolto un ruolo molto decisivo e costruttivo nelle trattative sindacali. Ha cercato e trovato soluzioni ai moltissimi problemi grandi e piccoli che continuano a emergere su un cammino veramente complicato".

Ad affermarlo e' Corrado Passera, a.d. di Intesa Sanpaolo, in un'intervista al Sole 24 Ore, in cui difende il piano Cai per Alitalia, migliore rispetto al progetto di acquisto di Air France-Klm. "La soluzione Cai scarica dalle spalle del contribuente italiano una parte importante del debito della compagnia che finirebbe, invece, tutto sui conti pubblici -spiega Passera- se Alitalia fallisse definitivamente, con altri costi sociali ed economici abnormi".
Anvedi sto Passera .
Questo lo dice oggi 13 novembre dopo che in un mese banca Intesa è tornata ad essere rischio default
Questo lo dice sempre oggi che AP traballa come socio CAI e con tutti soldi che che gli ha prestato pensare a una CAI senza AP equivale a una Intesa che atterra senza il carrello .Rischia di farsi molto male .

ps anche oggi ho il sospetto che la banca del signor Passera dopo il -18 di due giorni fa e il - 8 di ieri faccia una brutto capitombolo
L'unica cosa di sincero che dice è che parlando di AZ è come se parlasse di se stesso e della sua banca "La soluzione Cai(banca Intesa) scarica dalle spalle del contribuente italiano una parte importante del debito della compagnia che finirebbe, invece, tutto sui conti pubblici -spiega Passera- se Alitalia(banca Intesa) fallisse definitivamente, con altri costi sociali ed economici abnormi"
 

malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Giovedì 13 Novembre 2008, 9:39

Tajani: gli asset devono essere venduti a prezzo di mercato

(ASCA) - Roma, 13 nov - Il 'paletto' principale posto dalla Commissione europea in tutta la vicenda Alitalia e' che ''gli asset della compagnia aerea dovranno essere venduti a Cai a prezzo di mercato''. Per vigilare su questo ''e' stato nominato dal governo italiano, con il consenso della Ue, un osservatore esterno che dira', entro 15 giorni se la vendita e' stata realizzata a prezzo di mercato''. Lo afferma Antonio Tajani, commissario Ue ai Trasporti, intervenendo a 'Panorama del giorno' su Canale 5. Seguendo la logica del prezzo di mercato, assicura Tajani, ''ci saranno i soldi per pagare i debiti pregressi e anche quel prestito ponte di trecento milioni di euro, sgravando cosi i cittadini dal doverlo pagare''. Tajani, ricordando che il 70% della compagnia sara' venduto alla Cai mentre il restante 30% delle attivita' sara' messo sul mercato, si dice comunque ''ottimista'' su una positiva conclusione del caso Alitalia, anche perche' ''il settore aereo e' in grande espansione''. Il commissario ribadisce che ''si puo' tranquillamente vendere tutto a prezzo di mercato'' aggiungendo che ''c'e' poi la garanzia obiettiva data dal grande interesse per Alitalia da parte di tre grandi compagnie aeree europee, che si sono dette interessate a far parte del progetto'' e ad entrare nel mercato italiano.
 

sevs17

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10 Dicembre 2007
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Milano, Lombardia.
Notizia da prendere con le pinze in quanto Milano Finanza guarda molto a voci di corridoio quando pubblica notizie come queste:

http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=200811130908001983&chkAgenzie=PMFNW&sez=news&testo=CAI&titolo=Alitalia:%20Cai%20sceglie%20Air%20France%20(MF)


Alitalia: Cai sceglie Air France (MF)13/11/2008 8.38MILANO (MF-DJ)

--Il partner estero di Cai e' stato sostanzialmente gia' scelto e non parla tedesco come il ceo di Lufthansa, Wolfgang Mayrhuber,
bensi' francese. L'annuncio formale arrivera' solo martedi' 2 dicembre, ventiquattr'ore dopo che il primo aereo della nuova Alitalia sara'
decollato (sempre che non subisca qualche ritardo per ragioni sindacali), ma la decisione e' gia' stata presa, tanto che il vertice Cai avrebbe gia' informato il governo.

E' quanto riporta il quotidiano MF, aggiungendo che Air France apportera' alla nuova compagnia circa 200 mln portandosi a casa il 20% del capitale. Sara' però un matrimonio diverso da quello ipotizzato lo scorso anno, e non solo Air France non prendera' il controllo della Magliana, accettando il ruolo comunque determinate di partner industriale, ma anche il baricentro del piano industriale sara' molto diverso.

