Thread Ryanair 2024


East End Ave

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su e giu' sull'atlantico...
I modi sono infiniti, perché la lingua italiana è ricca di espressioni e – come insegna la semantica – il significante può essere anche l'intera frase e non solo una parola.

Sicuro è che se il titolo si è prestato alla mia battutina, si poteva fare di meglio.
Allora non l'ho proprio compresa la "battutina" , sorry!
Vedo perdite, gravi, e questo per me basta e avanza ad accettare la parola "difficile" riferita alla questione.
 

flori2

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padova
Mi perdonerete l'analisi molto banale: secondo me Ryan paga due problemi. 1. Avere tirato troppo la corda per un periodo con aumento tariffe, su alcune rotte in modo esagerato; 2. Contestualmente la concorrenza di Wizzair ormai è capillare anche su rotte importanti - penso Spagna e portogallo - e Wizzair quasi sempre ha la tariffa più conveniente (anche se magari non orari migliori). Lo so che le esperienze personali contano zero, però io sono tirchio e in passato 9 volte su 10 in Europa finivo per volare con Ryan di cui apprezzo cmq affidabilità e non infastidisce l' essenzialità. Nell'ultimo anno qualcosa è cambiato: la quota dei voli fatta invece con Wizzair o anche Vueling (e a volte Ita) è aumentata decisamente proprio perché cmq Ryan costava spesso di più
La mia esperienza personale invece mi dice il contrario. Ryanair ha le tariffe migliori per le rotte che mi interessano
 

Luca Paglia

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22 Gennaio 2015
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Qualcuno puo' rilanciare questa intervista del buon Lenny?

Intervista all’amministratore delegato della principale low cost d’Europa: «Forse siamo vittime del nostro stesso successo». E su Ita-Lufthansa: «Era ora che l’Ue approvasse le nozze»


Le tariffe aeree di Ryanair per l’estate 2024 potrebbero scendere anche del 10% rispetto a un anno fa, dopo il -15% registrato nel trimestre aprile-giugno che ha quasi dimezzato l’utile della principale low cost d’Europa. A dirlo è Michael O’Leary, amministratore delegato del gruppo a basso costo, durante una chiacchierata telefonica con il Corriere della Sera. «È probabile che siamo stati vittime del nostro stesso successo», ammette.
Perché questa battuta d’arresto sulle tariffe?
«Non saprei proprio dirlo. Posso immaginare che i consumatori siano un po’ sotto pressione per tutta una serie di spese che devono sostenere nella vita quotidiana».

Forse dopo due anni di traffico record e prezzi dei biglietti alti è finito l’effetto della ripresa post Covid?
«Probabile. Devo però dire che i volumi continuano ad essere significativi: le persone continuano a voler viaggiare».
E allora perché le tariffe calano?
«Vogliono pagare di meno. Quello che non sappiamo è perché non siano più disposte a spendere come prima».
Nel primo trimestre di quest’anno le vostre tariffe sono aumentate del 12% rispetto a un anno fa, quelle del trimestre successivo sono calate del 15%. C’entra la Pasqua che quest’anno è caduta a fine marzo?
«Non sappiamo nemmeno questo, francamente. Quello che vediamo è che i passeggeri comprano i sedili che costano poco, ma abbiamo difficoltà a vendere quelli a ridosso della partenza che costano ovviamente di più».
Quindi le persone non sono disposte a pagare le fasce più alte?
«No. Notiamo una difficoltà su questo: i viaggiatori appaiono più resistenti a pagare i nostri biglietti più alti a 89, 99 o 120 euro».
Come?
«Ogni volta che abbiamo tolto dalle vendite i prezzi più bassi sui voli last minute non siamo riusciti a vendere i posti rimanenti alle tariffe più alte».
Ci sono Paesi che vanno meno bene?
«Non ci sono mercati che vanno molto male o molto bene, quindi è una tendenza diffusa».
E l’Italia?
«Il calo delle tariffe si registra anche da voi. Bisogna però ricordare che più del 50% del nostro mercato lì è sui voli interni, quindi un segmento dove le persone prenotano abbastanza tardi».

