Thread ITA Airways dal 15 ottobre


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tiefpeck

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Scusate signori, voi che dite che il brand AZ è forte all'estero, ma vivete in Italia o fuori?

Perchè si continua a ripetere questa frase da un bel po' ma onestamente non mi sembra il caso, forse tranne in qualche posto in Sud America. Europa non più presente, Asia e Africa non pervenute, Nord America non saprei.
Ma infatti, anche in Nord America se c'è appeal è limitato agli immigrati di origine italiana, e devono anche essere di una certa età. Il solo posto dove ho visto un interesse per AZ è in Eritrea, ed era 20 anni fa.

Un discorso sul valore del marchio va fatto sulla base di una indagine statistica seria sulla sua riconoscibilità ed attrattiva, cosa che qui ci si guarda bene dal fare e -- se si fa -- dal condividere.
 
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s4lv0z

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11 Dicembre 2017
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Scusate signori, voi che dite che il brand AZ è forte all'estero, ma vivete in Italia o fuori?

Perchè si continua a ripetere questa frase da un bel po' ma onestamente non mi sembra il caso, forse tranne in qualche posto in Sud America. Europa non più presente, Asia e Africa non pervenute, Nord America non saprei.
Rispetto al nuovo è per forza di cose un brand più forte in quanto conosciuto da sempre... Se escludiamo le note (e fondamentali) questioni economiche... viaggiare con AZ sul lungo raggio non direi fosse così orribile rispetto alle altre compagnie europee/nordamericane... perché un cliente non italiano dovrebbe provare fastidio per il brand Alitalia?

Semmai era per i costi che molti optavano per altre soluzioni... un biglietto AZ comprato negli usa non aveva lo stesso prezzo chiesto in Italia.

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belumosi

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Una vocina mi dice che abbandonare il brand Alitalia sui voli a lungo raggio è un suicidio visto che il brand all'estero è ancora forte e conosciuto. In Italia bene o male potrebbe andare bene anche ITA Airways, ma far conoscere ITA Airways nei mercati lontani dall'Italia è una impresa.
La stessa vocina mi fa presente come LH volesse cassare anche il brand Brussels Airlines e inglobarlo in Eurowings ottenendo una sommossa in Belgio e che per Alitalia l'idea era la stessa. L'uccisione del brand Alitalia (e il relativo acquisto) sarebbe l'ideale per questa operazione con Eurowings a Roma e Air Dolomini e LH Mainline a LIN.

A supporto di ciò in casa DL l'idea ITA Airways al posto di Alitalia non piace per nulla in vista di una trattativa per una accordo. Lo considerano un brand poco spendibile negli USA.
Quello che non mi spiego, è la mancanza di linearità nelle scelte.
L'obiettivo di base era salvare AZ, ristrutturandola (sic). Facciamo finta di crederci e andiamo avanti. Hai ottenuto dalla UE il diritto di far rinascere AZ per la 3a volta, seppure limitata alla parte volo (che poi è l'essenza di una compagnia aerea). Hai ottenuto dalla UE il diritto a riacquistare il marchio AZ, sia pure attraverso un'asta farlocca. E al momento, almeno nei documenti di pubblico dominio, non ci sono tracce di limitazioni all'uso del brand.
Non sembra mancare nulla per ripartire, seppur in versione ridotta, con la nuova versione della nota compagnia. Invece che succede? Che esce un nuovo brand, del tutto anonimo, abbinato ad una nuova livrea (a prescindere dall'apprezzamento della stessa), che sembrano marcare il maggior distanziamento possibile da AZ. Personalmente ho sempre trovato azzeccatissima la parola Alitalia, perchè ha un suono gradevole, non ha consonanti forti (trova qualcuno che dica che Lufthansa ha un suono dolce...), rappresenta bene il prodotto e credo sia pronunciabile senza problemi in tutte le lingue. Anche il brand declinato delle varie livree, l'ho sempre trovato gradevole. E non devo essere il solo visto che anche tra i detrattori di AZ, non ricordo che qualcuno abbia mai sostenuto che il nome o il brand fossero talmente brutti da costituire parte del problema.
Per inciso il valore aggiunto di una compagnia lo fa il prodotto a tutto tondo nei vari aspetti, non serve un cambio di nome per rimarcarlo.
Turkish Airlines si chiama come 30 anni fa, ma oggi è ben altra cosa.
Ecco perchè non mi spiego la scelta del brand ITA abbinato alla livrea azzurra. A meno che non sia la versione perfezionata delle varie riverniciature precedenti con nuove livree. Che di fatto avevano il solo scopo di propagandare una inesistente discontinuità con il passato.
Stavolta mi sembra si sia andati troppo oltre per giustificare una semplice operazione di facciata. Ma allora perchè usare ITA e non AZ?
 
