Thread sistema aeroportuale di Roma - 2014


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Alitalia Fan

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Abu Dhabi
Articolo sicuramente positivo e finalmente con buone notizie.. Ma certo è come riconoscere che una donna molto brutta è truccata molto bene, non so se rendo.
 

Stefanopv

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Roma-Pavia
Secondo me rispetto a 5 anni fa c'è comunque un bel miglioramento dal punto di vista dei servizi etc. Poi per quanto riguarda la funzionalità la situazione è sempre pessima
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Fiumicino, atterrano e fuggono sulla pista così si dileguano mille immigrati all'anno

Forniti di un biglietto di transito, indossano uno di quei pettorali catarifrangenti usati dal personale dello scalo e si dirigono in tutta fretta verso il cancello 6 dove sorge un vecchio casolare abbandonato. Poi saltano la rete e spariscono nel nulla. Gli inquirenti convinti che dietro questo traffico sempre più intenso ci sia un'organizzazione internazionale. "Tramite i cellulari seguono le indicazioni che qualcuno gli fornisce dall'esterno". Si liberano del passaporto per non essere individuati e rimpatriati se vengono presi

ROMA - Non ha nome quel ragazzo dagli occhi spaventati. E' appena sceso all'aeroporto di Fiumicino da un volo proveniente da Tripoli. E ha buttato il passaporto in un cestino della spazzatura. Nessuno saprà mai come si chiama. La sua destinazione era Istanbul, a Roma era sceso solo per fare scalo. Invece ora cammina spedito verso un'uscita di sicurezza del terminal G. Parla al telefonino, sembra che qualcuno gli dica dove andare. Si guarda intorno, si volta indietro. Spinge i maniglioni di una porta antipanico, scatta l'allarme, ma lui, in un attimo, è fuori, sulla pista di atterraggio. E corre. Più veloce che può. Gli agenti della Polaria lo hanno visto dai monitor delle telecamere di sicurezza. Si precipitano, lo inseguono in macchina. Ma quel ragazzo con la pelle scura e i capelli cortissimi sa dove andare, sembra decollare anche lui sull'asfalto bagnato dalla pioggia romana. Gira intorno a un 737 dell'American Airlines, i motori sono accesi e per qualche secondo viene stordito dalla potenza dei reattori: rischia di essere risucchiato, e le sirene, intanto, sono sempre più vicine. Ha il fiatone, le gambe che tremano, ma il cancello 6, ormai, è a poche centinaia di metri. Butta il cellulare, si arrampica sulla rete, si ferisce un polpaccio col filo spinato, scavalca e atterra dall'altro lato. La pineta e la libertà sono proprio lì, davanti a lui. E' fatta.

Spariscono così, nel nulla. Non esistono statistiche. Ma si calcola siano non meno di mille l'anno. Tutti nordafricani, maschi, ventenni o poco più. Lo rivela a Repubblica un rappresentante delle forze dell'ordine che lavora nell'aeroporto. Non può e non vuole esporsi: chiede di restare anonimo. Ma è uno dei tanti testimoni oculari di un'eccezione che sta diventando prassi. "Sono almeno due o tre al giorno", racconta, "ma in alcune giornate anche di più. Usano le uscite di sicurezza per arrivare sulle piste e correre via. Atterrano in Italia come normali cittadini stranieri di passaggio, con tanto di documento e biglietto aereo, ma senza il visto per entrare in Italia. Poi aprono quella porta e diventano clandestini. Si disfano del passaporto, così, se li prendiamo, non possiamo rimpatriarli. Non c'è solo Lampedusa. Fiumicino è un'altra porta dell'Europa".

Qualcuno si lancia sulle piste appena si apre il portellone dell'aereo. Mentre altre volte la polizia neanche si accorge che qualcuno è riuscito a raggiungere l'esterno dell'aeroporto. Si scopre che sono sfuggiti degli immigrati solo perché mancano dei passeggeri sul volo che avrebbero dovuto prendere per arrivare in Turchia. Ma anche a Kiev, oppure a Mosca. Un fenomeno confermato anche dal direttore della polizia di frontiera dello scalo, Antonio Fortunato Del Greco, che però parla di numeri più ridotti: "Ogni giorno circa dieci persone cercano di entrare in questo modo sul territorio italiano. Sborsano almeno mille euro per il biglietto. Ma riusciamo a recuperarli quasi tutti. Ne scappano due o tre a settimana. Siamo però costretti a mettere personale sulle piste. Ed è pericoloso fare inseguimenti, l'aeroporto è un'autostrada, abbiamo paura per la loro incolumità. Dobbiamo vigilare continuamente".

