Thread Alitalia da ottobre 2018


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aa/vv??

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Re: Thread Alitalia settembre 2018: rotta verso l'ignoto

Per La Serie Gli Altri Ce La Fanno Noi No!
Dice che i dipendenti sono passati da 21mila a 16mila. Comunque qualche migliaio più che in AZ. Sarebbe interessante capire il rapporto terra/volo, così per avere un'idea di quale sia la zavorra reale del numero di dipendenti che tanto viene sbandierata come cancro delle sorti di Alitalia.
 

Vincenzo Bova

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Re: Thread Alitalia settembre 2018: rotta verso l'ignoto

Dice che i dipendenti sono passati da 21mila a 16mila. Comunque qualche migliaio più che in AZ. Sarebbe interessante capire il rapporto terra/volo, così per avere un'idea di quale sia la zavorra reale del numero di dipendenti che tanto viene sbandierata come cancro delle sorti di Alitalia.
16000 sono almeno 4000 in più di AZ, bisognerebbe capire quante macchine ha in flotta è in che rapporto frà LR e MR.

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AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Alitalia, perché ora i sindacati uniti minacciano lo sciopero

I lavoratori denunciano la mancanza di una prospettiva futura per l’azienda, mentre il 31 ottobre scadono Cig, contratto e procedura di vendita

Si fa decisamente incandescente il clima intorno all’Alitalia, mentre appaiono sempre più incerte le prospettive future dell’azienda. O almeno, questo è quello che pensano i lavoratori che, se non dovesse arrivare presto una risposta convincente da parte del governo, sono pronti ad avviare una fase di mobilitazione che potrebbe arrivare anche allo sciopero.
E le motivazioni sono quanto mai impellenti: tra trenta giorni, ovvero il prossimo 31 ottobre, scadono infatti la Cig, il contratto e la procedura di vendita. Senza contare che per metà dicembre andrebbe restituito il prestito ponte.
E in tutto questo il governo, che per bocca del ministro Toninelli aveva qualche tempo preannunciato la decisione voler preservare l’italianità dell’ex compagnia di bandiera, non ha ancora trovato il modo di concretizzare tali annunci.

Sindacati uniti

È proprio di fronte a questo vero e proprio stallo, che dura ormai da mesi, che la neonata Federazione nazionale del trasporto aereo (Fnta), che riunisce i piloti e gli assistenti di volo delle sigle professionali Anpac, Anpav e Anp, ha deciso di lanciare l'allarme preannunciando appunto una mobilitazione che potrebbe portare allo sciopero.
"Per quanto i risultati estivi siano stati positivi – ha spiegato il coordinatore della nuova sigla sindacale unitaria Stefano De Carlo -, le perdite consolidate al momento sono di 300 milioni e la compagnia chiuderà l'anno con perdite tra 400 e 500 milioni. La situazione – ha proseguito De Carlo - è tale che confrontando questi numeri con la cassa, pari a 700 milioni, a gennaio è tutto finito, i soldi non ci sono più".
È per questo che l’Fnta chiede con forza al governo di produrre delle "soluzioni in tempi molto rapidi: siamo già quasi oltre il tempo massimo. Un altro inverno noi abbiamo molti dubbi che Alitalia riesca a sopravvivere".

Una data fatidica

Ma prima che arrivi l’inverno, c’è un’altra data che potrebbe risultare quanto mai fatidica per il futuro stesso di Alitalia, ed è quella, già citata, del 31 ottobre prossimo.
Per quel giorno infatti è prevista innanzitutto la fine della Cassa integrazione (Cig) che coinvolge circa mille dipendenti. Poi scadrà il contratto, e sempre nella stessa giornata si chiuderanno i termini per la procedura di vendita, a proposito della quale, come già ricordato, il Governo, non ha ancora precisato come intenda tradurre la volontà di tenere il 51% dell’azienda in capo all'Italia.
In realtà, sul fronte vendita l’unica certezza è che al momento sul tavolo dei tre commissari straordinari rimangono aperti i fascicoli dei tre concorrenti ufficiali: la tedesca Lufthansa, l'inglese EasyJet, accompagnata dal fondo americano Cerberus, e l'ungherese Wizz air.
In tutto questo poi, come se non bastasse, entro il 15 dicembreAlitalia dovrà restituire i 900 milioni più interessi del prestito ponte, sul quale tra l’altro è anche aperta un'indagine dell'Ue. Insomma, un futuro a breve, che dire incerto è davvero poco.


https://www.panorama.it/economia/aziende/alitalia-perche-ora-sindacati-uniti-minacciano-lo-sciopero/
 

