Thread MXP-LIN: SEA ritira il masterplan attuale di Malpensa


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Paolo_61

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2 Febbraio 2012
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tra Brebemi e pedemontana hanno fatto a gara a chi faceva le cose peggio ... hanno fatto gara a spendere soldi dove si poteva evitare e a non fare quello che sarebbe servito, soprattutto a causa delle pressioni dei vari enti locali.
Sulla Bre.Be.Mi potrei essere d'accordo (almeno finché non sarà completata la TEM, poi vedremo), sulla Pedemontana no. E' un'opera indispensabile per Milano e la Lombardia (e quindi l'Italia). Si può discutere sul tracciamo migliore, ma certamente non sulla necessità di costruire un'alternativa a nord rispetto all'A4, ormai al collasso nell'area milanese e prossima al collasso da Bergamo a Lainate (contando la prosecuzione verso NO come ramo accessorio).
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
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milano
due giorni per i conteggi manuali e una settimana per quelli automatici......statisticona!!!!


"Monitoraggio dei flussi veicolari

Il dimensionamento del programma di indagini effettuato ha interessato complessivamente
12 sezioni bidirezionali in cui effettuare il solo conteggio manuale dei veicoli nella fascia
oraria che va dalle ore 7.00 alle ore 9.00, 6 sezioni bidirezionali in cui si sono effettuati i
conteggi con rilevamento automatico dei flussi veicolari sulle 24 ore e 14 sezioni di indagine
al cordone in cui effettuare sia interviste O/D che conteggi di traffico manuale sempre nella
fascia oraria mattutina che va dalle 7.00 alle 9.00.

Conteggi manuali

.....I rilievi nelle sezioni dove era previsto il solo conteggio dei flussi veicolari si sono svolti nelle
giornate di mercoledì 19.10 e giovedì 20.10.2011. ......

Conteggi automatici
I conteggi automatici sono stati predisposti in corrispondenza di 6 sezioni bidirezionali, per
un totale di 12 punti di misura, nel periodo compreso tra il 07 ottobre e il 14 ottobre
compresi. "
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Sulla Bre.Be.Mi potrei essere d'accordo (almeno finché non sarà completata la TEM, poi vedremo), sulla Pedemontana no. E' un'opera indispensabile per Milano e la Lombardia (e quindi l'Italia). Si può discutere sul tracciamo migliore, ma certamente non sulla necessità di costruire un'alternativa a nord rispetto all'A4, ormai al collasso nell'area milanese e prossima al collasso da Bergamo a Lainate (contando la prosecuzione verso NO come ramo accessorio).
Dai che c'è la soluzione... paghiamo FR per organizzare navette ogni 30 minuti fra Bergamo, Brescia/Montichiari, Linate, Malpensa con biglietti in vendita al prezzo di una corsa della metro.
Vuoi mettere andare in ufficio tutti i giorni in aereo, nemmeno le più grandi metropoli possono ambire a tanto, chi lo propone viene eletto sicuro Sindaco il prossimo anno. :D
 

Pelush

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8 Novembre 2005
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Sulla Bre.Be.Mi potrei essere d'accordo (almeno finché non sarà completata la TEM, poi vedremo), sulla Pedemontana no. E' un'opera indispensabile per Milano e la Lombardia (e quindi l'Italia). Si può discutere sul tracciamo migliore, ma certamente non sulla necessità di costruire un'alternativa a nord rispetto all'A4, ormai al collasso nell'area milanese e prossima al collasso da Bergamo a Lainate (contando la prosecuzione verso NO come ramo accessorio).
non stavo parlando dell' utilita' o meno delle opere, ci mancherebbe, ma della maniera in cui hanno fatto i progetti, guarda solo la TEM e ti accorgerai della differenza. per pedemontana hanno sprecato palate di soldi in svincoli giganteschi (e poi si lamentano sse la gente si spaventa a vedere i loro disegni) dove non servono, interramenti e trincee come se piovesse, tanto paga pantalone, poi quando c'era da mettere una corsia in piu su uno svincolo in uscita ti vengono a dire che devi risparmiare sul costo del bitume.... meno male che adesso lavoro in UK
 

