Thread Alitalia / Etihad - Parte I


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belumosi

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Secondo me molti utenti nell’affrontare il tema LCC Vs. AZ e in particolare FR non analizzano la situazione competitiva in modo corretto. Il comarketing è una voce che indipendentemente dal suo valore, va nella parte ricavi. Ma se analizziamo i bilanci e vediamo i costi operativi reali di tutti i vettori scopriremo che FR, U2, VY hanno un costo/ora volo che è nettamente inferiore ad AZ. Quindi eventualmente eliminando i comarketing per certi vettori si creerebbe un problema di alzare i ricavi, che è immediatamente risolvibile andando ad operare su rotte più redditizie e quindi creando maggior concorrenza ad AZ.
Anche operando da scali principali, senza comarketing e con complicazioni al modello di business, il differenziale di costi tra FR e AZ è talmente ampio che nonostante gli aggravi di costi fissi e operativi, il costo ora/volo di FR resterebbe comunque con una % di vantaggio su AZ ancora consistente per permetterle di vendere a tariffe più competitive.
Tra l’altro già oggi FR opera da FCO a CTA verosimilmente senza alcun comarketing dai due scali (ADR in un comunicato stampa ha chiarito che FR non riceve alcuna agevolazione per operare da FCO, di SAC non sono informato in modo preciso, ma sembra alquanto senza senso che finanzi delle rotte in concorrenza ad altri vettori) e quindi già oggi FR opera in concorrenza diretta alla pari con gli altri operatori.

EY questo l'ha ben capito e infatti le sue richieste sono mirate soprattutto ad abbattere i costi fissi di struttura.
Sottoscrivo anche le virgole.
 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Ma moderare cosa? Mica t'ho insultato.
Appunto perchè è successo 5 anni fa dovresti capire che ciò è solo un indicatore scarsamente probabilistico. Cinque anni fa:
-c'era un altro governo,
-soprattutto non c'era la forte crisi di adesso,
-l'UE non ci stava addosso come ora,
-non c'era Grillo,
-è stato il "one time last time",
-l'orientamento al voto dell'elettorato era del tutto diverso.

Può bastare?

Mi scuso se ti sei sentito offeso, ma non era mia intenzione. E' solo che mi danno fastidio le interpretazioni demagogiche. Cugine di quella del cappello in mano a Parigi.....

Pure sull'eventuale ricollocazione, ma lo vedi che sei prevenuto? Ma chi t'ha detto che non avrebbero nessuna competenza. Ma perchè, un collega che ad esempio stava ai rapporti con l'Enac, non potrebbe lavorare all'Enac stesso? Oppure un altro che magari stava alle merci, non potrebbe lavorare alle Dogane o all'ICE o in un altro Ministero?
Dov'è lo scandalo? Con un corso base lo converti. Si fa pure coi piloti. E invece no, tu ci vedi subito (e solo), la magagna, come se fossi lì appollaiato e non aspettassi altro.

Ciao, buona giornata.
Totto ok, non preoccuparti. :)
Nel merito però continuo a non condividere. Se le dogane hanno bisogno di personale, per quale ragione non dovrebbero indire un regolare concorso e selezionare le migliori risorse disponibili in ambito nazionale? Per quale ragione i dipendenti AZ dovrebbero poter scavalcare tutti per legge? Chi non lavora in AZ deve continuare ad essere figlio di un Dio minore persino nella selezione dei posti pubblici? E per quale ragione questo dovrebbe avvenire?
 

DusCgn

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Alitalia: alle 15 il cda decisivo, attesa la replica alle condizioni di Etihad

Nella trattativa tra Alitalia e Etihad i nodi da sciogliere restano quattro: la riduzione del personale (si parla di 3mila esuberi), la rinegoziazione del debito della compagnia italiana con le banche creditrici (si ipotizza un taglio di 400 milioni), il riassetto regolamentare con la liberalizzazione dello scalo di Linate (con sostanziale disimpegno di Malpensa) e riduzione degli spazi per le compagnie low cost, la garanzia degli attuali azionisti sul contenzioso legale.

