Thread Alitalia / Etihad - Parte I


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billypaul

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Re: Thread Alitalia / Etihad

sole 24 ore

Hogan ha ripetuto i punti chiave per il negoziato fissati da Etihad e confermati nella bozza di piano industriale inviata a Roma il 4 aprile, che ha causato la frenata nel negoziato, perché il vertice e i principali soci di Alitalia si sono trovati di fronte a dure condizioni. Queste sono la richiesta di tagliare il costo del lavoro con circa 3.000 esuberi secchi; la ristrutturazione del debito per 400 milioni di euro cui Intesa, UniCredit e le altre banche dovrebbero rinunciare, trasformandoli in capitale

repubblica:

il gruppo del Golfo avrebbe chiesto un taglio netto di 2.300 persone portando Alitalia alle 10mila unità. A farne le spese saranno i dipendenti degli uffici oltre a assistenti di volo e piloti. I sindacati hanno già sbarrato la porta e sono pronti a dare battaglia. Ma è probabile che alla fine, grazie anche all'intervento del governo che è stato informato delle possibili pesanti ricadute occupazionali, si arrivi ad una riduzione di 1.500 e 1.900 persone. Di queste, un migliaio impiegate negli uffici potrebbero essere ricollocate in altre aziende mentre agli altri, ( da 300 a 600 tra hostess e piloti) potrebbe essere proposto il trasferimento "volontario" nel Golfo.

Lupi ha smentito categoricamente tagli ieri sera...
Vedremo se sarà sbugiardato per l'ennesima volta.
 

DusCgn

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Re: Thread Alitalia / Etihad

[....]

SVALUTAZIONE DI AIRONE
Etihad ha suggerito un impairment test del bilancio 2013 la cui approvazione è stata rinviata a giugno per verificare l’adeguatezza delle poste consuntivate. Sembra scontato che, a seguito della due diligence conclusa, gli arabi vogliano svalutare l’avviamento delle attività AirOne e qualche altra voce. Ciò avrebbe un impatto sul valore di Cai comportando un’ulteriore diluizione dei soci, banche e Poste in testa. A valle delle rettifiche si ipotizza una ricapitalizzazione che il partner potenziale vorrebbe aprire anche ad alcuni degli attuali soci. Abu Dhabi potrebbe tirarsi dietro Atlantia - interessata alle sinergie fra Adr e l’aeroporto arabo - oltre a Poste e probabilmente anche il gruppo Percassi.


Uno degli elementi abbastanza fermi dell’offerta sarebbe l’ammontare dell’investimento: 560 milioni di dollari, pari a circa 428 milioni di euro. Circa 300 milioni verrebbero destinati al nuovo aumento di capitale, la parte restante si tradurrebbe in un finanziamento-soci per l’attività corrente e per acquisire una serie di slot, tra cui alcuni a Londra. In base alla valutazione di Cai conseguente al maquillage, la quota di Etihad dovrebbe attestarsi attorno a 40%: i numeri dipenderanno dall’entità della riduzione cui verrebbe sottoposto il patrimonio.

http://www.quotidianodipuglia.it/ec..._soci_dipendenti_governo/notizie/629272.shtml

Vogliono ricomprare slot a LHR per caso?
 

Vortigern

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10 Ottobre 2013
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Re: Thread Alitalia / Etihad

C'è un parallelismo che non mi ha mai del tutto convinto e di cui non riesco a capirne pienamente le ragioni di un epilogo molto differente.

Se si guardano agli scali di LIN, MXP da una parte e CIA e FCO dall'altra ci sono storicamente e logisticamente molte somiglianze, anche se poi i fatti seguiti sono stati molto differenti.

Sia Ciampino che Linate sono quelli che spesso in maniera abusata si definiscono "city airport". Ovvero aeroporti di dimensioni medie, con una sola pista, un terminal piccolo e la maggior vicinanza alla città rispetto agli "hub" (anche qui termine stra abusato anche in maniera impropria) di Malpensa e Fiumicino.

