BELLACIAO.ORG
martedì 18 Novembre 2008 (11h35) :
Lettera ai piloti
Stiamo vivendo il momento più difficile che la categoria dei piloti abbia mai vissuto.
La storia che si scrive in questi giorni verrà ricordata per molti anni ed i nomi dei colleghi che in questi mesi hanno abbandonato la categoria rimarranno scolpiti nella memoria dei piloti di oggi e di domani.
Saremo noi a trasmettere la vera storia di Alitalia e a tramandare ai nostri figli i racconti che hanno manifestato l’incuranza di pochi disposti senza vergogna al sacrificio dei propri colleghi e alla mortificazione della loro professionalità.
Già, poiché senza l’assenso di questa gente e delle loro firme non si sarebbe mai potuto accelerare verso la distruzione delle prerogative professionali che da sempre costituiscono il grande valore del nostro mestiere.
Oggi ognuno di noi si pone di fronte a questa triste storia consapevole che in futuro dovrà potersi guardare allo specchio essendo certo di aver fatto tutto il possibile per tutelare la propria dignità, guardando i propri figli con il giusto orgoglio e poter così camminare a testa alta.
Non sarà fondamentale la traccia che avremo lasciato sull’opinione pubblica ma sarà determinante il segno che ognuno di noi avrà lasciato nella mente dei propri colleghi con cui ha vissuto per anni e con cui dovrà confrontarsi per molto tempo ancora.
Nonostante la difficoltà della situazione dobbiamo essere ottimisti e contare sulla nostra elevatissima ed irrinunciabile qualità professionale e compattezza di categoria.
In queste ore sappiamo che, nonostante le firme acquisite, in ambienti CAI esisterebbe un forte imbarazzo per la poca credibilità professionale e per la scarsa rappresentatività sindacale di chi ha sottoscritto gli ultimi accordi e ci si rende conto della debolezza della soluzione trovata che non dà garanzie per il futuro.
Potete immaginare quale basso rispetto possano avere i vertici di CAI verso rappresentanti sindacali che non hanno opposto alcuna resistenza per difendere la propria storia, la propria dignità e la propria professionalità. Imprenditori che sanno ben valutare il valore e la dignità della rispettiva controparte. Ma questo non lo diranno mai.
Sono momenti difficili, ne sono consapevole, ma nelle prossime settimane e nei prossimi mesi dovremo continuare a lottare per il nostro futuro.
Rimarremo come sempre nella piena legalità al contrario di quello che qualcuno cerca ostinatamente di dimostrare.
Lo dobbiamo a chi ci ha consegnato questa professione molti anni fa e a chi vorrà dedicare in futuro la propria vita a questa professione.
Lo dobbiamo anche a quei colleghi che in ambito internazionale stanno osservando cosa avviene in Italia e si rendono conto dei gravissimi rischi che si genererebbero non contrastando adeguatamente un attacco senza precedenti, mirato ad annullare la rappresentanza professionale dei piloti che ha sempre garantito professionalità e sicurezza.
Il colpo inferto alla categoria è stato durissimo ed implacabile essendo stato portato da un sistema di potere trasversale e di fatto incontrastabile. Saranno necessari mesi per recuperare. Per farlo abbiamo bisogno di una sola cosa: unità.
I prossimi attacchi saranno diretti a tagliare ogni forma di afflusso di risorse vitali alle associazioni, in modo da farle morire cancellando così di fatto ogni sorta di tutela dei piloti che rimarrebbero appesi al debolissimo sistema delle RSU del quale abbiamo già parlato a lungo. La difesa di Anpac sarà quindi fondamentale e per questo è necessario tenersi uniti, compatti e consapevoli del lungo e difficoltoso cammino di recupero che ci attende.
Questa prossima fase è ben visibile dalla piega presa da parte dei media che nelle ultime ore sono alla esasperata ricerca della delegittimazione di Anpac.
Rispondiamo come abbiamo sempre fatto, con fermezza e con quella stessa voglia di combattere che ho potuto vedere nelle ultime assemblee.
La nostra dignità non ha prezzo.
Sono consapevole che lottiamo da tanto tempo e che è difficile vivere costantemente nell’incertezza, ma dobbiamo avere la forza di continuare fino a quando sarà necessario.
Nelle prossime ore determineremo una strategia precisa e dettagliata su come affrontare le fasi che ci aspettano.
A presto
Fabio Berti
www.anpac.it
Di : Fabio Berti - Presidente Anpac
martedì 18 Novembre 2008
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Quanto poco ce lo vedo in piazza con falce e martello a combattere contro tutto e tutti