Questioni cruciali per proseguire nella strada verso l'intesa con la compagnia di Abu Dhabi. La scorsa settimana la compagnia araba ha, infatti, inviato una dura lettera con la quale puntualizzava l'intenzione di non proseguire le trattative senza precise garanzie a riguardo. Messaggio chiaro e distinto per gli azionisti e per il Governo. E un primo punto sullo stato delle cose si farà oggi alle 15, nella sede dell'aeroporto di Fiumicino, quando si riunirà il consiglio di amministrazione di Alitalia

Sarà infatti l'ad Gabriele Del Torchio a dare aggiornamenti sulla trattativa con Etihad. In particolare, il board dovrebbe esaminare una ulteriore replica di Etihad dopo lo scambio di lettere sulle dure condizioni poste dalla compagnia emiratina.
Ma il condizionale è d'obbligo, perché nonostante gli intensi contatti di queste ore tra gli advisor delle due compagnie, il governo e le banche, la strada appare tutta in salita.
Fonti vicine al dossier, interpellate dall'Adnkronos, fanno notare che, nonostante le comprensibili forzature negoziali, da una parte e dall'altra, le condizioni sono sostanzialmente «prendere o lasciare» e che il percorso prospettato da Etihad «appare sostanzialmente obbligato» per la compagnia italiana. Questo, si spiega, per due ragioni fondamentali: non c'è un piano B Air France, perché la compagnia francese «non ha né l'intenzione né la possibilità» di mettere sul tavolo un'alternativa credibile; a questo punto, Alitalia «non può permettersi di portare avanti a lungo il piano stand alone che la sta sostenendo in questa fase».

Scoglio cruciale gli esuberi

In sostanza, l'offerta di Etihad, seppure a condizioni particolarmente penalizzanti, sarebbe l'unica chance per dare un futuro all'ex compagnia di bandiera italiana. Una constatazione, questa, con cui stanno facendo i conti tutti i soggetti italiani in campo: i vertici di Alitalia, i sindacati, il Governo e le banche creditrici. In questo quadro, lo scoglio principale resta una gestione sostenibile degli esuberi, con un accordo che passi per l'adozione di strumenti straordinari da parte del Governo e un via libera di massima dei sindacati a fronte dell'assicurazione che si possa ridurre al minimo la perdita effettiva di posti di lavoro. In questo senso, il ministro competente, Giuliano Poletti, ha già mostrato una sostanziale apertura rispetto a una soluzione in cui lo Stato possa essere chiamato a fare la sua parte. Il Governo, con il ministro dei trasporti Maurizio Lupi e anche con il premier Matteo Renzi, si sta spendendo nella trattativa, per quanto di propria competenza, per tenere aperto il confronto. E non si tratta solo di un contributo di mediazione. C'è infatti anche l'impegno a sostenere quelle condizioni di contesto che Etihad ritiene indispensabili.

Il debito da ridurre e il ruolo di Unicredit e Banca Intesa

In particolare, il ministero dei trasporti e Palazzo Chigi possono favorire quel riassetto regolamentare, con la liberalizzazione dello scalo di Linate e la riduzione degli spazi per le compagnie low cost, uno dei paletti piantati dalla compagnia emiratina. Etihad avrebbe mostrato anche una insofferenza crescente per le polemiche, piu' di natura politica che tecnica, rispetto all'ipotesi, una certezza nei piani del ceo Hogan, di un sostanziale disimpegno da Malpensa.
L'operazione pulizia «pretesa» dall'acquirente arabo passa anche per garanzie da parte degli attuali azionisti rispetto al potenziale contenzioso legale e per una ristrutturazione del debito, nell'ordine di 400 milioni, con le banche. E se sul primo fronte sara' proprio il cda di domani a dover fornire assicurazioni, Unicredit e Intesa SanPaolo sono chiamate a uno sforzo ulteriore. Per la natura dei rispettivi finanziamenti e per la 'storia' dei crediti vantati, appare piu' facile il passo avanti per la banca di Piazza Cordusio mentre qualche resistenza in più ci sarebbe in casa Ca de' Sass.