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kenadams

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13 Agosto 2007
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Semmai era per i costi che molti optavano per altre soluzioni... un biglietto AZ comprato negli usa non aveva lo stesso prezzo chiesto in Italia.
Questo è assolutamente normale: una pratica comune applicata da tutte le compagnie aeree. Le tariffe sono generalmente sempre più basse per voli A/R originanti in Europa rispetto all'analogo city pair con partenza dagli USA.
 

londonfog

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Io abito all'estero da una vita. Invito quelli cha riescono a leggere l'Inglese e sono convinti del valore del Brand Alitalia all'estero di farsi un giro su FlyerTalk.com sia nei loro Trip Report che nella sezione sui varii programmi fedelta'.A parte la mia esperienza personale, non vedo tutto questo apprezzamento
 

ploncito

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Rispetto al nuovo è per forza di cose un brand più forte in quanto conosciuto da sempre... Se escludiamo le note (e fondamentali) questioni economiche... viaggiare con AZ sul lungo raggio non direi fosse così orribile rispetto alle altre compagnie europee/nordamericane... perché un cliente non italiano dovrebbe provare fastidio per il brand Alitalia?
Non ho detto nulla sulla differenza tra i valori di brand tra AZ e ITA, ovviamente ITA parte da 0, e nulla sulla qualità del servizio. La domanda è riferita all'attuale valore all'estero del brand AZ che, di nuovo, non mi pare per nulla elevato.


Vivo all'estero, e sinceramente, credo che se ITA funzionera, e se troverà un buon partner, il problema del brand sarà bello che dimenticato.....anzi ne sono convinto!
Potrei anche essere d'accordo ma non è risposta relativa alla mia domanda 😬
 

s4lv0z

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Questo è assolutamente normale: una pratica comune applicata da tutte le compagnie aeree. Le tariffe sono generalmente sempre più basse per voli A/R originanti in Europa rispetto all'analogo city pair con partenza dagli USA.
Su questo nessun dubbio hai ragione, effettivamente sono stato poco chiaro... il mio punto era la convenienza rispetto ad altre offerte... e che (senza volerlo assolutamente sopravalutare) il valore del brand AZ non era negativo.

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outlmerge

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A Parigi nn hanno ancora capito la differenza tra AZ et ITA. Nel dubbio I voli sono contrassegnati come AZ in codeshare con ITY ;)
 
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kenyaprince

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Secondo i dati forniti da OAG Schedules Analyser, ITA questa settimana serve 35 destinazioni, 16 delle quali nazionali e 19 internazionali. Sono operative un totale di 22 rotte nazionali e 26 internazionali.

Dei 233.000 posti in partenza settimanali disponibili, il 29,1% proviene dall'hub principale del vettore Fiumicino, mentre il 27,4% proviene da Milano Linate (LIN). Catania ( CTA ) è la terza destinazione, con il 5,6% dei posti in partenza.

Guardando alla rete inaugurale di ITA, le prime 10 rotte per capacità sono tutti i servizi domestici, il più grande dei quali è FCO-LIN. La più grande rotta internazionale della compagnia aerea per capacità è Linate-Parigi Orly (ORY).

Se confrontata con le operazioni di Alitalia nella stessa settimana del 2019, la capacità totale di ITA è diminuita del 54%. All'epoca Alitalia serviva 73 destinazioni e 111 rotte.
 

AlicorporateUK

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Secondo i dati forniti da OAG Schedules Analyser, ITA questa settimana serve 35 destinazioni, 16 delle quali nazionali e 19 internazionali. Sono operative un totale di 22 rotte nazionali e 26 internazionali.

Dei 233.000 posti in partenza settimanali disponibili, il 29,1% proviene dall'hub principale del vettore Fiumicino, mentre il 27,4% proviene da Milano Linate (LIN). Catania ( CTA ) è la terza destinazione, con il 5,6% dei posti in partenza.

