Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa


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Farfallina

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Perchè non chiudiamo Linate e trasformiamo il terminal in un centro di accoglienza per i poveri? :D

Cosi risolviamo due problemi in un colpo solo, facciamo solidarietà ai bisognosi e Scola è contento e cambiamo le sorti del sistema aeroportuale milanese...:D
Più facile che chiudano un'ala di MXP di questo passo... così diventano veramente invisibili. Il problema dei senzatetto è molto grave ovunque, ma spesso viene sottovalutato.
 

BAlorMXP

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Perchè non chiudiamo Linate e trasformiamo il terminal in un centro di accoglienza per i poveri? :D

Cosi risolviamo due problemi in un colpo solo, facciamo solidarietà ai bisognosi e Scola è contento e cambiamo le sorti del sistema aeroportuale milanese...:D

Sea potrebbe contribuire cedendo il terminal in comodato gratuito a qualche associazione di solidarietà
Etihad Against Poverty, ecco come EY punterà su MXP.
Linate? Ma dai, mica puoi sfamarli a yield.
 

TW 843

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Sabato 10 gennaio 2015

Il futuro di Malpensa vola basso

Soltanto segni meno nei mesi di novembre e dicembre. Montano i timori della Fit Cisl. «La Sea? Se gestisse solo questo scalo avrebbe già fatto la voce grossa con il Governo

MALPENSA - Malpensa chiude il 2014 in perdita come movimenti aerei e numero di passeggeri.
Il mese di dicembre mostra soltanto segni negativi: - 6% di movimenti aerei, decolli e atterraggi e -3% di passeggeri. Ancora peggio di novembre quando i passeggeri sono stati il – 3% rispetto all’anno precedente e i movimenti hanno raggiunto un - 4,8 %.
Dati negativi che la stessa Sea si aspettava, ma che non fanno certo piacere né tantomeno rincuorano. E ora la Fit Cisl di Varese contrattacca.

«Il piede in due scarpe»

«Cosa vogliamo fare di questo aeroporto?» domanda il segretario generale della Fit Cisl dei Laghi Dario Grilanda. Una domanda non certo nuova, «ma da ripetere», incalza il sindacalista.
«Se Sea gestisse soltanto Malpensa si sarebbe già fatta sentire, avrebbe già fatto la voce grossa con il governo. Invece, avendo comunque Linate che lavora bene, può permettersi di restare in attesa. Tiene il piede in due scarpe e aspetta. Ma che cosa aspetta?».
Grilanda è spietato: «Continuiamo ad avere un assetto aeroportuale non definito e ad affossare Malpensa». Non c’è politica che tenga né ci sono scelte industriali. Secondo Grilanda nemmeno l’intenzione del management di Sea di poter intervenire sulle tasse aeroportuali, farà la differenza. Puntare a un rincaro dei diritti di approdo e di utilizzo di Linate e a una riduzione, invece, dei costi di utilizzo di Malpensa non incentiverà le compagnie aeree ad usufruire dello scalo della brughiera a dispetto del Forlanini.
«Servono decreti», sostiene Grilanda. «Ma non decreti come quello a favore di Linate siglato dal ministro Lupi (Trasporti e Infastrutture)».
Il trasloco di airberlin da Malpensa al Forlanini con la conseguente perdita di 400mila passeggeri all’anno nello scalo che dovrebbe essere intercontinentale, è uno dei primi effetti del Decreto.
«Mi auguro che la commissione istituita dal ministro per valutare le conseguenze del Decreto non sia solo di facciata ma possa prendere posizione».
Alitalia docet e per stringere l’accordo con Etihad è diventato importante, se non fondamentale, liberare gli slot di Linate consentendo non un maggior numero di voli, ma la possibilità di volare in tutte le città d’Europa dal Forlanini. In tal modo, però, si tarpano le ali al feederaggio a Malpensa che si ritrova con un numero ridotto di voli domestici e soprattutto europei utili a portare passeggeri da imbarcare sugli intercontinentali.
L’attività intensa di easyJet che vale quasi un terzo dell’operatività di Malpensa è a se stante rispetto a un’azione di feederaggio.
«Non c’è alcun segnale di inversione di tendenza», denuncia Grilanda. «Possiamo soltanto elencare posti di lavoro persi, assenza di assunzioni e un terminal 1 in certe ore deserto, in cui si potrebbero disputare delle partite di calcio».

«A che è servito il Primo Maggio?»