Beppe74

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4 Dicembre 2014
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Difficile Stabillirlo!
Alitalia, perché ora i sindacati uniti minacciano lo sciopero

I lavoratori denunciano la mancanza di una prospettiva futura per l’azienda, mentre il 31 ottobre scadono Cig, contratto e procedura di vendita
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Si fa decisamente incandescente il clima intorno all’Alitalia, mentre appaiono sempre più incerte le prospettive future dell’azienda. O almeno, questo è quello che pensano i lavoratori che, se non dovesse arrivare presto una risposta convincente da parte del governo, sono pronti ad avviare una fase di mobilitazione che potrebbe arrivare anche allo sciopero.
E le motivazioni sono quanto mai impellenti: tra trenta giorni, ovvero il prossimo 31 ottobre, scadono infatti la Cig, il contratto e la procedura di vendita. Senza contare che per metà dicembre andrebbe restituito il prestito ponte.
E in tutto questo il governo, che per bocca del ministro Toninelli aveva qualche tempo preannunciato la decisione voler preservare l’italianità dell’ex compagnia di bandiera, non ha ancora trovato il modo di concretizzare tali annunci.

Sindacati uniti

È proprio di fronte a questo vero e proprio stallo, che dura ormai da mesi, che la neonata Federazione nazionale del trasporto aereo (Fnta), che riunisce i piloti e gli assistenti di volo delle sigle professionali Anpac, Anpav e Anp, ha deciso di lanciare l'allarme preannunciando appunto una mobilitazione che potrebbe portare allo sciopero.
"Per quanto i risultati estivi siano stati positivi – ha spiegato il coordinatore della nuova sigla sindacale unitaria Stefano De Carlo -, le perdite consolidate al momento sono di 300 milioni e la compagnia chiuderà l'anno con perdite tra 400 e 500 milioni. La situazione – ha proseguito De Carlo - è tale che confrontando questi numeri con la cassa, pari a 700 milioni, a gennaio è tutto finito, i soldi non ci sono più".
È per questo che l’Fnta chiede con forza al governo di produrre delle "soluzioni in tempi molto rapidi: siamo già quasi oltre il tempo massimo. Un altro inverno noi abbiamo molti dubbi che Alitalia riesca a sopravvivere".
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Una data fatidica

Ma prima che arrivi l’inverno, c’è un’altra data che potrebbe risultare quanto mai fatidica per il futuro stesso di Alitalia, ed è quella, già citata, del 31 ottobre prossimo.
Per quel giorno infatti è prevista innanzitutto la fine della Cassa integrazione (Cig) che coinvolge circa mille dipendenti. Poi scadrà il contratto, e sempre nella stessa giornata si chiuderanno i termini per la procedura di vendita, a proposito della quale, come già ricordato, il Governo, non ha ancora precisato come intenda tradurre la volontà di tenere il 51% dell’azienda in capo all'Italia.
In realtà, sul fronte vendita l’unica certezza è che al momento sul tavolo dei tre commissari straordinari rimangono aperti i fascicoli dei tre concorrenti ufficiali: la tedesca Lufthansa, l'inglese EasyJet, accompagnata dal fondo americano Cerberus, e l'ungherese Wizz air.
In tutto questo poi, come se non bastasse, entro il 15 dicembreAlitalia dovrà restituire i 900 milioni più interessi del prestito ponte, sul quale tra l’altro è anche aperta un'indagine dell'Ue. Insomma, un futuro a breve, che dire incerto è davvero poco.

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https://www.panorama.it/economia/aziende/alitalia-perche-ora-sindacati-uniti-minacciano-lo-sciopero/
Caro Contribuente Per Te Alitalia..CONTINUAAAAAAAAAAAAA! Complimenti.
 

ripps

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17 Giugno 2017
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Ancora indefinita ma possibile l’alleanza tra Fs e Alitalia. Fs ha "contatti continui" con Alitalia e Governo e in tempi brevi, presumibilmente entro la fine dell'anno, "credo che si potrà giungere alla migliore soluzione possibile" per il futuro della compagnia aerea. Il presidente della società ferroviaria, Gianluigi Castelli, ha confermato l'interesse verso Alitalia ma non ha specificato se in ballo ci sia da parte di Fs un'acquisizione del capitale dell'aviolinea. "Fornire qualsiasi dettaglio ora è prematuro", ha aggiunto, visto che "i punti sono numerosi e gli scenari molto complessi".


http://www.conquistedellavoro.it/attualità/fs-alitalia-alleanza-possibile-1.14521
 

