Ita Airways, ultime trattative Tesoro-Lufthansa: venerdì scade l’esclusiva, ipotesi proroga
di Leonard Berberi
Un «paio di dettagli tecnici» separano il Tesoro e Lufthansa dall’accordo su Ita Airways. Questioni «non insormontabili», spiegano al Corriere quattro persone a conoscenza delle trattative. Ma che dovranno essere risolte mentre si avvicina il 12 maggio, giorno ultimo — anche se non vincolante — dei negoziati in esclusiva già prorogati rispetto alla precedente scadenza del 24 aprile. L’intesa potrebbe essere raggiunta «in ogni istante», viene fatto filtrare. Ma data la complessità — finanziaria e industriale — del dossier è probabile che la firma slitti alla settimana prossima.
Il ministro in Giappone
Il ministero dell’Economia, Lufthansa e Ita non commentano sullo stato delle discussioni. Il titolare del Tesoro Giancarlo Giorgetti giovedì 11 maggio è previsto alla riunione dei ministri delle Finanze e dei governatori delle Banche centrali del G7 che si terrà a Niigata, in Giappone: al massimo nel primo pomeriggio di mercoledì 10 deve decollare per l’Asia.
Gli investimenti
Stando alle fonti il tema non sarebbe più il valore dell’aumento di capitale iniziale che porterà Lufthansa ad avere «fino al 40%» di Ita. Al centro c’è soprattutto la gestione del periodo «intermedio»: chi deve occuparsi cioè degli investimenti per lo sviluppo dell’azienda fino al 2027 — circa 1,5 miliardi di euro solo tra nuovi aerei e information technology — da quando Lufthansa inizierà a gestirla fino a quando rileverà l’altro 60% dal Tesoro.
Gli ultimi nodi
Secondo Roma è vero che all’inizio la maggioranza resterà italiana, ma la cloche della compagnia tricolore sarà affidata da subito a Francoforte che dovrà riportarla prima al pareggio operativo poi all’utile gestendola rispettando i paletti stabiliti dal decreto. Per i tedeschi i benefici attesi per il dicastero saranno frutto degli investimenti fatti proprio in quel periodo e quindi una parte della spesa dovrebbe essere a carico dell’azionista pubblico. Questo tema, viene spiegato, è in via di risoluzione, tanto che si registra ottimismo.
Le tappe
Il dossier Ita sbarcherà martedì 9 maggio all’assemblea degli azionisti di Lufthansa durante il discorso dell’amministratore delegato Carsten Spohr. Il «cronoprogramma» prevede, dopo la firma dell’intesa, l’invio del dossier a Bruxelles: l’Antitrust Ue potrebbe richiedere fino a quattro mesi (e un pacchetto di richieste) per dare l’ok. I tedeschi tengono al momento le carte coperte sulle loro mosse in Ita. Da quanto si apprende una delle prime iniziative riguarderà il lato commerciale le cui prestazioni per gli addetti ai lavori sono ritenute sotto la media dei vettori europei della stessa categoria. E Ita ha bisogno di introiti per ridurre un rosso che nel 2023 è stimato sui 300 milioni.
I conti di Ita
Ita fa sapere al Corriere che sul fronte dei ricavi aprile si è chiuso con circa 150 milioni di euro provenienti dal trasporto passeggeri, «con un incremento rispetto al budget di circa il 4%», sottolinea l’azienda che comunica anche di aver trasportato 1,1 milioni di clienti lo stesso mese, «anche qui con incremento rispetto al budget, di circa il 6%». E ancora: «L’indicatore di performance nel periodo — il “Rask” (l’indice che mostra il ricavo generato dalla compagnia per ogni posto offerto per chilometro, ndr) — è risultato superiore di circa il 2,1% rispetto al budget». Con questi numeri di aprile nei primi quattro mesi del 2023 Ita ha avuto 494 milioni di euro di ricavi passeggeri («incremento di circa il 2.2% rispetto al budget») e imbarcato 3,94 milioni di viaggiatori.
Ore decisive per la privatizzazione della compagnia aerea italiana. Restano un paio di dettagli «tecnici» prima dell’intesa. Il tema degli investimenti fino al 2027
www-corriere-it.cdn.ampproject.org
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk