Thread Alitalia da ottobre 2018


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ripps

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17 Giugno 2017
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Roma, 4 ott. (askanews) - L'Alitalia, a quanto si apprende, ha rinnovato la richiesta di cassa integrazione straordinaria in vista della scadenza dell'attuale Cigs fissata al 31 ottobre prossimo.

La nuova richiesta avanzata ai sindacati riguarda 1.570 lavoratori, meno dei 1.680 della Cigs in corso. Nello specifico, la richiesta di nuova Cigs riguarda 950 dipendenti su terra, 100 piloti, 100 comandanti e 420 assistenti di volo. La nuova Cigs dovrebbe quindi partire il primo novembre fino al 23 marzo del 2019.

Al momento non è stata ancora fissata nessuna convocazione al ministero del Lavoro sull'avvio della procedura della nuova Cigs.
 

AZ 1699

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11 Marzo 2006
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Ticino
Roma, 4 ott. (askanews) - L'Alitalia, a quanto si apprende, ha rinnovato la richiesta di cassa integrazione straordinaria in vista della scadenza dell'attuale Cigs fissata al 31 ottobre prossimo.

La nuova richiesta avanzata ai sindacati riguarda 1.570 lavoratori, meno dei 1.680 della Cigs in corso. Nello specifico, la richiesta di nuova Cigs riguarda 950 dipendenti su terra, 100 piloti, 100 comandanti e 420 assistenti di volo. La nuova Cigs dovrebbe quindi partire il primo novembre fino al 23 marzo del 2019.

Al momento non è stata ancora fissata nessuna convocazione al ministero del Lavoro sull'avvio della procedura della nuova Cigs.
Scusate ma "normalmente" si può stare in Cigs a vita? E si tratta anche per questo caso della Cigs speciale ad hoc per Alitalia o è quella a cui possiamo accedere tutti noi comuni mortali di +o- 1000€ al mese?
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Toto perde la causa per Alitalia, ai vecchi soci Cai 60 milioni

Un contenzioso durato dieci anni, il risarcimento alle banche ex azioniste di Alitalia per la fusione per incorporazione di Air One

Un’eredità scomoda. Un’eredità che i giudici hanno valutato in 60 milioni di euro. A dover pagare (e ha già cominciato a farlo) Toto Holding, la capogruppo della galassia di interessi e partecipazioni riconducibili all’imprenditore abruzzese Carlo Toto, concessionario anche della strada dei Parchi A24 Roma-L’Aquila. A dover essere rimborsati i vecchi azionisti della cordata Cai, quella dei «capitani coraggiosi» che nel 2008 salvò Alitalia prima di dover azzerare la propria partecipazione in seguito ai due fallimenti del 2013 e del 2017. Dopo anni di contenziosi, non ancora terminati perché ci sono alcune pendenze ancora aperte, Toto Holding ha firmato un accordo transattivo con Cai, i cui soci sono tra gli altri Intesa Sanpaolo, Unicredit, la Immsi di Colaninno, Atlantia.

Toto Holding ha onorato le rate di pagamento per un ammontare complessivo di 29 milioni incluso gli interessi. Il debito residuo risulta ora, si legge nel bilancio 2017, di 31,8 milioni di cui 18,5 milioni da corrispondere entro quest’anno. Alla base del risarcimento c’è soprattutto il modo in cui è avvenuta l’operazione di incorporazione della compagnia Air One in Alitalia. Il collegio Arbitrale ha sancito la «violazione delle dichiarazioni e garanzie in materia fiscale» con cui Toto ha venduto a Cai la partecipazione in Air One, tra cui l’inusuale conferimento in Alitalia di un ramo d’azienda, cosiddetto ex zuccherificio. Per onorare il debito Toto Holding ha perfezionato il pegno sulle azioni delle controllate Toto Real Estate e Parchi Global Services.