dario abbece

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2 Ottobre 2008
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milano
non stavo parlando dell' utilita' o meno delle opere, . per pedemontana hanno sprecato palate di soldi in svincoli giganteschi (e poi si lamentano sse la gente si spaventa a vedere i loro disegni) dove non servono, interramenti e trincee come se piovesse, tanto paga pantalone, poi quando c'era da mettere una corsia in piu su uno svincolo in uscita ti vengono a dire che devi risparmiare sul costo del bitume....
quotissimo ...sopratutto " interramenti e trincee come se piovesse"!!!!!!!
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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2 Febbraio 2012
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non stavo parlando dell' utilita' o meno delle opere, ci mancherebbe, ma della maniera in cui hanno fatto i progetti, guarda solo la TEM e ti accorgerai della differenza. per pedemontana hanno sprecato palate di soldi in svincoli giganteschi (e poi si lamentano sse la gente si spaventa a vedere i loro disegni) dove non servono, interramenti e trincee come se piovesse, tanto paga pantalone, poi quando c'era da mettere una corsia in piu su uno svincolo in uscita ti vengono a dire che devi risparmiare sul costo del bitume.... meno male che adesso lavoro in UK
Peccato che sia un'opera in project financing, quindi pagata (in buona parte almeno) con soldi privati - come la Bre.Be.Mi per altro.
 

Frecciarossa

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19 Febbraio 2009
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Sarò uno dei soli 5 in tutto il paese che la usano spesso, ma io adoro la BreBeMi. Zero traffico, zero autovelox, vai lì e sei certo che non ci saranno intoppi.

Certamente cara, ma da utente la apprezzo molto.
 

Tirana

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4 Marzo 2009
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fiscopiu.it
Sarò uno dei soli 5 in tutto il paese che la usano spesso, ma io adoro la BreBeMi. Zero traffico, zero autovelox, vai lì e sei certo che non ci saranno intoppi.

Certamente cara, ma da utente la apprezzo molto.
Concordo, usata tre/quattro volte ed ho benedetto la differenza di prezzo rispetto al percorso tradizionale. Certo che se la dovessi prendere quotidianamente, un po' di conti in tasta inizierei a farmeli...
 

Pelush

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8 Novembre 2005
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St. Albans, Hetfordshire
io avrei preferito arrivasse a Milano, e non a Melzo ... voglio vedere tra 10 anni se il discorso di condivisione con la TEM funzioni ancora o se si farà' un disastroso ingorgo... anche lo svincolo a Truccavano e' fortemente sottodimensionato, per non dire che l'interconnessione con la Cassanese si poteva fare meglio, che si poteva evitare quel macello che hanno fatto sulla Muzza per passare a tutti i costi vicino alla ferrovia ..... diciamo che di peggio ho visto solo la SS36 lungo il lago di Como ...
al momento al brebemi e' un paradiso, ma tra 10 anni?
 