A cosa è servito il Primo Maggio a Malpensa, indetto dalle segreterie regionali della Lombardia? «È stato solo lettera morta», sbotta il segretario varesino della Fit.
«Quali azioni sindacali e politiche ci sono state dopo il Primo Maggio dell’anno scorso? Nessuna. Il sindacato confederale è assente, Cgil, Cisl e Uil a livello nazionale non spendono una parola per Malpensa. E chi porta la voce dei lavoratori, come il sindacato di questo territorio, non viene ascoltato». La chiosa è la solita.
«La questione Malpensa è dimenticata e l’aeroporto cerca di sopravvivere quando dovrebbe, invece, risplendere di luce propria e godere di ottima salute», puntualizza Grilanda.

http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Economia/il-futuro-di-malpensa-vola-basso_1098679_11/
 

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Ravanelli, ad F2i, all'assalto di Malpensa

L'amministratore delegato del fondo F2i all'attacco sulla Sea, di cui è socio di minoranza a fianco del Comune, e che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa. Una trattativa da 400 milioni di euro, che al Comune farebbero molto comodo per la M4...

Lunedì, 12 gennaio 2015 - 11:35:00

“Ravanelli torna alla carica su Malpensa”, scrive il “Corriere Economia”. “Dopo la fibra ottica, gli aeroporti milanesi. Renato Ravanelli, amministratore delegato del fondo F2i, muove all’attacco sulla Sea che gestisce Linate e Malpensa, della quale è socio di minoranza a fianco del Comune di Milano. Perché il sindaco Giuliano Pisapia dovrebbe tenersi la quota di maggioranza, è il suo ragionamento, quando cedendola – vale qualche centinaio di milioni – potrebbe usare il ricavato per finanziare la linea 4 della metropolitana?”. “.

Il fondo F21 di Ravanelli detiene attualmente il 44,3% di Sea. Ravanelli si propone ora come acquirente per il 54,8% delle quote in mano al Comune di Milano, con l'obiettivo di rilanciare lo scalo investendovi. L'obiettivo è concludere la trattativa, dal valore di 400 milioni di euro, entro fine gennaio.

http://www.affaritaliani.it/milano/ravanelli-malpensa-120115.html
 

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Metropolitina M4: al via i nuovi cantieri per la linea Linate - San Cristoforo FS

Inizia anche la campagna di informazione del Comune

Redazione · 10 gennaio 2015

“Mettiamo la quarta. Milano più veloce per tutti”. Da lunedì 12 gennaio parte la campagna di comunicazione su M4, la nuova linea metropolitana cittadina.

Manifesti di vari formati saranno visibili fino al 25 gennaio nelle metropolitane, lungo le pensiline dei mezzi di superficie e in tutti i circuiti bikeMi. Una campagna che si basa non solo sul gioco di parole, ma un vero e proprio obiettivo, che riguarda il futuro di una città metropolitana sempre più europea e policentrica, che allarga il suo centro e diventa più veloce per tutti.

La campagna di affissioni fa parte di un capillare piano di comunicazione mirato a informare in maniera puntuale i cittadini sui lavori di M4, che prenderanno il via, ad eccezione di quelli previsti nelle aree all'interno della Cerchia dei Bastioni, a partire dal 19 gennaio. In particolare, dal 19 gennaio si apriranno progressivamente i cantieri nella zona est della città (da Viale Argonne a Piazza del Tricolore), mentre dal 1 febbraio progressivamente partiranno i cantieri nella zona ovest (da Parco Solari a San Cristoforo).

Dal 15 gennaio fino all'inizio del mese successivo, contestualmente all'apertura di ciascun cantiere, verranno distribuiti materiali illustrativi nei condomini, nei negozi e nei punti di incontro delle zone interessate dai lavori, il cui impatto nei primi mesi sarà molto limitato: le aree saranno recintate con semplici griglie si procederà inizialmente con le verifiche su eventuali presenze di ordigni bellici e con l'eventuale spostamento dei sottoservizi (acqua, luce, fognatura). Solo in un secondo momento verranno poste le cesate definitive.

Prosegue poi la linea diretta tra l'amministrazione e i cittadini, il cui dialogo costante ha già portato negli ultimi mesi a importanti modifiche dei progetti iniziali mirate a ridurre l'impatto dei cantieri. Nei prossimi giorni sono previsti nuovi incontri nei quartieri ai quali saranno presenti, oltre all’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran, i tecnici del Comune e i rappresentanti di MM Spa, Amat e M4 Spa, disponibili ad offrire chiarimenti e rispondere alle varie istanze dei partecipanti.

