Thread Alitalia / Etihad - Parte I


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

londonfog

Moderatore
Utente Registrato
8 Luglio 2012
10,424
2,630
Londra
Re: Thread Alitalia / Etihad

In che senso?
AZ CAI e' nata perche' Berlusconi fece pressioni sui 'capitani coraggiosi'. E' stato il risultato di non voler far fallire ne AZ LAI ne la vecchia Air One. La societa' e' nata con una strategia perdente, condizioni straordinarie per quelli delle vecchie societa' che non avevano trovato posto nella nuova,

e tu solo questi due non li chiami intrallazzi politici ?
 

indaco1

Utente Registrato
30 Settembre 2007
3,926
549
.
Re: Thread Alitalia / Etihad

Scsusami ma AZ CAI e' finita cosi' per intrallazzi politici, cosa ti fa pensare che AZ+IG+BV nazionalizzate finiscano meglio ?
Bravo. M sbalordisce che nessun'altro abbia fatto notare la logica alla rovescia.

"Siccome la politica ha distrutto il settore, facciamoglielo nazionalizzare e guidare con i nostri soldi polverizzando forma e sostanza di norme, trattati e principi."

E' come proporre di far dirigere un ospedale per l'infanzia al Dottor Mengele.
 

shenzen airlines

Utente Registrato
23 Luglio 2010
2,634
0
Re: Thread Alitalia / Etihad

http://www.dagospia.com/rubrica-4/b...alitalia-risolto-banca-intesa-primo-76105.htm

IL MISTERO DEL BILANCIO 2013 DI ALITALIA? RISOLTO. BANCA INTESA PRIMO AZIONISTA CON IL 20% HA ISCRITTO A BILANCIO PERDITE PER 35 MILIONI, QUINDI IL CONTO TOTALE SAREBBE DI 175 MILIONI DI EURO DI PERDITE PER IL VETTORE

Inoltre Intesa ha svalutato per 61 milioni, un secondo dopo aver ricapitalizzato per 72 milioni. La situazione è talmente drammatica che appena metti i soldi in Alitalia li perdi subito - Il vettore che ha già bruciato oltre un miliardo dal 2008 non ha mai invertito la rotta…


Il Sole 24 ore (Fa.P.)

Tutti lo cercano ma nessuno lo trova. Mission impossible dato che Alitalia non ha ancora pubblicato il bilancio 2013. Ma di sicuro al tavolo delle difficili trattative con Etihad i numeri del dissesto della compagnia sono ben noti. E sono noti ovviamente anche ai "capitani coraggiosi". Intesa che con il 20,6% è il primo socio e creditore ha dovuto alzare il velo e scrive nel suo bilancio che ha contabilizzato perdite di competenza per 35 milioni.


Il che vuol dire che il vettore dovrebbe aver chiuso il 2013 con almeno 175 milioni di perdite. Ma la pulizia è radicale anche sul fronte del valore: Intesa che ha apportato in totale 76 milioni con l'aumento di dicembre da 300 milioni ha, nell'arco dello stesso bilancio, svalutato 61 milioni. Il vettore che ha già bruciato oltre un miliardo dal 2008 non ha mai invertito la rotta. La situazione è talmente drammatica che ormai per ogni euro che si mette in Alitalia oltre la metà viene perso in un attimo con aritmetica certezza.
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,080
3,501
Re: Thread Alitalia / Etihad

http://www.dagospia.com/rubrica-4/b...alitalia-risolto-banca-intesa-primo-76105.htm

IL MISTERO DEL BILANCIO 2013 DI ALITALIA? RISOLTO. BANCA INTESA PRIMO AZIONISTA CON IL 20% HA ISCRITTO A BILANCIO PERDITE PER 35 MILIONI, QUINDI IL CONTO TOTALE SAREBBE DI 175 MILIONI DI EURO DI PERDITE PER IL VETTORE

Inoltre Intesa ha svalutato per 61 milioni, un secondo dopo aver ricapitalizzato per 72 milioni. La situazione è talmente drammatica che appena metti i soldi in Alitalia li perdi subito - Il vettore che ha già bruciato oltre un miliardo dal 2008 non ha mai invertito la rotta…


Il Sole 24 ore (Fa.P.)

