Thread Alitalia - Giugno 2017


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Farfallina

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23 Marzo 2009
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alla luce della chiusura della MXP-AUH vorrei sapere se qualcuno riesce a fornire i dati della MXP-NRT se c'e ancora il rischio chiusura o con il passaggio da 777 a 330 i riempimenti vanno meglio, le ultime volte il volo era pienissimo, specialmente la business a tappo
Sarebbe interessante se riuscissero a incastrare MXP-JFK e MXP-NRT in modo da operarli con due macchine daily minimizzando i tempi a terra.
 
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aleall

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8 Novembre 2007
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milano
facendo 2 conti potrebbero fare una cosa del genere
FCO-JFK (partenza attuale 2030)-1030 MXP 1230 (anticipato di 2 ore 30) 0830 NRT 1030-1530 MXP 1730-2030 JFK-FCO

alternativa potrebbe essere utilizzare il 330 per MXP-TLV o MXP-IKA o MXP-SVO 3 tratte ad altissimi yield con una grande componente business, oppure servizi charter per MSC e costa MXP-DXB
 

13900

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26 Aprile 2012
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A maggio 2017 si può fare il primo confronto YoY sulla rotta Roma-Santiago, essendo stata inaugurata il 1° maggio 2016.
Da premettere che i numeri riportati si riferiscono ai soli pax paganti, non ID50, ID90 et similia che altre statistiche normalmente includono.
Inoltre maggio è nel periodo di più bassa stagione del traffico Europa <--> Cile


FCO SCL 3.580 (LF 55,5%)
SCL FCO 5.701 (LF 88,5%)
tot 9.281 (LF 72,0%)
22 rotazioni / 211 pax/volo

Rispetto al periodo omogeneo di maggio 2016 il trasportato cresce del 29,0% (da 7.192 a 9.281) mentre il LF di 16,2 p.p (da 55,8% a 72,0%).
A favore che il volo nel 2017 era già rodato mentre nel 2016 era il mese inaugurale. Di contro però il NO al referendum Alitalia del 25 aprile con le incertezze derivate. Sarà da vedere la situazione poi, soprattutto a medio termine, visto che alcune agenzie e T.O. cileni hanno bloccato le vendite con AZ.
E avevamo già visto che il grosso delle vendite avviene con POS cileno su questi voli, quindi la clientela maggiore.



Questo invece il volo British Airways, che è l'esempio più vicino ad AZ in quel settore.
Anche qui si riscontra una forte discrepanza a maggio tra i pax che "scendono" e quelli che "salgono"
LHR SCL 2.056 (LF 52,9%)
SCL LHR 3.359 (LF 86,4%)
tot 5.415 (LF 69,6%)
18 rotazioni / 150,4 pax/volo

Gioca a favore di BA avere un aeromobile estremamente light, il 789 impiegato ha solo 216 posti. Il che aiuta nei periodi di bassa stagione a far sembrare meno magri i numeri, e allo stesso tempo facilita nell'avere aeromobili più facilmente pieni in quelli di alta.
Per inciso BA è 4xw mentre AZ 5xw.
Mi permetto di correggere leggermente i tuoi dati BA:

LHR SCL a Maggio: 2056 pax, 17 voli effettuati (1 cancellato) LF 55%
SCL LHR 3486, 18 voli effettuati LF 90%

Tutti effettuati con 789 configurato 8F 42J 39M 127W.

facendo 2 conti potrebbero fare una cosa del genere
FCO-JFK (partenza attuale 2030)-1030 MXP 1230 (anticipato di 2 ore 30) 0830 NRT 1030-1530 MXP 1730-2030 JFK-FCO

alternativa potrebbe essere utilizzare il 330 per MXP-TLV o MXP-IKA o MXP-SVO 3 tratte ad altissimi yield con una grande componente business, oppure servizi charter per MSC e costa MXP-DXB
Dimentichi il downtime per manutenzione, pulizie et similia; un widebody vola, in media, 14-16 ore al giorno.
 

matteo86rm

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14 Agosto 2013
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Mi permetto di correggere leggermente i tuoi dati BA:

LHR SCL a Maggio: 2056 pax, 17 voli effettuati (1 cancellato) LF 55%
SCL LHR 3486, 18 voli effettuati LF 90%

Tutti effettuati con 789 configurato 8F 42J 39M 127W.