http://www.ilsole24ore.com/art/fina...-condizioni-etihad-181919.shtml?uuid=ABLqWmCB
 

Paolo_61

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Alcune considerazioni qui e là, senza pretese.
1) Ormai direi che è evidente che l'eventuale operazione EY-AZ non è una "pedina" di uno scambio più complesso, che l'Italia non si è venduta il fondo schiena per convincere gli arabi ecc. ecc. E' (se va in porto) una operazione commerciale, che come tale ha senso solo se economicamente vantaggiosa per tutti gli attori (e ci mancherebbe).
2) Le LC senza contributi di co-marketing avranno la vita più difficile. E' pur vero che hanno un costo operativo più basso (ma non è dato sapere quanto di questo minor costo deriva da sconti praticati dagli handler e dagli apt - vedi caso Verona), ma resta il fatto che sulle rotte "principali" in diretta concorrenza con le legacy hanno una vita molto più dura. Sul MIL-ROM, tanto per fare un esempio, FR ha chiuso e U2 soffre. Perché le legacy hanno il grosso vantaggio di ripartire i costi fra p2p e transiti, cosa che manca alle LC. Inoltre il modello hub and spoke permette di servire molte più combinazioni coppie di città del modello p2p, per cui inevitabilmente le LC si troverebbero a non poter neanche "avvicinare" una serie di pax. Alla fine non verranno eliminate dal mercato, ma dovranno ripensare il loro ruolo (come del resto avviene in Francia e soprattutto in Germania, dove stanno ben lontane dai voli nazionali).
3) I posti di lavoro eventualmente persi negli apt con bilanci strutturalmente in rosso sono la inevitabile conseguenza di politiche scellerate, di chi ha scaricato sulla collettività le proprie ambizioni anche politiche.
 

londonfog

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Avendolo scritto io forse lo saprò meglio di te con quale intento l'abbia fatto.
Appunto, lo sai tu. Non chi legge

Mi pare invece del tutto fuori luogo la tua puntualizzazione....
- non sei un moderatore.
E qui ti sbagli... come puoi vedere nel thread apposito "Nuovi Moderatori" io sono un moderatore!
 

freeair

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7 Novembre 2005
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Re: Thread Alitalia / Etihad

una considerazione ti tipo prettamente numerica sulle LC:
il numero di pax anche sul nazionale trasportato dalle LC al momento non è imbarcabile su AZ considerando la riduzione di flotta corto raggio in atto.
il numero di destinazioni p-t-p che il mercato offre oggi calerebbe drasticamente a scapito sia dell'inbound che dell'outgiong portando ripercussioni anche sull'indotto turistico.
E questo non solo per Milano ma per N. aree in tutta Italia.
Se porto l'esempio di Milano (scusate non per essere territorialista ma è quello piu vicino a me) i 7 milioni di pax di Easy dove si riposizionano? Se LIN fosse davvero liberalizzato sarebbe un ulteriore esodo di pax verso compagnie straniere e non verso AZ le quali sarebbero disposte in caso di transito dai loro hub a calare un po i prezzi pur di fare pax.
Un paio di esempi : se devo andare a BIO non vado a FCO per poi tornare su, vado a BCN o MAD con IB e poi riparto.
Se devo andare a Tallin non vado a FCO vado a MUC, FRA ecc.
Il volume di pax generato anche sul nazionale da FR su BGY come viene compensato?
A occhio direi che si creerebbe una differenza significativa tra domanda e offerta.
 

Herzog

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20 Settembre 2013
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Re: Thread Alitalia / Etihad

Appunto, lo sai tu. Non chi legge
Ok. Sperando possa finire qui, ti ricordo però che capendo benissimo che la percezione di un contenuto può essere diversa da persona a persona, mi ero già scusato.
Anche io però ho la percezione che spesso mi vieni a fare le pulci.

Detto questo, mi spiace non sapessi tu fossi stato nominato moderatore. Mi spiace, e ti auguro buon lavoro.
 

Alessandro-80

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Nella trattativa tra Alitalia e Etihad i nodi da sciogliere restano quattro: la riduzione del personale (si parla di 3mila esuberi) ... dite niente!?

il riassetto regolamentare con la liberalizzazione dello scalo di Linate (con sostanziale disimpegno di Malpensa[/COLOR]) ... si castra un aeroporto strategico , Malpensa, per uno in cui manco ci entra più un moscerino

e riduzione degli spazi per le compagnie low cost, la garanzia degli attuali azionisti sul contenzioso legale. ... italiani dove siete? ribelliamoci....

In poche parole, si svende il sistema aeronautico del paese per salvare Alitalia? MA ANCHE NO!!!!!!
 

geardown3green

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Nella trattativa tra Alitalia e Etihad i nodi da sciogliere restano quattro: la riduzione del personale (si parla di 3mila esuberi) ... dite niente!?

il riassetto regolamentare con la liberalizzazione dello scalo di Linate (con sostanziale disimpegno di Malpensa[/COLOR]) ... si castra un aeroporto strategico , Malpensa, per uno in cui manco ci entra più un moscerino

e riduzione degli spazi per le compagnie low cost, la garanzia degli attuali azionisti sul contenzioso legale. ... italiani dove siete? ribelliamoci....

In poche parole, si svende il sistema aeronautico del paese per salvare Alitalia? MA ANCHE NO!!!!!!
"Avanti Popolo, alla vittoria "e già che ci siamo " Lavoratori di tutto il mondo unitevi", "Proletari per la Lotta di classe"
Mi sono dimenticato altro?
 

AZ680

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Re: Thread Alitalia / Etihad

L'unica vera discriminante per EY è il write-off parziale o totale del debito di AZ .... tutto il resto passa in secondo piano ... piaccia o non piaccia ..
 

Paolo_61

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Re: Thread Alitalia / Etihad

una considerazione ti tipo prettamente numerica sulle LC:
il numero di pax anche sul nazionale trasportato dalle LC al momento non è imbarcabile su AZ considerando la riduzione di flotta corto raggio in atto.
il numero di destinazioni p-t-p che il mercato offre oggi calerebbe drasticamente a scapito sia dell'inbound che dell'outgiong portando ripercussioni anche sull'indotto turistico.
E questo non solo per Milano ma per N. aree in tutta Italia.
Se porto l'esempio di Milano (scusate non per essere territorialista ma è quello piu vicino a me) i 7 milioni di pax di Easy dove si riposizionano? Se LIN fosse davvero liberalizzato sarebbe un ulteriore esodo di pax verso compagnie straniere e non verso AZ le quali sarebbero disposte in caso di transito dai loro hub a calare un po i prezzi pur di fare pax.
Un paio di esempi : se devo andare a BIO non vado a FCO per poi tornare su, vado a BCN o MAD con IB e poi riparto.
Se devo andare a Tallin non vado a FCO vado a MUC, FRA ecc.
Il volume di pax generato anche sul nazionale da FR su BGY come viene compensato?
A occhio direi che si creerebbe una differenza significativa tra domanda e offerta.
Tranquillo che domanda e offerta si riequilibrano rapidamente.
Quanto al fatto che dal Nord Italia il vantaggio sarebbe tutto per le legacy straniere, non ti viene il dubbio che AZ potrebbe andare a coprire un po' di destinazioni "verso Nord" con voli diretti da Milano?
 

londonfog

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Nella trattativa tra Alitalia e Etihad i nodi da sciogliere restano quattro: la riduzione del personale (si parla di 3mila esuberi) ... dite niente!?

il riassetto regolamentare con la liberalizzazione dello scalo di Linate (con sostanziale disimpegno di Malpensa[/COLOR]) ... si castra un aeroporto strategico , Malpensa, per uno in cui manco ci entra più un moscerino

e riduzione degli spazi per le compagnie low cost, la garanzia degli attuali azionisti sul contenzioso legale. ... italiani dove siete? ribelliamoci....

