Thread Malpensa e Linate da febbraio 2014


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DusCgn

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9 Novembre 2005
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Bobo aveva alzato un polverone della miseria per poi dire oggi.......ops avevo capito male
La cosa bella è che dati numeri, info sono sempre le stesse da mesi ma adesso magicamente suonano bene.


Alitalia: Maroni, Malpensa come scalo solo cargo errata interpretazione

Milano, 9 giu. (Adnkronos)- L'ipotesi che l'aeroporto di Milano Malpensa diventasse uno scalo solo per cargo e merci è stata scongiurata e il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, dopo l'incontro di oggi con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, che gli ha illustrato il piano di Etihad per Alitala, ammette che "è stata una errata interpretazione".

Il governatore, parlando con i cronisti a Palazzo Pirelli, sottolinea che, dalle prime indicazione sul piano ricevute dal titolare del dicastero di Porta Pia, a Malpensa "verrà potenziato il sistema cargo, ricordo che Malpensa è già il primo aeroporto cargo di Italia, ma la cosa interessante è che nel piano industriale c'è il fatto che tutto il gruppo concentrerà su Malpensa l'attività cargo in Europa".

Maroni infine sottolinea di aver appreso da Lupi che "ci sarà un potenziamento, da 280 a 550mila passeggeri Alitalia su Maloensa, che è una buona cosa anche se il traffico passeggeri di Malpensa è già superiore ai 17 milioni quindi l'aumento traffico dei passeggeri non incide granché". Il governatore conclude sottolineando che "è sempre meglio avere di più che di meno".
 

MalboroLi

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19 Novembre 2009
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ma come...a Milano non si stavano preparando a andare in guerra e a scavare trincee tutt'attorno a Malpensa?
 
30 Settembre 2013
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Tutte chiacchiere che abilmente evitano il punto: quale sarà la regolamentazione futura di Linate? Quali le destinazioni ammesse? Quanti movimenti orari?

Che poi i voli intercontinentali passino da 11 a 25 e arrivi qualche cargo in più non cambia proprio nulla.
 

matteoc

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14 Febbraio 2012
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Tutte chiacchiere che abilmente evitano il punto: quale sarà la regolamentazione futura di Linate? Quali le destinazioni ammesse? Quanti movimenti orari?
...
Secondo me non lo sa neanche Lupi, anzi non ne ha proprio idea, altrimenti l'avrebbe detto ai quattro venti.

Ve lo vedete un bel tweet "Linate decolla"?
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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Il rebus Alitalia e il caso Linate-Malpensa
Nel caso varesino nel 2007 transitavano 24 milioni di persone, oggi solo 18. Ogni passeggero spende nello scalo varesino 20 euro, in quello milanese 1,5. Ma il vero problema è il decreto Bersani-bis


di Marco Cobianchi

Nel 2008, quando Alitalia passò nelle mani dei “patrioti” guidati da Roberto Colaninno (ancora oggi presidente) la compagnia di bandiera decise di abbandonare lo scalo di Malpensa facendo diventare Fiumicino l’hub dei voli internazionali. E’ la stessa identica richiesta che Etihad ha intenzione di avanzare oggi (a Malpensa ci sono ancora voli Alitalia) in cambio della sua partecipazione al capitale di Alitalia. Nel 2008 la decisione di Alitalia provocò un tracollo dei voli, del traffico passeggeri e del lavoro a terra mettendo a rischio addirittura la sopravvivenza dello scalo. Ma che cosa succederebbe oggi? Malpensa andrebbe di nuovo in crisi nel caso in cui la richiesta di Etihad fosse accolta?Qualche numero aiuta a capire.