Air France, a conclusione della trattativa con Cai, ha infatti accettato che l'hub milanese, pur pericolosamente vicino a Parigi, continui ad avere un peso determinante nel sistema a 6 scali studiato da Cai. Del resto, il presidente Roberto Colaninno aveva posto l'accettazione della filosofia multi-base come una delle condizioni centrali per trovare l'intesa durante la trattativa con tutti e tre i candidati al ruolo di partner industriale.

Lufthansa, nonostante fosse piu' in linea con la filosofia multi-base di Cai, fino all'ultimo ha chiesto una quota maggiore e un peso determinante nelle scelte operative. Quanto a British Airways, nonostante i colloqui la trattativa vera e propria non e' mai decollata. Sulla scelta pero' hanno pesato anche altre valutazioni: il business generato dall'alleanza SkyTeam, alla quale partecipano Alitalia ed Air France, avrebbe un riflesso negativo sull'equity per circa 200 mln. Rompendo con Air France, non solo Cai avrebbe dovuto rinunciare a un simile valore, ma si sarebbe dovuta accollare un costo aggiuntivo di quasi 250 mln di penali, che non avrebbero potuto ricadere sulla bad company. Un altro tassello importante che ha portato alla scelta di Air France e' stata poi l'analisi dei flussi passeggeri da e per i paesi di riferimento delle tre compagnie. Italia e Francia si scambiano ogni anno molti piu' passeggeri di quanti se ne scambi l'Italia con Germania e Inghilterra.

A questo punto il problema principale per Colaninno sara' far digerire questa scelta a Sea (la societa' aeroportuale che gestisce Malpensa e Linate). Inoltre se, come probabile, continuera' la battaglia sulla liberalizzazione degli slot di Malpensa, per Cai (che si e' candidata subentrare in tutti quelli targati Alitalia) potrebbero essere dolori.
red/cmo
 
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rommel81

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1 Gennaio 2008
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roma, Lazio.
ALITALIA: LAVORATORI AIR ONE SCRIVONO A TOTO, CHE FINE FAREMO?
Roma, 12 nov. - (Adnkronos) - Quale sara' il futuro dei lavoratori di Air One. A chiederlo, in una lettera inviata al presidente Carlo Toto, sono i lavoratori dell'aviolinea, ''per manifestare in maniera spontanea e trasparente l'importante disagio che coglie tutti noi suoi dipendenti''. ''Noi ci siamo sempre sentiti parte dei pochi, proprio come dei piccoli dirigenti, non impiegati, appassionati del nostro posto di lavoro, tifosi e difensori della nostra azienda, animati da uno spirito di corpo che e' la nostra 'ricetta vincente'. Ma se questa e' la ricetta vincente perche' ne stiamo uscendo sconfitti?. ''Considerato che, per un'azienda privata che si colloca in un mercato libero e concorrenziale, la decisione di fondersi con la ex Alitalia in Cai e' da interpretarsi, a malincuore, come una sconfitta, fa ancora piu' male -sottolineano i lavoratori di Air One- la consapevolezza della precarieta' del progetto Cai e l'amarezza di aver ingenuamente creduto di far parte di un'azienda sana e solida con notevoli prospettive di investimento e di crescita. Speriamo di essere smentiti. Le trattative in corso con Cai prevedono garanzie di impiego e di trattamento economico per i dipendenti?''. ''Noi, infatti, non abbiamo ancora capito quali saranno le modalita' di passaggio nella nuova azienda. Le notizie dei media e le dichiarazioni dei vertici di Cai, parlano di cassa integrazione anche per noi dipendenti Airone con il pretesto di far avvantaggiare la nuova Societa' di sgravi fiscali. La cosa piu' preoccupante- prosegue la lettera- non e' la cassa integrazione in se, quanto la sua conseguenza, e cioe' il venir riassunti, come si vocifera, non in blocco ed alle attuali condizioni contrattuali, ma singolarmente, a condizioni arbitrarie e vessatorie. Tutto cio', come e' noto, partendo da retribuzioni da sempre vicine ai livelli di sussistenza, da una totale assenza di fringe benefits e per contro da un livello di produttivita' individuale gia' molto alto. Concludendo, rimane in noi la speranza, per lo meno, di una risposta a questo nostro appello, confermando che noi continueremo a impegnarci per il nostro futuro. Qualunque sia la strada''.
(Sec-Mcc/Pn/Adnkronos)
Ci quoto. La domanda che si fanno i dipendenti ap è: perchè dovremmo pagare lo stesso prezzo dei dipendenti alitalia? Noi abbiamo sempre lavorato a prezzi di mercato, non abbiamo mai pesato sulle casse dello stato, con tutti i nostri problemi siamo tra i pochi che hanno investito su tecnologie, flotta e network, vuoi o non vuoi negli anni siamo stati quelli che coprivano i capricci dei dipendenti az, che spesso erano in sciopero. Finalmente sta uscendo il problema ap tenuto in ombra sia dalla Cai che dai sindacati.
 