Sono diversi i motivi di frizione tra Toto e la compagine Cai. Dai contratti di leasing per i 70 Airbus forniti dall’holding AP Fleet ad Alitalia che Toto acquistava attraverso questa scatola irlandese per poi affittarli ad Alitalia a canoni elevati fino alla gestione di mille precari che erano in organico ad Air One e Alitalia si trovò costretta ad assumere. Cinque anni fa Enrico Laghi, all’epoca nel consiglio di Alitalia e ora uno dei tre commissari straordinari della compagnia, stimò un danno di 150 milioni.

https://www.corriere.it/economia/18...ni-d3d576f6-c80e-11e8-95ee-ea5556d06e7a.shtml
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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Alitalia, Fabio Lazzerini diventa chief business officer
05/10/2018 15:15

Al manager la responsabilità anche dello sviluppo del network e non solo delle vendite, del marketing e revenue management come precedentemente

Nuovo ruolo per Fabio Lazzerini in Alitalia, che da chief commercial officer con responsabilità anche del revenue management viene incaricato di tutto il business della compagnia, dunque lo sviluppo del network.

Lazzerini diventa così chief business officer, mentre all'altro capo della linea di management, sempre più accentrata secondo le direttive dei commissari straordinari, c'è Massimo Iraci con la supervisione delle operazioni di volo.

La compagnia ha chiesto la prosecuzione della cassa integrazione fino al 23 marzo 2019 e il prossimo venerdì 12 ottobre si terrà l'incontro con i sindacati al Mise.

Nel frattempo, il ministro dello sviluppo economico e ministro del lavoro e delle politiche sociali, nonché vicepresidente del Consiglio dei ministri Luigi Di Maio dichiara alla stampa che "il controllo statale non è un tabù". p.ba.

GV
 

ripps

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17 Giugno 2017
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Chi li mette i soldi?...…

Roma, 5 ott. (askanews) - Le Fs si chiamano fuori dalla partecipazione nel capitale dell'Alitalia, specificando di essere interessati a sinergie di sistema, ma non a operazioni finanziarie.
"Trasporto regionale, alta velocità, logistica e digitalizzazione per nuovi servizi ai clienti pendolari sono le priorità e le sfide industriali messe al centro del prossimo Piano industriale, a cui stiamo lavorando già da agosto - ha dichiarato l'ad di Fs, Gianfranco Battisti a margine dell'incontro con alcuni delegati delle associazioni del settore dei trasporti della Grecia - al momento l'unico interesse è lo sviluppo industriale del Gruppo in Europa, nostro mercato domestico, e non siamo interessati a partecipazioni finanziarie in altre società".
Fonti vicine all'azienda hanno poi chiarito che con l'Alitalia sono possibili sinergie di sistema nell'ottica del trasporto intermodale, ma, al momento, la priorità del gruppo è focalizzata sul miglioramento del trasporto pendolari come specificato nel piano industriale, senza possibilità di operazioni finanziarie.
 
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Farfallina

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23 Marzo 2009
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Chi li mette i soldi?...…

Roma, 5 ott. (askanews) - Le Fs si chiamano fuori dalla partecipazione nel capitale dell'Alitalia, specificando di essere interessati a sinergie di sistema, ma non a operazioni finanziarie.
"Trasporto regionale, alta velocità, logistica e digitalizzazione per nuovi servizi ai clienti pendolari sono le priorità e le sfide industriali messe al centro del prossimo Piano industriale, a cui stiamo lavorando già da agosto - ha dichiarato l'ad di Fs, Gianfranco Battisti a margine dell'incontro con alcuni delegati delle associazioni del settore dei trasporti della Grecia - al momento l'unico interesse è lo sviluppo industriale del Gruppo in Europa, nostro mercato domestico, e non siamo interessati a partecipazioni finanziarie in altre società".
Fonti vicine all'azienda hanno poi chiarito che con l'Alitalia sono possibili sinergie di sistema nell'ottica del trasporto intermodale, ma, al momento, la priorità del gruppo è focalizzata sul miglioramento del trasporto pendolari come specificato nel piano industriale, senza possibilità di operazioni finanziarie.
Ok, con la news precedente della sconfitta nel braccio di ferro Lega - 5 stelle da parte di quest'ultimi diventa comprensibile l'agitazione dei sindacalisti che ormai avevano fatto la bocca buona alla nazionalizzazione che pare saltare. E se salta la nazionalizzazione potrebbe andare avanti a questo punto la svendita a LH che probabilmente si prenderebbe tipo 3500 dipendenti focalizzandosi sul progetto Low cost essendo interessata principalmente agli slot di LIN per Eurowings. E dopo averli fatti scappare mi sa che con i tedeschi Di Maio farà più fatica a non farsi umiliare salvando la faccia come fatto con gli indiani per ILVA chiudendo per un accordo perfino peggiore di quello predisposto da Calenda.

