Aeroporto Fiumicino. Proteste: stamattina è toccato ai lavoratori di Alitalia Maintenance Systems
Roma, Italia - A manifestare gli ex-dipendenti, sotto le bandiere di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo
(WAPA) - Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo: è allo sventolio di queste bandiere che stamattina si sono riuniti in protesta gli ex-dipendenti di Alitalia Maintenance Systems (Ams), la società che si occupa di Mro (Maintenance, repair and overhaul, manutenzione, riparazione e revisione) per motori d'aereo, intenzionata a delegare a terzi questo vitale tipo di attività. "Siamo qui perché abbiamo visto che da lunedì la compagnia sta inviando alla società Bedek, in Israele, dei motori che erano fermi e che dovevano rappresentare la 'Dote' per chi doveva rilanciare Alitalia Maintenance Systems. Non soddisfatta di questo, Alitalia sta tentando anche un altro brutto colpo: ovvero affidare alla stessa società Bedek un contratto di 10 anni per 500 milioni di Euro. Soldi che andrebbero fuori da questo Paese, per una commessa di revisione motori che fino al 30 settembre era svolta da Ams, qui all'aeroporto di Fiumicino", ha dichiarato il sindacalista Filt-Cgil Massimo Celletti.
Questi, che è anche ex-dipendente di Ams ha poi proseguito: "Chiediamo un intervento del ministero dello Sviluppo Economico, che ha seguito questa vertenza e che ha garantito la trattativa con chi era intenzionato a rilevare questa azienda. E ad Alitalia che non commetta passi che potrebbero compromettere il buon esito di questa vertenza, affidando la revisione dei motori a terzi. Il lavoro deve rimanere dov'era, in Italia".
Dunque, dopo i presidi di ieri, oddi la protesta si è spostata davanti alla sede di Alitalia, nell'area tecnica del "Leonardo da Vinci". (Avionews)