victorgolf

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19 Dicembre 2007
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Ci quoto. La domanda che si fanno i dipendenti ap è: perchè dovremmo pagare lo stesso prezzo dei dipendenti alitalia? Noi abbiamo sempre lavorato a prezzi di mercato, non abbiamo mai pesato sulle casse dello stato, con tutti i nostri problemi siamo tra i pochi che hanno investito su tecnologie, flotta e network, vuoi o non vuoi negli anni siamo stati quelli che coprivano i capricci dei dipendenti az, che spesso erano in sciopero. Finalmente sta uscendo il problema ap tenuto in ombra sia dalla Cai che dai sindacati.


Semplicemente perché anche AP non fa business nel senso proprio del termine, essendo particolarmente carica di debiti, stando ai dati riportati sui quotidiani.
 

Ciok

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14 Ottobre 2008
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Giovedì 13 Novembre 2008, 9:39

Tajani: gli asset devono essere venduti a prezzo di mercato

(ASCA) - Roma, 13 nov - Il 'paletto' principale posto dalla Commissione europea in tutta la vicenda Alitalia e' che ''gli asset della compagnia aerea dovranno essere venduti a Cai a prezzo di mercato''. Per vigilare su questo ''e' stato nominato dal governo italiano, con il consenso della Ue, un osservatore esterno che dira', entro 15 giorni se la vendita e' stata realizzata a prezzo di mercato''. Lo afferma Antonio Tajani, commissario Ue ai Trasporti, intervenendo a 'Panorama del giorno' su Canale 5. Seguendo la logica del prezzo di mercato, assicura Tajani, ''ci saranno i soldi per pagare i debiti pregressi e anche quel prestito ponte di trecento milioni di euro, sgravando cosi i cittadini dal doverlo pagare''. Tajani, ricordando che il 70% della compagnia sara' venduto alla Cai mentre il restante 30% delle attivita' sara' messo sul mercato, si dice comunque ''ottimista'' su una positiva conclusione del caso Alitalia, anche perche' ''il settore aereo e' in grande espansione''. Il commissario ribadisce che ''si puo' tranquillamente vendere tutto a prezzo di mercato'' aggiungendo che ''c'e' poi la garanzia obiettiva data dal grande interesse per Alitalia da parte di tre grandi compagnie aeree europee, che si sono dette interessate a far parte del progetto'' e ad entrare nel mercato italiano.
E' sopra scritto testualmente: assicura Tajani, ''ci saranno i soldi per pagare i debiti pregressi e anche quel prestito ponte di trecento milioni di euro, sgravando cosi i cittadini dal doverlo pagare''


Chiunque sia arrivato in terza elementare avrà rilevato che i 1000 mln offerti dai cai non bastano per pagare il 70% dei debiti di alitalia.

Oggi lascio ad altri dare una spiegazione a questa incongruenza
 

rommel81

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1 Gennaio 2008
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roma, Lazio.
Semplicemente perché anche AP non fa business nel senso proprio del termine, essendo particolarmente carica di debiti, stando ai dati riportati sui quotidiani.
Più volte si è dibattuto su questo punto, ma il dato fondamentale se si vuole cavillare è che ap non ha nessun commissario. Quindi se vogliamo fare i certosini dovrebbe pagare chi è tecnicamente fallito e non che è tecnicamente vivo. Il problema dei dipendenti ap e che non hanno informazioni e quindi non sanno come muoversi. Non crediate che sia la prima lettera che scriviamo a Toto, sono mesi che chiediamo un incontro.
 

malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
il business generato dall'alleanza SkyTeam, alla quale partecipano Alitalia ed Air France, avrebbe un riflesso negativo sull'equity per circa 200 mln.
Incomprensibile


Rompendo con Air France, non solo Cai avrebbe dovuto rinunciare a un simile valore, ma si sarebbe dovuta accollare un costo aggiuntivo di quasi 250 mln di penali, che non avrebbero potuto ricadere sulla bad company
Assolutamente falso. Se c' è discontinuità fra AZ e Cai, la nuova compagnia non è responsabile di nessun debito o impegno della vecchia, compresi gli accordi con SkyTeam.


Lufthansa, nonostante fosse piu' in linea con la filosofia multi-base di Cai, fino all'ultimo ha chiesto una quota maggiore e un peso determinante nelle scelte operative.
Lufthansa ha già i suoi piani per l' Italia, non si fida di Colaninno e non vuole dover discutere né con lui né con la politica italiana. O le lasciano il comando da subito o fa da sé.


A questo punto il problema principale per Colaninno sara' far digerire questa scelta a Sea (la societa' aeroportuale che gestisce Malpensa e Linate).
Mission impossible. SEA se ne frega di Cai e non ha niente da digerire.
Il problema è di Cai, che a Milano sarà in territorio nemico.
 

victorgolf

Utente Registrato
19 Dicembre 2007
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Più volte si è dibattuto su questo punto, ma il dato fondamentale se si vuole cavillare è che ap non ha nessun commissario. Quindi se vogliamo fare i certosini dovrebbe pagare chi è tecnicamente fallito e non che è tecnicamente vivo. Il problema dei dipendenti ap e che non hanno informazioni e quindi non sanno come muoversi. Non crediate che sia la prima lettera che scriviamo a Toto, sono mesi che chiediamo un incontro.

Scusa Rommel, ma AP ha un'azionista di riferimento? Si, Toto.

Bene, l'azionista di riferimento ha deciso cosa fare della sua creatura, optando (dietro amichevole consiglio di Bancaintesa) per il conferimento nella CAI.

Pur comprendendo l'insoddisfazione del personale, se valuti l'operazione dal punto di vista corretto (una semplice operazione di mercato), tutto il resto non rientra in tale ambito.
 

JackO

Utente Registrato
7 Aprile 2008
17
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.
Quindi se vogliamo fare i certosini dovrebbe pagare chi è tecnicamente fallito e non che è tecnicamente vivo.
Corretto o meno, non è pensabile credere che sia questo l'interesse di CAI. E, sicuramente, non sono certosini.
L'interesse di CAI è sicuramente quello di acquisire il meglio al minor prezzo...
 

Ciok

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14 Ottobre 2008
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Come malpensante ha acutamente fatto notare, affermando che la penale skyteam dovrebbe pagarla CAI, per la prima volta è stato ammessa ancorchè implicitamente la fondatezza della tesi sostenuta da Berti & C. sulla continuità aziendale
 

Ciok

Bannato
14 Ottobre 2008
331
0
Ma è un fatto o una interpretazione del giornalista di MF? Non dovrebbe esprimersi la Commissione UE su questo tema?

Continuità o discontinuità è sempre una questione interpretativa, almeno fino a quando non si pronuncerà in via definitiva la UE.

Essendo quel giornale molto vicino al governo anche sotto l'aspetto proprietario, è ipotizzabile che anche CAI non sia del tutto convinta che passi il concetto di discontinuità.
 

malpensante

Bannato
6 Novembre 2005
19,270
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bel paese là dove 'l sì suona
per la prima volta è stato ammessa ancorchè implicitamente la fondatezza della tesi sostenuta da Berti & C. sulla continuità aziendale
Ma non ci sono conseguenze. Contano le dichiarazioni di Tajani, che ha teorizzato la discontinuità su misura, cioè quando fa comodo. Cai è discontinua rispetto ad Alitalia, ma ne può ereditare slot e codici perché le fa comodo, tralasciando i debiti perché non le fa comodo.

Resta solo un punto interrogativo: la UE imporrà una propria valutazione, diversamente da quella "culo e camicia" degli advisor scelti dallo Stato e da Fantozzi. Faccio molta fatica a credere che il terzo valutatore avallerà il passaggio degli slot a Heathrow e altrove a titolo gratuito. Sono almeno trecento milioni di differenza a carico di Cai. Non che manchino i soldi in senso stretto, perché arriveranno quelli del partner estero, ma è un esborso non da poco per chi contava di "ereditare".
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
2,379
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milano
Il concetto di discontinuità serve a scongiurare che ci sia un aiuto di stato.

Quindi l'unico elemento mancante per scongiurarlo è che la cessione degli assets avvenga a valori di mercato sotto l'osservazione di un terzo valutatore.

