Thread Alitalia da gennaio 2013


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UM78

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Cara Alitalia,
Io vorrei sapere perché sei l'unica compagnia INCAPACE di fare un check in ad un tuo passeggero con tuo biglietto su un volo con tuo code Sharing operato da Tarom, che è tuo partner Sky Tesm anche se te, te ne sei dimenticata (da anni) anche sul tuo sito di richiesta miglia non accreditate.

Se volo AF faccio il check in faccio il check in anche sui voli Tarom
Se volo KL faccio il check in faccio il check in anche sui voli Tarom
Se volo OS ( e nemmeno sono SKY team) faccio il check in anche sui voli Tarom

Solo se invece scelgo te, AZ, i tuoi operatori che te selezioni, non riescono a visualizzare la mappa dell'aereo, e quindi, per la tua INCAPACITÀ , dopo aver volato tutta la notte, domani mattina, al mio arrivo in quello schifo di FCO che solo te hai il coraggio di chiamare HUB, dovrò uscire, andare al banco RO, prendere la carta di imbarco che la tua INCAPACITÀ, non mi ha fornito, rifare i controlli e forse riuscire a prendere una caffè in quelle che solo te chiami lounge.

PS.
Vorrei sapere come mai solo a VCE, riescono sempre a farti il check in sul segmento in proseguimento con RO...
 

rommel

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31 Luglio 2008
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Chia
Interessante il seguente passaggio:
......la compagnia aerea avrebbe deciso la chiusura di tutte le basi a eccezione di Roma e Milano, con la concentrazione della attività internazionale a Fiumicino..........
Mi limito ad osservare che la creazione delle allora "famose" Basi esterne ( Torino , Venezia , Catania e mi pare ne manchi qualcuna) fu motivo di discussione da parte di Sabelli con le OOSS per settimane. Evidentemente era un problema sentito per la Compagnia e valeva la pena di litigare per migliorare la redditività.
Ora prima cominciano a rimandare indietro parte degli equipaggi di Torino , poi questa modificazione di VCE. Poche idee , ma.....

Anche la concentrazione delle attività internazionali su FCO è un colpo da maestro.
La LIN/FCO/LHR porterà certamente ad un incremento di pax...
 

EI-DSF

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9 Maggio 2012
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E base Torino? Prima chiamano gran parte degli aavv per comunicare loro il trasferimento a Milano e dopo alcuni giorni richiamano per dire che no, restate tutti a Torino...
Quando sento queste cose rabbrividisco, perché capisco che tutta la strategia di az, in fin dei conti, viene fatta così!!
 

Lattughino

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Molo Beverello - Napoli
E base Torino? Prima chiamano gran parte degli aavv per comunicare loro il trasferimento a Milano e dopo alcuni giorni richiamano per dire che no, restate tutti a Torino...
Quando sento queste cose rabbrividisco, perché capisco che tutta la strategia di az, in fin dei conti, viene fatta così!!
E' SEMPRE STATA COSI'.
La "programmazione" non è una parola ben conosciuta tra Magliana e palazzina RPU.
 

andreapinti

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andreapinti.com
Nuovo articolo del buon GD su ilsole24ore, nessuna rivelazione.
http://www.ilsole24ore.com/art/impr...assemblea-alitalia-202315.shtml?uuid=AbvgZOXH