A Roma quando a inzio anni 60 si inaugurò l'aeroporto Leonardo Da Vinci a Fiumicino le compagnie che precedentemente servivano la capitale su Ciampino si sono trasferite mi sembra in maniera spontanea e senza costrizioni vedendo nel nuovo aeroporto spontaneamente una maniera più efficace di volare a Roma rispetto al vecchio scalo cittadino.
Nè negli anni a seguire c'è mai stato il bisogno di "castrare" dall'alto con decreti legge l'aeroporto G.B.Pastine, limitandone le destinazioni servibili, frequenze etc. I limiti sono quelli come in tutti gli aeroporti..strutturali.
Non mi sembra di ricordare compagnie che facevano carte false per tornare a CIA, nonostante potessero tranquillamente farlo.


Sia Ciampino che Linate inoltre sono da sempre i punti di riferimento dell'aviazione generale e d'affari delle due città che servono...eppure tralasciando gli ultimi 10-15 anni in cui si è inserito il nuovo fenomeno del volare lowcost (precedentemente praticamente sconosciuto), l'aeroporto di Ciampino era, dal punto di vista dell'aviazione civile, quasi nullo. Poca, pochissima roba.

Così come quando si inaugurò FCO, i voli si spostarono da CIA......quando nel 1998 si inaugurò il vero aeroporto di Malpensa 2000 non seguì un altrettanto spostamento spontaneo verso la brughiera.
Insomma chi si spostava lo faceva decisamente suo malgrado, furono obbligatori decreti legge per castrare l'aeroporto di Linate nelle destinazioni e nelle frequenze per portare linfa vitale al nuovo aeroporto.....e dopo 16 anni possiamo dire che è stato uno sforzo abbastanza vano visti i risultati (rispetto a quello che si diceva all'inaugurazione sarebbe stata "La Malpensa"...il famoso hub più importante del sud Europa, qualcosa che poteva rivaleggiare con CDG, AMS, FRA, si diceva...).

Insomma se Linate comunque è tuttora l'unico aeroporto contingentato per legge in Europa, qualcosa di strano ci deve essere che non trova parallelismi con altre situazioni.
Malpensa è semplicemente un equivoco: Si è pensato molto in grande (Moderno Hub del Nordovest, servito da una compagnia "importante" come avrebbe potuto essere la JV KLM-AZ).....ma poi, in fase progettuale/realizzativa, la nazione ha dato il peggio di se......ed è rimasta solo un'altra ottima idea pessimamente trasformata in realtà.

Aeroporto assolutamente non innovativo e già obsoleto al momento della sua inaugurazione (ricordo benissimo di Aver Volato da Changi nel 1992....e, da povera ancor giovane anima innocente, mi aspettavo che un aeroporto Italiano, inaugurato nel 1998, fosse quantomeno equivalente.......)...Con il Terminal principale ubicato male (logica avrebbe voluto che fosse collocato tra le piste...Come nel futuro BER...o, più semplicemente, almeno nella posizione del preesistente terminal Ora T2), inaugurato privo di Collegamenti con Milano.....e di collegamenti veloci e diretti con quello che avrebbe dovuto essere il suo bacino di alimento principale, cioè Torino, Genova, Milano e tutti i territori ivi compresi.

Rimane infatti piuttosto logico che, se si fosse potuto accedere a MXP con collegamenti veloci, comodi e frequenti da tutte queste località sin dal primo giorno....la storia sarebbe stata ben differente.
 

falco108

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8 Novembre 2012
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Alitalia, slitta cda in attesa della lettera di
intenti di EtihadNon c'è
ancora una nuova data per la riunione del
board, ma l'offerta per
l'acquisizione della compagnia italiana
dovrebbe arrivare entro lunedì
 

gbon

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21 Agosto 2013
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Ho volato ieri Air Serbia e ho preso dal loro giornale di bordo la mappa dei voli Air Serbia e Etihad.

Come si può vedere immediatamente, Alitalia è il partner ideale, potendo coprire Sud America e Nord America, nonchè parte dell'Africa, su cui Etihad è molto debole. Resta da capire se ci potrà essere competizione interna con Air Berlin. Se fossi LH o BA-IB, sarei molto preoccupato.