Nel 2007, ultimo anno di presenza dell’Alitalia, a Malpensa circolavano 24 milioni di passeggeri l'anno dei quali 10 milioni “prodotti” dal traffico dei voli Alitalia. Oggi Malpensa ha 18 milioni di transiti grazie al fatto che da allora alla fine del 2013 la Sea è riuscita a convincere altri vettori internazionali a usare le piste varesine generando, così, 4 milioni di viaggiatori e questo significa che oggi dei 18 milioni di transiti totali, Alitalia pesa solo per 1,3, circa il 7%. Se nel 2007 la compagnia di bandiera era titolare di 1200 voli settimanali in arrivo e in partenza dallo scalo varesino, oggi ne compie appena 140. Ciò significa che se anche Alitalia-Etihad decidesse di abbandonare completamente Malpensa il danno economico per la società Sea sarebbe decisamente affrontabile e lo scalo avrebbe danni molto limitati.

Il problema, però, è Linate. L’idea di Etihad è quella di spostare tutti i voli nazionali, per le capitali europee e alcune rotte internazionali sullo scalo cittadino di Milano. Il fatto è che il traffico di Linate è regolato da un decreto, il cosiddetto “Bersani bis” che limita la capacità di lavoro a 18 movimenti l’ora e, soprattutto, stabilisce che il "city airport" può essere usato solo per collegare Milano con le città italiane e le capitali europee. Nessun collegamento internazionale, insomma, come vorrebbe Etihad.

Se la compagnia aerea araba insistesse e ponesse l’abolizione del decreto Bersani-bis come condizione ostativa per il suo ingresso in Alitalia questo provocherebbe un vero e proprio caos nei cieli italiani. Il motivo è questo: sulla base di quella legge la Sea è riuscita ad attirare a Malpensa compagnie aeree che compiono voli verso città extra europee ed è riuscita a convincerle anche per il fatto che nessuna compagnia avrebbe potuto volare verso quelle destinazioni partendo dalla molto più comoda Linate. Ad esempio: la Turkish Airlines compie ogni settimana 3 voli verso Istambul partendo da Malpensa. Se Etihad ottenesse la possibilità di volare a Istambul partendo da Linate farebbe una micidiale concorrenza alla Turkish Airlines la quale, a questo punto, potrebbe ricorrere alle autorità europee che si troverebbero nella scomoda situazione di decidere tra l’apertura di Linate e il rispetto di patti scritti. Per capire il ginepraio al quale si andrebbe incontro basti dire che sono decine le compagnie aeree che hanno preso come base per i loro voli internazionali Malpensa e che, nel caso che Etihad fosse messa nelle condizioni di fargli concorrenza da Linate, potrebbero bussare alle porte di Bruxelles.

Dal punto di vista della Sea, la società che gestisce i due scali, la cosa migliore sarebbe lasciare tutto così com’è e continuare ad attirare vettori internazionali verso Malpensa dato che, ad esempio, lo scontrino medio di un passeggero in transito su Malpensa è di 20 euro mentre lo stesso passeggero che transita a Linate spende al massimo 1,5 euro ed è per questo che nel bilancio della Sea il business non legato direttamente a voli e atterraggi (“non aviation business”) vale il 40% del totale dei ricavi. Ecco perché, oltre al nodo degli esuberi e dell’entità degli investimenti, il punto critico di tutta l’operazione Etihad è la distribuzione dei voli tra il comodo scalo cittadino di Linate e il meno comodo, ma più redditizio scalo varesino.

Per quanto riguarda, appunto, gli esuberi, l'amministratore delegato Gabriele Del Torchio ha confermato che Etihad ha chiesto 2.200 persone in meno, ma il previsto incontro, che doveva tenersi oggi tra sindacati, il ministro dei Trasporti Lupi, Del Torchio stesso e il ministro del Lavoro Poletti per discutere delle modalità di gestione di questo problema, è slittato a domani.
http://economia.panorama.it/rebus-alitalia-linate-malpensa
 

freeair

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7 Novembre 2005
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la Turkish Airlines compie ogni settimana 3 voli verso Istambul partendo da Malpensa.

Mi sa ci sia un errorino....
E non è l'unico......
Etihad a rigore non potrebbe mai fare la LIN-IST coretto?
 