Il sospetto, quasi una certezza, è che dietro a tutto questo ci sia una struttura internazionale. "Siamo sicuri che si tratti di un'organizzazione che traffica esseri umani", spiega ancora la nostra fonte, "perché è chiaro che sanno dove andare, una volta scesi dall'aereo vengono guidati da una voce al telefono". Ad avvalorare la tesi del traffico internazionale c'è anche il fatto che molti di questi ragazzi nordafricani - algerini, tunisini ed egiziani partiti soprattutto da Libia e Algeria - arrivano a Roma già armati di giubbino catarifrangente (quello che di solito si usa per scendere dall'auto in situazioni di emergenza). Appena arrivati lo indossano: sperano così di essere scambiati per lavoratori dell'aeroporto e di non dare nell'occhio quando escono sulle piste. Una volta fuori dal terminal - di solito G o H - sembrano avere un punto di riferimento per trovare la direzione giusta: un vecchio casolare rosso che dista pochi metri dal cancello 6, quello che molti degli immigrati in fuga scavalcano per uscire dall'area delle piste. Vicino al cancello 6, e anche accanto al cancello 3, gli agenti trovano spesso i giubbini abbandonati. "Quando invece riusciamo a prenderli", spiega il rappresentante delle forze dell'ordine, "nessuno dice niente. Non parlano. Sono terrorizzati. Forse hanno paura che qualcuno dell'organizzazione possa punirli. Se non hanno i documenti li portiamo nel centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria. Altrimenti li rimpatriamo". In Italia, secondo i dati del Viminale, sono 1.533, solo nei primi tre mesi del 2014, gli immigrati respinti alla frontiera aerea. Tra questi ci sono anche i "fuggitivi" di Fiumicino. Del resto nel nostro paese, oltre il 60 per cento dei clandestini arriva in aereo. Sono gli "overstayer", i cittadini stranieri con visto regolare che, peró, restano in Italia anche quando è scaduto. Non è il caso dei ragazzi in fuga per le piste, che atterrano con i documenti, ma non hanno alcun visto né permesso di soggiorno.

Tra quelli che riescono a seminare la polizia, non tutti scavalcano subito le reti di protezione. C'è chi, varcata la porta di accesso alle piste, si nasconde in uno dei cantieri aperti intorno all'aeroporto. Appena fa buio, esce e corre via. Con tutta la forza che ha nelle gambe, con il cuore che scoppia. Come quel ragazzo che, sui monitor, hanno visto scappare con gli occhi pieni di terrore. In tasca ha solo i suoi anni. Pochi. E nient'altro. Neanche il suo nome.


http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/05/09/news/la_fuga_da_fiumicino-85643053/
 

spongebob

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31 Luglio 2008
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Fiumicino, atterrano e fuggono sulla pista così si dileguano mille immigrati all'anno

Forniti di un biglietto di transito, indossano uno di quei pettorali catarifrangenti usati dal personale dello scalo e si dirigono in tutta fretta verso il cancello 6 dove sorge un vecchio casolare abbandonato. Poi saltano la rete e spariscono nel nulla. Gli inquirenti convinti che dietro questo traffico sempre più intenso ci sia un'organizzazione internazionale. "Tramite i cellulari seguono le indicazioni che qualcuno gli fornisce dall'esterno". Si liberano del passaporto per non essere individuati e rimpatriati se vengono presi

ROMA - Non ha nome quel ragazzo dagli occhi spaventati. E' appena sceso all'aeroporto di Fiumicino da un volo proveniente da Tripoli. E ha buttato il passaporto in un cestino della spazzatura. Nessuno saprà mai come si chiama. La sua destinazione era Istanbul, a Roma era sceso solo per fare scalo. Invece ora cammina spedito verso un'uscita di sicurezza del terminal G. Parla al telefonino, sembra che qualcuno gli dica dove andare. Si guarda intorno, si volta indietro. Spinge i maniglioni di una porta antipanico, scatta l'allarme, ma lui, in un attimo, è fuori, sulla pista di atterraggio. E corre. Più veloce che può. Gli agenti della Polaria lo hanno visto dai monitor delle telecamere di sicurezza. Si precipitano, lo inseguono in macchina. Ma quel ragazzo con la pelle scura e i capelli cortissimi sa dove andare, sembra decollare anche lui sull'asfalto bagnato dalla pioggia romana. Gira intorno a un 737 dell'American Airlines, i motori sono accesi e per qualche secondo viene stordito dalla potenza dei reattori: rischia di essere risucchiato, e le sirene, intanto, sono sempre più vicine. Ha il fiatone, le gambe che tremano, ma il cancello 6, ormai, è a poche centinaia di metri. Butta il cellulare, si arrampica sulla rete, si ferisce un polpaccio col filo spinato, scavalca e atterra dall'altro lato. La pineta e la libertà sono proprio lì, davanti a lui. E' fatta.

Spariscono così, nel nulla. Non esistono statistiche. Ma si calcola siano non meno di mille l'anno. Tutti nordafricani, maschi, ventenni o poco più. Lo rivela a Repubblica un rappresentante delle forze dell'ordine che lavora nell'aeroporto. Non può e non vuole esporsi: chiede di restare anonimo. Ma è uno dei tanti testimoni oculari di un'eccezione che sta diventando prassi. "Sono almeno due o tre al giorno", racconta, "ma in alcune giornate anche di più. Usano le uscite di sicurezza per arrivare sulle piste e correre via. Atterrano in Italia come normali cittadini stranieri di passaggio, con tanto di documento e biglietto aereo, ma senza il visto per entrare in Italia. Poi aprono quella porta e diventano clandestini. Si disfano del passaporto, così, se li prendiamo, non possiamo rimpatriarli. Non c'è solo Lampedusa. Fiumicino è un'altra porta dell'Europa".

Qualcuno si lancia sulle piste appena si apre il portellone dell'aereo. Mentre altre volte la polizia neanche si accorge che qualcuno è riuscito a raggiungere l'esterno dell'aeroporto. Si scopre che sono sfuggiti degli immigrati solo perché mancano dei passeggeri sul volo che avrebbero dovuto prendere per arrivare in Turchia. Ma anche a Kiev, oppure a Mosca. Un fenomeno confermato anche dal direttore della polizia di frontiera dello scalo, Antonio Fortunato Del Greco, che però parla di numeri più ridotti: "Ogni giorno circa dieci persone cercano di entrare in questo modo sul territorio italiano. Sborsano almeno mille euro per il biglietto. Ma riusciamo a recuperarli quasi tutti. Ne scappano due o tre a settimana. Siamo però costretti a mettere personale sulle piste. Ed è pericoloso fare inseguimenti, l'aeroporto è un'autostrada, abbiamo paura per la loro incolumità. Dobbiamo vigilare continuamente".

