Thread Alitalia/Cai 5-7 novembre


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uncomfortable

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25 Settembre 2008
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A torto e senza possibilità di boicotaggio a meno che la Moratti perseveri nell'ignoranza, visto che il criterio sarebbe lo stesso del Bersani bis: si accettano destinazioni solo sopra una soglia di passeggeri generati, e la soglia è ovviamente a discrezione del legislatore. Il decreto Burlando fu bocciato perché avrebbe privilegiato AZ rispetto agli altri hub carrier (consentendo feed da LIN a FCO), problema superabile vietando il through check-in.
Non sono d'accordo, perché se nel 98 c'era un motivo per limitare LIN (l'apertura di MXP), ora questo motivo non c'é piú. Aiutare il rilancio di CAI non mi sembra un motivo valido.
La soglia dei passeggeri fu oggetto di furiose trattative 10 anni fa, non credo che sarebbe diverso oggi.
E poi qualcuno mi dica: esiste qualche altro aeroporto del mondo nel quale si VIETA per DECRETO di effettuare il through check-in?

Anzitutto LIN non è un'isola ma fa parte di Sea, che vedrebbe solo transitare i pax da LIN a MXP, con l'eventuale emorragia su BGY compensata dall'effetto moltiplicatore dell'hub. L'immobile è ammortizzato da anni, il personale e i mezzi sono mobili, il mantenimento di apron, pista e raccordi è indipendente dal traffico, si mura qualche sala di imbarco (come fatto con la doppia sala arrivi nel 1998) per non pagare bollette e manutenzioni di troppo.
Controllori di volo, pompieri, polizia, etc... mi sembra un po' tanto.

So di essere una voce fuori dal coro in questo forum, ma dal punto di vista personale io sono contrario a chiudere (o limitare cosí pesantemente) LIN solo per "dare una mano a qualcuno" (CAI, SEA, MXP, decidete voi), facendo pagare un prezzo pesante a tutti i passeggeri in termini di minore convenienza.
Se ci fosse un modo per arrivare da Milano centro a MXP nello stesso tempo che ci vuole per arrivare a LIN, allora sarebbe tutta un'altra storia.
 

airbusfamilydriver

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La Iata pronta a chiedere un deposito cauzionale ad Az
Il presidente e direttore generale della Iata, Giovanni Bisignani ha chiesto all'amministratore straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, un deposito cauzionale per i servizi in favore dell'Alitalia e in particolare per quello di biglietteria. Lo ha riferito il presidente dell'Enac, Vito Riggio, che ha accompagnato a Ginevra, nella sede della Iata, l'amministratore straordinario di Alitalia e l'a.d. di Cai, Rocco Sabelli. "Nel corso dell'incontro - riferisce Riggio - Bisignani ci ha illustrato un quadro del trasporto mondiale assolutamente drammatico: anche le tigri asiatiche come Cina e India, che registravano livelli di crescita intorno al 30%, segnano una durissima contrazione.
La Cina si attesta a circa il 5% mentre l'India dovrebbe chiudere il 2008 con segno negativo. L'incontro e' stato utilissimo - ha aggiunto Riggio - visto l'altissimo profilo dell'organizzazione che, ci fa piacere notare, e' guidata da un manager italiano".
Riggio ha anche anticipato che la nuova Alitalia dovrebbe mantenere il codice Az
(TTGItalia)
 

Seaking

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Riggio ha anche anticipato che la nuova Alitalia dovrebbe mantenere il codice Az
(TTGItalia)
Vero, compreso il codice 055 per i biglietti.

Se fossero cambiati questi codici sarebbe stato impossibile fare le modifiche nei sistemi "core" in tempi ragionevoli... ci sarebbero voluti ben oltre 12 mesi...
 

italex88

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Non so se sia stato già postato.
In caso affermativo mi scuso per il doppione.