Il trimestre estivo luglio-settembre che tariffe medie vedrà considerando tutto il vostro network?
«A inizio anno pensavamo sarebbero state leggermente più alte del 2023, fino a un mese fa abbiamo rivisto il dato prevedendo un sostanziale pareggio. Adesso viaggiamo sul -5%, ma può anche essere -10%. Non abbiamo visibilità oltre settembre».
Le vendite come stanno andando?
«Le prenotazioni sono queste, ad oggi: abbiamo venduto il 95% dei sedili dei voli di luglio, il 74% di agosto, il 40% di settembre».
E per gli ultimi mesi dell’anno?
«A ottobre al momento risulta prenotato poco meno del 20% dei sedili, a novembre meno del 10%, a dicembre meno del 5%».
La vostra tariffa più bassa quale è?
«14,99 euro a tratta».
Quindi inizierete a proporre prezzi più bassi?
«Non direi. Questo spingerà però gli altri vettori europei ad abbassare ulteriormente le proprie tariffe. Il che è un bene per il consumatore».
Ma si traduce in meno margini di guadagno per i vettori, anche per voi.
«Vero. Però noi possiamo sopportare un assottigliamento degli utili perché siamo grandi e abbiamo i costi operativi più bassi, cosa che non si può dire degli altri».
Bruxelle ha dato l’ok alle nozze Ita Airways-Lufthansa.
«Finalmente direi! Anzi, ci hanno messo anche troppo tempo per approvare».
È soddisfatto dei sacrifici che dovranno sostenere le due compagnie?
«Bisognerà vedere. Se sarà easyJet a prendersi gli slot di Milano Linate si dovrà controllare se e come li utilizzeranno. Loro hanno ottenuto dei diritti di decollo e atterraggio all’aeroporto di Lisbona nel 2022 (nell’ambito del pacchetto di salvataggio di Tap, ndr) e non mi sembra che li stiano utilizzando tutti».
 
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fly347

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Intervista all’amministratore delegato della principale low cost d’Europa: «Forse siamo vittime del nostro stesso successo». E su Ita-Lufthansa: «Era ora che l’Ue approvasse le nozze»


Le tariffe aeree di Ryanair per l’estate 2024 potrebbero scendere anche del 10% rispetto a un anno fa, dopo il -15% registrato nel trimestre aprile-giugno che ha quasi dimezzato l’utile della principale low cost d’Europa. A dirlo è Michael O’Leary, amministratore delegato del gruppo a basso costo, durante una chiacchierata telefonica con il Corriere della Sera. «È probabile che siamo stati vittime del nostro stesso successo», ammette.
Perché questa battuta d’arresto sulle tariffe?
«Non saprei proprio dirlo. Posso immaginare che i consumatori siano un po’ sotto pressione per tutta una serie di spese che devono sostenere nella vita quotidiana».

Forse dopo due anni di traffico record e prezzi dei biglietti alti è finito l’effetto della ripresa post Covid?
«Probabile. Devo però dire che i volumi continuano ad essere significativi: le persone continuano a voler viaggiare».
E allora perché le tariffe calano?
«Vogliono pagare di meno. Quello che non sappiamo è perché non siano più disposte a spendere come prima».
Nel primo trimestre di quest’anno le vostre tariffe sono aumentate del 12% rispetto a un anno fa, quelle del trimestre successivo sono calate del 15%. C’entra la Pasqua che quest’anno è caduta a fine marzo?
«Non sappiamo nemmeno questo, francamente. Quello che vediamo è che i passeggeri comprano i sedili che costano poco, ma abbiamo difficoltà a vendere quelli a ridosso della partenza che costano ovviamente di più».
Quindi le persone non sono disposte a pagare le fasce più alte?
«No. Notiamo una difficoltà su questo: i viaggiatori appaiono più resistenti a pagare i nostri biglietti più alti a 89, 99 o 120 euro».
Come?
«Ogni volta che abbiamo tolto dalle vendite i prezzi più bassi sui voli last minute non siamo riusciti a vendere i posti rimanenti alle tariffe più alte».
Ci sono Paesi che vanno meno bene?
«Non ci sono mercati che vanno molto male o molto bene, quindi è una tendenza diffusa».
E l’Italia?
«Il calo delle tariffe si registra anche da voi. Bisogna però ricordare che più del 50% del nostro mercato lì è sui voli interni, quindi un segmento dove le persone prenotano abbastanza tardi».