Il sospetto, quasi una certezza, è che dietro a tutto questo ci sia una struttura internazionale. "Siamo sicuri che si tratti di un'organizzazione che traffica esseri umani", spiega ancora la nostra fonte, "perché è chiaro che sanno dove andare, una volta scesi dall'aereo vengono guidati da una voce al telefono". Ad avvalorare la tesi del traffico internazionale c'è anche il fatto che molti di questi ragazzi nordafricani - algerini, tunisini ed egiziani partiti soprattutto da Libia e Algeria - arrivano a Roma già armati di giubbino catarifrangente (quello che di solito si usa per scendere dall'auto in situazioni di emergenza). Appena arrivati lo indossano: sperano così di essere scambiati per lavoratori dell'aeroporto e di non dare nell'occhio quando escono sulle piste. Una volta fuori dal terminal - di solito G o H - sembrano avere un punto di riferimento per trovare la direzione giusta: un vecchio casolare rosso che dista pochi metri dal cancello 6, quello che molti degli immigrati in fuga scavalcano per uscire dall'area delle piste. Vicino al cancello 6, e anche accanto al cancello 3, gli agenti trovano spesso i giubbini abbandonati. "Quando invece riusciamo a prenderli", spiega il rappresentante delle forze dell'ordine, "nessuno dice niente. Non parlano. Sono terrorizzati. Forse hanno paura che qualcuno dell'organizzazione possa punirli. Se non hanno i documenti li portiamo nel centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria. Altrimenti li rimpatriamo". In Italia, secondo i dati del Viminale, sono 1.533, solo nei primi tre mesi del 2014, gli immigrati respinti alla frontiera aerea. Tra questi ci sono anche i "fuggitivi" di Fiumicino. Del resto nel nostro paese, oltre il 60 per cento dei clandestini arriva in aereo. Sono gli "overstayer", i cittadini stranieri con visto regolare che, peró, restano in Italia anche quando è scaduto. Non è il caso dei ragazzi in fuga per le piste, che atterrano con i documenti, ma non hanno alcun visto né permesso di soggiorno.

Tra quelli che riescono a seminare la polizia, non tutti scavalcano subito le reti di protezione. C'è chi, varcata la porta di accesso alle piste, si nasconde in uno dei cantieri aperti intorno all'aeroporto. Appena fa buio, esce e corre via. Con tutta la forza che ha nelle gambe, con il cuore che scoppia. Come quel ragazzo che, sui monitor, hanno visto scappare con gli occhi pieni di terrore. In tasca ha solo i suoi anni. Pochi. E nient'altro. Neanche il suo nome.


http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/05/09/news/la_fuga_da_fiumicino-85643053/
Tutto vero. Purtroppo. Una volta vennero decine di agenti in sala Giotto perchè qualcuno fuggì da una porta " allarmata" che si trova nelle vicinanze della lounge stessa.
 

AZ209

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Per la prima volta in vita mia ieri sera ho avuto un'esperienza molto positiva ai varchi sicurezza.
Orario normalmente super congestionato (domenica tardo pomeriggio/sera), tutti i varchi aperti ed attesa media di soli 3/4 minuti.
Per FCO ogni tanto finalmente una buona notizia.
 

AZ209

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Aeroporto Ciampino, Comune in giudizio a Consiglio di Stato

Roma, 22 mag (Prima Pagina News) Il Comune di Ciampino si costituirà in giudizio al Consiglio di Stato, al fianco di ENAC, contro RYANAIR, che ha promosso ricorso in appello avverso la Sentenza Tar del Lazio n. 642/2014, con la quale è stata respinta la richiesta di annullamento dell’ordinanza ENAC n. 14 del 2007.

L’Ente nazionale aviazione civile sette anni fa, con tale provvedimento, dispose il numero massimo di 100 movimenti commerciali in possesso di slots all’aeroporto G.B. Pastine di Ciampino. “In sede dibattimentale – dice l’Assessore all’Ambiente Guglielmo Abbondati – ribadiremo ciò che lo stesso Tar del Lazio ha richiamato nella sentenza di primo grado.

E’ stato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in merito all’ordinanza, a rappresentare ad ENAC come, per una sua eventuale revoca, non possa sfuggire la valutazione del complessivo contesto territoriale in cui si colloca l’aeroporto di Ciampino, anche alla luce della zonizzazione acustica approvata dalla Conferenza di Servizi il 1° luglio 2010.

Per cui ora rimuovere l’efficacia di quel provvedimento, assunto nel 2007 per far fronte ai necessari lavori di rifacimento della pavimentazione della pista di volo, potrebbe determinare la possibile allocazione di nuovi slots, con ulteriore aumento dei voli e dei livelli d’inquinamento acustico nell’intorno aeroportuale, già attualmente superiori ai limiti di legge”.

“Peraltro – continua Abbondati – la stessa Avvocatura dello Stato nel corso della difesa al Tar, ha dichiarato che lo scorso dicembre la Commissione Rumore di cui al D.M. 31/10/1997 ha stabilito l’impossibilità di accogliere l’istanza di aumento degli slots assegnati all’aeroporto di Ciampino. Riteniamo, al di là del giudizio del Consiglio di Stato, che questa decisione debba essere confermata da parte della Commissione anche in occasione della prossima stagione estiva”.