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Milanello

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10 Novembre 2009
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Re: Thread Alitalia / Etihad

che vergogna, mai visto in europa e probabilmente nel mondo una società che abbandona un aeroporto dopo averci speso 2 miliardi di euro e oltretutto situato nella parte trainante dell'economia del paese.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Il problema è che negli USA hanno preso un'azienda in stato di fallimento e con un prestito (e le competenze italiane...) l'hanno fatta rifiorire. In Italia un'azienda nata nel 2009 con tutti i privilegi elencati prima e sgravata dai debiti, è riuscita di fatto a fallire nuovamente. Ed è sempre più evidente che c'è sempre stato un problema di costi che si è scelto di non tagliare per non scontentare tanti amici. Direi che la differenza c'è tutta. E' comunque vero quello che hai scritto sui contributi "ambientali" dati a Chrysler, i quali però erano condizionati se ben ricordo alla produzione di modelli a basso impatto ambientale.
Marchionne di italiano ci ha messo pochino... così come in Italia ha portato pochino e piuttosto attinto. Ed infine ha scelto di non essere più una azienda italiana.
Marchionne ha dimostrato visione globale, conoscenza dei meccanismi e delle opportunità ed infine di non guardare in faccia a nessuno. Questo spesso porta risultati ma spesso non lascia molti scontenti. Fosse arrivato un Marchionne o arrivasse un Marchionne in AZ ci sarebbe da ridere... o da piangere in base ai punti di vista.
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Pure di fronte alla dimostrazione che la questione Linate venga gestita da chi ha il potere di regolarla (e che sta a Roma) ad uso e consumo di Alitalia si riesce a polemizzare con comune e regione, dimenticandosi di tutto il resto.

Comune di Milano e Regione Lombardia hanno al più il potere di sollevare il problema. Concretamente, non possono fare nulla.

Hai tutte le ragioni di questo mondo quando critichi le dichiarazioni ridicole che spessori abbiamo sentito su Linate e Malpensa da parte della Moratti, di Pisapia e compagnia, con un po' di obiettività dovresti però ammettere che gli interessi che girano attorno ad Alitalia e AdR sono molto più forti di qualsiasi amministratore locale.
Amministratori, mica tanto locali mica tanto lontani e conterranei di chi a Roma le decisioni prendeva, spesso nel silenzio se non nel plauso degli amministratori mica tanto locali di cui sopra che intanto inventavano fantasiose fantasie riguardo al rilancio di MXP.
 

Herzog

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20 Settembre 2013
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Malpensa è semplicemente un equivoco: Si è pensato molto in grande (Moderno Hub del Nordovest, servito da una compagnia "importante" come avrebbe potuto essere la JV KLM-AZ).....ma poi, in fase progettuale/realizzativa, la nazione ha dato il peggio di se......ed è rimasta solo un'altra ottima idea pessimamente trasformata in realtà.

Aeroporto assolutamente non innovativo e già obsoleto al momento della sua inaugurazione (ricordo benissimo di Aver Volato da Changi nel 1992....e, da povera ancor giovane anima innocente, mi aspettavo che un aeroporto Italiano, inaugurato nel 1998, fosse quantomeno equivalente.......)...Con il Terminal principale ubicato male (logica avrebbe voluto che fosse collocato tra le piste...Come nel futuro BER...o, più semplicemente, almeno nella posizione del preesistente terminal Ora T2), inaugurato privo di Collegamenti con Milano.....e di collegamenti veloci e diretti con quello che avrebbe dovuto essere il suo bacino di alimento principale, cioè Torino, Genova, Milano e tutti i territori ivi compresi.

Rimane infatti piuttosto logico che, se si fosse potuto accedere a MXP con collegamenti veloci, comodi e frequenti da tutte queste località sin dal primo giorno....la storia sarebbe stata ben differente.
E dov'è la novità, o la notizia? Sono anni che sappiamo tutto ciò e c'è chi pur stando su un'altra base c'ha rimesso il posto di lavoro.
Non credo che quanto emerso su LIN dalle indiscrezioni possa stargli bene in eterno, ma penso che sino alla fine dell'Expo non si alzi paglia.
 

pippen

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11 Giugno 2011
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Re: Thread Alitalia / Etihad

che vergogna, mai visto in europa e probabilmente nel mondo una società che abbandona un aeroporto dopo averci speso 2 miliardi di euro e oltretutto situato nella parte trainante dell'economia del paese.
eh seeee.. macchè 2 miliardi e tutti i soldi per i collegamenti di trasporto intermodale? i soldi sono tra i 4 ed i 5 miliardi.
 

DusCgn

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Questo articolo di oggi su il Corrriere riprende un pò il discorso che si faceva prima, i vaneggiamenti del mega hub in concorrenza con i big d'Europa che non si è mai compiuto.
Qui si parla anche di un presunto saldo attivo di 14 nuove rotte a MXP, anche se francamente contestualmente a una liberalizzazione di LIN mi sembra abbastanza improbabile.



 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Etihad prenota Alitalia ma il governo Renzi deve darsi una mossa

Amara constatazione: occorrevano gli arabi di Etihad per dare una scossa all'Italia su temi nei quali la sovranità è tutta nostra. Tra le richieste, infatti, ce ne sono alcune infrastrutturali su cui deve intervenire il governo; tutti si rendono conto che sono idee sensate, ma perché nessuno in questi anni se n'è occupato? Gli energici manager britannici della compagnia di Abu Dhabi per fare ingresso nel capitale dell'Alitalia chiedono, tra l'altro, il collegamento di Fiumicino con la rete ferroviaria ad Alta velocità, la liberalizzazione dell'aeroporto di Linate e, più in generale, una riclassificazione degli scali italiani.


Ci si domanda: si dovevano aspettare gli emiri per occuparsi di faccende italianissime? Si doveva attendere che ancora una volta l'ex compagnia di bandiera fosse sull'orlo del fallimento? Nemmeno quando Alitalia era pubblica i vari governi hanno saputo «fare sistema», e questa volta sembra giunto il momento buono; il paradosso è che Alitalia oggi è privata e che tali azioni vengono sollecitate dall'estero.
La lettera d'intenti che da giorni viene data per imminente- nell'attesa Alitalia ha rinviato a mercoledì il cda di domani - sarà l'elenco delle richieste di James Hogan, numero uno della compagnia di Abu Dhabi, per andare avanti verso una partnership molto forte. Conterrà una serie di richieste preliminari molto nette, delle quali il governo italiano è ampiamente informato; i top manager di Abu Dhabi sono in stretto contatto con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, e lo stesso Hogan ha incontrato, poche sere fa, Matteo Renzi. Cosa dicono gli arabi? Dicono: certe cose non sono affar nostro, vanno risolte in Italia. Esuberi, ristrutturazione del debito, maggiore efficienza a Fiumicino, revisione del traffico a Linate sono temi sui quali essi non intendono interferire, ma vanno, semplicemente, risolti «prima» di un ingresso nel capitale. Si intuisce quindi che il ruolo del governo è essenziale, perché è da esso, in definitiva, che dipende l'esito di tutta l'operazione. Ben avviata, certo, ma non ancora scontata. Così si sa per certo che Lupi ha coinvolto le Fs di Mauro Moretti per far arrivare il Frecciarossa a Fiumicino, collegando lo scalo con Firenze-Bologna e Napoli. Alle Ferrovie stanno studiando la cosa soprattutto dal punto di vista della convenienza economica; sotto il profilo tecnico nessun problema, salvo uno: da Roma a Fiumicino i treni viaggeranno a «bassa» velocità perché i binari consentono solo questo (un'operazione analoga fu lanciata tra Milano e Malpensa, ma in realtà durò poco).
Sul fronte dell'occupazione il governo, con discrezione, ha già preso contatti con il sindacato ai massimi livelli, quelli dei segretari confederali (Bonanni, Camusso, Angeletti). Il nodo sul personale non è ancora scoppiato, e l'intento è di renderlo più indolore possibile. Tutti si rendono conto, oltretutto, che i tempi sono cambiati e che una cassa integrazione per sette anni all'80% dello stipendio, concessa cinque anni fa, non è più pensabile per la mancanza di risorse ma anche per l'età media più bassa del personale. Il ministro Lupi continua a negare nuovi esuberi, e lo ha fatto anche ieri. In effetti l'affermazione può essere corretta, considerando che 1.900 esuberi sono stati già individuati un paio di mesi fa; se i 2-3mila tagli ipotizzati in questi giorni dovessero assestarsi sulla cifra più bassa, duemila, ecco spiegata la sua sicurezza. Quanto al sindacato, è in attesa di vedere il piano industriale: se esso confermerà una strategia di sviluppo (con una decina di aerei di lungo raggio in più), una parte degli esuberi potrebbe essere riassorbita.
La strategia di Mr Hogan è chiara: nessuna alleanza globale per Etihad, ma un network proprio, costruito su partecipazioni di capitale tra le quali Alitalia sarebbe (sarà) la più importante perché è basata su un hub come Fiumicino che potrà spartirsi il mondo insieme a quello di Abu Dhabi. Ma Linate - altra richiesta su cui il governo è messo alle strette - dovrà essere liberato dagli attuali vincoli. Non si sa se l'intento sia quello di collegare Milano con Abu Dhabi per alimentare il traffico intercontinentale di Etihad; ma è molto suggestivo osservare che i voli di Air Berlin (altra partecipata da Etihad) da Berlino ad Abu Dhabi sono 7 al giorno, 49 alla settimana. Malpensa sarà compensata con 11 nuovi voli Alitalia, di cui tre potrebbero essere cargo; ma senza fideraggio l'aeroporto lombardo non ne trarrà un beneficio strategico.