Frecciarossa

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19 Febbraio 2009
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Il dehubbing da MXP era stato già deciso da Prato della vecchia LAI, non dai capitani coraggiosi, che lo hanno semplicemente confermato dopo aver (invano) proposto a SEA di chiudere/limitare fortemente LIN per ri-hubbare MXP, opzione 1 del piano Fenice.

Inoltre un differenziale di 20 euro a 1 di scontrino medio non esiste probabilmente neanche tra SIN e QSR, figuriamoci tra LIN e MXP..

Articolo piuttosto approssimativo mi sembra..
 

pello

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29 Giugno 2013
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BGY
EMIRATES OFFRE LE “FRECCE” A CHI VOLA DA MILANO A NEW YORK

Emirates presenta una nuova iniziativa che renderà più forte l’integrazione treno-aereo e dunque la collaborazione con Trenitalia. Ai clienti che scelgono Emirates per volare in business class e first class tra Milano e New York, dal primo luglio al 31 agosto infatti, sarà offerto un biglietto di andata e ritorno con le Frecce Trenitalia da e per Milano, coincidenti con il volo scelto da Malpensa. I biglietti treno più aereo sono in vendita fino al 30 giugno.
La promozione include tutti i Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca che collegano le principali città italiane a Milano. Arrivati qui, i passeggeri Emirates-Trenitalia potranno usufruire del servizio chauffeur dalla Stazione Centrale all’aeroporto di Malpensa. Fabio Lazzerini, general manager di Emirates in Italia, ha dichiarato: «Questa partnership contribuirà a sviluppare – proprio per la sinergia tra aereo e treno – il business ed il turismo tra Italia e Stati Uniti, sfruttando le potenzialità delle Frecce Trenitalia e del sistema Alta Velocità. Oltre 70.000 passeggeri hanno già prenotato per viaggiare con Emirates su questa rotta fino ad agosto, evidenziando una chiara richiesta da parte dei clienti».
E prosegue Gianfranco Battisti, direttore divisione passeggeri e Alta Velocità: «Questa nuova intesa con Emirates, che è già nostro partner consolida la strategia di Trenitalia che punta a rendere sempre più capillare l’integrazione treno – aereo. L’obiettivo è anche quello di favorire lo scambio culturale, sociale ed economico tra due grandi Paesi come gli Stati Uniti e l’ Italia e siamo sicuri che il nuovo accordo costituisce un altro passo avanti verso la completa integrazione dei sistemi di vendita dei biglietti treno più aereo».
 

BAlorMXP

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Milano/Antwerpen
Il mio realismo parte dal fatto che volente o nolente LIN non verrà mai chiuso. Punto.
Nonostante gente in maniera infondata a più riprese mette in giro voci e progetti in tal senso...è dal 1998 che ne sento parlare sotto mille giunte e colori diversi.

Le opere suddette metro e passante sono la prova, se mai ce ne fosse bisogno, che l'aeroporto esisterà e se possibile verrà anche rivitalizzato (vedi decreto in discussione).

Il mio realismo parte dai dati concreti ed oggettivi finora qui raccolti e quelli che ci si aspettano nel futuro.

Da queste basi bisogna fare i conti con l'aeroporto aperto e con un'accessibilità che a lavori finiti (quando sarà sarà) sarà a mio avviso nettamente migliorata.

Ovviamente ognuno è libero di pensare il contrario che verrà chiuso o che anche se rimarrà aperto la metro e il passante saranno scomodissimi.
Realismo o meno, le opere sopracitate, non sono la risposta ai problemi del sistema. Linate acquisirà solo una migliore accessibilità e qui credo sia noto a tutti ma a quale fine? Quello che trovo assurdo e quantomai incomprensibile è la totale difesa di quest'arrocco senza senso. Poi parliamone, 25 frequenze settimanali e cargo, sono un bel prodotto di marketing perché il popolino, ovvero a chi sono diretti gli articoli, legge i numeri passivamente senza soffermarsi troppo su cosa realmente dicano. Milano perde nuovamente e non sarà una metro a fargli recuperare i possibili voli che perderà con.queste scelte discutibili.

