Nuova vittoria dei lavoratori Meridiana iscritti al sindacato Usb. Il giudice del tribunale del lavoro di Tempio Pausania, Chiara Aytano, ha dichiarato illegittimo l’accordo sindacale siglato nel marzo 2009 da Uil Trasporti e Anpav. L’azienda dovrà applicare a quanti hanno fatto ricorso le norme contrattuali originarie e anche le differenze di stipendio non percepite dal 2009 ad oggi. Ma la sentenza del tribunale di Tempio rischia di mettere in discussione il ruolo stesso dei sindacati tradizionali. La sentenza è destinata a mettere in discussione l’intero sistema sindacale italiano. Il giudice del tribunale del lavoro di Tempio, Chiara Aytano, ha dichiarato illegittimo l’accordo sindacale siglato nel marzo 2009 da Uil Trasporti e Anpav, in rappresentanza della categoria degli assistenti di volo Meridiana. La sentenza dà quindi ragione a 125 lavoratori fra hostess e steward che avevano deciso di rivolgersi all’avvocato Alessandro Meloni per contestare davanti a un giudice le decisioni prese, contro la loro volontà, dalle sigle sindacali di riferimento.
La vicenda prese avvio durante la gestione della compagnia all'epoca dell’amministratore delegato Gianni Rossi, che chiese alle parti sociali la firma di un nuovo contratto collettivo per il personale navigante con la riduzione del 30% della retribuzione in busta paga. La Cgil non firmò, mentre Uil e Anpav decisero di consultare l’assemblea dei lavoratori con un referendum. Referendum che però non raggiunse il quorum. Nonostante questo e nonostante le numerose diffide inviate dai lavoratori, i delegati di Uil e Anpav firmarono l’accordo chiesto dall’azienda che applicò a tutti i lavoratori il nuovo contratto e le nuove condizioni economiche rifiutate dalla maggior parte della categoria. Il numero record di 125 assistenti di volo decisero allora di fare ricorso al tribunale di Tempio, che giovedì scorso ha emesso la sentenza.
Il giudice Aytano ha stabilito per i 125 lavoratori l’illegittimità del contratto del 2009 perché firmato senza il mandato della categoria, con il ritorno alle condizioni contrattuali precedenti e la restituzione del 30 per cento della retribuzione per ciascun lavoratore ricorrente dal 2009 in poi. Il dispositivo del tribunale del Lavoro va oltre e definisce con precisione un punto che riguarda la legittimazione del ruolo sindacale stesso, che in assenza di consenso da parte dei lavoratori non potrebbe, secondo le motivazioni del giudicato, neppure esistere. I dettagli della sentenza verranno illustrati nei prossimi giorni nel corso di una conferenza stampa.
Giacomo Legato
Da:
http://www.sardiniapost.it/economia...dei-lavoratori-illegittimo-l-accordo-del-2009