“Ciampino, insieme ai Comuni di Roma e Marino – conclude l’Assessore all’Ambiente Abbondati - ha recentemente respinto il Piano di abbattimento del rumore presentato da Adr, giudicando quello strumento inefficace e dilatorio. L’unica azione che deve essere intrapresa per affrontare definitivamente la vicenda insostenibile del Pastine, come abbiamo rappresentato alla prima riunione del Tavolo interistituzionale promosso dalla Regione Lazio, è l’immediata riduzione dei voli, nei limiti dei 60 movimenti giorno, coerentemente con lo scenario avanzato da Arpa Lazio per giungere all’effettiva riduzione dei livelli d’inquinamento che oggi investono la nostra comunità”.

http://www.primapaginanews.it/dettaglio_news_hr.asp?ctg=6&id=236546
 

AZ209

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Air Canada rouge debutta oggi al Leonardo da Vinci

Per la prima volta a Fiumicino, Air Canada rouge collega Roma con Montreal ogni giorno, con due frequenze settimanali in più, e un aumento di capacità del 50% rispetto all’offerta di Air Canada dello scorso anno sulla destinazione. Servizi su misura per la clientela leisure, ottime coincidenze da tutt'Italia.

Oggi parte il primo volo Air Canada rouge da Roma Fiumicino a Montreal. Il nuovo volo opera cinque volte la settimana fino al 2 giugno, quando diventerà giornaliero. Si affianca al volo Air Canada Roma-Toronto, offrendo maggiore flessibilità e capacità alla clientela.


E' la prima volta che Air Canada rouge vola a Roma. Costituita nel 2012 da Air Canada per offrire servizi mirati al mercato leisure, offre una nuova filosofia di viaggio, pensata per garantire tutti i comfort dei voli transatlantici ma a tariffe vantaggiose e con servizi moderni e di qualità, come il catering d’eccellenza e diverse possibilità di intrattenimento del passeggero, disponibili per tablet e smartphone, anche grazie alla connessione con il server a bordo.

Il collegamento vedrà impiegati aerei Boeing 767-300, configurati in 2 classi di servizio con 18 posti in Premium rouge e 246 in Economy, con un incremento di capacità del 30% rispetto allo scorso anno.

La partenza da Fiumicino alle 12:55 consente ai passeggeri provenienti da tutt'Italia di raggiungere comodamente l'Hub romano, per prendere il nuovo volo in transito. L'arrivo alle 16.00 di pomeriggio a Montreal offre, inoltre, un ventaglio di voli in coincidenza, per chi decidesse di non fermarsi nella bella e vivace città sul fiume San Lorenzo.

L’interesse del Gruppo Air Canada per lo scalo romano, come principale Hub del Mediterraneo, è confermato da un’altra novità
: il passaggio dall’aeromobile Boeing 767 all’Airbus A330 con maggiore capienza e la frequenza giornaliera del nuovo volo, portano ora ad un incremento fino al 50% della capacità offerta su questa destinazione.

“La crescita di Air Canada sullo scalo di Fiumicino è la conferma del rapporto di successo che lega da anni il vettore e Aeroporti di Roma, rappresentando un ulteriore sviluppo dell’offerta e degli standard di qualità dei servizi che il Leonardo da Vinci garantisce ai propri clienti – ha dichiarato Fausto Palombelli, Direttore Sviluppo Marketing Aviation di ADR”.

“Da tre anni Air Canada mostra una continua crescita in Italia, e Roma Fiumicino è un pilastro fondamentale della nostra strategia nel maggiore mercato Mediterraneo spiega Umberto Solimeno, Direttore per l'Italia di Air Canada. L'arrivo di Air Canada rouge costituisce una nuova e più ampia articolazione della nostra offerta, che nasce con l’obiettivo di porre attenzione soprattutto alle esigenze economiche dei nostri passeggeri, senza trascurare il comfort e la qualità del servizio, che rimangono sempre in linea con gli standard delle majors transatlantiche”.

Il mese di aprile, aggiunge Fausto Palombelli, si è chiuso facendo registrare un buon aumento del traffico sugli aeroporti di Roma, con un importante miglioramento dell’8,1% verso le destinazioni internazionali rispetto allo scorso anno. E’ da registrare, inoltre che, in aggiunta al naturale aumento dei collegamenti in coincidenza della stagione estiva, il 2014 vede un incremento del 10% nei posti offerti, rispetto allo stesso periodo di picco dello scorso anno. Lo scalo romano ha aumentato la capacità di attrarre i vettori, grazie agli importanti investimenti avviati da ADRper migliorare la qualità delle infrastrutture e dei servizi offerti a Fiumicino. Risultato, peraltro, annunciato anche da Enac, che con soddisfazione ha verificato un generale incremento dei livelli di qualità dei servizi evidenziato dall’ultima classifica di ACI Europe (Airport Council International).

Le novità per l’intera ‘summer’ (fine marzo – fine ottobre) saranno rappresentate da oltre 50 nuove operazioni sullo scalo, rese disponibili sia da compagnie già operative a Fiumicino, sia da nuovi vettori che hanno scelto di investire sul Leonardo da Vinci. All’aumento dell’offerta esistente, vanno aggiunte dieci nuove destinazioni. Tra le novità più importanti si evidenzia una notevole crescita di collegamenti diretti verso le mete turistiche e balneari italiane ed europee, e verso destinazioni di lungo raggio”.

http://www.adr.it/azn-notizie/-/news/1JEp/3464123
 

DusCgn

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9 Novembre 2005
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Fiumicino, al via Airport Cleaning

La newco per i servizi di pulizia, controllata al 100% da Aeroporti di Roma, opera da oggi al Leonardo da Vinci con 200 persone in organico.