Dimentichi il downtime per manutenzione, pulizie et similia; un widebody vola, in media, 14-16 ore al giorno.

come mai sia sul volo Az che sul BA ci sta una cosi grande differenza di load factor tra la tratta verso il sud america e quella opposta?
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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20
.
Mi permetto di correggere leggermente i tuoi dati BA:

LHR SCL a Maggio: 2056 pax, 17 voli effettuati (1 cancellato) LF 55%
SCL LHR 3486, 18 voli effettuati LF 90%

Tutti effettuati con 789 configurato 8F 42J 39M 127W.
Avevo premesso che potessero essere leggermente in difetto, ma questo vale per tutti i vettori, proprio per i parametri di analisi dell'ente cileno.


Giusto per informazione mi sai dire in che giorno è stato cancellato il BA251?




come mai sia sul volo Az che sul BA ci sta una cosi grande differenza di load factor tra la tratta verso il sud america e quella opposta?
direzionalità dei flussi a seconda dei periodi.
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Alitalia, partono le lettere di procedura per i vettori selezionati

Oggi, lunedì 26 giugno, i commissari straordinari di Alitalia procederanno ad inviare le lettere di procedura ai soggetti che hanno manifestato interesse e che rispondono ai requisiti previsti dal bando pubblicato lo scorso 17 maggio.
I soggetti ammessi a tale ulteriore fase procedurale avranno così accesso alla data room con le informazioni necessarie per presentare proposte non vincolanti sulla base delle quali i commissari straordinari definiranno il programma dell’amministrazione straordinaria. Le proposte dovranno pervenire entro il termine del prossimo 21 luglio. TQ

 

belumosi

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10 Dicembre 2007
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Alitalia ai cinesi, come Inter e Milan?

Pubblicato il 26 giugno 2017

Ci sono occhi cinesi puntati su Alitalia.
Luigi Gubitosi veste i panni di Marco Polo per trovare compratori per la sofferente compagnia. La speranza è che, dopo l’Inter e il Milan, i cinesi si interessino anche ad Alitalia.
Il coordinatore dei tre commissari questa settimana volerà in Estremo Oriente, secondo quanto appreso da Poteri Deboli. La prima tappa è laCorea del Sud, poi Gubitosi andrà in Cina.
L’obiettivo, secondo indiscrezioni, potrebbe essere quello di sviluppare contatti con alcune grandi compagnie cinesi per approfondire se c’è interesse all’acquisto di Alitalia.
Ai commissari sono arrivate 33 manifestazioni d’interesse entro il termine del 5 giugno. I nomi dei soggetti che si sono proposti non sono stati resi noti. Solo oggi si apre la seconda fase della procedura, con la selezione dei pretendenti. Secondo voci, i promossi non sarebbero più di dieci, al massimo una dozzina.

Oggi la lista dei promossi

Oggi “i commissari straordinari procederanno ad inviare _ secondo quanto annunciato dalla compagnia venerdì scorso _ le lettere di procedura ai soggetti che hanno manifestato interesse e che rispondono ai requisiti previsti dal bando pubblicato lo scorso 17 maggio. I soggetti ammessi a tale ulteriore fase procedurale _ ha detto Alitalia _ avranno così accesso alla data room con le informazioni necessarie per presentare proposte non vincolanti sulla base delle quali i commissari straordinari definiranno il programma dell’amministrazione straordinaria. Le proposte dovranno pervenire entro il termine del prossimo 21 luglio”.
La lista degli ammessi alla seconda fase non verrà resa nota. Tra chi ha manifestato interesse ci sono le maggiori compagnie europee, Lufthansa, Air France-Klm e, parrebbe, anche British Airways, le due grandi low cost, Ryanair e easyJet. In pista anche l’americana Delta, l’emiratina Etihad e ad alcuni fondi anglosassoni.
E, misteriosi, indecifrabili, i cinesi. L’interesse potenziale delle compagnie cinesi è stato confermato a Poteri Deboli da autorevoli fonti internazionali durante l’assemblea della Iata svoltasi in Messico, a Cancun, all’inizio di giugno.
Gubitosi era volato anche a Cancun, per incontrare il vertice di Delta e sondare altri possibili compratori tra i grandi del settore. I cinesi, secondo indiscrezioni, potrebbero essere disponibili a investire grandi capitali nell’aviazione, come hanno già fatto comprando aziende importanti in Europa e in Italia.
I cinesi hanno conquistato la Pirelli e le squadre di calcio Inter e (con qualche grosso punto di domanda, perché c’è lo schermo di società lussemburghesi) forse Milan. In questo caso il finanziamento decisivo di 300 milioni è arrivato dal fondo americano Elliott, che ha ottenuto tra le garanzie il pegno sulle azioni del Milan e, se non verrà rimborsato entro 18 mesi, diventerà proprietario del club.