Tutti lo cercano ma nessuno lo trova. Mission impossible dato che Alitalia non ha ancora pubblicato il bilancio 2013. Ma di sicuro al tavolo delle difficili trattative con Etihad i numeri del dissesto della compagnia sono ben noti. E sono noti ovviamente anche ai "capitani coraggiosi". Intesa che con il 20,6% è il primo socio e creditore ha dovuto alzare il velo e scrive nel suo bilancio che ha contabilizzato perdite di competenza per 35 milioni.


Il che vuol dire che il vettore dovrebbe aver chiuso il 2013 con almeno 175 milioni di perdite. Ma la pulizia è radicale anche sul fronte del valore: Intesa che ha apportato in totale 76 milioni con l'aumento di dicembre da 300 milioni ha, nell'arco dello stesso bilancio, svalutato 61 milioni. Il vettore che ha già bruciato oltre un miliardo dal 2008 non ha mai invertito la rotta. La situazione è talmente drammatica che ormai per ogni euro che si mette in Alitalia oltre la metà viene perso in un attimo con aritmetica certezza.
Questi sono i dati finanziari AZ del Q3 2013. La possibilità che AZ abbia chiuso l'anno con una perdita intorno ai 175 M€, secondo me è pari a zero.

ANDAMENTO INDUSTRIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO NEL TERZO TRIMESTRE
Nel terzo trimestre è significativamente migliorato il tasso di riempimento degli aerei (load factor), che sale al79%.

I ricavi totali gestionali del periodo ammontano a 1.060 ml. € in diminuzione del 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il risultato operativo (Ebit) nel trimestre è stato pari a +36 ml. €, rispetto ai +50 ml. € dello stesso trimestre dello scorso anno, mentre il risultato netto è stato di +7 ml. €, rispetto a +27 ml. € dell’analogo periodo del 2012. Il risultato è stato determinato dalla diminuzione dei proventi da traffico passeggeri.

Il risultato operativo (Ebit) dei 9 mesi è stato pari a -162 ml. €, rispetto ai -119 ml. € dello stesso periodo dello scorso anno. Tale ebit comprende componenti straordinarie positive per 39 milioni di euro in netta diminuzione rispetto a quelle dell’anno precedente che erano pari a 89 milioni di euro. Al netto di queste partite non ricorrenti l’ebit industriale 2013 si attesta a -201 ml. €, in miglioramento di 7 milioni di euro rispetto all’anno precedente (-208 ml. €)

Si riduce l’indebitamento finanziario netto gestionale al 30 settembre che risulta pari a -813 ml. €, rispetto ai 851 ml. € al 30.06.2013; di questa voce la quota per l’indebitamento sulla flotta di aerei di proprietà è pari a 575 ml. €.

I ricavi da traffico passeggeri nei 9 mesi del 2013 sono in lieve flessione (-1,6%) rispetto allo stesso periodo del 2012, con una importante variazione della composizione geografica dei ricavi: se sul mercato domestico, a seguito dello scenario economico nazionale fortemente recessivo, Alitalia ha registrato una diminuzione del propri ricavi del -11,1%, nel segmento internazionale i ricavi sono aumentati del +3,4% e in quello intercontinentale del 3,9%.

http://corporate.alitalia.it/it/media/comunicati-stampa/31-10-2013a.html
 

bombatutto

Bannato
2 Ottobre 2011
2,919
0
Re: Thread Alitalia / Etihad

AZ CAI e' nata perche' Berlusconi fece pressioni sui 'capitani coraggiosi'. E' stato il risultato di non voler far fallire ne AZ LAI ne la vecchia Air One. La societa' e' nata con una strategia perdente, condizioni straordinarie per quelli delle vecchie societa' che non avevano trovato posto nella nuova,
e tu solo questi due non li chiami intrallazzi politici ?
Si. Ma al netto della genesi, negli ultimi cinque anni la politica ha solo sostenuto CAI. Societa' nata con zero debiti, ricordiamolo, che e' stata favoreggiata dal governo in tutto e per tutto, basta ricordare gli scioperi precettati o la vicenda sulla navetta. Dire che ora CAI si trova come si trova per non meglio precisati "intrallazzi politici" mi sembra un tantino fuorviante.
 

I-UDNE

Utente Registrato
17 Agosto 2011
583
0
Re: Thread Alitalia / Etihad

Si. Ma al netto della genesi, negli ultimi cinque anni la politica ha solo sostenuto CAI. Societa' nata con zero debiti, ricordiamolo, che e' stata favoreggiata dal governo in tutto e per tutto, basta ricordare gli scioperi precettati o la vicenda sulla navetta. Dire che ora CAI si trova come si trova per non meglio precisati "intrallazzi politici" mi sembra un tantino fuorviante.
Perché gli intrallazzi non sono stati fatti a favore di cai per permetterle un futuro industriale, ma per far avere un ritorno ai capitani vantaggiosi e basta...se poi unisci a questo anche la palese incapacità dei suoi dirigenti allora i conti tornano
 

falco108

Bannato
8 Novembre 2012
1,631
0
Re: Thread Alitalia / Etihad

Perché gli intrallazzi non sono stati fatti a favore di cai per permetterle un futuro industriale, ma per far avere un ritorno ai capitani vantaggiosi e basta...se poi unisci a questo anche la palese incapacità dei suoi dirigenti allora i conti tornano
Beh...affermazione un po' pesantina....pensi che qualcuno possa aver paura se i libri vanno in tribunale e vengono letti bene...?
 

mauro.

Bannato
26 Maggio 2010
4,548
0
Re: Thread Alitalia / Etihad

Si. Ma al netto della genesi, negli ultimi cinque anni la politica ha solo sostenuto CAI. Societa' nata con zero debiti, ricordiamolo, che e' stata favoreggiata dal governo in tutto e per tutto, basta ricordare gli scioperi precettati o la vicenda sulla navetta. Dire che ora CAI si trova come si trova per non meglio precisati "intrallazzi politici" mi sembra un tantino fuorviante.
CAI non si è caricata 600 mln di debiti LAI tra flotta e altri ammennicoli?
 

I-UDNE

Utente Registrato
17 Agosto 2011
583
0
Re: Thread Alitalia / Etihad

Beh...affermazione un po' pesantina....pensi che qualcuno possa aver paura se i libri vanno in tribunale e vengono letti bene...?
Se veramente si voleva fare un piano industriale serio non si faceva una fusione con una compagnia di medio raggio, non si facevano leasing per aeroplani di medio raggio quando era palese che Easy e Ryan, tanto per cominciare, avrebbero tolto traffico interno e quindi i voli di medio sarebbero stati in perdita...lo stato italiano non ha la capacità dello Stato Francese di limitare, sempre entro i limiti della legalità, l'espansione delle low cost; non ha la capacità dello Stato Tedesco di mettere soldi statali in industrie (o banche) che, in teoria, dovrebbero stare sul libero mercato e infischiandosene degli ammonimenti della comunità europea.
Da noi invece, sicuramente per caso, non vorrei mai fare allusioni, poco dopo che è stata formata la cai hanno aumentato le tariffe autostradali... poi c'è stato questo protocollo d'intesa http://www.lamiaaria.it/rubriche/cosa-fa-la-mia-amministrazione/a-palazzo-chigi-siglato-l’accordo-sull’ilva-di-taranto.aspx e ultimamente le poste hanno aumentato alcune tariffe...sicuramente sempre per motivi differenti dall'ingresso in capitale alla cai.

E per quanto riguarda il managgggement, le teste pensanti e decidenti sono le stesse che hanno guidato alitalia lai negli ultimi anni...come la mettiamo?

Poi possiamo dirci che la colpa delle perdite è dell'assistente di volo che mangia durante lo sbarco, o del comandante che esce dal cockpit con la cravatta slacciata, o perché in un volo di tre ore non c'è l'ife, ma hanno cacciato migliaia di dipendenti, stralciato i debiti, rinegoziati i contratti di fornitura, venduto gli aerei per il lease back e siamo da capo a dodici.

E mi dici che l'affermazione è un po' pesantina?

Adesso sembra che stia naufragando l'accordo con Etihad... motivo? Richieste esose da parte loro? Non mi sembra: a parte i capitani vantaggiosi chi si prenderebbe una compagnia così in perdita, con così tante cause in corso sia tra i dipendenti, o ex, con ex compagnie e addirittura con sottoscrittori di capitale?