http://www.ilgiornale.it/news/econo...a-governo-renzi-deve-darsi-mossa-1010403.html

Lasciamo perdere la fesseria dei 7 voli al giorno TXL-AUH.
 

pippen

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11 Giugno 2011
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Re: Thread Alitalia / Etihad

bene, con questo cosa abbiamo capito? che si guarda alla paglia e non al pagliaio, tutti a criticare i piccoli aeroporti magari sostenuti da comuni e province sgangherate quindi con effetto locale, mentre lo stato scialaqua miliardi su miliardi su aeroporti sbagliati, su compagnie sbagliate, su leggi fatte ad hoc per un settore.
Con la stessa cifra sborsata, ci sarebbe complessivamente il triplo del traffico aereo su tutto il territorio nazionale e minori sperequazioni, con un pil ed un numero di posti di lavoro molto ma molto piu alto in quanto si darebbe veramente una mano al turismo.
 

totocrista

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Re: Thread Alitalia / Etihad

bene, con questo cosa abbiamo capito? che si guarda alla paglia e non al pagliaio, tutti a criticare i piccoli aeroporti magari sostenuti da comuni e province sgangherate quindi con effetto locale, mentre lo stato scialaqua miliardi su miliardi su aeroporti sbagliati, su compagnie sbagliate, su leggi fatte ad hoc per un settore.
Con la stessa cifra sborsata, ci sarebbe complessivamente il triplo del traffico aereo su tutto il territorio nazionale e minori sperequazioni, con un pil ed un numero di posti di lavoro molto ma molto piu alto in quanto si darebbe veramente una mano al turismo.
Ma di che parli?

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shenzen airlines

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Re: Thread Alitalia / Etihad

noto su altri schermi, da poco scoperti, un sempre maggiore nervosismo ingiustificato.....in fondo non sta morendo nessuno.

tra l'altro, ho ricoperto su questi schermi vecchi protagonisti di AC, abituati da sempre a fare cattivi pensieri......ma se si pensa sempre male, ci si finisce per incartare e non fare progressi, non vi pare???
 

shenzen airlines

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Re: Thread Alitalia / Etihad

eh seeee.. macchè 2 miliardi e tutti i soldi per i collegamenti di trasporto intermodale? i soldi sono tra i 4 ed i 5 miliardi.
è vero, ma non ci voleva molta intelligenza a capire che un aeroporto là, nella brughiera, non avrebbe mai avuto successo....batsava guardare una semplice cara geografica delle elementari x capire che andava costruito da tutt'altra parte.....scasatemi, ma è cosi
 

AZ680

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Lo dico da milanese residente a Roma che adora la sua città di nascita ... certo che a Milano in tema aereonautico sono stati e sono ancora dei gran pirloni ....
 

TW 843

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Re: Thread Alitalia / Etihad

bene, con questo cosa abbiamo capito? che si guarda alla paglia e non al pagliaio, tutti a criticare i piccoli aeroporti magari sostenuti da comuni e province sgangherate quindi con effetto locale, mentre lo stato scialaqua miliardi su miliardi su aeroporti sbagliati, su compagnie sbagliate, su leggi fatte ad hoc per un settore.
Con la stessa cifra sborsata, ci sarebbe complessivamente il triplo del traffico aereo su tutto il territorio nazionale e minori sperequazioni, con un pil ed un numero di posti di lavoro molto ma molto piu alto in quanto si darebbe veramente una mano al turismo.
Qualunquismo un tanto al chilo.
 
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