Paolo_61

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Ancora indefinita ma possibile l’alleanza tra Fs e Alitalia. Fs ha "contatti continui" con Alitalia e Governo e in tempi brevi, presumibilmente entro la fine dell'anno, "credo che si potrà giungere alla migliore soluzione possibile" per il futuro della compagnia aerea. Il presidente della società ferroviaria, Gianluigi Castelli, ha confermato l'interesse verso Alitalia ma non ha specificato se in ballo ci sia da parte di Fs un'acquisizione del capitale dell'aviolinea. "Fornire qualsiasi dettaglio ora è prematuro", ha aggiunto, visto che "i punti sono numerosi e gli scenari molto complessi".


http://www.conquistedellavoro.it/attualità/fs-alitalia-alleanza-possibile-1.14521
Insomma anche FS non ha molta voglia di metterci il grano.
Preparatevi alla colletta sulla piattaforma Russeau.
 

13900

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Bisogna vedere di cosa si occupano i 4000 dipendenti forse hanno gli hangar e fanno manutenzione pesante in house come la TAP oppure vendono servizi di Maintenance a terzi.

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IB ha un grosso ramo maintenance (fa engine overhaul per il gruppo e per diversi clienti esterni), oltre a fare il ground handling in mezza Spagna, dove e' sostanzialmente l'unico provider.
 

ripps

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Roma, 4 ott. (AdnKronos) – La convocazione dei sindacati su Alitalia, annunciata dal ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, per il 12 ottobre prossimo “è un segnale positivo”. A sottolinearlo è Stefano De Carlo, il coordinatore della neonata Fnta, Federazione nazionale del trasporto aereo, cui aderiscono le associazioni di categoria, Anpac, Anpav e Anp e che, soltanto due giorni fa, aveva manifestato forte preoccupazione sulla situazione in cui versa la compagnia.
“Questo annuncio è più che tempestivo rispetto all’allarme che abbiamo lanciato”, commenta De Carlo. “Ora- dice – ci aspettiamo che dalla fase degli annunci si passi a quella delle soluzioni concrete. Il segnale che arriva oggi è, dunque, importante sia per tutti i lavoratori di Alitalia, che stanno lavorando bene e che ce la stanno mettendo tutta, ma anche per i passeggeri che devono prenotare voli e comprare i biglietti. E’ importante che tutti abbiano una prospettiva di certezza e di continuità della compagnia”.
“Se il nostro allarme ha contribuito alla convocazione del tavolo, è positivo ed è quello che volevamo. Dopo gli annunci, che conosciamo tutti, era necessaria una scossa per dare il via alla fase in cui invece bisogna trovare le soluzioni”, aggiunge De Carlo ricordando che “si stanno avvicinando date delicate”, dalla scadenza, a fine mese, della procedura di vendita alla scadenza dei contratti di lavoro e della cassa integrazione. Dall’incontro del 12 ottobre, “attendiamo la conferma della volontà del governo di capitalizzare l’azienda, di ridare centralità alla compagnia nella capacità di gestire i flussi turistici e di non lasciarli ad altri vettori”.
 

Vincenzo Bova

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IB ha un grosso ramo maintenance (fa engine overhaul per il gruppo e per diversi clienti esterni), oltre a fare il ground handling in mezza Spagna, dove e' sostanzialmente l'unico provider.
Mi sembra anche TAP che è un pò più piccola di IB ha la manutenzione in House ed anche loro hanno fanno Engine Overhaul, cmq il costo della revisione motori incide molto purtroppo AZ non ha più l' officina motori.
Almeno con la gestione commissariale sono rientrate le manutenzioni pesanti che prima si facevano fuori, nell' ultimo anno hanno fatto due riconfigurazione cabina per dei A340 di HIFLY.

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Insubria
Da "Il fatto quotidiano" del 04-10

Gaetano Intrieri, il consulente di Toninelli si è dimesso. Era stato condannato per bancarotta e il cv risultava “gonfiato”

L'uomo, come anticipato da La Verità lo scorso 14 settembre, ha riportato una condanna definitiva per aver distratto quasi mezzo milione di euro dalla compagnia aerea Gandalf. Nelle settimane successive, Il Foglio e il professor Riccardo Puglisi avevano anche "smontato" alcune parti del suo curriculum vitae. Poi negli scorsi giorni il passo indietro con le dimissioni dalla Struttura di missione del ministero delle Infrastrutture

La condanna definitiva per bancarotta fraudolenta, il curriculum con esperienze in McKinsey e un master al Mit di Boston. E anche alcune frasi sessiste su Twitter. Così, alla fine, Gaetano Intrieri, esperto del settore aeronautico scelto come consulente nella Struttura di missione del ministero delle Infrastrutture, ha lasciato il suo incarico. Le sue dimissioni dalla commissione che sta analizzando i costi-benefici delle Grandi opere risalgono al 27 settembre.