Probabilmente i libri in tribunale non li porteranno, come non mi risulta siano mai arrivati quelli di alitalia lai, perché non converrebbe a nessuno di quei soggetti una simile fine: faranno qualche accordicchio, cominceranno a licenziare un po' qua e un po' là e la cai scivolerà nell'oblio per il sollievo di quanti sono stufi di metterci soldi per niente
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
2 Febbraio 2012
7,943
1,930
Re: Thread Alitalia / Etihad

Ti risulta male. I libri di LAI sono in tribunale, visto che è oggetto di procedura concorsuale.
Detto questo, è molto facile fare i grandi manager ex-post, ma le critiche dell'epoca al piano fenice andavano nella direzione opposta, cioè che si faceva troppo poco medio e corto
 

billypaul

Utente Registrato
Re: Thread Alitalia / Etihad

[h=1]Alitalia: entro domenica lettera Etihad[/h][h=2]Poi sarà convocato il Cda. Camusso: basta inseguire voci[/h]E' attesa entro domenica una lettera di risposta di Etihad ad Alitalia. E' quanto riferiscono fonti finanziarie, precisando che una volta ricevuta la missiva dalla compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti sarà convocato immediatamente un Cda del gruppo di Via della Magliana. Non si esclude pertanto un board lunedì o martedì.

Sul caso Alitalia ''non bisogna continuare a inseguire le voci perchè noi continuiamo a non aver visto il piano di Etihad''. La sostiene il segretario generale della Cgil Susanna Camusso che ha partecipato privatamente al corteo del 25 aprile a Milano. Secondo Camusso ''non sappiamo se c'è una trattativa in corso e se c'è effettivamente una lettera di intenti e quindi se c'è un piano industriale''.

La trattativa tra Alitalia e la compagnia Eithad "è complessa e difficile, ma dobbiamo essere ottimisti perché quella soluzione è in grado di rilanciare non solo Alitalia, ma tutta l'economia e di tutelare non solo i posti di lavoro che ci sono". Lo sostiene a margine della manifestazione del 25 Aprile di Milano il segretario generale della Uil Luigi Angeletti. A suo avviso "ci sono molti interessi in gioco ed è difficile vedere una certa omogeneità di comportanti e di scelte perché molti soggetti, banche, sindacati e Governo, debbono discutere con un solo soggetto".


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
 

billypaul

Utente Registrato
Re: Thread Alitalia / Etihad

Ora Air France ha paura delle nozze Alitalia-Etihad

Paolo Stefanato - Sab, 26/04/2014 - 07:36

Sono giorni decisivi per la vicenda Alitalia che appare incagliata sulle richieste di Etihad. Gli ottimisti sostengono che già tra oggi e domani a sbloccare la situazione potrebbe arrivare una lettera da Abu Dhabi (in tal caso Alitalia terrà un cda lunedì o martedì); dovrebbe essere, questa volta, un'offerta puntuale, con l'indicazione del quanto e quando, «a condizione» che le controparti italiane garantiscano di realizzare una serie di impegni.