Rendere più efficace il sistema di pulizie in una realtà complessa come quella dello scalo di Fiumicino, offrendo ai passeggeri un livello di servizio avanti in Europa, è il principale obiettivo che si propone Airport Cleaning, la nuova società operativa da oggi al Terminal 1 e, parzialmente, nelle altre aerostazioni del Leonardo da Vinci.

La costituzione della newco segna un passo importante verso l’eccellenza e fa parte delle iniziative sulla qualità messe in campo dal Gruppo ADR, che si assume, così, l’onere diretto dei servizi di pulizia. L’operazione consentirà, infatti, di controllare e monitorare direttamente, in piena autonomia operativa e decisionale, il livello e i requisiti del servizio.

L’organico di Airport Cleaning è di 200 addetti, dei quali 40 neoassunti oltre i 160 già precedentemente impegnati nell'attività. La newco rappresenta perciò anche una concreta opportunità di lavoro e conferma lo scalo romano quale volano di crescita economica del Paese.
Il personale, riconoscibile dalla divisa gialla con il logo “Airport Cleaning” stampato in blu sulla maglia, è organizzato in turni che prevedono dai 35 ai 40 addetti ogni ora, operativi 24 ore su 24, sette giorni su sette. Le squadre si avvalgono, inoltre, di nuovi macchinari ad alta tecnologia, che l’azienda ha acquistato per garantire la qualità di servizio specifica per le attività nei Terminal e sulle loro superfici; grazie anche all’introduzione di prodotti detergenti di ultima generazione che completano il piano di igiene stabilito.

Alla base delle politiche aziendali rimane l’attenzione al miglioramento della qualità dei servizi per aumentare l’attrattività dello scalo. L’aeroporto Leonardo da Vinci è un’infrastruttura cardine del nostro Paese, decisiva rispetto alle traiettorie di crescita socioeconomica del territorio e capace di aprire nuove opportunità di sviluppo, di imprenditorialità e di creazione di ricchezza.


27/05/2014

AdR
 

Marco Rimini

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http://www.iltempo.it/economia/2014/05/27/nuove-piste-per-fiumicino-malpensa-e-venezia-1.1254532

Nuove piste per Fiumicino, Malpensa e Venezia
I tre scali, «promossi» hub intercontinentali, avranno nuove infrastrutture e servizi. Undici gli scali strategici indicati nel Piano nazionale degli aeroporti del Ministero dei Trasporti

Il Piano nazionale degli aeroporti «regala» tre nuove piste a Fiumicino, Malpensa e Venezia. E rivoluziona il traffico passeggeri in Italia. L’ampliamento dei tre scali è inserito nella bozza del Piano nazionale degli aeroporti che il ministero dei Trasporti sta elaborando in attesa di portarlo all’esame del Consiglio dei ministri e che individua undici scali «strategici». Il Leonardo da Vinci, innanzitutto, e poi Malpensa, Venezia, Bologna, Pisa-Firenze (a condizione che se ne realizzi la controversa gestione unica), Napoli, Bari, Lamezia Terme, Catania, Palermo, Cagliari. Altri 26 vengono definiti «di interesse nazionale»: Linate, Torino, Bergamo, Genova, Brescia, Cuneo, Verona, Treviso, Trieste, Rimini, Parma, Ancona, Ciampino, Perugia, Pescara, Salerno, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Crotone, Comiso, Trapani, Pantelleria, Lampedusa, Olbia, Alghero. La bozza del piano precisa che un aeroporto può essere definito «di interesse nazionale» a due condizioni: che lo scalo sia in grado di esercitare un ruolo ben definito sul territorio, con una specializzazione e una riconoscibile vocazione, funzionale al sistema aeroportuale di bacino che il Piano intende incentivare; e che sia in grado di dimostrare il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario.
Il piano prende le mosse dall’Atto di indirizzo emanato dall’allora ministro Passera il 31 dicembre 2012, dà attuazione all’articolo 698 del Codice della navigazione e divide tra le due fasce di aeroporti per indicare le priorità degli investimenti infrastrutturali, «a carico e cura dei gestori», e il potenziamento dell’accessibilità e dell’intermodalità, «di competenza dello Stato e degli Enti territoriali».
Ma la vera sorpresa è il notevole incremento delle piste. Che per Fiumicino era già previsto mentre non lo era affatto per Malpensa e Venezia. Tutti e tre definiti «gate intercontinentali». Per lo scalo romano il Ministero dei Trasporti prevede il potenziamento e espansione sia a sud, nell’attuale sedime con la massimizzazione della fruibilità, sia a nord mediante la costruzione della quarta pista, di un nuovo eco-terminal passeggeri da 650mila metri quadrati alimentato da pannelli solari, un albergo, centinaia di nuovi posteggi per i jet, una seconda stazione ferroviaria collegata alla linea metropolitana Fr5. Un investimento da 12 miliardi di euro che Aeroporti di Roma ha inserito nel Piano di sviluppo al 2044. Piano che preve pure una quinta pista, parallela alla quarta. Il Leonardo da Vinci si espanderà per 1.300 ettari perché, rileva la relazione ministeriale, «lo scalo è prossimo alla saturazione: sia il sistema dei terminal e dei piazzali di sosta aeromobili, che quello delle piste mostrano una capacità di 40 milioni di passeggeri, soglia di saturazione che sarà raggiunta entro il 2016 se non si avviano urgentemente adeguati interventi di ottimizzazione e di miglioramento dell’efficienza delle infrastrutture». Le previsioni di traffico stimano un volume di 55 milioni di passeggeri nel 2020 e di 71 milioni nel 2030. A partire dal 2044, al termine del raddoppio, Fiumicino sarà in grado di ospitare 100 milioni di turisti l’anno. Obiettivo che potrebbe però essere messo in crisi dal «potenziamento dell’aeroporto di Milano Malpensa, attraverso l’ampliamento di terminal e piazzali e la realizzazione di una terza pista parallela e del relativo sistema di vie di rullaggio, nei termini previsti dal relativo Master Plan». Ipotesi che contrasta con le trattative tra Alitalia e Etihad Airways. La compagnia degli Emirati Arabi vorrebbe vedere nello scalo romano il principale hub intercontinetale italiano. E una nuova pista è prevista anche per Venezia. La Capitale, a fronte dell’ampliamento di capacità del Leonardo da Vinci, dovrà ridurre il numero dei voli low cost al Giovan Battista Pastine di Ciampino, che verrà trasformato (come pianificato dall’Enac) in City Airport riservato in gran parte ai jet privati e alle merci.