kenyaprince

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20 Giugno 2008
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Malpensa - Le parole di Renato Scapolan, presidente della Camera di commercio di Varese, scritte lunedì 26 gennaio in occasione del taglio del nastro di Pedemontana, spiegano il paradosso di Malpensa: cresce ma nessuno se la sente di festeggiare.
Scapolan criticava pesantemente il decreto Linate firmato dal ministro Maurizio Lupi (invitato quel pomeriggio a Ville Ponti, ma assente all'appuntamento) e gli effetti negativi su Malpensa.
Ora i dati ufficiali del traffico aereo nazionale del 2014, diramati mercoledì 28 gennaio da Assaeroporti, confermano ciò che Scapolan aveva anticipato. Sarà un caso, infatti, ma da quando è entrato in vigore il decreto che consente di aprire dal city airport voli verso città europee non capitali, Malpensa ha cominciato a perdere passeggeri dopo 12 mesi di lenta ma costante crescita.
I numeri parlano chiaro: nel 2014 dai due Terminal sono transitati 18.851.238 passeggeri, circa un milione in più rispetto al 2013 e con un balzo in avanti del 4,99% (in linea con il dato nazionale che si è assestato a +4,48%).
Certo, il dato è dopato dal trasloco temporaneo in brughiera del traffico di Bergamo, avvenuto a maggio, per il rifacimento della pista di Orio al Serio. Tuttavia, anche senza l'aiutino orobico Malpensa avrebbe chiuso in crescita.
Un risultato importantissimo, dopo anni difficili, peccato però che nessuno abbia voglia di brindare.
Negli ultimi 60 giorni dell'anno - ovvero quando il decreto Lupi è entrato a regime - Malpensa è tornata in recessione.
Le conseguenze del trasferimento dei voli di Air Berlin da Malpensa a Linate - reso possibile proprio dalla decisione ministeriale - si vedono nitidamente comparando l'andamento del mese di dicembre delle due aerostazioni.
Lo scalo varesino ha servito 1.277.189 viaggiatori, pari a un calo del 3,32% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre il Forlanini si è assestato sulle 690.349 unità, pari al 3,15% in più.
Insomma, sebbene gli analisti predichino prudenza e continuino a ribadire che bisognerà aspettare almeno 6 mesi per valutare gli effetti reali del decreto Linate, i numeri crudi sembrano aver già dato la loro sentenza.
In termini percentuali, Malpensa ha perso ciò che Linate ha guadagnato.
In pratica, ciò che Scapolan lunedì 26 gennaio avrebbe voluto dire in faccia a Lupi, trovandosi poi costretto a parlargli a mezzo stampa a causa del forfait del ministro: «Dopo il dehubbing del 2008, il secondo passaggio epocale e negativo porta la sua firma. So che lei si ostina a precisare che il decreto Linate non rappresenta una liberalizzazione dei voli del city airport, ma molto ci assomiglia e per Malpensa costituisce un ulteriore colpo, a vantaggio del nuovo partner arabo della solita Alitalia, guarda caso antagonista di Emirates, che più di altri ha dato prova di credere nel nostro aeroporto».
Malpensa, dunque, ha chiuso il 2014 in crescita. Ecco perché - e lo si capisce dalle dichiarazioni di Scapolan - nessuno festeggia.

www.prealpina.it
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Aeroporto, ora anche i Comuni di seconda fascia vogliono farsi sentire

Incontro tra sindaci e Provincia, aderiscono anche tre Comuni del Cuv. Al centro, l'introduzione dello strumento della Valutazione di Impatto sulla Salute

Sull'impatto ambientale di Malpensa, ora anche i Comuni di seconda fascia - quelli non direttamente a ridosso dello scalo - vogliono farsi sentire
.


Il percorso, in realtà, è aperto da qualche mese e ora si passa ad una nuova fase, con un incontro tra tutti i Comuni interessati: all'appuntamento promosso dal “
Coordinamento dei Sindaci dei Comuni di seconda fascia sulle problematiche relative all’aeroporto di Malpensa” nella sala consiliare del Comune di Daverio, capofila dell’iniziativa, hanno partecipato i Comuni del Coordinamento (Azzate, Daverio, Inarzo, Mornago, Vergiate e Sumirago) ma anche Bodio Lomnago, Cazzago Brabbia, Crosio Della Valle, Jerago con Orago, Mercallo, Arsago Seprio, Casorate Sempione, Golasecca (questi ultimi parte anche del Cuv). Erano inoltre presenti il Presidente della Provincia Gunnar Vincenzi e il Vice presidente Giorgio Ginelli.

Si è parlato della Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS), uno strumento per l’elaborazione del rischio per la salute dei cittadini sottoposti a pressioni ambientali di diversa natura: l’obiettivo del “Coordinamento dei Sindaci dei Comuni di seconda fascia sulle problematiche relative all’aeroporto di Malpensa” è di mettere intorno a un tavolo medici, esperti e amministratori locali e avviare una discussione sulla complessa relazione tra esigenza di sviluppo dell’aeroporto e la salvaguardia della salute delle popolazioni residenti, sostenuta sia dalle amministrazioni locali che dagli operatori socio-sanitari. La VIS potrebbe essere uno strumento fondamentale, se inserito dal legislatore nei piani di valutazione, per mettere in moto un processo diarmonizzazione fra esigenze industriali e territorio, due aspetti che non sono in contraddizione.

«L’incontro dell’altra sera è stata una buona occasione di confronto sul nostro aeroporto – hanno dichiarato il Presidente della Provincia Vincenzi e il Vice presidente Ginelli – In qualità di amministratori provinciali siamo stati invitati a partecipare al tavolo e abbiamo avuto la possibilità di ascoltare le indicazioni dei sindaci. È innegabile che Malpensa continua a rappresentare per tutta la provincia una risorsa in grado di offrire opportunità sia sotto il profilo lavorativo, economico, turistico e promozionale. E questo non va mai dimenticato. Come non vanno dimenticati i temi messi sul tavolo dal Coordinamento. Argomenti che vanno approfonditi senza sollevare allarmismi e che rientrano tra le questioni che tutte le grandi opere “si portano dietro” e che, se ben pianificate, si riescono a gestire».

«Alla base dell’incontro – ha spiegato il Consigliere provinciale e sindaco di Daverio Alberto Tognola – c’è la comune percezione che l’impatto di Malpensa e del traffico correlato si estende ormai ben oltre i confini dell’area così detta di sedime aeroportuale; come anche gli effetti di rumore e di inquinamento che possiamo verificare direttamente ogni giorno. Le dotazioni e le procedure di controllo sull’inquinamento di Malpensa, e gli effetti sulla salute, devono essere dunque estesi a quelli che sono i “nuovi confini” delineati dalle attività aeroportuali. Non possono più restare circoscritte al sedime “tradizionale” ormai largamente ed oggettivamente superato».

http://www3.varesenews.it/gallarate...nda-fascia-vogliono-farsi-sentire-305272.html
 

Paolo_61

Socio AIAC 2025
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Aeroporto, ora anche i Comuni di seconda fascia vogliono farsi sentire

Incontro tra sindaci e Provincia, aderiscono anche tre Comuni del Cuv. Al centro, l'introduzione dello strumento della Valutazione di Impatto sulla Salute

Sull'impatto ambientale di Malpensa, ora anche i Comuni di seconda fascia - quelli non direttamente a ridosso dello scalo - vogliono farsi sentire
.


Il percorso, in realtà, è aperto da qualche mese e ora si passa ad una nuova fase, con un incontro tra tutti i Comuni interessati: all'appuntamento promosso dal “
Coordinamento dei Sindaci dei Comuni di seconda fascia sulle problematiche relative all’aeroporto di Malpensa” nella sala consiliare del Comune di Daverio, capofila dell’iniziativa, hanno partecipato i Comuni del Coordinamento (Azzate, Daverio, Inarzo, Mornago, Vergiate e Sumirago) ma anche Bodio Lomnago, Cazzago Brabbia, Crosio Della Valle, Jerago con Orago, Mercallo, Arsago Seprio, Casorate Sempione, Golasecca (questi ultimi parte anche del Cuv). Erano inoltre presenti il Presidente della Provincia Gunnar Vincenzi e il Vice presidente Giorgio Ginelli.

Si è parlato della Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS), uno strumento per l’elaborazione del rischio per la salute dei cittadini sottoposti a pressioni ambientali di diversa natura: l’obiettivo del “Coordinamento dei Sindaci dei Comuni di seconda fascia sulle problematiche relative all’aeroporto di Malpensa” è di mettere intorno a un tavolo medici, esperti e amministratori locali e avviare una discussione sulla complessa relazione tra esigenza di sviluppo dell’aeroporto e la salvaguardia della salute delle popolazioni residenti, sostenuta sia dalle amministrazioni locali che dagli operatori socio-sanitari. La VIS potrebbe essere uno strumento fondamentale, se inserito dal legislatore nei piani di valutazione, per mettere in moto un processo diarmonizzazione fra esigenze industriali e territorio, due aspetti che non sono in contraddizione.

«L’incontro dell’altra sera è stata una buona occasione di confronto sul nostro aeroporto – hanno dichiarato il Presidente della Provincia Vincenzi e il Vice presidente Ginelli – In qualità di amministratori provinciali siamo stati invitati a partecipare al tavolo e abbiamo avuto la possibilità di ascoltare le indicazioni dei sindaci. È innegabile che Malpensa continua a rappresentare per tutta la provincia una risorsa in grado di offrire opportunità sia sotto il profilo lavorativo, economico, turistico e promozionale. E questo non va mai dimenticato. Come non vanno dimenticati i temi messi sul tavolo dal Coordinamento. Argomenti che vanno approfonditi senza sollevare allarmismi e che rientrano tra le questioni che tutte le grandi opere “si portano dietro” e che, se ben pianificate, si riescono a gestire».

«Alla base dell’incontro – ha spiegato il Consigliere provinciale e sindaco di Daverio Alberto Tognola – c’è la comune percezione che l’impatto di Malpensa e del traffico correlato si estende ormai ben oltre i confini dell’area così detta di sedime aeroportuale; come anche gli effetti di rumore e di inquinamento che possiamo verificare direttamente ogni giorno. Le dotazioni e le procedure di controllo sull’inquinamento di Malpensa, e gli effetti sulla salute, devono essere dunque estesi a quelli che sono i “nuovi confini” delineati dalle attività aeroportuali. Non possono più restare circoscritte al sedime “tradizionale” ormai largamente ed oggettivamente superato».

http://www3.varesenews.it/gallarate...nda-fascia-vogliono-farsi-sentire-305272.html
Mi sfugge una cosa. Se AB sposta i voli a LIN i politici della zona si stracciano le vesti gridando all'eutanasia di Malpensa, se si propone di rafforzare lo scalo i politici locali si stracciano le vesti perché rumore e inquinamento (a Mercallo? a Cazzago Brebbia?) sono dannosi per la salute.
Si può sapere che caXXo vogliono alla fine? I posti di lavoro senza l'aeroporto?
 

Farfallina

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Malpensa - Le parole di Renato Scapolan, presidente della Camera di commercio di Varese, scritte lunedì 26 gennaio in occasione del taglio del nastro di Pedemontana, spiegano il paradosso di Malpensa: cresce ma nessuno se la sente di festeggiare.
Scapolan criticava pesantemente il decreto Linate firmato dal ministro Maurizio Lupi (invitato quel pomeriggio a Ville Ponti, ma assente all'appuntamento) e gli effetti negativi su Malpensa.
Ora i dati ufficiali del traffico aereo nazionale del 2014, diramati mercoledì 28 gennaio da Assaeroporti, confermano ciò che Scapolan aveva anticipato. Sarà un caso, infatti, ma da quando è entrato in vigore il decreto che consente di aprire dal city airport voli verso città europee non capitali, Malpensa ha cominciato a perdere passeggeri dopo 12 mesi di lenta ma costante crescita.
I numeri parlano chiaro: nel 2014 dai due Terminal sono transitati 18.851.238 passeggeri, circa un milione in più rispetto al 2013 e con un balzo in avanti del 4,99% (in linea con il dato nazionale che si è assestato a +4,48%).
Certo, il dato è dopato dal trasloco temporaneo in brughiera del traffico di Bergamo, avvenuto a maggio, per il rifacimento della pista di Orio al Serio. Tuttavia, anche senza l'aiutino orobico Malpensa avrebbe chiuso in crescita.
Un risultato importantissimo, dopo anni difficili, peccato però che nessuno abbia voglia di brindare.
Negli ultimi 60 giorni dell'anno - ovvero quando il decreto Lupi è entrato a regime - Malpensa è tornata in recessione.
Le conseguenze del trasferimento dei voli di Air Berlin da Malpensa a Linate - reso possibile proprio dalla decisione ministeriale - si vedono nitidamente comparando l'andamento del mese di dicembre delle due aerostazioni.
Lo scalo varesino ha servito 1.277.189 viaggiatori, pari a un calo del 3,32% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, mentre il Forlanini si è assestato sulle 690.349 unità, pari al 3,15% in più.
Insomma, sebbene gli analisti predichino prudenza e continuino a ribadire che bisognerà aspettare almeno 6 mesi per valutare gli effetti reali del decreto Linate, i numeri crudi sembrano aver già dato la loro sentenza.
In termini percentuali, Malpensa ha perso ciò che Linate ha guadagnato.
In pratica, ciò che Scapolan lunedì 26 gennaio avrebbe voluto dire in faccia a Lupi, trovandosi poi costretto a parlargli a mezzo stampa a causa del forfait del ministro: «Dopo il dehubbing del 2008, il secondo passaggio epocale e negativo porta la sua firma. So che lei si ostina a precisare che il decreto Linate non rappresenta una liberalizzazione dei voli del city airport, ma molto ci assomiglia e per Malpensa costituisce un ulteriore colpo, a vantaggio del nuovo partner arabo della solita Alitalia, guarda caso antagonista di Emirates, che più di altri ha dato prova di credere nel nostro aeroporto».
Malpensa, dunque, ha chiuso il 2014 in crescita. Ecco perché - e lo si capisce dalle dichiarazioni di Scapolan - nessuno festeggia.

www.prealpina.it
Ad usual, Milano contro Varese... Il problema è rende attraente MXP e poi chiudere LIN, il punto è che invece di darsi da fare si vorrebbe campare di rendita di posizione.
 

Farfallina

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Mi sfugge una cosa. Se AB sposta i voli a LIN i politici della zona si stracciano le vesti gridando all'eutanasia di Malpensa, se si propone di rafforzare lo scalo i politici locali si stracciano le vesti perché rumore e inquinamento (a Mercallo? a Cazzago Brebbia?) sono dannosi per la salute.
Si può sapere che caXXo vogliono alla fine? I posti di lavoro senza l'aeroporto?
Paolo, in realtà viste le capacità medie di certi politici vorrebbero che le cose funzionassero per grazia ricevuta. Mi viene in mente la scena de Il Capitale Umano dove si vede splendidamente il prototipo di certi sindaci.
 

indaco1

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30 Settembre 2007
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.
Tornado a un parziale OT e' curioso che ad alcuni allungamenti autostradali apparentemente assurdi ci siamo abituati e rassegnati. A mio modo di vedere uno dei piu' clamorosi e' l'innesto dell'Autostrada del Brennero per chi proviene da ovest sulla A4. Restando in autostrada si e' costretti a percorrere una trentina di chilometri in piu', su un itinerario importantissimo, senza che ci siano ostacoli naturali o artificiali a giustificarlo. Ed e' cosi' da sempre. Al confronto l'innesto della BreBeMi e' una cazzabubola.. l'allungamento di percorrenza e' limitato.

http://goo.gl/maps/04eH4
invece di
http://goo.gl/maps/AByTq

PS: io abito a Peschiera Borromeo e in effetti sono piuttosto disturbato dal rumore degli aerei per colpa di Malpensa, dobbiamo fare un comitato antimalpensa di terza fascia ;-)
 

TW 843

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OT ma non troppo:

Ncd, Maurizio Lupi: "Non mi candido a sindaco di Milano"

Maurizio Lupi per il momento si tira fuori dalla corsa alla poltrona di sindaco di Milano.

Il ministro dei trasporti ha voluto chiarire la sua posizione per la corsa a palazzo Marino. Parlando coi cronisti al Pirellone, il ministro delle Infrastrutture ha bollato come "stupidate" le voci degli ultimi giorni che parlano di una eventuale alleanza tra Pd e Ncd nelle amministrative del capoluogo lombardo. "Dal mio punto di vista, non si preoccupino nè la Lega nè il Pd - ha aggiunto l’esponente di Ncd -. Io sento una responsabilità: non quella di fare il sindaco di Milano, ma di contribuire a che il governo cambi con coraggio questo Paese", ha affermato Lupi. La manovra del ministro è però apparsa però tardiva. Infatti le indiscrezioni su uno scenario che vede Ncd e Pd uniti al voto a Milano erano già giunte alle orecchie di Renzi che si sarebbe innervosito e non poco per gli spifferi usciti dal Nazareno. Pare infatti, secondo quanto raccontano i rumors romani che Guerini e Renzi siano piuttosto innervositi dal continuo inseguirsi di voci su un ipotetico patto tra Pd e Ncd per portare Lupi a candidarsi a Milano con la coalizione di centrosinistra versione Nazareno. Il segretario del Pd di Milano ha comunque chiuso le porte ad una candidatura di Lupi : “Lo voglio dire chiaro. Non esiste che il Pd sostenga la candidatura di Lupi. Il nostro candidato è Pisapia. Niente patti romani nascosti, Renzi fa le cose alla luce del sole”.

Il Giornale
 

lucamac

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6 Luglio 2013
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Milano
OT ma non troppo:

Ncd, Maurizio Lupi: "Non mi candido a sindaco di Milano"

Maurizio Lupi per il momento si tira fuori dalla corsa alla poltrona di sindaco di Milano.

Il ministro dei trasporti ha voluto chiarire la sua posizione per la corsa a palazzo Marino. Parlando coi cronisti al Pirellone, il ministro delle Infrastrutture ha bollato come "stupidate" le voci degli ultimi giorni che parlano di una eventuale alleanza tra Pd e Ncd nelle amministrative del capoluogo lombardo. "Dal mio punto di vista, non si preoccupino nè la Lega nè il Pd - ha aggiunto l’esponente di Ncd -. Io sento una responsabilità: non quella di fare il sindaco di Milano, ma di contribuire a che il governo cambi con coraggio questo Paese", ha affermato Lupi. La manovra del ministro è però apparsa però tardiva. Infatti le indiscrezioni su uno scenario che vede Ncd e Pd uniti al voto a Milano erano già giunte alle orecchie di Renzi che si sarebbe innervosito e non poco per gli spifferi usciti dal Nazareno. Pare infatti, secondo quanto raccontano i rumors romani che Guerini e Renzi siano piuttosto innervositi dal continuo inseguirsi di voci su un ipotetico patto tra Pd e Ncd per portare Lupi a candidarsi a Milano con la coalizione di centrosinistra versione Nazareno. Il segretario del Pd di Milano ha comunque chiuso le porte ad una candidatura di Lupi : “Lo voglio dire chiaro. Non esiste che il Pd sostenga la candidatura di Lupi. Il nostro candidato è Pisapia. Niente patti romani nascosti, Renzi fa le cose alla luce del sole”.

Il Giornale
Notizia drammatica per tutti i milanesi.
 

AZ209

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'Aiuto: Ryanair a Malpensa!' Perchè Mol non ci fa paura...

Credo che tutti noi abbiamo letto, curiosi, le dichiarazioni di Michael O'Leary, molto più di CEO Ryanair. In sostanza la conferma che dal prossimo autunno Ryanair sbarcherà a Malpensa e, dall'altro lato, le dichiarazioni su Torino, da cui gli irlandesi si aspettano risultati migliori.

Ok. C'è da fare drammi? A mio avviso c'è soprattutto da stare attenti. Mi spiego meglio. Oggi Torino ha una decina di destinazioni Ryanair. In grandissima parte sono mutuate da altri accordi: cioè Ryanair chiede soldi a Bari, Brindisi, Trapani, Eindhoven, Malta, Alghero etc etc e fa il volo su Torino. Non mi risulta, al momento, che le istituzioni/aeroporti torinesi paghino per altri voli (eccetto qualche azione di comarketing e qualche sconto sull'handling). La posizione è quindi difensiva: prendiamo quello che pagano gli altri, noi non investiamo quasi nulla Se questa politica regge (e adesso regge) direi che va benissimo.

Ma domani Ryanair volerà da Malpensa. Credo che l'80% dei voli FR da/per Torino (molti sono voli etnici) reggeranno bene per la loro stessa forza. Salterà prima o poi Eindhoven, magari il Barcellona (assurdo doppione di Vueling), ma il resto può resistere, Malta compresa. Quindi il down dei pax di Mol non dovrebbe costituire un tracollo, Vedo, piuttosto, nuove prospettive torinesi per Easyjet che verrà aggredita a casa sua e che, quindi, sarà più disponibile a spostare altrove qualche volo. E vedo anche più determinate Vueling e Volotea, che non dovranno più temere l'arrivo di una base Ryanair sotto la Mole, che li avrebbe spazzate via. Persino Alitalia in versione Mistral-Poste Italiane (che baserà un 737 a Caselle) potrebbe avere qualche cartuccia in più, contro la corazzata di Mol, se saprà offrire le nuove destinazioni da Torino a prezzi competitivi (e questo ci aspettiamo, considerata anche la connotazione molto low cost, di Mistral-Poste Italiane).

La morale è che, di fronte ai movimenti Ryanair, non occorre fare drammi. Una base irlandese a Torino, portata casa un anno fa, avrebbe oggi un valore aggiunto notevole. Non ce l'abbiamo e quindi dobbiamo lottare sui centimetri. Nonostante qualche riserva sul passato, credo davvero che la palazzina Sagat abbia adesso perfettamente a fuoco il problema. E' il momento di lavorare, di investire, di darsi da fare. Per Caselle ma soprattutto per Torino.

http://www.lastampa.it/2015/02/02/b...are-drammi-OEYHTVgj2T1qqIqWj0gN3M/pagina.html
 
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