Il trimestre estivo luglio-settembre che tariffe medie vedrà considerando tutto il vostro network?
«A inizio anno pensavamo sarebbero state leggermente più alte del 2023, fino a un mese fa abbiamo rivisto il dato prevedendo un sostanziale pareggio. Adesso viaggiamo sul -5%, ma può anche essere -10%. Non abbiamo visibilità oltre settembre».
Le vendite come stanno andando?
«Le prenotazioni sono queste, ad oggi: abbiamo venduto il 95% dei sedili dei voli di luglio, il 74% di agosto, il 40% di settembre».
E per gli ultimi mesi dell’anno?
«A ottobre al momento risulta prenotato poco meno del 20% dei sedili, a novembre meno del 10%, a dicembre meno del 5%».
La vostra tariffa più bassa quale è?
«14,99 euro a tratta».
Quindi inizierete a proporre prezzi più bassi?
«Non direi. Questo spingerà però gli altri vettori europei ad abbassare ulteriormente le proprie tariffe. Il che è un bene per il consumatore».
Ma si traduce in meno margini di guadagno per i vettori, anche per voi.
«Vero. Però noi possiamo sopportare un assottigliamento degli utili perché siamo grandi e abbiamo i costi operativi più bassi, cosa che non si può dire degli altri».
Bruxelle ha dato l’ok alle nozze Ita Airways-Lufthansa.
«Finalmente direi! Anzi, ci hanno messo anche troppo tempo per approvare».
È soddisfatto dei sacrifici che dovranno sostenere le due compagnie?
«Bisognerà vedere. Se sarà easyJet a prendersi gli slot di Milano Linate si dovrà controllare se e come li utilizzeranno. Loro hanno ottenuto dei diritti di decollo e atterraggio all’aeroporto di Lisbona nel 2022 (nell’ambito del pacchetto di salvataggio di Tap, ndr) e non mi sembra che li stiano utilizzando tutti».
Nella intervista O'Leary mi dà ragione (scherzo): hanno capito che avevano aumentato troppo le tariffe. Ora bisogna capire se Wizzair e le altre hanno la forza per resistere a una Ryan che ritocca in basso le tariffe
 
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East End Ave

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Nella intervista O'Leary mi dà ragione (scherzo): hanno capito che avevano aumentato troppo le tariffe. Ora bisogna capire se Wizzair e le altre hanno la forza per resistere a una Ryan che ritocca in basso le tariffe
Ma soprattutto è il sotto data che non garantisce più il flusso buono per uno yield apprezzabile; ergo o la gente non ne ha più bisogno, o l’alternativa è migliore. E propendo per la seconda, perché il last minute c’è sempre ed è un segmento fisiologico.
In altre parole c’è over-capacity.
Ah, anche sul transatlantico…😉
 

viaggiatoresolitario

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Molte persone vogliono fare come gli pare senza rispettare le regole, in un volo Catania - Pisa una persona si è rifiutata prima del decollo di aprire l'oscurante del finestrino, notizia riportata da virgilio notizie.
 
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East End Ave

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A proposito di over-capacity, da TTG di oggi:


Travelport: troppa
offerta, viaggiatori
disorientati



La prenotazione diretta mette in difficoltà i consumatori. Lo dice Travelport nel suo Rapporto 2024 sullo stato del retail moderno.
“Benché i fornitori di servizi di viaggio favoriscano il rapporto diretto con i consumatori, la mole di opzioni risulta schiacciante per i viaggiatori e li rende meno fiduciosi nelle loro scelte di prenotazione - spiega Jen Catto, chief marketing officer di Travelport -. La nostra ricerca ha rilevato che, invece di sentirsi entusiasti dopo aver prenotato un viaggio, la maggior parte dei viaggiatori si sente ansiosa, chiedendosi se ha colto l'offerta migliore. Per il settore dei viaggi, questo segnala una crescente necessità e opportunità per le agenzie di viaggio. La loro esperienza nello shopping comparativo aiuta i viaggiatori a prenotare con fiducia l’opzione migliore”.
Servono le agenzie
Travelport stima che le opzioni di viaggio aereo siano cresciute da circa 500 disponibili nel 2010 a oltre 10.000 nel 2024 (economy, economy plus, flexi-family, business, first, ecc.). Si tratta di un aumento del 1.900%. La maggioranza dei viaggiatori (58%) ritiene che la quantità di scelta sia eccessiva, mentre il 56% dei viaggiatori afferma che le offerte delle compagnie aeree siano più difficili da capire oggi rispetto a 10 anni fa.

Non solo. La maggioranza dei viaggiatori (71%) a volte si sente nervosa e dubita di aver ottenuto la migliore offerta dopo aver prenotato il viaggio, e il 42% ritiene che le offerte delle compagnie aeree siano diventate “meno adatte” nel tempo a soddisfare le proprie preferenze personali. La maggior parte dei viaggiatori (80%) concorda sul fatto che confrontare le tariffe di diverse compagnie aeree richieda molto tempo, e più di due terzi (69%) ritiene che le informazioni siano spesso limitate.
“I fornitori di servizi di viaggio perfezionano e ampliano continuamente le loro offerte per soddisfare le esigenze e le preferenze dei loro clienti - aggiunge la Catto -. Dare la priorità alla partnership con le agenzie assicurerà un servizio veramente personalizzato ai loro viaggiatori. In questo modo l'esperienza di acquisto sarà perfetta per tutti”.
 

East End Ave

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È come quando decidi di fermarti in un supermarket USA (ma inizia anche qui questa tendenza) per comprare un semplice, banalissimo succo d’arancia; ti ritrovi davanti un muro alto due metri e lungo 20 di succhi d’arancia diversi.
Una follia di offerta che mi smarrona in meno di 5”.
 

indaco1

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Cerco di interpretare uno dei tanti possibili motivi per cui i pax sono meno disposti a strapagare per una destinazione specifica sottodata.