La prosperosa Hainan Airlines


Secondo voci raccolte a Cancun, per Alitalia ci potrebbe essere soprattutto l’interesse di Hainan Airlines, la più grande compagnia privata cinese, che fa già un volo diretto tra Roma e Xi’an. Basata nell’omonima isola turistica di Hainan, la compagnia fa capo alla holding Hna, che ha molti interessi anche nel turismo e nel gioco.
Un dirigente di Hainan Airlines, che abbiamo interpellato a Cancun, non ha voluto commentare se la compagnia avesse o meno inviato una manifestazione d’interesse ai commissari. Altri potenziali interessati sarebbero China Eastern e China Southern.
Per tutti questi vettori nell’operazione ci sarebbe però un ostacolo che i cinesi faticano a comprendere. Le mire espansionistiche dei cinesi sarebbero ostacolate dal tetto del 49,9% agli investimenti di soggetti extra-europei in vigore nell’Unione europa. Tetto che è stato confermato all’inizio di giugno dalla Commissione di Bruxelles.

Ostacoli

Se i soci extra-Ue superassero il 50% del capitale, la compagnia non sarebbe più considerata comunitaria e allora addio diritti di traffico all’interno della Ue, ma anche in diversi casi tra il paese di appartenenza o la Ue e Stati terzi. In sostanza i cinesi, se davvero volessero andare fino in fondo, dovrebbero trovare partner della Ue con i quali allearsi e rimanere sotto il 50% del capitale. Ma questo va contro la loro abitudine di prendersi tutto il piatto.
Per ora sono solo ipotesi. La strada dei commissari-venditori è in salita. Lo dimostra anche il ritardo nell’apertura della data room ai pretendenti. La “camera” dei dati verrà aperta solo nei prossimi giorni, mentre inizialmente era stato fatto trapelare che sarebbe stata aperta intorno al 15 o al massimo il 20 giugno.
L’ipotesi più accreditata è che gli interessi siano diretti solo a pezzi di attività, gli slot aeroportuali, le rotte più lucrose, ma solo una parte del personale e della flotta, nella migliore delle ipotesi. Si profila insomma l’ipotesi dello spezzatino, a meno di un miracolo.
Gubitosi parlando delle rotte a lungo raggio ha detto che “le grandi cifre” arriveranno d’ora in poi soprattutto dall’Estremo Oriente, a partire da Cina, Corea e Giappone.

I viaggi ad Abu Dhabi

La visita in Oriente non significa che ci sia una preferenza per i cinesi. I tre commissari devono mantenere un atteggiamento imparziale di fronte a chi manifesta interesse. Si racconta che siano molto attenti gli arabi di Etihad, malgrado l’azzeramento della loro quota azionaria del 49% in seguito al commissariamento della compagnia per insolvenza.
Fonti autorevoli riferiscono che Gubitosi è stato due volte ad Abu Dhabi, in casa degli emiratini, nelle ultime due settimane. E in uno dei due viaggi era accompagnato da Carlo Calenda, il ministro dello Sviluppo economico che sovrintende alla procedura di amministrazione straordinaria e ha nominato i tre commissari. I viaggi sono rimasti segreti e cosa siano andati a fare Gubitosi e Calenda non è noto. Ma non è difficile immaginare che la visita sia collegata alla procedura di vendita di Alitalia.

L’uscita di Schisano

La notizia più rilevante degli ultimi giorni in Alitalia è stato il siluramento di Giancarlo Schisano, che da 12 anni era direttore operazioni. L’uomo incaricato di far volare gli aerei. Inviso ai sindacati, soprattutto ai naviganti, che hanno esultato per la sua uscita. Le ragioni dell’uscita, ufficialmente si parla di “dimissioni”, non sono state chiarite. Ma si sa che c’è stato un contrasto con Gubitosi.
Adesso però scatta la cassa integrazione all’interno della compagnia. E’ prevista per 1.358 dipendenti, dei quali 317 a zero ore. I conti rimangono in rosso, la media è di due milioni di perdite al giorno.

Il mistero del bilancio 2016


E rimane il mistero del bilancio 2016. I dati di consuntivo esistono all’interno dell’azienda ma non vengono diffusi. Il cda precedente, presieduto da Luca Cordero di Montezemolo, nel quale c’era anche Gubitosi come consigliere e presidente designato, a condizione che i lavoratori nel referendum approvassero i tagli al costo del personale, non ha ufficializzato il bilancio, probabilmente per l’imbarazzo di presentare conti disastrosi, con oltre 600 milioni di perdite di gestione. Ma c’era anche il problema di come valutare la continuità aziendale e fare l’impairment test, cioè verificare se c’erano svalutazioni di attività e dell’azienda.
Neppure Gubitosi e gli altri due commissari, Enrico Laghi e Stefano Paleari, hanno però intenzione di pubblicare i conti del 2016. Non sono obbligati, almeno così mandano a dire. A quanto pare, i conti scottano.
La trasparenza, però, è un’altra cosa. Secondo voci che circolano all’interno della compagnia, chissà che alla fine non ci pensino la Guardia di finanza o la magistratura a fare un po’ di luce sui conti e sugli strani affari dell’Alitalia.

Il contratto con Bedek

Tra l’altro si torna a parlare del contratto con l’israeliana Bedek Aviation per la manutenzione dei motori. Un contratto da favola, si racconta, con costi superiori ai valori di mercato. Chi ci ha guadagnato?
Forse anche per questo Alitalia rimane una delle poche compagnie al mondo con i conti in rosso mentre l’aviazione fa profitti da record.

http://www.giannidragoni.it/economia/652/
 

ference85

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18 Maggio 2016
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Roma
Ciao a tutti.
Ho notato due rotazioni di EI-FNI, ieri è volato da FCO a Siviglia ed oggi da FCO a BAKU e poi da BAKU a BOLOGNA per poi tornare ferry a Roma.
Volo charter o cargo?
 

ference85

Utente Registrato
18 Maggio 2016
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Roma
Cosa cambia? Sempre di un aereo a disposizione si tratta, peraltro con buona probabilità pagato profumatamente.
Il mio è solo un punto di vista ma credo che un aereo riconfigurato sia più efficace a livello di marketing se utilizzato nei voli di linea in quanto lascia un ricordo migliore rispetto ad altri e di conseguenza il passeggero se soddisfatto, quando potrà opterà nuovamente sulla compagnia aerea in questione e magari consiglierà altri potenziali passeggeri.... Posso capire che si tratti di un carico di passeggeri ELITARI ovviamente e occupandomi in parte anche di marketing so che oggi quando si tratta di certi personaggi le aziende dimenticano tutti gli altri clienti o passeggeri, a seconda del settore dove si va ad operare, a favore del VIP ( se così vogliamo definirlo)....