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pello

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La bozza del piano precisa che un aeroporto può essere definito «di interesse nazionale» a due condizioni: che lo scalo sia in grado di esercitare un ruolo ben definito sul territorio, con una specializzazione e una riconoscibile vocazione, funzionale al sistema aeroportuale di bacino che il Piano intende incentivare; e che sia in grado di dimostrare il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario questa frase entra molto in contrasto con la lista di apt citata
 

Marco Rimini

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La bozza del piano precisa che un aeroporto può essere definito «di interesse nazionale» a due condizioni: che lo scalo nonsia in grado di esercitare un ruolo ben definito sul territorio, senza una specializzazione e una riconoscibile vocazione, funzionale al sistema aeroportuale di bacino che il Piano intende incentivare ma con l'intento di assicurare voti ai politici locali; e che sia in grado di dimostrare l'indebitamento nell’equilibrio economico-finanziario sperperando soldi pubblici

tradotto così meglio? :D
 

pello

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La bozza del piano precisa che un aeroporto può essere definito «di interesse nazionale» a due condizioni: che lo scalo nonsia in grado di esercitare un ruolo ben definito sul territorio, senza una specializzazione e una riconoscibile vocazione, funzionale al sistema aeroportuale di bacino che il Piano intende incentivare ma con l'intento di assicurare voti ai politici locali; e che sia in grado di dimostrare l'indebitamento nell’equilibrio economico-finanziario sperperando soldi pubblici

tradotto così meglio? :D
rende meglio l'idea :D
 

BAlorMXP

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In effetti la "bozza" lascia moltissimo campo all'immaginazione, nonché, conseguentemente, ad un'interpretazione abbastanza libera. Questo paese soccomberá.

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AZ209

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ADR per l'ambiente

65% DI RACCOLTA DIFFERENZIATA IN AEROPORTO Nel 2013 sono stati avviati a recupero ulteriori mille tonnellate di rifiuti prodotti nei Terminal Entro il 2015 l’obiettivo è arrivare all’80% di differenziazione, grazie a un sistema integrato che si avvale delle modalità più innovative implementate da Contarina in Veneto

Continua l’impegno di Aeroporti di Roma per la tutela dell’ambiente. Da quattro anni la società di gestione degli scali di Fiumicino e Ciampino ha messo a punto un modello operativo per la raccolta differenziata e l’ottimizzazione dei processi di smaltimento rifiuti. L’attività è passata da un iniziale 30% di gestione differenziata dei rifiuti aeroportuali, al quasi 65% di oggi: l'obiettivo è arrivare all'80% nel 2015.

Un risultato che farà del Leonardo da Vinci uno dei primi scali in Europa e nel mondo per eco-compatibilità e che potrà essere raggiunto grazie al progetto “Door to door indoor”, realizzato in collaborazione con la società pubblica trevigiana Contarina che, applicando le modalità di raccolta porta a porta, già attuate nei centri urbani e in strutture complesse, consentirà l’ottimizzazione dei processi di recupero del rifiuto.

Proseguirà così una storia di successo. ADR, infatti, aveva già disposto cinque aree di deposito rifiuti al servizio dei Terminal, in sostituzione del classico sistema di raccolta, mediante cassonetti stradali. In queste aree, presidiate sette giorni su sette, viene controllata la corretta suddivisione degli scarti, prima del processo di conferimento agli impianti di trattamento e recupero. Aeroporti di Roma aumenterà la percentuale, in peso, di raccolta differenziata; ridurrà il rifiuto indifferenziato che viene avviato allo smaltimento, proponendosi di migliorare la qualità merceologica dello stesso. Questo progetto nasce dalla collaborazione sinergica tra ADR e Contarina, azienda leader nella gestione integrata dei rifiuti urbani a livello nazionale e internazionale.

Il modello Contarina è caratterizzato dalla raccolta porta a porta e dalla tariffa puntuale, commisurata all’effettiva produzione di rifiuti, secondo il principio comunitario “chi inquina paga”. Questo sistema è volto a responsabilizzare ogni singolo utente, al quale viene chiesto un impegno costante nell’effettuare una precisa raccolta differenziata mediante i propri contenitori.L’esperienza maturata nella gestione della raccolta differenziata, in particolar modo nella raccolta interna alle strutture complesse - come complessi urbanistici a elevato sviluppo verticale, edifici pubblici, aziende, ospedali, centri commerciali, scuole e università e grandi eventi - ha consentito a Contarina di implementare il modello nella realtà aeroportuale: una piccola città che unisce caratteristiche di elevata complessità urbanistica all’altissima frequentazione.