In ogni caso la "fuga" di FS è positiva in quanto toglie le possibilità di una nazionalizzazione "vendibile" come operazione di sistema.
 

ripps

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17 Giugno 2017
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Ok, con la news precedente della sconfitta nel braccio di ferro Lega - 5 stelle da parte di quest'ultimi diventa comprensibile l'agitazione dei sindacalisti che ormai avevano fatto la bocca buona alla nazionalizzazione che pare saltare. E se salta la nazionalizzazione potrebbe andare avanti a questo punto la svendita a LH che probabilmente si prenderebbe tipo 3500 dipendenti focalizzandosi sul progetto Low cost essendo interessata principalmente agli slot di LIN per Eurowings. E dopo averli fatti scappare mi sa che con i tedeschi Di Maio farà più fatica a non farsi umiliare salvando la faccia come fatto con gli indiani per ILVA chiudendo per un accordo perfino peggiore di quello predisposto da Calenda.

In ogni caso la "fuga" di FS è positiva in quanto toglie le possibilità di una nazionalizzazione "vendibile" come operazione di sistema.

Quindi? Che succede ora? Con FS che si sfila, chi rimane?

LO Stato direttamente?

Credo il progetto Toninelli a questo punto diventa piu' difficile o sbaglio?

Lo chiedo ai piu' esperti
 

Efato

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2 Agosto 2013
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Alitalia, Fabio Lazzerini diventa chief business officer
05/10/2018 15:15

Al manager la responsabilità anche dello sviluppo del network e non solo delle vendite, del marketing e revenue management come precedentemente

Nuovo ruolo per Fabio Lazzerini in Alitalia, che da chief commercial officer con responsabilità anche del revenue management viene incaricato di tutto il business della compagnia, dunque lo sviluppo del network.

Lazzerini diventa così chief business officer, mentre all'altro capo della linea di management, sempre più accentrata secondo le direttive dei commissari straordinari, c'è Massimo Iraci con la supervisione delle operazioni di volo.

La compagnia ha chiesto la prosecuzione della cassa integrazione fino al 23 marzo 2019 e il prossimo venerdì 12 ottobre si terrà l'incontro con i sindacati al Mise.

Nel frattempo, il ministro dello sviluppo economico e ministro del lavoro e delle politiche sociali, nonché vicepresidente del Consiglio dei ministri Luigi Di Maio dichiara alla stampa che "il controllo statale non è un tabù". p.ba.

GV
La fantasia non manca mai
 

filippo.c

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10 Ottobre 2013
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BRI
Io non sono un esperto e di certo non lo so, ma credo che c'entrino qualcosa gli unicorni e la marmotta della Milka che fa il cioccolato...
Da quasi inesperto totale (qualcosina l'ho studiata), condivido il tuo pensiero, ma mi piacerebbe leggere qualcuno che sa in che condizioni si verificherebbe per farmi un'idea delle possibilità che accada.

Ah, sia chiaro, io sono completamente contrario a ciò. Come ho scritto più volte, ritenevo l'opzione Lufthansa l'unica sensata.
 

TapiroVolante

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Come ho scritto più volte, ritenevo l'opzione Lufthansa l'unica sensata.
Temo che sia più facile che un A380 passi per la cruna di un ago, che LH si pigli AZ senza averne il controllo totale (e quello temo che la politica nostrana non glielo mollerà neanche sotto minaccia nucleare...)
 

filippo.c

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BRI
Temo che sia più facile che un A380 passi per la cruna di un ago, che LH si pigli AZ senza averne il controllo totale (e quello temo che la politica nostrana non glielo mollerà neanche sotto minaccia nucleare...)
Eh, lo so. Infatti mi riferivo a quando LH voleva il 100% con la "dieta dimagrante".
 

belumosi

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Grazie. Bene, possiamo stare tranquilli.
In teoria è come dice Paolo, in pratica la partita è sostanzialmente politica. Ricorda che la UE non ha considerato aiuto di stato l'investimento delle Poste, azienda controllata al 100% dallo stato italiano. Ed era un investimento che serviva palesemente solo per ritardare il fallimento di CAI. Alla faccia del mercato e dei suoi criteri.
 
Stato
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