Fonte: il giornale

Alitalia "regala" 7mila euro ai leader sindacali
di Paolo Stefanato

Il capo della rivolta sindacale di questi giorni, Fabio Berti, di recente ha dichiarato che i suoi guadagni all’Alitalia ammontano a 115.814 euro, «come risulta dal suo Cud», ha precisato l’Anpac, il sindacato piloti che egli guida. Il punto è proprio questo: il Cud contiene l’imponibile fiscale, detratte le quote di reddito detassate. Come abbiamo ricordato ieri, le principali voci della retribuzione (indennità di volo garantita, indennità di volo giornaliera, diarie) sono tassate solo per la metà. Sul Cud, la metà detassata, non appare. Solo lo stipendio base, che è una quota marginale dell’intera retribuzione, paga le tasse per intero. Ma c’è di più: i piloti «distaccati» al sindacato, e cioè coloro che esercitano l’attività di sindacalista a tempo pieno - uno per sigla, tre per l’Anpac - percepiscono un’ulteriore indennità, chiamata «maggiore indennità di volo», in base a un accordo sottoscritto il 30 giugno 2005, durante l’era Cimoli. La cifra è consistente, 7mila euro al mese, è pagata dall’azienda e per la metà è detassata. Proviamo dunque a fare qualche calcolo, sulla base del contratto e degli accordi sindacali che hanno contribuito, negli anni, a formare la busta paga dei piloti-sindacalisti (a tempo pieno) dell’Alitalia. Un comandante di lungo raggio con 21 anni di anzianità, come Fabio Berti, ha uno stipendio base di 2.800 euro, un’indennità di volo garantita di 7.366, e - in quanto leader sindacale - una maggiore indennità di volo di 7mila; se vola il massimo consentito dagli accordi, ovvero 6 giorni al mese, l’ulteriore indennità corrispondente è di 1.062 euro e la diaria è di 252: in tutto, fa 18.480 euro, di cui solo lo stipendio base è imponibile per intero. Un comandante come Berti, dunque, pagherebbe le tasse su 10.500 euro al mese. Il netto in busta, ovvero il guadagno effettivo, di conseguenza, sarebbe di circa 14mila euro. Non lontano dai compensi di tanti amministratori delegati di medie società italiane. Stesso discorso per un comandante con le caratteristiche di Massimo Notaro, presidente dell’altra associazione professionale dei piloti, l’Up: anzi, Notaro guadagnerebbe leggermente di più - a parità di giorni volati - perché ha 22 anni di anzianità, uno più di Berti. Un lordo superiore di circa 300 euro al mese: spiccioli. Infine, un comandante di medio raggio con il profilo del vicepresidente dell’Anpac, Stefano De Carlo, guadagna un po’ meno: secondo i calcoli, il suo lordo si ferma alla soglia dei 16mila euro al mese, con un netto intorno ai 12mila. Il perché è semplice: l’anzianità (16 anni) è più bassa rispetto a quella dei colleghi indicati negli esempi precedenti, e ne risentono sia la paga base che l’indennità di volo garantita (rispettivamente 2.510 e 6.152 euro). Mentre la sua attività nel medio raggio modifica alcuni altri parametri: per esempio, i giorni di volo non possono superare i 4 al mese, contro i 6 dei comandanti di lungo raggio, e questo incide sulla relativa indennità e sulla diaria.

ciao
alex
 

airbusfamilydriver

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Non so se sia stato già postato.
In caso affermativo mi scuso per il doppione.


Fonte: il giornale

Alitalia "regala" 7mila euro ai leader sindacali
di Paolo Stefanato

Il capo della rivolta sindacale di questi giorni, Fabio Berti, di recente ha dichiarato che i suoi guadagni all’Alitalia ammontano a 115.814 euro, «come risulta dal suo Cud», ha precisato l’Anpac, il sindacato piloti che egli guida. Il punto è proprio questo: il Cud contiene l’imponibile fiscale, detratte le quote di reddito detassate. Come abbiamo ricordato ieri, le principali voci della retribuzione (indennità di volo garantita, indennità di volo giornaliera, diarie) sono tassate solo per la metà. Sul Cud, la metà detassata, non appare. Solo lo stipendio base, che è una quota marginale dell’intera retribuzione, paga le tasse per intero. Ma c’è di più: i piloti «distaccati» al sindacato, e cioè coloro che esercitano l’attività di sindacalista a tempo pieno - uno per sigla, tre per l’Anpac - percepiscono un’ulteriore indennità, chiamata «maggiore indennità di volo», in base a un accordo sottoscritto il 30 giugno 2005, durante l’era Cimoli. La cifra è consistente, 7mila euro al mese, è pagata dall’azienda e per la metà è detassata. Proviamo dunque a fare qualche calcolo, sulla base del contratto e degli accordi sindacali che hanno contribuito, negli anni, a formare la busta paga dei piloti-sindacalisti (a tempo pieno) dell’Alitalia. Un comandante di lungo raggio con 21 anni di anzianità, come Fabio Berti, ha uno stipendio base di 2.800 euro, un’indennità di volo garantita di 7.366, e - in quanto leader sindacale - una maggiore indennità di volo di 7mila; se vola il massimo consentito dagli accordi, ovvero 6 giorni al mese, l’ulteriore indennità corrispondente è di 1.062 euro e la diaria è di 252: in tutto, fa 18.480 euro, di cui solo lo stipendio base è imponibile per intero. Un comandante come Berti, dunque, pagherebbe le tasse su 10.500 euro al mese. Il netto in busta, ovvero il guadagno effettivo, di conseguenza, sarebbe di circa 14mila euro. Non lontano dai compensi di tanti amministratori delegati di medie società italiane. Stesso discorso per un comandante con le caratteristiche di Massimo Notaro, presidente dell’altra associazione professionale dei piloti, l’Up: anzi, Notaro guadagnerebbe leggermente di più - a parità di giorni volati - perché ha 22 anni di anzianità, uno più di Berti. Un lordo superiore di circa 300 euro al mese: spiccioli. Infine, un comandante di medio raggio con il profilo del vicepresidente dell’Anpac, Stefano De Carlo, guadagna un po’ meno: secondo i calcoli, il suo lordo si ferma alla soglia dei 16mila euro al mese, con un netto intorno ai 12mila. Il perché è semplice: l’anzianità (16 anni) è più bassa rispetto a quella dei colleghi indicati negli esempi precedenti, e ne risentono sia la paga base che l’indennità di volo garantita (rispettivamente 2.510 e 6.152 euro). Mentre la sua attività nel medio raggio modifica alcuni altri parametri: per esempio, i giorni di volo non possono superare i 4 al mese, contro i 6 dei comandanti di lungo raggio, e questo incide sulla relativa indennità e sulla diaria.