I pessimisti pensano che se la proposta dall'Emirato dovesse tardare ancora sarebbe un brutto segnale e che tutta la trattativa rischierebbe di incartarsi forse definitivamente. L'ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio, ha una delega molto ampia e appare come il coordinatore delle varie parti in causa; con governo, banche e sindacati Etihad chiede infatti proprio ad Alitalia di sistemare le cose prima del suo arrivo. Proprio i sindacati sono il fronte più in movimento. Sono stati riconvocati per martedì e l'atteggiamento appare collaborativo. Ma a una condizione: che qualunque nuovo risparmio sul costo del lavoro venga deciso, esso abbia vigore solo se e quando Etihad entrerà nel capitale. Ulteriori sacrifici, in altre parole, avranno senso solo nella prospettiva di un piano industriale di sviluppo.
Le altre parti in causa appaiono più ostiche. Le banche, alle quali è chiesta la ristrutturazione di almeno 400 milioni di crediti, sono divise; più disponibile Unicredit, meno Intesa Sanpaolo, la cui nuova filosofia è lontana da quella «banca di sistema» che aveva ispirato l'operazione Alitalia nel 2008. Ma proprio oggi - quasi un paradosso - il gruppo Intesa Sanpaolo è il primo azionista della compagnia.
Terzo fronte aperto, il governo. Non c'è dubbio che la vicenda imbarazzi Matteo Renzi, specie durante una campagna elettorale, perché il rischio di creare scontenti e alimentare polemiche è evidente. Nuovi ammortizzatori sociali significherebbero far ricadere sui cittadini ulteriori costi, mentre la liberalizzazione dei voli da Linate (una delle condizioni-chiave poste da Etihad; il testo del decreto è in costruzione) dovrà essere compensata da qualche misura salva-Malpensa, per non suscitare troppe avversioni in Lombardia; quest'ultimo tema sarà affrontato nel piano industriale, in particolare basando nell'ex-hub voli di lungo raggio in numero superiore alle aspettative.
Mentre a Roma si guarda il calendario con preoccupazione, da Parigi la vicenda è seguita con molta attenzione. Air France ha convocato il proprio cda per martedì, e in quella sede si parlerà certamente anche di Alitalia. La vicenda per i francesi è imbarazzante da qualunque punto di vista la si prenda. Per quattro anni AF è stata il primo azionista di Alitalia con il 25% poi, quando in sede di aumento di capitale avrebbe potuto impadronirsene facilmente, il gran diniego l'ha portata al 7 per cento.
La trattativa di Alitalia con Etihad, che pure è un ottimo alleato commerciale di Parigi, rischia di far sfuggire quella che era considerata ormai una controllata; al punto che il numero uno di AF, Alexandre de Juniac, non ha escluso di rientrare in qualche modo nella partita. Poi c'è l'irritazione legata alla (probabile) concessione agli arabi di molte richieste negate ai francesi. Infine, Parigi ha un timore: gli accordi tra Alitalia e Air France che prevedono una «cassa comune» per tutti i voli europei scadranno nel 2017, data tutt'altro che lontana. Se è vero che oggi non vengono messi in dubbio, fra tre anni potrebbero essere profondamente rivisti, alleggerendo il traffico italiano sul Charles de Gaulle e dirottandolo su Fiumicino.
La domanda che sorge spontanea è la seguente: perché si dà agli arabi ciò che si è negato ai francesi? La risposta è semplice: perché l'alleanza con Etihad potrà portare un reale beneficio ai passeggeri italiani, al mercato, all'hub di Roma e all'occupazione; l'alleanza con Parigi è sempre stata incentrata, invece, su un ruolo subalterno di Alitalia, ridotta a compagnia regional, a vantaggio di Air France, del suo network e del suo aeroporto.
ILGIORNALE.IT
 

belumosi

Socio AIAC 2025
Utente Registrato
10 Dicembre 2007
15,080
3,501
Re: Thread Alitalia / Etihad

Sono mesi che nella maggior parte dei giornali, si leggono marchette in gloria di AZ decisamente penose....
 

geardown3green

Utente Registrato
15 Luglio 2011
3,147
120
Secondo anello di Saturno
Re: Thread Alitalia / Etihad

Non sono per niente d'accordo con lo spirito dell'articolo che descrive una situazione che non esiste .

L'articolista sembra voler mettere in competizione gli Emirati di Dubai ed Abu Dhabi in una realtà che in effetti è molto diversa.

Innanzitutto sembra non voler considerare che nel 2008 il " default" di Dubai è stato evitato grazie all'intervento di Abu Dhabi tramite la ADIA ( Abu Dhabi investment autority) che ha prestato al vicino emirato 10 miliardi di $, inoltre AD detiene il 90% delle risorse petroliferi degli UAE .

Sicuramente, in virtù di un inferiore potere petrolifero ,Dubai è stato protagonista di un risveglio economico basatosi interamente sulla edilizia e sulla capacità di fare ponte con l'Asia, per chi ha fatto transito a Dubai può vedere come i'80 % percento del traffico di EY si basa solo sul passaggio a Dubai e non sulla sosta prolungata( più di 24 h).

In ciò ha anticipato sia Abu Dhabi che il Qatar ed il Bahrein che si sono mossi a seguire con almeno un ventennio di ritardo.

Ma la voglia di AD di seguire il modello "Dubai " avviene decisamente con una altra impostazione più tradizionalista e conservatrice della sorella Dubai, e con la consapevolezza di detenere il " Cash" che invece Dubai ha in maniera molto ridotta a confronto.

Ciò è ben noto anche a Dubai che sicuramente non fa niente per ostacolare la marcia di Abu Dhabi , addirittura il grattacielo più alto al mondo che si doveva chiamare Burj al Dubai, in onore della moglie dell' emiro di Abu Dhabi ( e per riconoscenza) si è chiamato Burj Al Khalifa.

Poi ohm uno ovviamente conduce , con rispetto, i propri business , ma senza guerre sotterranee.
 
Ultima modifica:
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.