Le perdite di Alitalia-Cai volano oltre i 200 milioni di euro nel 2012. I risultati saranno approvati lunedì 25 febbraio, un passivo superiore alle ultime, recenti stime, che collocavano la perdita a 180 milioni di euro.
I conti della compagnia presieduta da Roberto Colaninno sono peggiorati l'anno scorso, i soldi sono finiti, il capitale quasi azzerato dalle perdite. I venti soci italiani, i Capitani coraggiosi chiamati da Silvio Berlusconi nel 2008, litigano quasi su tutto. L'unica cosa sulla quale i soci dell'Alitalia-Cai sembrano d'accordo è la cacciata dell'amministratore delegato, Andrea Ragnetti. Per il resto gli azionisti litigano sulle strategie, sulla gestione con risultati in profondo rosso, sulla procedura per vendere le loro azioni e sul prestito soci varato ieri in alternativa a una ricapitalizzazione.
L'uscita di Ragnetti dovrebbe essere formalizzata la prossima settimana, entro la fine del mese, finora non c'è stato un accordo sulla buonuscita chiesta dal dirigente, partito da una pretesa di 4 milioni di euro. Con l'uscita di Ragnetti, arrivato un anno fa, non dovrebbe esserci un nuovo amministratore delegato, in via transitoria potrebbero essere attribuite alcune deleghe al vicepresidente Elio Catania e potrebbero salire di grado il direttore operazioni Giancarlo Schisano e il direttore finanziario Paolo Amato.
La spaccatura tra gli azionisti è stata confermata oggi dall'assemblea che ha approvato a maggioranza l'emissione di un prestito soci a favore della compagnia, per un massimo di 150 milioni di euro. Non tutto l'importo però sarà sottoscritto perché una parte dei soci è contraria.
La delibera è passata con l'87,44% dei voti dei presenti, in una riunione molto movimentata, con l'appoggio degli azionisti maggiori, tra cui Air France-Klm (il primo con il 25% del capitale), Emilio Riva che è il primo socio italiano (10,6%), Intesa Sanpaolo (10%).
Hanno votato contro quattro azionisti, proprietari del 12% del capitale: il fondo lussemburghese Equinocse guidato da Salvatore Mancuso, Solido Holding spa di Achille D'avanzo, G&C holding di Cosimo Carbonelli D'Angelo e Gfmc spa di Antonio Orsero. Ma altri cinque soci non hanno partecipato all'approvazione della delibera. Si è astenuta la Vitrociset di Edoarda Crociani. Non hanno partecipato all'assemblea altri quattro soci, titolari del 13% circa del capitale, tra cui il gruppo Toto, l'unico esperto di trasporto aereo tra i soci italiani, l'ex proprietario di Air One.
Nel complesso, i soci che hanno votato contro, assenti o astenuti possiedono il 26,6% del capitale. Il prestito, necessario perché Alitalia ha finito i soldi, si stima sarà sottoscritto per circa 120 milioni. Non è molto, quanto basta per mandare avanti la società fino all'estate. I primi versamenti cominceranno lunedì, le casse dell'azienda sono vuote e ci sono gli stipendi di febbraio da pagare.
Il prestito è una soluzione ponte, in attesa di sviluppi nel negoziato per trovare un compratore o una nuova soluzione. Il pretendente principale è Air France-Klm, che riconosce molto meno delle richieste dei soci italiani. Molti di loro contestano Colaninno e Intesa, vorrebbero che la ricerca di un compratore si allargasse ad altri vettori, in particolare Etihad di Abu Dhabi, che potrebbe acquisire al massimo il 49,9% perché non è dell'Unione europea. Il pallino resta in mano a Air France, che ha anche un diritto di prelazione, come gli altri soci, sulla vendita di azioni fino al prossimo 28 ottobre.
 

rommel

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Chia
Anche Ragnetti ci saluta ?

Alitalia, via Ragnetti
Rivoluzione al vertice
La compagnia chiude i conti con un rosso di 119 milioni

di Umberto Mancini

ROMA Alitalia cambia pilota. Con l’addio, peraltro annunciato, di Andrea Ragnetti che lascerà oggi la carica di amministratore delegato non godendo più della fiducia degli azionisti, ed il varo contestuale di una profonda riorganizzazione al vertice.

Sarà il consiglio di amministrazione, convocato per questa mattina, a definire il nuovo assetto e a far scattare, salvo sorprese, una vera rivoluzione. Ma la riunione, che si annuncia lunga e ad alta tensione, non dovrà solo affrontare la questione delle nomine. Il board esaminerà e darà l’ok ai conti del 2012 che si chiuderanno con una perdita netta di circa 280 milioni, mentre l’ebit si attesterà a meno 119 milioni. Risultati che vanno letti in un contesto di crisi generale che attanaglia tutte le compagnie. Anzi, per la verità, proprio l’Alitalia specialmente negli ultimi trimestri ha reagito bene, recuperando terreno.

RIORGANIZZAZIONE
C’è da dire che la riorganizzazione in arrivo sarà probabilmente solo transitoria. Una soluzione ponte in attesa dell’arrivo, magari tra pochi mesi o pochi giorni, di un manager esterno a cui affidare la cloche. Sistemato il dossier più spinoso, con il via libera al prestito da 150 milioni, gli azionisti hanno deciso di voltare pagina e chiudere l’esperienza con Ragnetti, peraltro apprezzato per il lavoro svolto in un anno ma da mesi in rotta di collisione con una buona fetta della compagine azionaria. L’intesa raggiunta nel week end, secondo quanto risulta al Messaggero, prevede un rafforzamento significativo dei poteri del comitato esecutivo nel quale i vicepresidenti Elio Catania e Salvatore Mancuso avranno un ruolo di primo piano. Spetterà infatti a loro dare l’indirizzo strategico e definire la rotta della compagnia. Inoltre, in una visione più collegiale rispetto a quella voluta fino ad ora dal presidente Roberto Colaninno, avranno un controllo più diretto sia del settore legale che di ambiti più strettamente operativi, come, ad esempio, i servizi a terra. Sempre al comitato esecutivo faranno poi riferimento sia Giancarlo Schisano che Paolo Amato, oggi rispettivamente a capo delle operazioni e direttore finanziario, che saranno promossi vice direttori generali con deleghe ampie nei settori degli acquisti e in quello delle vendite.

Un quadro, qualora fosse confermato in questi termini, nel quale emerge un ridimensionamento della figura di Colaninno. Del resto il presidente è stato contestato più volte in questi ultimi mesi e appare indebolito rispetto al passato. Soprattutto i piccoli azionisti lo hanno accusato di una gestione troppo accentrata e poco flessibile. E di aver un asse preferenziale con Air France. Non solo. Colaninno ma ancor più Ragnetti, manager scelto dal presidente, sono criticati per un piano industriale in cui i costi non sono stati sufficientemente tagliati e nel quale alcune previsioni si sono rivelate troppo ottimistiche. Ovviamente i diretti interessati la pensano in maniera diametralmente opposta e sono convinti, oggi più che mai, della bontà delle iniziative adottate. Così come della inevitabilità di un matrimonio con Air France.

BUSINESS PLAN
E’ probabile che la nuova riorganizzazione dei poteri, con il comitato esecutivo al centro, metta in campo al più presto un business plan diverso e per certi versi più ambizioso di quello precedente. Il cui focus non sia solo l’incremento dei ricavi e il marketing, ma anche una forte riduzione dei costi per aumentare i margini. L’obiettivo, condiviso da tutti gli azionisti, è recuperare terreno nonostante una fase di mercato difficile. Si vuole scongiurare il pericolo, paventato da più parti, che dopo l’estate sia necessario varare un altro aumento di capitale che si sommerebbe così al prestito ponte appena deliberato. Da qui la volontà di anticipare i tempi per un rilancio immediato in vista della stagione estiva che, come noto, tradizionalmente trascina i conti al rialzo.