Dal 12 gennaio sarà consultabile il sito di M4, www.metro4milano.it, dove saranno disponibili, cantiere per cantiere, i layout, i rendering dei progetti e lo stato di avanzamento dei lavori. Il sito sarà aggiornato e integrato quotidianamente e in modo progressivo. Dal 18 gennaio saranno operativi anche gli account sui social network (Facebook e Twitter) e una mail dedicata - info@metro4milano.it - alla quale i cittadini potranno inoltrare richieste e osservazioni.

http://www.milanotoday.it/green/mobilita/metropolitana-m4-lavori.html

 

AZ209

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Terza pista a Malpensa, ci risiamo

Il Comitato degli utenti torna a parlare dell’ipotesi di aumentare la superficie dell’aeroporto. «Il progetto va reso più attuale». Modiano: «Programmare la struttura per i prossimi 20 anni»

MALPENSA - Master plan di Malpensa, torna l’ipotesi terza pista. Nell’incontro con il Comitato degli utenti (compagnie aeree, operatori, associazioni) di Malpensa che si è tenuto a fine novembre dell’anno appena concluso, il rappresentante di Sea, project manager del progetto Master plan, ha parlato della revisione del progetto di sviluppo di Malpensa perché sia reso più attuale.
I presupposti su cui si reggeva il vecchio Master plan, bloccato a luglio del 2014, non esistono più. Alitalia ha lasciato l’aeroporto che sta in provincia di Varese e la crisi del trasporto aereo, oltre a quella economico finanziaria, non è stata certo una boutade per il traffico nei cieli. Ma l’ipotesi terza pista rimane in piedi. Sea ha informato che entro l’estate saranno sottoposte all’attenzione di Enac le varie tempistiche del progetto della terza pista.

Nessun arretramento
Nessun arretramento. Approvato il progetto sarà dato il via libera alle pratiche per la richiesta di Valutazione d’impatto ambientale e, solo dopo aver ottenuta la Via, ovviamente, potrà iniziare la realizzazione del progetto. Il presidente Sea Pietro Modiano, del resto, ha dichiarato anche di recente che l’idea di una terza pista a Malpensa non sarebbe stata scartata.
«Prima di alzare bandiera bianca e rinunciarvi, vogliamo pensarci bene», ha affermato a voce alta all’Infocenter del terminal 1 nel corso dell’audizione a metà dicembre con la commissione regionale alle Attività produttive, i sindaci e gli operatori (albergatori, parcheggiatori, noleggiatori con conducente) del territorio. Fino a quando potrà reggere Malpensa con due piste è l’interrogativo di Sea. «In 20 anni l’aeroporto si satura se cresciamo del 4,5% l’anno e un’infrastruttura deve programmarsi a 20 anni», la voce del presidente Modiano.
«Il presidente Sea non è il ministro dei Trasporti, ma il gestore pro tempore dell’aeroporto», commenta deciso Dario Balotta, referente di Legambiente per la regione Lombardia. «Si pensi a come sviluppare traffico con le due piste attuali visto che Malpensa lavora per il 40 - 50%. L’obiettivo del gestore deve essere quello di portare prima a saturazione l’attuale Malpensa». Il dato di -3,1% di passeggeri realizzato nell’ultimo mese del 2014 a Malpensa (somma dei viaggiatori dei due terminal), rende l’idea del lavoro ancora da compiere. Ma c’è anche il +5% di chiusura dell’intero anno che fa ben sperare il gestore aeroportuale, nonostante un terzo dei 18 milioni e quasi 700 mila passeggeri totalizzati siano clienti di easyJet. Serve una nuova pista per la low cost inglese basata al T2?

Impatto sul territorio
«Se Sea vuole fare investimenti pensi piuttosto alle tecnologie, alla qualità dei servizi e alla riduzione delle tariffe aeroportuali così da invogliare un maggior numero di vettori ad utilizzare Malpensa, ora sotto sfruttata», indica Balotta. Anche il Comitato utenti lo pensa chiedendo investimenti mirati per i clienti di Malpensa, cioè per le compagnie aeree. E ricordando che Londra Heathrow, con due piste, conta circa 70 milioni di passeggeri all’anno.
La realizzazione della terza pista è un grande investimento con un impatto importante sul territorio e Sea lo sa bene. Non a caso sta effettuando tutte le analisi del caso, a partire dalle valutazioni sulla crescita nei prossimi anni: quando si creerà un collo di bottiglia nella capacità delle due piste e ne sarà necessaria una terza?