In poche parole, si svende il sistema aeronautico del paese per salvare Alitalia? MA ANCHE NO!!!!!!
Premetto che secondo me non ci sono alternative, o Etihad o i libri in tribunale, e in quest'ultimo caso sarebbero piu' di 3000 persone a perdere il lavoro.

Per i resto sono fondamentalmente d'accordo con te. L'unico senso di un Linate - Abu Dhabi e' quello di togliere passeggeri al gruppo LH sulle rotte per l'Asia/Africa che parte da Lin. Perche' altri concorrenti (TK, EK, etc.) usano Malpensa e Etihad stessa ha un volo da MXP.
 

londonfog

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Re: Thread Alitalia / Etihad

L'unica vera discriminante per EY è il write-off parziale o totale del debito di AZ .... tutto il resto passa in secondo piano ... piaccia o non piaccia ..
Aggiungerei una protezione da cause legali (o rischio di cause legali) pregresse.
 

DusCgn

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Re: Thread Alitalia / Etihad

dal giornale della CISL

Alitalia, offerta Etihad all'esame del Cda


C'è attesa per la riunione del board di alitalia che oggi mette sotto esame le condizioni poste da Etihad. I punti da risolvere sono sempre gli stessi: costi da abbattere attraverso, principalmente, una riduzione del personale, debito da ristrutturare, rotte da risistemare. Per quanto riguarda gli esuberi, da tempo si parla di un taglio richiesto tra le 2.500 e le 3mila unità, che secondo alcune indiscrezioni potrebbero essere ricollocate in aziende pubbliche (principalmente Poste, per altro coinvolta nella partita dopo l'investimento da 75 milioni di euro di qualche mese fa). Alcune ricostruzioni indicano adesso l'intenzione, da parte del management di Alitalia, di puntare a un pre-accordo con i sindacati che prevede la cassa integrazione a zero ore per 1.000-1.100 dipendenti, opzione in grado di soddisfare le esigenze di efficientamento presentate dalla compagnia araba. Quanto alle rotte, Etihad avrebbe insistito per una riorganizzazione radicale, con un taglio per il medio-raggio, un rafforzamento dell'intercontinentale e un forte impegno sulle infrastrutture necessarie per valorizzare Fiumicino. Uno degli scogli più difficili da superare, stando alle voci, sarebbe invece quello dei debiti. La compagnia guidata da James Hogan insiste per un taglio di almeno 400 milioni di euro di debiti verso le banche, su un miliardo circa in totale: Unicredit e IntesaSanpaolo non sarebbero però intenzionate a venire incontro alla richiesta.
Nei giorni scorsi la Cisl per voce del segretario generale, Raffaele Bonanni, e del leader della categoria dei trasporti, Giovanni Luciano, ha espresso l'auspicio che la trattativa vada in porto per assicurare un futuro alla compagnia.
Intanto da stamattina all'aeroporto di Fiumicino sono riuniti in assemblea i dipendenti di 5 dei 7 handlers, le società che nello scalo della capitale forniscono i servizi di assistenza a terra alle compagnie aeree.
La principale delle ragioni dell'assemblea, organizzata dalla Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl, riguarda "la mancata applicazione della clausola sociale e di un Contratto Collettivo Nazionale del lavoro, scaduto il 31 dicembre 2012". Alla riunione, che si sta svolgendo nelle vicinanze del pronto soccorso dell'aeroporto, partecipano circa 150 lavoratori di Aviapartner, Aviation Service, Flightcare, Ata, Globeground, a cui si sono aggiunti anche alcuni dipendenti della GH e della National Cleaner, due delle società che si occupano delle pulizie a bordo degli aeromobili.



(22 aprile 2014)


http://www.conquistedellavoro.it/cdl/it/Archivio_notizie/2014/Aprile/info2066923747.htm
 

Paolo_61

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Premetto che secondo me non ci sono alternative, o Etihad o i libri in tribunale, e in quest'ultimo caso sarebbero piu' di 3000 persone a perdere il lavoro.