Naturalmente non voglio tirar su polvere o dichiarare guerre sul forum, come potete vedere lascio sempre la parola ai più esperti e faccio principalmente il follower.....
 

rob1990100

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27 Aprile 2017
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Il mio è solo un punto di vista ma credo che un aereo riconfigurato sia più efficace a livello di marketing se utilizzato nei voli di linea in quanto lascia un ricordo migliore rispetto ad altri e di conseguenza il passeggero se soddisfatto, quando potrà opterà nuovamente sulla compagnia aerea in questione e magari consiglierà altri potenziali passeggeri.... Posso capire che si tratti di un carico di passeggeri ELITARI ovviamente e occupandomi in parte anche di marketing so che oggi quando si tratta di certi personaggi le aziende dimenticano tutti gli altri clienti o passeggeri, a seconda del settore dove si va ad operare, a favore del VIP ( se così vogliamo definirlo)....

Naturalmente non voglio tirar su polvere o dichiarare guerre sul forum, come potete vedere lascio sempre la parola ai più esperti e faccio principalmente il follower.....
Quoto.

Inoltre vorrei fare una domanda, non sarebbe stato meglio riconfigurare prima tutti gli aeri di lungo raggio (o cmq tutti i 777) e lasciare per ultimi quelli di corto raggio? Lo chiedo perché penso che il maggior impatto si verifichi nella sostituzione degli IFE che obiettivamente erano (o sono) indecenti. La mia é una domanda da non esperto :) quindi se conoscete le ragioni ve ne sarei grato.
 

belumosi

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Sono usciti i dati di Maggio di Assaeroporti.
http://www.assaeroporti.com/statistiche/

Per quanto riguarda il nazionale su LIN e FCO, i pax sono calati rispettivamente del 4.6% e 10.3%. Valori sostanzialmente simili a quelli di Aprile (-3.7% e -10.7%).
Quindi un calo accentuato, ma nessun tracollo.
 

rob1990100

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27 Aprile 2017
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Sono usciti i dati di Maggio di Assaeroporti.
http://www.assaeroporti.com/statistiche/

Per quanto riguarda il nazionale su LIN e FCO, i pax sono calati rispettivamente del 4.6% e 10.3%. Valori sostanzialmente simili a quelli di Aprile (-3.7% e -10.7%).
Quindi un calo accentuato, ma nessun tracollo.
Interessante notare anche la continua crescita di Malpensa e Bergamo contro il calo di Linate. Apparentemente avere l aeroporto dietro casa non é poi cosí importante......
 

belumosi

Socio AIAC 2025
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Interessante notare anche la continua crescita di Malpensa e Bergamo contro il calo di Linate. Apparentemente avere l aeroporto dietro casa non é poi cosí importante......
Infatti. La cosa importante è avere basate le compagnie giuste.
 

AZ1313

Bannato
8 Giugno 2016
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FOG
Alitalia ai cinesi, come Inter e Milan?

Pubblicato il 26 giugno 2017

Ci sono occhi cinesi puntati su Alitalia.
Luigi Gubitosi veste i panni di Marco Polo per trovare compratori per la sofferente compagnia. La speranza è che, dopo l’Inter e il Milan, i cinesi si interessino anche ad Alitalia.
Il coordinatore dei tre commissari questa settimana volerà in Estremo Oriente, secondo quanto appreso da Poteri Deboli. La prima tappa è laCorea del Sud, poi Gubitosi andrà in Cina.
L’obiettivo, secondo indiscrezioni, potrebbe essere quello di sviluppare contatti con alcune grandi compagnie cinesi per approfondire se c’è interesse all’acquisto di Alitalia.
Ai commissari sono arrivate 33 manifestazioni d’interesse entro il termine del 5 giugno. I nomi dei soggetti che si sono proposti non sono stati resi noti. Solo oggi si apre la seconda fase della procedura, con la selezione dei pretendenti. Secondo voci, i promossi non sarebbero più di dieci, al massimo una dozzina.