Nei prossimi giorni sul tavolo del comitato esecutivo dovrebbe arrivare il responso di Rothschild, la banca d’affari incaricata di trovare un partner alternativo a Parigi. Lo stesso Colaninno del resto, pur avendo un rapporto privilegiato con i francesi, si è convinto della necessità di cercare sul mercato altre soluzioni per evitare una svendita della compagnia o comunque per spuntare un prezzo adeguato agli investimenti fatti. Una sfida non facile ma alla quale non si può rinunciare a priori. C’è da dire che le compagnie straniere interpellate, da Etihad ad Aeroflot, si sono tenute alla larga. Mossa tattica o no, gli azionisti italiani vogliono comunque giocare la partita con le mani libere e senza condizionamenti.
Messaggero
 

atlantique

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Ebit -119 milioni mi sembra plausibile
ALITALIA: RAGNETTI LASCIA, INTERIM A COLANINNO ++
IL PRESIDENTE ASSUME LE DELEGHE IN ATTESA SCELTA NUOVO A.D.
25 Febbraio , ANSA) - ROMA, 25 FEB - Andrea Ragnetti si è dimesso "da Consigliere e Amministratore Delegato di
Alitalia e di Air One, nonché da Direttore Generale di
Alitalia". Lo spiega la società indicando che "fino alla nomina di un nuovo A.d., il Consiglio di Amministrazione ha attribuito ad interim le deleghe al presidente Roberto Colaninno".(ANSA).
ALITALIA: RAGGIUNTA SOGLIA MINIMA FINANZIAMENTO SOCI 95 MLN
25 Febbraio (ANSA) - ROMA, 25 FEB - "E' stata raggiunta la soglia minima, 95 milioni di euro, di sottoscrizione" del prestito 'convertibile-convertendo' da parte dei soci a favore di Alitaliaapprovato la scorsa settimana dall'assemblea degli azionisti della compagnia fino a un massimo di 150 milioni di euro. Lo indica la società. (ANSA). ALITALIA: RAGNETTI LASCIA, INTERIM A COLANINNO (2)
25 Febbraio ANSA) - ROMA, 25 FEB - Roberto Colaninno, "coadiuvato dai due vice presidenti Elio Catania e Salvatore Mancuso - spiega la compagnia -, curerà il processo di ricerca del nuovo amministratore delegato". Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia ed Andrea Ragnetti "hanno concordato la risoluzione consensuale dei rapporti fra loro intercorrenti. Andrea Ragnetti ha quindi rassegnato le dimissioni da Consigliere e Amministratore Delegato di Alitalia e di Air One, nonché da Direttore Generale di Alitalia, dimissioni che il Consiglio di Amministrazione ha accettato".(ANSA). ALITALIA: CHIUDE CONTI 2012 CON PERDITE PER 280 MLN (2)
25 Febbraio ANSA) - ROMA, 25 FEB - Pesano sul risultato netto, spiega Alitalia, 91 milioni di euro di oneri dovuti a svalutazioni, manutenzioni e vendite di aerei, nell'ambito del rinnovamento della flotta conclusosi a dicembre 2012". Quanto ai conti del quarto trimestre, è "confermata l'inversione di tendenza nella seconda parte dell'anno rispetto ai primi 6 mesi del 2012": L'ultimo quarto dell'anno "chiude con un risultato operativo in pareggio". Il gruppo Alitalia"ha trasportato nel 2012 oltre 24 milioni e 275 mila passeggeri", con un "load factor (il tasso di riempimento degli aerei) a 74,6%, + 1,8% rispetto al 2011". Il numero dei passeggeri, "leggermente inferiore a quello del 2011" segue una riduzione dell'offerta del 2,6% per ottimizzare la capacità a fronte del forte calo di domanda dovuto alla crisi. La quota di mercato, nel 2012, sull'insieme dei tre segmenti, intercontinentale, internazionale e domestico, "rimane stabile a circa il 22,6%". Nel 2012 Alitalia "é la prima compagnia aerea d'Europa per regolarità dei voli, nel 2009 era fra le ultime in graduatoria". Cresce "la puntualità dei voli, (86,9%, + 1,5% rispetto al 2011)". Completato il rinnovamento della flotta operativa, Alitalia "oggi conta 140 aerei con una età media di circa 6,5 anni, contro i 9,3 anni di gennaio 2009".(ANSA).
 
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