http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/terza-pista-a-malpensa-ci-risiamo_1099784_11/
 

A345

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Ma che vada a c....e anche Modiano!
Pensi piuttosto a far tornare i pax a MXP, chiudendo Linate, altrimenti a cosa gli serve la 3ª pista????
Con Linate aperto e la situazione economica attuale e presumibilmente anche dei prossimi anni (tanti), bastano le due che ci sono, forse anche una sola.
LGW fa il doppio dei pax con una sola pista!
 

BAlorMXP

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Ma che vada a c....e anche Modiano!
Pensi piuttosto a far tornare i pax a MXP, chiudendo Linate, altrimenti a cosa gli serve la 3ª pista????
Con Linate aperto e la situazione economica attuale e presumibilmente anche dei prossimi anni (tanti), bastano le due che ci sono, forse anche una sola.
LGW fa il doppio dei pax con una sola pista!
Linate ad ora é inattaccabile e non é neppure riducibile, diciamo che la questione é diventata di interesse nazionale, e meno male che il D wolves é rimasto invariato sulle tratte extra-Schengen
 

AZ209

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Sea puo' fare tutti gli investimenti che crede, certo e' che parlare di terza pista nella situazione attuale e' grottesco.
Gia sono parecchio sottoutilizzate le due che ci sono con un T1 deserto.
Chiamiamola lungimiranza.
 

RogerWilco

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Proprio ieri l'altro ero a MXP verso le 14.30 e nella desolazione del T1 guardando fuori, oltre al solito magone di vedere una struttura del genere semideserta che potrebbe essere servita anche con una pista, mi chiedevo... ma quanto possono durare ancora tutti i vari negozi ed esercizi all'interno con quella mole di lavoro? Come si può anche solo pensare ad una terza pista in queste condizioni?
 

BAlorMXP

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Proprio ieri l'altro ero a MXP verso le 14.30 e nella desolazione del T1 guardando fuori, oltre al solito magone di vedere una struttura del genere semideserta che potrebbe essere servita anche con una pista, mi chiedevo... ma quanto possono durare ancora tutti i vari negozi ed esercizi all'interno con quella mole di lavoro? Come si può anche solo pensare ad una terza pista in queste condizioni?
Devi chiedere a chi di dovere. Qui a forza di bagnarsi le mutande per un DH8 che atterra a Linate va a farsi benedire anche il resto, ovvero l'indotto. Lo spazio a Linate é questo.
 

AZ209

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Malpensa Express, mobilitazione totale
La rabbia dei pendolari finisce a Roma


Il sindaco difende la fermata di Busto. Interrogazione parlamentare targata D’Adda. I numeri del servizio: alle Nord 1500 utenti al giorno, qualche centinaia sul diretto

BUSTO ARSIZIO - Caso Malpensa Express, mobilitazione a tutti i livelli. La politica bustocca saprà riconquistare la fermata del “diretto” per Cadorna? Sono circa 1500 i pendolari che tutti i giorni utilizzano la stazione di Busto Nord, qualche centinaio dei quali salgono sul Malpensa Express.
La soppressione dell’unico treno veloce diretto al centro di Milano (in mezz’ora di viaggio, contro i 43 minuti che impiegherà dalla stazione di Busto Nord il futuro collegamento regionale Malpensa-Milano Porta Garibaldi) lascia prevedere notevoli danni per la città.

Farioli sollecita un incontro
Così il sindaco Gigi Farioli, dopo il rinvio del tavolo tecnico su Malpensa che era inizialmente programmato per ieri in Regione, prende ancora carta e penna per «sollecitare incontri» con i vari attori della vicenda (ministero, Regione, Trenord). Ricordando che «il sacrificio territoriale di gran parte del basso Varesotto, la delocalizzazione di interi nuclei urbani, la previsione di sviluppo dell’aeroporto di Malpensa come aeroporto strategico internazionale, gli investimenti per l’interramento» rischiano di essere vanificati dai nuovi orari ferroviari che tagliano fuori Busto Arsizio dal “diretto” Malpensa-Cadorna, nonostante il «ruolo decisivo di snodo ferroviario» che proprio la città giocherà nei collegamenti tra Malpensa e la fiera di Rho con i raccordi ferroviari X e Y che tagliano in due l’abitato di Busto. Ecco perché «è insostenibile e ingiustificabile la soppressione della fermata di un treno, il Malpensa Express, che dalla sua nascita ha goduto dei contributi al trasporto pubblico locale e del contributo di molti pendolari, che hanno con ciò sgravato treni regionali altrimenti difficilmente sostenibili»
Arriva anche una raffica di interrogazioni parlamentari da parte dei rappresentanti eletti a Busto Arsizio. La senatrice Erica D’Adda (Pd) incassa il sostegno dei colleghi deputati Angelo Senaldi eMaria Chiara Gadda: con la sua interrogazione urgente al ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi chiede «soluzioni» per un problema «già segnalato al Presidente Maroni e alla società Trenord senza risultato alcuno».