L'hanno gia' vista.

Non e' una battuta, io ho gia' visto le piu' attrattive isole greche dotate di aeroporto e servite dall'italia, a questo punto per decidere su quale tornare per bagnarmi le terga nell'egeo sono piu' sensibile al prezzo.

Non e' certo un motivo importante, ma fa parte delle dinamiche del mercato e non penso sia irrilevante, le prime volte che ho visto quei posti ho fatto viaggi defatiganti in piu' tratte o preso traghetti. Adesso e' piu' facile, c'e' piu' offerta, ho gia' visto il posto quindi se mi spari la stessa cifra con cui posso andare a NYC non prendo quel volo.
 

OneShot

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Paris
Una spiegazione un po' più semplice io ce l'avrei: 2021/22/23 c'era ancora l'ansia da "e se poi succede qualcosa, chiudono tutto, mi fanno un voucher? Meglio aspettare sotto data!"
E così ci si ritrovava a spendere di più. Solo.il 2021 ha visto le compagnie caute a sparare prezzi esorbitanti per non perdere clienti, ma il 22/23 è stata una corsa al last minute.
Per il Nord America invece, semplicemente sono tornati visitabili senza particolari ansie da restrizioni last minute tanti altri Paesi del globo, allargando la scelta non solo agli USA.
 

fly347

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Secondo me con tariffe troppo alte si perde anche una piccola fetta di mercato che - non prendetemi per matto - è il "viaggio di impulso". Quando il volo costa 30-40 euro e magari hai 3 giorni liberi e magari ti girano le scatole per qualsiasi cosa dici "sai che c'è faccio un salto a Londra" "sai che c'è voglio vedere Katowice". Magari i più giovani vanno a fare serata a Berlino o esplorano Bratislava o Sofia. Quando cominciamo a parlare di 90-100 euro allora il viaggio di impulso lo lasci perdere. A questi aggiungiamo il fatto che su spagna portogallo Berlino etc da Fiumicino ad esempio Ryan di recente ha dovuto fare i conti con Wizzair che sta facendo politica dei prezzi aggressivi e questi non è che distrugge Ryan che ha spalle fortissime ma incide di qualche punto sul load factor. Secondo me Ryan taglierà qualche rotta meno "ricca" per l'inverno, sto vedendo che ad esempio non sta caricando voli da Katowice su diverse città italiane. Per dire il Forlì Katowice miracolosamente lo riempie sempre ma immagino tenendo tariffe molto basse
 

flapane

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Cerco di interpretare uno dei tanti possibili motivi per cui i pax sono meno disposti a strapagare per una destinazione specifica sottodata.

L'hanno gia' vista.

Non e' una battuta, io ho gia' visto le piu' attrattive isole greche dotate di aeroporto e servite dall'italia, a questo punto per decidere su quale tornare per bagnarmi le terga nell'egeo sono piu' sensibile al prezzo.

Non e' certo un motivo importante, ma fa parte delle dinamiche del mercato e non penso sia irrilevante, le prime volte che ho visto quei posti ho fatto viaggi defatiganti in piu' tratte o preso traghetti. Adesso e' piu' facile, c'e' piu' offerta, ho gia' visto il posto quindi se mi spari la stessa cifra con cui posso andare a NYC non prendo quel volo.
Volevamo andare in Grecia (Creta) il prossimo Ottobre, poiché in Germania ci sono le ferie autunnali. Dopo aver visto, nel migliore dei casi, un volo a 1300€ per due persone con partenza ad orari impossibili, semplicemente abbiamo rinunciato, ed andremo in Francia in treno.
Spesso non manca la disponibilità economica, ma la voglia di accettare certe tariffe. Piuttosto vado a NY in bassa stagione, non a Creta ad ottobre alle 5. Non si può pensare che il giochino del COVID duri all'infinito, ma immagino che le compagnie aeree lo sappiano e lo sapessero bene.
 
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ally01

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26 Ottobre 2020
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Volevamo andare in Grecia (Creta) il prossimo Ottobre, poiché in Germania ci sono le ferie autunnali. Dopo aver visto, nel migliore dei casi, un volo a 1300€ per due persone con partenza ad orari impossibili, semplicemente abbiamo rinunciato, ed andremo in Francia in treno.
Spesso non manca la disponibilità economica, ma la voglia di accettare certe tariffe. Piuttosto vado a NY in bassa stagione, non a Creta ad ottobre alle 5. Non si può pensare che il giochino del COVID duri all'infinito, ma immagino che le compagnie aeree lo sappiano e lo sapessero bene.
date a caso e aeroporti a caso ma berlino bergamo 17:45 il 5 ottobre costa 28€ a persona, bergamo chania 9:25 il 6 ottobre costa 26€ con ryan...