L’uomo, come anticipato da La Verità lo scorso 14 settembre, ha riportato una condanna definitiva per aver distratto quasi mezzo milione di euro dalla compagnia aerea Gandalf della quale era amministratore delegato per “vantaggio patrimoniale personale”. Una storia che risale al 2004, sulla quale la Cassazione aveva emesso la sentenza definitiva nel novembre 2017. In sostanza, confessò Intrieri davanti al pm Pietro Errede, quei soldi “sono serviti per appianare i miei debiti con Banca Intesa”.

Nel corso del dibattimento, i suoi difensori hanno poi cercato di sostenere che le confessioni furono rese “in una situazione difficile”. Ma gli ermellini hanno smontato la tesi definendola “priva di concludenza” e confermato la condanna a 3 anni e 6 mesi, ridotta a 2 anni e 4 mesi con le attenuanti generiche e cancellata dall’indulto del 2006. Al Fatto Quotidiano, il consulente del ministero disse che “la condanna era giusta, ma avrei rifatto tutto”.

Secondo quanto raccontava Intrieri sul proprio profilo Twitter, negli scorsi mesi ha aiutato il ministero delle Infrastrutture guidato da Danilo Toninelli sia sulla questione del contratto dell’Air Force Renzi (“Il contratto l’ho smontato io”, sosteneva) che sul dossier relativo ad Enav e Fiumicino. Avrebbe voluto proseguire il suo lavoro, ma nel corso dei giorni sono emerse anche discrepanze nel suo curriculum vitae.

Come ricostruito dal professor Riccardo Puglisi e da Il Foglio, il cv di Intrieri sarebbe stato gonfiato almeno nella parte in cui dichiara di aver conseguito un master in Business Administration al Mit di Boston e di aver lavorato per otto anni in McKinsey, una delle più grandi società al mondo di consulenza. Ma nell’Alumni Center di McKinsey non risultava alcun Gaetano Intrieri e da Boston, a specifica domanda di Puglisi, il Mit rispose di non avere”traccia di un alcuna persona registrata come studente con questo nome”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/20...ancarotta-e-il-cv-risultava-gonfiato/4667627/
 

ripps

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17 Giugno 2017
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"Ritengo difficile rispettare la scadenza del 31 ottobre per Alitalia". Così si esprime il segretario della commissione Bilancio della Camera dei deputati, l'onorevole Stefano Fassina di Liberi e Uguali, ai microfoni di AVIONEWS. La situazione del vettore aereo è stata uno dei punti toccati nell'intervista, e secondo l'onorevole sembra sempre più possibile un "prolungamento del mandato dei tre commissari", ma perché ciò accada sarebbe necessario "un nuovo prestito poiché la situazione attuale di cassa non permetterebbe di pagare il prestito ponte da 900 milioni di Euro". Le parole di Luigi Di Maio per il quale entro il 31 ottobre ci sarà il closing fanno ben sperare il deputato, anche se rimane scettico sulle effettive possibilità e avverte: "la scadenza è decisiva poiché non scadrà solo il mandato dei tre commissari, ma anche il contratto collettivo dei lavoratori e la cassa integrazione". Proprio i lavoratori dovrebbero essere tutelati ed "è giusto e comprensibile -continua Fassina- che si mobilitino minacciando di scioperare".Il punto di vista dell'esponente di LeU non cambia però sui futuri partner della compagnia, perché questi dovranno "essere sì italiani, ma pubblici con caratteristiche e capacità di investimento adeguate ad Alitalia".

L'altro punto toccato dall'onorevole riguarda le concessioni aeroportuali e le nuove tariffe proposte da Aeroporti di Roma, per le quali "abbiamo presentato un'interrogazione parlamentare perché il rendimento di AdR è simile a quello della concessione autostradale". Il Governo ha risposto ricordando che "una recente legge europea revisionerà i meccanismi derogatori delle concessioni aeroportuali, rendendo obbligatoria la modifica di queste". Il progetto di espansione dello scalo di Roma-Fiumicino Fassina lo ha apostrofato come "un'operazione speculativa che non deve essere fatta, perché esistono porgetti seri che permettono di ampliare le strutture rimanendo nei confini attuali". In chiusura l'auspicio affinché vengano riformati gli enti di controllo dei trasporti italiani. Porre in capo all'Autorità di regolazione dei trasporti (Art) i controlli su tutte le tipologie di trasporto, autostradale, ferroviario, aereo, per avere un Ente terzo adeguatamente attrezzato.
 
Stato
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