«Il governo intervenga»
Per i parlamentari Pd, «le scelte rischiano di avvantaggiare notevolmente operatori ferroviari esclusivamente commerciali come Ntv e Frecciarossa», mentre «fra qualche mese l’avvio di Expo 2015 avrà necessità che l’Altomilanese divenga parte attiva nei collegamenti infrastrutturali con la città metropolitana».
Il deputato del gruppo misto Ivan Catalano (ex grillino), chiede al ministro «se il governo non ritiene di intervenire, cooperando con Regione Lombardia e i Comuni, per una riorganizzazione del locale trasporto ferroviario tale da soddisfare le esigenze di interscambio modale con l’aeroporto senza compromettere la mobilità pendolare».


http://www.laprovinciadivarese.it/s...bbia-dei-pendolari-finisce-a-roma_1100542_11/
 

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Malpensa Express, mobilitazione totale
La rabbia dei pendolari finisce a Roma


Il sindaco difende la fermata di Busto. Interrogazione parlamentare targata D’Adda. I numeri del servizio: alle Nord 1500 utenti al giorno, qualche centinaia sul diretto

BUSTO ARSIZIO - Caso Malpensa Express, mobilitazione a tutti i livelli. La politica bustocca saprà riconquistare la fermata del “diretto” per Cadorna? Sono circa 1500 i pendolari che tutti i giorni utilizzano la stazione di Busto Nord, qualche centinaio dei quali salgono sul Malpensa Express.
La soppressione dell’unico treno veloce diretto al centro di Milano (in mezz’ora di viaggio, contro i 43 minuti che impiegherà dalla stazione di Busto Nord il futuro collegamento regionale Malpensa-Milano Porta Garibaldi) lascia prevedere notevoli danni per la città.

Farioli sollecita un incontro
Così il sindaco Gigi Farioli, dopo il rinvio del tavolo tecnico su Malpensa che era inizialmente programmato per ieri in Regione, prende ancora carta e penna per «sollecitare incontri» con i vari attori della vicenda (ministero, Regione, Trenord). Ricordando che «il sacrificio territoriale di gran parte del basso Varesotto, la delocalizzazione di interi nuclei urbani, la previsione di sviluppo dell’aeroporto di Malpensa come aeroporto strategico internazionale, gli investimenti per l’interramento» rischiano di essere vanificati dai nuovi orari ferroviari che tagliano fuori Busto Arsizio dal “diretto” Malpensa-Cadorna, nonostante il «ruolo decisivo di snodo ferroviario» che proprio la città giocherà nei collegamenti tra Malpensa e la fiera di Rho con i raccordi ferroviari X e Y che tagliano in due l’abitato di Busto. Ecco perché «è insostenibile e ingiustificabile la soppressione della fermata di un treno, il Malpensa Express, che dalla sua nascita ha goduto dei contributi al trasporto pubblico locale e del contributo di molti pendolari, che hanno con ciò sgravato treni regionali altrimenti difficilmente sostenibili»
Arriva anche una raffica di interrogazioni parlamentari da parte dei rappresentanti eletti a Busto Arsizio. La senatrice Erica D’Adda (Pd) incassa il sostegno dei colleghi deputati Angelo Senaldi eMaria Chiara Gadda: con la sua interrogazione urgente al ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi chiede «soluzioni» per un problema «già segnalato al Presidente Maroni e alla società Trenord senza risultato alcuno».