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AZ209

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Londra.
Ai clienti che scelgono Emirates per volare in business class e first class tra Milano e New York, dal primo luglio al 31 agosto infatti, sarà offerto un biglietto di andata e ritorno con le Frecce Trenitalia da e per Milano, coincidenti con il volo scelto da Malpensa. I biglietti treno più aereo sono in vendita fino al 30 giugno.
La promozione include tutti i Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca che collegano le principali città italiane a Milano. Arrivati qui, i passeggeri Emirates-Trenitalia potranno usufruire del servizio chauffeur dalla Stazione Centrale all’aeroporto di Malpensa.
Mi sembra una buona iniziativa, soprattutto per chi viaggia con mogli e figli al seguito in quel periodo.
 

DusCgn

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Realismo o meno, le opere sopracitate, non sono la risposta ai problemi del sistema. Linate acquisirà solo una migliore accessibilità e qui credo sia noto a tutti ma a quale fine? Quello che trovo assurdo e quantomai incomprensibile è la totale difesa di quest'arrocco senza senso. Poi parliamone, 25 frequenze settimanali e cargo, sono un bel prodotto di marketing perché il popolino, ovvero a chi sono diretti gli articoli, legge i numeri passivamente senza soffermarsi troppo su cosa realmente dicano. Milano perde nuovamente e non sarà una metro a fargli recuperare i possibili voli che perderà con.queste scelte discutibili.

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Il fatto che illustro la realtà dei fatti e mi baso su scenari reali e concreti presenti e futuri non vuol dire mica che personalmente li appoggio o li condivido. Mischi un pò le cose. Non ho mai detto che siano la risoluzione al problema le opere di accesso a LIN.
Semplicemente dal mio punto di vista inutile fare i conti senza l'oste, e partendo da qui possiamo parlare all'infinito di quanto sarebbe bello se .....ma la realtà è che LIN c'è e non è destinato a chiudere, anzi semmai il contrario.
Quindi si deve ragionare con un aeroporto che c'è, ci sarà, che con ogni probabilità sarà almeno in parte liberalizzato (in che termini da vedere) e che è destinato a migliorare sensibilmente la sua rete d'accesso se comparata al presente.
Questi i fatti, ogni altra riflessione moralmente più o meno condivisibile, purtroppo lascia il tempo che trova.
Cade nel vuoto.
 

DusCgn

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Malpensa, perché l'aeroporto non è mai decollato
Non solo Etihad. Investimenti esorbitanti, impatto ambientale e strategie errate dietro al mancato successo dello scalo.


Uno scalo mai decollato. Malpensa non riesce, e non è riuscito finora, a mettersi in pista e diventare quello per cui è stato creato: il più grande scalo aereo della Lombardia capace di attrarre compagnie e viaggiatori e far lievitare il traffico nei cieli del Nord. Come se non bastassero le continue difficoltà e le tensioni interne ora a far tremare l'aeroporto c'è anche il possibile arrivo in Italia di Etihad. L'ennessimo allarme è arrivato dal governatore lombardo Roberto Maroni spaventato che gli arabi passano mettere in ginocchio Malpensa: l'intenzione manifestata degli emiri di Etihad è infatti quella di avere un unico hub nazionale di riferimento, che dovrebbe essere Fiumicino.
IPOTESI TRAFFICO CARGO. Per il capoluogo lombardo, invece, l'attenzione si concentra su Linate mentre Malpensa potrebbe essere utilizzato solo per il traffico cargo.
«Malpensa è considerato dal governo, non solo da me, uno degli hub principali del Nord: non è una questione di campanile è il sistema aeroportuale e del Nord che verrebbe penalizzato. Noi abbiamo investito molto su Malpensa: l'ultimo investimento sono 30 milioni per collegare i due terminal con l'alta velocità», ha detto Maroni preoccupato.
IL DERBY COL 'RIVALE' LINATE. In realtà si parla da sempre di una guerra intestina fra Linate e Malpensa e sono in molti a pensare che le pressioni per ridimensionare Linate a favore dello scalo varesotto siano state negli anni più di carattere politico che strategico. Sembra insomma che dietro non ci siano vere esigenze legate agli equilibri del trasporto aereo. Anzi.
Fatto sta che l'aeroporto sembra assomigliare sempre più a una felice incompiuta e con un destino già scritto, nero su bianco. Ecco le principali ragioni di un fallimento annunciato.