Guardando alla rete inaugurale di ITA, le prime 10 rotte per capacità sono tutti i servizi domestici, il più grande dei quali è FCO-LIN. La più grande rotta internazionale della compagnia aerea per capacità è Linate-Parigi Orly (ORY).

Se confrontata con le operazioni di Alitalia nella stessa settimana del 2019, la capacità totale di ITA è diminuita del 54%. All'epoca Alitalia serviva 73 destinazioni e 111 rotte.
Dati impietosi che dimostrano ancor di più l'inutilità di un vettore che, anche con le migliori [pseudo] speranze di un futuro roseo e mettendo pure da parte strategie (non pervenute), livree, "Altavilla non è l'ultimo arrivato" ecc., fa praticamente la navetta (in tutti i sensi) sul nazionale. Vero che siamo soltanto ad "early stage" ma, dai vari proclami di Lazzerini & Co., non mi sembra che assisteremo a cambiamenti così "drammatici", anzi (in breve: continuerà la strategia del doppio hub "con frequenze ideali intente a soddisfare/intercettare sia il segmento business che quello leisure", vale a dire la solita manfrina -o non-sense- che vanno ripetendo da tempi non sospetti).

G
 

EK380

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Secondo i dati forniti da OAG Schedules Analyser, ITA questa settimana serve 35 destinazioni, 16 delle quali nazionali e 19 internazionali. Sono operative un totale di 22 rotte nazionali e 26 internazionali.

Dei 233.000 posti in partenza settimanali disponibili, il 29,1% proviene dall'hub principale del vettore Fiumicino, mentre il 27,4% proviene da Milano Linate (LIN). Catania ( CTA ) è la terza destinazione, con il 5,6% dei posti in partenza.

Guardando alla rete inaugurale di ITA, le prime 10 rotte per capacità sono tutti i servizi domestici, il più grande dei quali è FCO-LIN. La più grande rotta internazionale della compagnia aerea per capacità è Linate-Parigi Orly (ORY).

Se confrontata con le operazioni di Alitalia nella stessa settimana del 2019, la capacità totale di ITA è diminuita del 54%. All'epoca Alitalia serviva 73 destinazioni e 111 rotte.
numeri impietosi che ben danno la misura della dimensione che la compagnia ha in questo momento con il rischio, nemmeno troppo difficile da immaginare che presto su alcune rotte lasciate scoperte arriveranno non solo le low cost, ma anche altre compagnie che ben presto apriranno o aumenteranno la loro presenza su Roma.
 

BAlorMXP

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numeri impietosi che ben danno la misura della dimensione che la compagnia ha in questo momento con il rischio, nemmeno troppo difficile da immaginare che presto su alcune rotte lasciate scoperte arriveranno non solo le low cost, ma anche altre compagnie che ben presto apriranno o aumenteranno la loro presenza su Roma.
Beh FR ormai sono anni che vola da e per FCO, per non parlare di Wizzair che ormai ci ha aperto una base per così dire non certo di secondaria importanza.


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Paolo_61

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Secondo i dati forniti da OAG Schedules Analyser, ITA questa settimana serve 35 destinazioni, 16 delle quali nazionali e 19 internazionali. Sono operative un totale di 22 rotte nazionali e 26 internazionali.

Dei 233.000 posti in partenza settimanali disponibili, il 29,1% proviene dall'hub principale del vettore Fiumicino, mentre il 27,4% proviene da Milano Linate (LIN). Catania ( CTA ) è la terza destinazione, con il 5,6% dei posti in partenza.

Guardando alla rete inaugurale di ITA, le prime 10 rotte per capacità sono tutti i servizi domestici, il più grande dei quali è FCO-LIN. La più grande rotta internazionale della compagnia aerea per capacità è Linate-Parigi Orly (ORY).

Se confrontata con le operazioni di Alitalia nella stessa settimana del 2019, la capacità totale di ITA è diminuita del 54%. All'epoca Alitalia serviva 73 destinazioni e 111 rotte.
Così è chiaramente una compagnia senza senso.
 

Airport00

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numeri impietosi che ben danno la misura della dimensione che la compagnia ha in questo momento con il rischio, nemmeno troppo difficile da immaginare che presto su alcune rotte lasciate scoperte arriveranno non solo le low cost, ma anche altre compagnie che ben presto apriranno o aumenteranno la loro presenza su Roma.
Più che altro invece di aspettare Marzo 2022, bisognerebbe che Ita già dal mese di Novembre aumenti le destinazioni
 
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