ciao
alex
ma è lo stesso quotidiano il GIORNALE che ha scritto nelle sue pagine domenica che le altre compagnie in tutto il resto del mondo volano con un pilota solo in cockpit?:D
 

italex88

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ma è lo stesso quotidiano il GIORNALE che ha scritto nelle sue pagine domenica che le altre compagnie in tutto il resto del mondo volano con un pilota solo in cockpit?:D
Credo proprio di si' anche se su un tema così "scottante" non credo possano permettersi di scrivere delle cose che non corrispondano alla verità pena delle querele assolutamente importanti non credi?
Ciao
Alex
 

airbusfamilydriver

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Credo proprio di si' anche se su un tema così "scottante" non credo possano permettersi di scrivere delle cose che non corrispondano alla verità pena delle querele assolutamente importanti non credi?
Ciao
Alex
beh sarebbe da querelare anche per aver scritto che basta un pilota,ma il fatto di poter essere querelato per questo non mi sembra lo abbia fatto redimere dall'idea di scriverlo

se io prendo il mio cud vengo che il numero di cui parla stefanato,è lo stipendio base più l'indennità garantita moltiplicata per 12

quindi anche per berti il valore di 115000 euro credo che sia più o meno lo stipendio base 2800,più l'indennità garantita 7366 moltiplicato per 12

quello che nel cud non entra è la parte variabile
l'indennità garantita ce l'abbiamo tutti e non è una voce variable,ma fissa,quella variabile si chiama ivg,indennità di volo giornaliera
forse il giornalista si dovrebbe informare meglio

ai conti di stefanato mancavano 7000 euro mensili evidentemente,per determinare il cud,e ha creduto che l'azienda li passasse come indennità aggiuntiva al sindacalista,mentre guarda caso i 7000 euro che mancavano al giornalista per fare lo scoop,sono quei 7366 dell'indennità garantita,parte fissa dello stipendio,tassata al 100%
ripeto quella detassata è l'indennità di volo giornaliera che dipende dal numero dei giorni di impiego
che scoop
quasi meglio del pilota unico
 
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malpensante

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6 Novembre 2005
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bel paese là dove 'l sì suona
Giovedì 6 Novembre 2008, 18:08

AD Cai Sabelli incontra Presidente Iata Bisignani

(ASCA) - Roma, 6 nov - Si e' svolto oggi a Ginevra il primo incontro tra la Cai e la Iata. L'amministratore delegato di Compagnia Aerea Italiana, Rocco Sabelli, accompagnato dal Commissario straordinario dell'Alitalia, Augusto Fantozzi e dal Presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha incontrato il presidente dell'Associazione internazionale del trasporto aereo, Giovanni Bisignani, per un primo contatto in vista dell'ingresso della nuova compagnia nell'associazione. L'incontro - riferiscono fonti presenti - e' stato definito ''costruttivo'' dallo stesso Bisignani. Stesso giudizio da parte dell'amministratore della Cai che - secondo quanto precisano dall'azienda - ha parlato di ''un primo contatto di un rapporto che e' iniziato e che deve proseguire. La sensazione, comunque, e' che siamo sulla strada giusta''. Anche per Fantozzi - riferiscono fonti vicine al commissario - l'incontro di oggi e' stato ''positivo e costruttivo''.
 

FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
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... la nuova Alitalia dovrebbe mantenere il codice Az
Vero, compreso il codice 055 per i biglietti.

Se fossero cambiati questi codici sarebbe stato impossibile fare le modifiche nei sistemi "core" in tempi ragionevoli... ci sarebbero voluti ben oltre 12 mesi...
Ma l'UE non ha chiesto esplicitamente la "discontinuità" aziendale, quindi proprio la cessazione di codici come AZ o lo 055 IATA ?

Nel caso di Sabena, il codice è stato "resuscitato", nel caso di Swissair no.
 

Mattia

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22 Dicembre 2005
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ma è lo stesso quotidiano il GIORNALE che ha scritto nelle sue pagine domenica che le altre compagnie in tutto il resto del mondo volano con un pilota solo in cockpit?:D
se per ogni articolo sbagliato dovremmo dire che quel quotidiano spara solo stronzate non dovremmo fidarci di alcun articolo scritto sulla stampa italiana :D
 

FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
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Italy
ma perchè quando mi logo io, entro e devo leggere ste cose?

scusate se me ne rivado subito.
:D:D:D
Il CUD infatti arriva dopo la fine dell'anno e la parte variabile che a priori non è nota, a consuntivo è invece perfettamente definita.

Poi un conto è la retribuzione, un altro l'imponibile: se Berti ha comunicato quest'ultimo è lui che non è stato corretto.
 

airbusfamilydriver

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6 Febbraio 2006
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ma perchè quando mi logo io, entro e devo leggere ste cose?

scusate se me ne rivado subito.
la nostra parte variabile è detassata,ovvero non tassata al 100%,per questo non entra nel cud,come ha spiegato il giornalista,unica cosa giusta che ha detto
poi se entrasse ancora meglio,vuol dire che stefanato scrivendo che berti ha 7000 euro passati dall'azienda per arrivare ad un montante di diecimila euro netti mensili,ha detto una cavolata,visto che a quel punto entrerebbero anche le parti variabili,quindi diarie ed ivg,e per tanto non servono 7000 euro inventati dal giornalista come indennità sindacalista,da aggiungere per arrivare ai famosi 115mila euro
 

airbusfamilydriver

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6 Febbraio 2006
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:D:D:D
Il CUD infatti arriva dopo la fine dell'anno e la parte variabile che a priori non è nota, a consuntivo è invece perfettamente definita.

Poi un conto è la retribuzione, un altro l'imponibile: se Berti ha comunicato quest'ultimo è lui che non è stato corretto.
berti paga le tasse su 10500 euro perchè è la somma dello stipendio base e dell'indennità garantita,che è un altra voce fissa
se poi non vola la sua parte variabile sarà bassa o tendente a zero e in quel caso il valore del cud si avvicinirebbe di molto al percepito reale netto dell'anno
uno che vola molto invece avrà un cud basso,rispetto a quanto percepito realmente,in quanto la parte variabile,in questo caso alta,è detassata al 50% e non è dentro il cud
o no?
 

FlyIce

Bannato
6 Novembre 2005
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berti paga le tasse su 10500 euro perchè è la somma dello stipendio base e dell'indennità garantita,che è un altra voce fissa
se poi non vola la sua parte variabile sarà bassa o tendente a zero e in quel caso il valore del cud si avvicinirebbe di molto al percepito reale netto dell'anno
uno che vola molto invece avrà un cud basso,rispetto a quanto percepito realmente,in quanto la parte variabile,in questo caso alta,è detassata al 50% e non è dentro il cud
o no?
Questo l'avevo capito anche da solo.

La domanda per Berti "era quanto guadagna", non "qual'è il suo imponibile fiscale" ?
La prima è una domanda da giornalista, la seconda da fiamme gialle. :D

Se ha risposto mostrando il CUD non ha risposto alla prima domanda.
 

airbusfamilydriver

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6 Febbraio 2006
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Questo l'avevo capito anche da solo.

La domanda per Berti "era quanto guadagna", non "qual'è il suo imponibile fiscale" ?
La prima è una domanda da giornalista, la seconda da fiamme gialle. :D

Se ha risposto mostrando il CUD non ha risposto alla prima domanda.
si si ma volevo capire se quello che ha scritto il giornalista è veritiero o meno
dal momento che lui(il giornalista) giustifica la mancanza di 7000 euro dal totale mensile che gli serve per arrivare a 115 mila l'anno,come un indennità sindacalista(chiamiamola così),e secondo me invece quei 7000 che gli mancano,sono appunto i 7366 di indennità garantita(x tutti in funzione dell'anzianità e del grado) che fanno sempre parte delle voci fisse
corretto?
insomma sto stefanato ha detto una cazzata?
 

Old Crow

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7 Giugno 2006
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si si ma volevo capire se quello che ha scritto il giornalista è veritiero o meno
dal momento che lui(il giornalista) giustifica la mancanza di 7000 euro dal totale mensile che gli serve per arrivare a 115 mila l'anno,come un indennità sindacalista(chiamiamola così),e secondo me invece quei 7000 che gli mancano,sono appunto i 7366 di indennità garantita(x tutti in funzione dell'anzianità e del grado) che fanno sempre parte delle voci fisse
corretto?
insomma sto stefanato ha detto una cazzata?
Telefona a Berti e fattelo spiegare !

Old Crow
 
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