1. Il progetto abortito del doppio hub Alitalia
La legge 'Bersani 2' del 2000 aveva introdotto una serie di limitazioni al traffico aereo su Linate, sia in termini di velivoli ammessi sia sul numero di decolli e atterraggi all'ora (che erano stati portati a 18).
La ragione era contenuta e scritta nero su bianco proprio sul decreto stesso: ripartire il traffico aereo all'interno del sistema aeroportuale di Milano e sviluppare l'hub Malpensa.
IL DEHUBBING DALLO SCALO. In pratica una politica di rinforzo alla strategia del doppio hub Alitalia (uno a Fiumicino e uno a Malpensa). Strategia poi finita in un nulla di fatto che anzi ha portato al dehubbing della compagnia di bandiera dallo scalo lombardo.

2. Non si diventa hub per scelta: il mercato conta
Per una grande compagnia, la decisione di avere un aeroporto hub è dettata da considerazioni di efficienza. In altre parole, convogliare il traffico su di un aeroporto massimizza i profitti. Tra le caratteristiche che le compagnie desiderano quando scelgono il proprio hub, vi è il volume di traffico che l'area in cui l'aeroporto è localizzato può generare (esclusi i transiti).
Con o senza Linate, il volume di traffico generabile da Malpensa non si avvicina neanche a quelli di Heathrow, Charles de Gaulle, o Francoforte.
PRATO SCEGLIE FIUMICINO. Nel caso dei due scali milanesi si tratta di due entità a sé e con destini diversi e bisognerebbe lasciar scegliere al mercato (domanda dei consumatori e offerta dei vettori aerei, ndr) se far sopravvivere uno solo degli aeroporti - e quale - oppure entrambi.
Malpensa, comunque, aveva smesso di essere un hub (anche se di secondo livello) nel 2007 quando l'ex amministratore delegato di Alitalia, Maurizio Prato, aveva deciso di puntare su Fiumicino.

3. Il traffico non genera ritorno sugli investimenti
Non ci sono solo i 30 milioni per l'alta velocità per collegare l'aeroporto con Linate che ha ricordato Maroni. E neppure l'ipotesi contenuta nella bozza del piano nazionale degli aeroporti in fase di elaborazione al ministero dei Trasporti - e ancora non quotata - di costruire una terza pista.
ESBORSO DI 100 MILIONI L'ANNO. In realtà su Malpensa negli anni sono piovuti soldi su soldi. Solo per guardare agli ultimi anni, nel triennio 2011-2013 sono stati investiti 103 milioni di euro in media all’anno per grandi interventi quali il Terzo Satellite, lo sviluppo di Cargo city, i parcheggi e le infrastrutture di volo. E nel biennio 2014-2015 sono previsti e in corso di attuazione consistenti investimenti, pari a circa 122 milioni di euro in media all’anno, per interventi sulle nuove aree commerciali e l’adeguamento del Terminal 1 per Expo 2015, la stazione ferroviaria al Terminal 2, oltre al completamento delle iniziative già avviate relative anche a Cargo city.
INVESTIMENTO INIZIALE DI 500 MILIONI. A questi numeri monstre si aggiunge il fatto che l'aeroporto di Malpensa è costata circa 500 milioni di euro ed è stato finora sfruttato a stento per la metà delle proprie potenzialità, visto che anche i 17,7 milioni di passeggeri che transitano per lo scalo non sono sufficienti a 'ripagare' gli investimenti fatti. Anche perché, come ha spiegato l'ultimo rapporto dell'Enac, lo scalo varesotto ha perso in un anno il 3% del traffico aereo.