Grazie al know-how acquisito in 25 anni di attività, Contarina ha quindi ideato il servizio “door to door indoor” che consiste nel ritirare le diverse tipologie di rifiuti direttamente all’interno delle singole attività commerciali. Mediante la lettura di speciali codici transponder installati su sacchetti e contenitori sarà possibile applicare a ogni singola utenza la tariffa in modo proporzionale all’effettiva produzione di rifiuto. In sostanza, più la raccolta dell’utente sarà precisa, più la tariffa sarà vantaggiosa.

“Si tratta di un progetto sviluppato su misura per la realtà aeroportuale di Fiumicino – affermail Presidente di Contarina Franco Zanata - che prende origine dall’esperienza dell’azienda nell’affrontare la gestione dei rifiuti in modo integrato: il servizio di raccolta door to door indoor prevede diverse frequenze, contenitori e mezzi di raccolta studiati ad hoc, rilevazione dell’effettiva produzione di rifiuto di ogni utenza, una comunicazione specifica oltre alla formazione per gli operatori”. “I dati della nostra raccolta differenziata – sottolinea l'Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma, Lorenzo Lo Presti – già premiano la nostra determinazione e la nostra volontà nel voler raggiungere traguardi importanti, sia in termini ambientali sia di servizio fornito. Gli obiettivi futuri sono ancora più ambiziosi e, con il nuovo sistema di raccolta, ADR mira a diventare eccellenza e un punto di riferimento per realtà analoghe”. La raccolta differenziata “porta a porta” a Fiumicino prenderà il via dopo la fine dell’estate.

http://www.adr.it/azn-notizie/-/news/1JEp/3500039
 
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AZ209

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Atlantia, ecco tutti i benefici da matrimonio Etihad/Alitalia

Il titolo Atlantia non beneficia per ora a Piazza Affari (-0,34% a 20,31 euro) dell'annuncio dell'accordo fra Etihad e Alitalia. Eppure Kepler Cheuvreux applaude all'entrata in scena della compagnia aerea degli Emirati Arabi, che ha confermato di voler entrare nel capitale del vettore italiano. E punta il faro su Atlantia, che controlla Aeroporti di Roma e possiede l'8% della stessa Alitalia. Per Kepler, quindi, Atlantia è un titolo da comprare (buy) con un target price di 21 euro.

Etihad, dopo molte vicissitudini, ha approvato il progetto di entrare in Alitalia con il 49% mediante un aumento di capitale riservato da 560 milioni di euro. E questa è una buona notizia per Atlantia, che controlla AdR. Perché Alitalia è il maggior carrier di Fiumicino con un peso del 45% in termini di passeggeri nel 2013 e genera il 7% dei ricavi consolidati diAtlantia.

Inoltre Alitalia manterrebbe Fiumicino suo hub europeo di riferimento. La settimana scorsa Kepler, in un'altra analisi su Atlantia, aveva scritto che quest'operazione potrebbe fungere per Etihad da pre-requisito per entrare come socio in Aeroporti di Roma.


Anche Equita ha ribadito stamani la raccomandazione buy su Atlantia con un prezzo obiettivo a 21,5 euro. "Il piano di Etihad prevede il rilancio di Alitalia aumentando i voli internazionali e intercontinentali, con 9 nuovi aerei di lungo raggio. Fiumicino vedrà salire da 85 a 100 i voli intercontinentali", affermano gli esperti della sim, precisando che l'Ue dovrà verificare se l'accordo è in linea con le norme europee che vietano il controllo di compagnie a gruppi non europei.


Bisognerà inoltre vedere quale sarà la reazione di Air France-Klm, con i quali Alitalia ha un accordo di code-sharing fino al 2018. Comunque, per gli esperti l'accordo è molto positivo per AdR perché aumenta la visibilità sul piano di investimenti da effettuare nei prossimi anni, ovvero 3 miliardi di euro entro il 2021. Inoltre, per accelerare il piano di investimenti, il fondo infrastrutturale di Abu Dhabi sarebbe pronto ad acquisire una quota in AdR, valorizzando l'aeroporto, valutato 3,5 miliardi nella somma delle parti della sim, con un M&A premium al 20% o 10 volte l'ebitda 2015.


Insomma, "l'ingresso di Etihad nel capitale di Alitalia rappresenta la soluzione migliore perAtlantia perché garantirà la natura di hub di Fiumicino, darà visibilità al piano di investimenti di AdR e porterà a un impatto positivo sul traffico passeggeri", concludono gli analisti di un'altra sim milanese (outperform).


http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201406021107228875&chkAgenzie=TMFI
 

AZ209

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Ciampino, sciopero delle valigie: cancellati sedici voli Ryanair

Per la protesta non preannunciata del principale handler dello scalo, Groundcare, dichiarato fallito la scorsa settimana. Disagi e blocco quasi totale di partenze e arrivi almeno fino alle 18. E nel pomeriggio è prevista la stessa agitazione a Fiumicino. Sullo sfondo il posto di lavoro di circa 900 addetti allo smistamento dei bagagli e di servizi di check in per le compagnie aeree

E’ in corso da questa mattina all’aeroporto di Ciampino, una protesta del principale handler dello scalo, Groundcare. I dipendenti hanno sospeso i servizi di assistenza a terra per conto del vettore irlandese Ryanair che, quindi, ha proceduto alla cancellazione di alcuni voli.