Oggi la lista dei promossi

Oggi “i commissari straordinari procederanno ad inviare _ secondo quanto annunciato dalla compagnia venerdì scorso _ le lettere di procedura ai soggetti che hanno manifestato interesse e che rispondono ai requisiti previsti dal bando pubblicato lo scorso 17 maggio. I soggetti ammessi a tale ulteriore fase procedurale _ ha detto Alitalia _ avranno così accesso alla data room con le informazioni necessarie per presentare proposte non vincolanti sulla base delle quali i commissari straordinari definiranno il programma dell’amministrazione straordinaria. Le proposte dovranno pervenire entro il termine del prossimo 21 luglio”.
La lista degli ammessi alla seconda fase non verrà resa nota. Tra chi ha manifestato interesse ci sono le maggiori compagnie europee, Lufthansa, Air France-Klm e, parrebbe, anche British Airways, le due grandi low cost, Ryanair e easyJet. In pista anche l’americana Delta, l’emiratina Etihad e ad alcuni fondi anglosassoni.
E, misteriosi, indecifrabili, i cinesi. L’interesse potenziale delle compagnie cinesi è stato confermato a Poteri Deboli da autorevoli fonti internazionali durante l’assemblea della Iata svoltasi in Messico, a Cancun, all’inizio di giugno.
Gubitosi era volato anche a Cancun, per incontrare il vertice di Delta e sondare altri possibili compratori tra i grandi del settore. I cinesi, secondo indiscrezioni, potrebbero essere disponibili a investire grandi capitali nell’aviazione, come hanno già fatto comprando aziende importanti in Europa e in Italia.
I cinesi hanno conquistato la Pirelli e le squadre di calcio Inter e (con qualche grosso punto di domanda, perché c’è lo schermo di società lussemburghesi) forse Milan. In questo caso il finanziamento decisivo di 300 milioni è arrivato dal fondo americano Elliott, che ha ottenuto tra le garanzie il pegno sulle azioni del Milan e, se non verrà rimborsato entro 18 mesi, diventerà proprietario del club.

La prosperosa Hainan Airlines


Secondo voci raccolte a Cancun, per Alitalia ci potrebbe essere soprattutto l’interesse di Hainan Airlines, la più grande compagnia privata cinese, che fa già un volo diretto tra Roma e Xi’an. Basata nell’omonima isola turistica di Hainan, la compagnia fa capo alla holding Hna, che ha molti interessi anche nel turismo e nel gioco.
Un dirigente di Hainan Airlines, che abbiamo interpellato a Cancun, non ha voluto commentare se la compagnia avesse o meno inviato una manifestazione d’interesse ai commissari. Altri potenziali interessati sarebbero China Eastern e China Southern.
Per tutti questi vettori nell’operazione ci sarebbe però un ostacolo che i cinesi faticano a comprendere. Le mire espansionistiche dei cinesi sarebbero ostacolate dal tetto del 49,9% agli investimenti di soggetti extra-europei in vigore nell’Unione europa. Tetto che è stato confermato all’inizio di giugno dalla Commissione di Bruxelles.

Ostacoli

Se i soci extra-Ue superassero il 50% del capitale, la compagnia non sarebbe più considerata comunitaria e allora addio diritti di traffico all’interno della Ue, ma anche in diversi casi tra il paese di appartenenza o la Ue e Stati terzi. In sostanza i cinesi, se davvero volessero andare fino in fondo, dovrebbero trovare partner della Ue con i quali allearsi e rimanere sotto il 50% del capitale. Ma questo va contro la loro abitudine di prendersi tutto il piatto.
Per ora sono solo ipotesi. La strada dei commissari-venditori è in salita. Lo dimostra anche il ritardo nell’apertura della data room ai pretendenti. La “camera” dei dati verrà aperta solo nei prossimi giorni, mentre inizialmente era stato fatto trapelare che sarebbe stata aperta intorno al 15 o al massimo il 20 giugno.
L’ipotesi più accreditata è che gli interessi siano diretti solo a pezzi di attività, gli slot aeroportuali, le rotte più lucrose, ma solo una parte del personale e della flotta, nella migliore delle ipotesi. Si profila insomma l’ipotesi dello spezzatino, a meno di un miracolo.
Gubitosi parlando delle rotte a lungo raggio ha detto che “le grandi cifre” arriveranno d’ora in poi soprattutto dall’Estremo Oriente, a partire da Cina, Corea e Giappone.

I viaggi ad Abu Dhabi

La visita in Oriente non significa che ci sia una preferenza per i cinesi. I tre commissari devono mantenere un atteggiamento imparziale di fronte a chi manifesta interesse. Si racconta che siano molto attenti gli arabi di Etihad, malgrado l’azzeramento della loro quota azionaria del 49% in seguito al commissariamento della compagnia per insolvenza.
Fonti autorevoli riferiscono che Gubitosi è stato due volte ad Abu Dhabi, in casa degli emiratini, nelle ultime due settimane. E in uno dei due viaggi era accompagnato da Carlo Calenda, il ministro dello Sviluppo economico che sovrintende alla procedura di amministrazione straordinaria e ha nominato i tre commissari. I viaggi sono rimasti segreti e cosa siano andati a fare Gubitosi e Calenda non è noto. Ma non è difficile immaginare che la visita sia collegata alla procedura di vendita di Alitalia.

L’uscita di Schisano

La notizia più rilevante degli ultimi giorni in Alitalia è stato il siluramento di Giancarlo Schisano, che da 12 anni era direttore operazioni. L’uomo incaricato di far volare gli aerei. Inviso ai sindacati, soprattutto ai naviganti, che hanno esultato per la sua uscita. Le ragioni dell’uscita, ufficialmente si parla di “dimissioni”, non sono state chiarite. Ma si sa che c’è stato un contrasto con Gubitosi.
Adesso però scatta la cassa integrazione all’interno della compagnia. E’ prevista per 1.358 dipendenti, dei quali 317 a zero ore. I conti rimangono in rosso, la media è di due milioni di perdite al giorno.

Il mistero del bilancio 2016


E rimane il mistero del bilancio 2016. I dati di consuntivo esistono all’interno dell’azienda ma non vengono diffusi. Il cda precedente, presieduto da Luca Cordero di Montezemolo, nel quale c’era anche Gubitosi come consigliere e presidente designato, a condizione che i lavoratori nel referendum approvassero i tagli al costo del personale, non ha ufficializzato il bilancio, probabilmente per l’imbarazzo di presentare conti disastrosi, con oltre 600 milioni di perdite di gestione. Ma c’era anche il problema di come valutare la continuità aziendale e fare l’impairment test, cioè verificare se c’erano svalutazioni di attività e dell’azienda.
Neppure Gubitosi e gli altri due commissari, Enrico Laghi e Stefano Paleari, hanno però intenzione di pubblicare i conti del 2016. Non sono obbligati, almeno così mandano a dire. A quanto pare, i conti scottano.
La trasparenza, però, è un’altra cosa. Secondo voci che circolano all’interno della compagnia, chissà che alla fine non ci pensino la Guardia di finanza o la magistratura a fare un po’ di luce sui conti e sugli strani affari dell’Alitalia.

Il contratto con Bedek

Tra l’altro si torna a parlare del contratto con l’israeliana Bedek Aviation per la manutenzione dei motori. Un contratto da favola, si racconta, con costi superiori ai valori di mercato. Chi ci ha guadagnato?
Forse anche per questo Alitalia rimane una delle poche compagnie al mondo con i conti in rosso mentre l’aviazione fa profitti da record.

http://www.giannidragoni.it/economia/652/
Non so perché ma io avventurieri extra Ue, dopo l'esperienza di EY, li vedo improbabili.
Secondo me l'unica che potrebbe fare un serio ragionamento è Easyjet, per tanti motivi. provo ad elencarne alcuni:

1. Subentrando nel corto-medio ad Az scavalcherebbe Fr in un paese importante come il nostro erodendo mercato agli irlandesi; diventerebbe la prima compagnia in Italia, cambiando a suo favore l'assetto nel continente
2. uniformità di modelli di aerei e network complementare e perfettamente integrabile;
3.potrebbe assorbire la flotta Nb di Az tramutando i suoi ordini in aerei Wb da destinare al lungo raggio;
4. Entrerebbe nel mercato del LR così come stanno facendo i suoi maggiori competitori da Ryanair a Norwegian.

mi sembrano tutte buone ragioni, ovviamente basate su mere deduzioni. Chissà . . ..
 
Stato
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