Per i resto sono fondamentalmente d'accordo con te. L'unico senso di un Linate - Abu Dhabi e' quello di togliere passeggeri al gruppo LH sulle rotte per l'Asia/Africa che parte da Lin. Perche' altri concorrenti (TK, EK, etc.) usano Malpensa e Etihad stessa ha un volo da MXP.
Ma anche no. LIN - AUH sarebbe una scocciatura (a dir poco) anche per EK e TK, perché comunque aumenterebbe le scelte disponibili da LIN sostanzialmente a parità di tempi di volo (mentre lo scalo a CDG, AMS e FRA aumenta sostanzialmente la durata del viaggio).
 

AZ209

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Re: Thread Alitalia / Etihad

In poche parole, si svende il sistema aeronautico del paese per salvare Alitalia? MA ANCHE NO!!!!!!
Il sistema aeronautico del paese e' stato bello che svenduto da vari anni ormai (almeno 15).
Piuttosto mi fanno sorridere quelli che prima osannavano EY come pro mxp, mentre da come si evince, anche gli emiratini non appena abbiano la possibilita' non vedono l'ora di piombarsi sul linatino.
 

Milanello

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Tranquillo che domanda e offerta si riequilibrano rapidamente.
Quanto al fatto che dal Nord Italia il vantaggio sarebbe tutto per le legacy straniere, non ti viene il dubbio che AZ potrebbe andare a coprire un po' di destinazioni "verso Nord" con voli diretti da Milano?
sul p2p si ma per viaggi intercontinentali non avrebbe molto senso fare la prima parte AZ e la seconda con un altra compagnia. quindi non mi immagino grandissimi risultati se così fosse.
 

Luca82

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Re: Thread Alitalia / Etihad

Etihad avrebbe mostrato anche una insofferenza crescente per le polemiche, piu' di natura politica che tecnica, rispetto all'ipotesi, una certezza nei piani del ceo Hogan, di un sostanziale disimpegno da Malpensa.

http://www.ilsole24ore.com/art/fina...-condizioni-etihad-181919.shtml?uuid=ABLqWmCB
Mi sembra un po' arrogante da parte Etihad.
Ma qualcuno di loro è stato a vedere Linate.
Come fanno a dire che non ci sono problemi tecnici quando: c'è una sola pista di mt 2442, i gates sono limitati in numero, il centro cittadino è appena fuori dalle piste, non c'è nessun mezzo di trasporto veloce (solo bus).
Vale la pena di ricordare che MXP attualmente è l'unico aeroporto già predisposto per l'AV sia da Milano utilizzando la rete ferrovie nord sia da Torino utilizzando in nodo di interscambio di Novara (come è avvenuto in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino); i binari 2 e 3 della stazione sono di lunghezza idonea per i Frecciarossa da 11 carrozze.
 

micky87

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Milano
Re: Thread Alitalia / Etihad

Mi sembra un po' arrogante da parte Etihad.
Ma qualcuno di loro è stato a vedere Linate.
Come fanno a dire che non ci sono problemi tecnici quando: c'è una sola pista di mt 2442, i gates sono limitati in numero, il centro cittadino è appena fuori dalle piste, non c'è nessun mezzo di trasporto veloce (solo bus).
Vale la pena di ricordare che MXP attualmente è l'unico aeroporto già predisposto per l'AV sia da Milano utilizzando la rete ferrovie nord sia da Torino utilizzando in nodo di interscambio di Novara (come è avvenuto in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino); i binari 2 e 3 della stazione sono di lunghezza idonea per i Frecciarossa da 11 carrozze.
Quoto in toto.
Una gitarella a Linate e anche a Malpensa gli farebbe bene per capire le potenzialità fisiche e tecniche dei due scali.
Piuttosto che insistano su una accelerazione nella conclusione delle opere infrastrutturali per MXP (nodo AV Novara-Galliate, Pedemontana) e una mossa per collegare Malpensa a Rho-Fiera e pretendere la chiusura di Linate. Altro che un suo potenziamento
 
Stato
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