Sullo sfondo, mesi e mesi di trattative e riorganizzazioni con annunci di licenziamenti delle società che gestiscono assistenza bagagli, servizio di check in, assistenza bagagli e lost e found x molte compagnie aeree sia a Ciampino che a Fiumicino. La Groundcare nasce dalle fusione di altre due precedenti società, la Globe ground, società tedesca, e la Flight Care che era di proprietà di Adr. Ma la scorsa settimana la Groundcare ha dichiarato fallimento. Vi lavorano circa 950 addetti, in gran parte x dipendenti di Aeroporti di Roma che, fanno sapere, stanno continuando a recarsi al lavoro per puro senso del dovere nonostante lo stipendio del mese di giugno non sia garantito.

Sino all'ora di pranzo erano nove voli cancellati in partenza, tutti della Ryanair, e si sono verificati pesantissimi ritardi nella riconsegna dei bagagli.

Gli addetti della società ufficialmente sono riuniti in assemblea dalle 8 di questa mattina: "Non è arrivato lo stipendio di maggio ed è saltata anche al 14/esima mensilità. Siamo preoccupatissimi per futuro", spiega Stefania Fabbri della Fit Cisl.

"E' una situazione vergognosa, da mesi cerchiamo una soluzione a questo problema. La società è fallita il 28 maggio, da mesi abbiamo lanciato l'allarme ma sia Enac che Aeroporti di Roma non hanno mai risposto", aggiunge Carmine Coccetti della Filt Cgil.


E nel pomeriggio la stessa agitazione si annuncia nello scalo di Fiumicino.

Nel primo pomeriggio dovrebbe tenersi un incontro tra l'Enac e le sigle sindacali.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2..._care_a_rischio_900_posto_di_lavoro-88033194/
 

SierraEcho

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FCO - LIRF
Ciampino, sciopero delle valigie: cancellati sedici voli Ryanair

Per la protesta non preannunciata del principale handler dello scalo, Groundcare, dichiarato fallito la scorsa settimana. Disagi e blocco quasi totale di partenze e arrivi almeno fino alle 18. E nel pomeriggio è prevista la stessa agitazione a Fiumicino. Sullo sfondo il posto di lavoro di circa 900 addetti allo smistamento dei bagagli e di servizi di check in per le compagnie aeree

E’ in corso da questa mattina all’aeroporto di Ciampino, una protesta del principale handler dello scalo, Groundcare. I dipendenti hanno sospeso i servizi di assistenza a terra per conto del vettore irlandese Ryanair che, quindi, ha proceduto alla cancellazione di alcuni voli.


Sullo sfondo, mesi e mesi di trattative e riorganizzazioni con annunci di licenziamenti delle società che gestiscono assistenza bagagli, servizio di check in, assistenza bagagli e lost e found x molte compagnie aeree sia a Ciampino che a Fiumicino. La Groundcare nasce dalle fusione di altre due precedenti società, la Globe ground, società tedesca, e la Flight Care che era di proprietà di Adr. Ma la scorsa settimana la Groundcare ha dichiarato fallimento. Vi lavorano circa 950 addetti, in gran parte x dipendenti di Aeroporti di Roma che, fanno sapere, stanno continuando a recarsi al lavoro per puro senso del dovere nonostante lo stipendio del mese di giugno non sia garantito.

Sino all'ora di pranzo erano nove voli cancellati in partenza, tutti della Ryanair, e si sono verificati pesantissimi ritardi nella riconsegna dei bagagli.

Gli addetti della società ufficialmente sono riuniti in assemblea dalle 8 di questa mattina: "Non è arrivato lo stipendio di maggio ed è saltata anche al 14/esima mensilità. Siamo preoccupatissimi per futuro", spiega Stefania Fabbri della Fit Cisl.

"E' una situazione vergognosa, da mesi cerchiamo una soluzione a questo problema. La società è fallita il 28 maggio, da mesi abbiamo lanciato l'allarme ma sia Enac che Aeroporti di Roma non hanno mai risposto", aggiunge Carmine Coccetti della Filt Cgil.


E nel pomeriggio la stessa agitazione si annuncia nello scalo di Fiumicino.

Nel primo pomeriggio dovrebbe tenersi un incontro tra l'Enac e le sigle sindacali.

http://roma.repubblica.it/cronaca/2..._care_a_rischio_900_posto_di_lavoro-88033194/
Iniziato anche a FCO.
So per certo che il volo Iran Air è atterrato ore fa e i passeggeri sono ancora al nastro in attesa dei bagagli.
Non è presente nessun addetto nemmeno all'assistenza clienti (ovviamente).
 

AZ209

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Ritardi di ore a Fiumicino per riconsegna bagagli

Circa un centinaio di passeggeri, all'aeroporto di Fiumicino, stanno aspettando da diverse ore la riconsegna dei propri bagagli. Il disservizio è causato dall'agitazione dei lavoratori della società Groundcare, una delle società che si occupa dei servizi di terra negli scali di Fiumicino e Ciampino. "Sono già alcune ore che attendo il mio bagaglio, all'interno del quale ci sono degli strumenti elettromedicali - è la testimonianza di Gioacchino Arrabito, medico proveniente da Catania - sono diverse ore che io e circa un altro centinaio di passeggeri veniamo sballottati a destra e sinistra in attesa che ci riconsegnino i nostri bagagli, è una vergogna" (ANSA)
 
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