4. Le implicazioni (negative) sull'area e le promesse non mantenute
Con lo scalo in gioco c’era anche lo sviluppo di un’intera area, che in Malpensa ha riposto molte speranze, di natura economica e occupazionale.
Oggi in bilico ci sono migliaia di posti di lavoro, ci sono progetti di crescita infrastrutturale e locale, e ci sono molti Comuni della zona che finora si sono piegati alle esigenze dello scalo, ma che hanno ottenuto in cambio solo una montagna di effetti negativi.
L'INDENNIZZO CHE NON ARRIVA. Non hanno neppure ricevuto il pieno indennizzo previsto con le tasse aeroportuali.
A questo si aggiungono le conseguenze ambientali (negative) e la peggiorata qualità della vita degli abitanti del Gallaratese messi a dura prova da inquinamento, delocalizzazione, traffico, stress e incidenza delle malattie.

Martedì, 10 Giugno 2014

http://www.lettera43.it/economia/in...aeroporto-non-e-mai-decollato_43675131655.htm
 

janmnastami

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Seriamente: perché postate articoli con argomentazioni ridicole e palesemente errate?

Si parla di mercato e si cita Maurizio Prato, si parla di un costo di Malpensa pari a 500 milioni di euro (dato errato) quando il costo è stato un altro, si parla di conseguenze ambientali negative quando invece enti diversi hanno opinioni completamente differenti (ad esempio, l'ARPA ritiene che non vi sia correlazione tra traffico aereo e inquinamento), addirittura si arriva a scrivere che Malpensa è fonte di stress e malattie.

Io sono il primo ad apprezzare articoli con "visioni" differenti tra loro, a condizione però che le argomentazioni abbiano un minimo di serietà.
 

gbaru

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5 Febbraio 2011
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Stuttgart - Germania
Malpensa, perché l'aeroporto non è mai decollato
Non solo Etihad. Investimenti esorbitanti, impatto ambientale e strategie errate dietro al mancato successo dello scalo.


Uno scalo mai decollato. Malpensa non riesce, e non è riuscito finora, a mettersi in pista e diventare quello per cui è stato creato: il più grande scalo aereo della Lombardia
Andiamo bene! E allora qual'è il più grande scalo della Lombardia? Bresso??

Se poi Qualcuno mi spiega:
1. come accomodare 17 milioni di passeggeri in più a Linate.
2. come far partire i WB da Linate
3. come si fa ad in quinare di meno a Linate rispoetto a Malpensa
4. come si fa a far star buoni gli abitanti di S. Donato.

allora non dirò più niente. Fino a tal giorno lasciatemi dire "una figura da cioccolatée".

Buon lavoro,
Gbaru
 

Dr Gio

Utente Registrato
Andiamo bene! E allora qual'è il più grande scalo della Lombardia? Bresso??

Se poi Qualcuno mi spiega:
1. come accomodare 17 milioni di passeggeri in più a Linate.
2. come far partire i WB da Linate
3. come si fa ad in quinare di meno a Linate rispoetto a Malpensa
4. come si fa a far star buoni gli abitanti di S. Donato.

allora non dirò più niente. Fino a tal giorno lasciatemi dire "una figura da cioccolatée".

Buon lavoro,
Gbaru
Non ho capito il senso del tuo intervento.

Che MXP sia il piu' grande scalo della Lombardia, in termini di volume di passeggeri, siamo d'accordo. Che abbia fallito la missione per la quale era stato costruito, ovvero di essere un grande hub per transiti, mi sembra anche questo evidente, per una serie di responsabilita' di molti, tra i quali gli amministratori della Lombardia e del Lazio (i primi che non hanno mai voluto davvero depotenziare LIN, i secondi perche' si opposero al serio trasferimento di AZ a MXP, obbligandola al ridicolo doppio-hub, cosa che per le disastrate condizioni di AZ non era possibile, non avendo la massa critica per riuscire a gestire due hub. AZ non e' Lufthansa, ne' American, Delta o United).
 
Stato
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