Infatti. Non sarà certo LIN aperto a fare la differenza.
Complessivamente ho l'impressione che se in Germania EY ha trovato due attori con i quali scendere a patti nell'interesse reciproco (LH e TUI), con AZ non abbia davvero la minima idea di come muoversi per tamponare le perdite e rilanciare l'azienda.
In linea teorica l'unico modo sarebbe quello di pompare smodatamente il LR verso ogni destinazione possibile, ma oltre che assai costosa, una espansione verso Asia e Africa impatterebbe con gli interessi di EY. Mentre per volare liberamente in Nord America bisognerà aspettare la fine della JV.
Situazione indubbiamente difficile, che però era prevedibilissima anche due anni fa.
Quoto. Alle volte mi domando se sia realistico, o persino possibile, che una compagnia aerea 'major' possa esistere in Italia.
Nel lato piu' ricco e produttivo del paese la ricchezza e' diffusa, non centralizzata, e c'e' un aeroporto ogni 100 km se non meno, e zero intenzioni per ridurli. Il caso Milano e' emblematico, una citta' e una macroregione - Piemonte, Ovest Lomarbia, Ticino - che sviluppa ricchezza enorme, che potrebbe avere un aeroporto delle dimensioni di MUC e invece c'ha Linate. A Sud c'e' meno frammentazione, ma non c'e' la stessa domanda. In piu' ci sono treni veramente efficienti (a differenza dell'Inghilterra, per esempio).
E questo al netto della strategia, o lack thereof, di AZ. Perche' qui siamo al terzo fallimento, ma siamo ancora a parlare di navette da Linate, a fare il cross-country, a lamentarsi dell'incendio e della concorrenza.