Sulle valutazioni si apre un mondo ! E sarei curioso di vedere la valutazione fatta da banca rotschild in primis.

La tesi di berti& co. sugli slots è sostenibile, ma per aver ragione dovranno ottenere una sentenza che accerti la continuità.....auguri!....qui c'è un'altro mondo... e tanti anni di cause.

Se avessero mai ragione tra un'pò d'anni che otterrebbero?!!


Fortunati avvocati!
 

Ciok

Bannato
14 Ottobre 2008
331
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Ma non ci sono conseguenze. Contano le dichiarazioni di Tajani, che ha teorizzato la discontinuità su misura, cioè quando fa comodo. Cai è discontinua rispetto ad Alitalia, ma ne può ereditare slot e codici perché le fa comodo, tralasciando i debiti perché non le fa comodo.

Resta solo un punto interrogativo: la UE imporrà una propria valutazione, diversamente da quella "culo e camicia" degli advisor scelti dallo Stato e da Fantozzi. Faccio molta fatica a credere che il terzo valutatore avallerà il passaggio degli slot a Heathrow e altrove a titolo gratuito. Sono almeno trecento milioni di differenza a carico di Cai. Non che manchino i soldi in senso stretto, perché arriveranno quelli del partner estero, ma è un esborso non da poco per chi contava di "ereditare".

Sono d'accordo.

Dobbiamo però anche considerare che il parere sul valore di mercato è atteso a giorni, se non ore e precederà quello sulla discontinuità.

Come ho evidenziato in un mio precedente post Tajani ha tra le righe fatto intendere in modo indiretto che il valore di mercato è superiore alla proposta CAI.

Se così fosse, escludendo a questo punto che la società possa fallire, l'offerta dovrà salire.
E a quel punto la domanda sarebbe: chi tirerà fuori i soldi aggiuntivi?
 

billypaul

Utente Registrato
Sono d'accordo.

Dobbiamo però anche considerare che il parere sul valore di mercato è atteso a giorni, se non ore e precederà quello sulla discontinuità.

Come ho evidenziato in un mio precedente post Tajani ha tra le righe fatto intendere in modo indiretto che il valore di mercato è superiore alla proposta CAI.

Se così fosse, escludendo a questo punto che la società possa fallire, l'offerta dovrà salire.
E a quel punto la domanda sarebbe: chi tirerà fuori i soldi aggiuntivi?
Monsieur Spinettà :D
 

voxaz

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15 Settembre 2008
20
0
Sono d'accordo.

Dobbiamo però anche considerare che il parere sul valore di mercato è atteso a giorni, se non ore e precederà quello sulla discontinuità.

Come ho evidenziato in un mio precedente post Tajani ha tra le righe fatto intendere in modo indiretto che il valore di mercato è superiore alla proposta CAI.

Se così fosse, escludendo a questo punto che la società possa fallire, l'offerta dovrà salire.
E a quel punto la domanda sarebbe: chi tirerà fuori i soldi aggiuntivi?
ma tajani che ne sa del valore di mercato di Alitalia?
E' la solita recita ciok, Tajani ha un copione e deve far passare tutto come operazione di mercato. Di fronta all'UE deve promettere che sarà fatta un'ennesima valutazione indipendente per garantire l'operazione ma poi aggiunge che se i valori non saranno identici a quelli stabiliti da CAI ed accettati da Fantozzi allora avvierà un'altra indagine.
Scommettiamo che non se ne ricorderà più nessuno tra 2 mesi?
 

Ciok

Bannato
14 Ottobre 2008
331
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Monsieur Spinettà :D


D'accordo, penso anch'io che la quota di air france è destinata a salire dai 200 mln originariamente previsti.

Faccio un'altra domanda: secondo voi non ci sarebbe forse qualcuno tra gli oltre 1000 creditori che si sono in questi giorni messi il fila davanti al tribunale per presentare domanda di insinuazione al passivo che sarebbe disposto a convertire il proprio credito in azioni della nuova alitalia?
 

voxaz

Utente Registrato
15 Settembre 2008
20
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D'accordo, penso anch'io che la quota di air france è destinata a salire dai 200 mln originariamente previsti.

Faccio un'altra domanda: secondo voi non ci sarebbe forse qualcuno tra gli oltre 1000 creditori che si sono in questi giorni messi il fila davanti al tribunale per presentare domanda di insinuazione al passivo che sarebbe disposto a convertire il proprio credito in azioni della nuova alitalia?
neanche uno
 
Stato
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