«Il governo intervenga»
Per i parlamentari Pd, «le scelte rischiano di avvantaggiare notevolmente operatori ferroviari esclusivamente commerciali come Ntv e Frecciarossa», mentre «fra qualche mese l’avvio di Expo 2015 avrà necessità che l’Altomilanese divenga parte attiva nei collegamenti infrastrutturali con la città metropolitana».
Il deputato del gruppo misto Ivan Catalano (ex grillino), chiede al ministro «se il governo non ritiene di intervenire, cooperando con Regione Lombardia e i Comuni, per una riorganizzazione del locale trasporto ferroviario tale da soddisfare le esigenze di interscambio modale con l’aeroporto senza compromettere la mobilità pendolare».


http://www.laprovinciadivarese.it/s...bbia-dei-pendolari-finisce-a-roma_1100542_11/
Quando una cosa nasce già sbagliata di suo poi è impossibile da correggere.
 

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Queste sì che sono notizie fondamentali per un aeroporto...

Malpensa

Sea "decolla" su facebook

SEA si classifica terza, dietro solamente agli aeroporti di Francoforte e Heathrow, per il numero di fan della propria pagina Facebook. È quanto emerge dal Digital Report 2014-2015 di ACI Europe sui trend delle attività social e mobile degli aeroporti europei.
Un numero in continua crescita e che, su quello che è ancora il “re” dei social network, supera ora i 160.000 fan.
SEA è quindi terza tra i 289 aeroporti europei presenti su Facebook, un canale che permette interazioni con i passeggeri a molti livelli.
Dai check-in, pratica straordinariamente popolare per far sapere agli amici dove ci si trova in quel momento, alle queries di servizio dei clienti. Oltre ad essere lo strumento più utilizzato dagli aeroporti per pubblicare tutti i tipi di contenuti su ciò che accade nei propri spazi con articoli, fotografie, video, animazioni e campagne interattive.
Per il Gruppo SEA questo è il risultato di un lavoro e di un impegno volto a migliorare la propria presenza su tutti i più moderni canali di comunicazione.
Accanto a Facebook infatti l’apertura di un account Twitter “corporate” indirizzato al mondo dei media e degli influencer del settore per raccontare le novità degli scali di Linate e Malpensa. E ancora il progetto Malpensa Smart City delle Merci, premiato lo scorso ottobre a SMAU Milano con il Premio Nazionale Smart Communities. Un progetto di ecosistema digitale costituito da una rete di servizi ICTbased che consentirà a tutti i protagonisti delle filiera dell'import-export di utilizzare e integrare le informazioni sulla tracciabilità delle merci, semplificare le modalità di condivisione e fruizione delle informazioni, ottimizzare i tempi, i processi e le modalità di gestione delle merci.
È poi imminente il lancio della versione in lingua cinese del sito dell’aeroporto di Milano Malpensa, che permetterà ai sempre più numerosi viaggiatori cinesi di orientarsi nella propria lingua e, per offrire un ulteriore supporto in mobilità, è stata tradotta in lingua cinese la app per smartphone di Malpensa.

http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/sea-decolla-su-facebook-304559.html
 

AZ209

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Pedemontana: inaugurata prima tratta

Maroni: 'Il completamento è atteso per il 2018/2020'

(ANSA) - MILANO, 26 GEN - La tratta A della nuova autostrada Pedemontana, fra Cassano Magnago (Varese) e Lomazzo (Como), è stata completata: la cerimonia di inaugurazione è avvenuta nel pomeriggio. Da oggi 15 chilometri di autostrada collegano la A8 Milano-Varese all'altezza della superstrada per l'aeroporto di Malpensa e la A9 Milano-Como. Il completamento della Pedemontana, si legge in una nota della Regione Lombardia, 'è atteso per il 2018/2020'. Lo ha confermato il presidente Roberto Maroni, presente alla cerimonia.
 

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Pedemontana: inaugurata prima tratta

Maroni: 'Il completamento è atteso per il 2018/2020'

(ANSA) - MILANO, 26 GEN - La tratta A della nuova autostrada Pedemontana, fra Cassano Magnago (Varese) e Lomazzo (Como), è stata completata: la cerimonia di inaugurazione è avvenuta nel pomeriggio. Da oggi 15 chilometri di autostrada collegano la A8 Milano-Varese all'altezza della superstrada per l'aeroporto di Malpensa e la A9 Milano-Como. Il completamento della Pedemontana, si legge in una nota della Regione Lombardia, 'è atteso per il 2018/2020'. Lo ha confermato il presidente Roberto Maroni, presente alla cerimonia.
Ad oggi questo tratto di Pedemontana riesce a strappare alla Vicenza-Thiene il discutibile primato di autostrada più inutile d'Italia.
 
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