ploncito
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Che ultimamente se la tiri un tantinello è vero e gli ultimi due libri hanno la bussola puntata più sull'autore che sul viaggio ma per quanto riguarda gli altri libri lo spirito è totalmente divero, pensa al giro che è riuscito a fare in solitaria, a vent'anni, senza soldi e durante un paio di guerre per Eastern Horizon, è incredibile. Titolo e itinerario sono omaggi agli esploratori e scrittori che grosso modo hai anche tu citato. Walking the Nile è stata un' impresa monumentale e il suo più bel libro. In ogni pagina l'autore trasmette in pieno la passione e la determinazione che mette nei suoi viaggi. Considerando che le alternative di questi anni sono Bear Grills e tutti questi fenomeni spuntati come funghi su Netflix e co. direi che Wood sia oro colato a paragone.Siamo nel campo delle opinioni, vero, e io ho la brutta abitudine di fissarmi un'opinione e di non abbandonarla piu'... ma a me Levison sta proprio sui cabbasissi. Un po' per i programmi TV, un po' perche' di persona se la tira tantissimo; l'ho visto alla fiera dei viaggi-avventura a Londra, lo scorso aprile, e veramente mi ha dato l'idea di credersi un VIP. E or scopro che ha persino osato copiare il titolo di Eastern Approaches dell'immortale Fitzroy Maclean!? (Nome della madonna, peraltro).
Parlando di libri, per me i fondamentali per la regione - tolto il gia' citato Maclean, sono ovviamente quelli di Peter Hopkirk (consigliati dall'illustre setirsposition se la memoria non m'inganna), in particolar modo "The Great Game". Poi non si puo' non menzionare Colin Thubron, "The Lost Art of Asia", Terzani con "Buonanotte signor Lenin" e quella gran chicca delle chicche che e' il libro "Out of Steppe" di Daniel Metcalfe. Una vera delizia, un libro che darei un testicolo per saper scrivere anch'io.
Bello Newby!Che ultimamente se la tiri un tantinello è vero e gli ultimi due libri hanno la bussola puntata più sull'autore che sul viaggio ma per quanto riguarda gli altri libri lo spirito è totalmente divero, pensa al giro che è riuscito a fare in solitaria, a vent'anni, senza soldi e durante un paio di guerre per Eastern Horizon, è incredibile. Titolo e itinerario sono omaggi agli esploratori e scrittori che grosso modo hai anche tu citato. Walking the Nile è stata un' impresa monumentale e il suo più bel libro. In ogni pagina l'autore trasmette in pieno la passione e la determinazione che mette nei suoi viaggi. Considerando che le alternative di questi anni sono Bear Grills e tutti questi fenomeni spuntati come funghi su Netflix e co. direi che Wood sia oro colato a paragone.
Sui libri rilancio con Eric Newby e il suo bellissimo A Short Walk in the Hindu Kush. Grandioso.
Scusa l'OT ma quella mezza volta che capita di parlare di libri di viaggi ne approfitto. ;-)
Saluti tovarisc, grazie per leggere!Io ultimamente leggo sempre molto poco, però cazzo che roba.
Cioè, non ho mai subito il fascino dell'Asia centrale quanto quello di altri lidi, sostanzialmente perché questi sono crocevia di storie e persone mentre io odio il genere umano e gli preferisco la natura, però cazzo che roba.
Saluti Fab!
Concordo!OT ma non troppo:
che gran libro!
Spesso mi sento anch'io come te verso il genere umano, ma mi sembra che anche dal punto di vista naturalistico l'Asia centrale gliel'ammolla!Io ultimamente leggo sempre molto poco, però cazzo che roba.
Cioè, non ho mai subito il fascino dell'Asia centrale quanto quello di altri lidi, sostanzialmente perché questi sono crocevia di storie e persone mentre io odio il genere umano e gli preferisco la natura, però cazzo che roba.
Saluti Fab!
GrazieUn capolavoro, da storia ed annali, grazie.
Comprato il libro da te gentilmente consigliato, posso adesso rileggermi e rigodermi il tuo TR, in attesa del resto, needless to say
G
Questa frase è stupendafaccio un passo indietro e mi guardo intorno: c’e’ ancora un sacco di globo da esplorare.
Grazie Blitz. Più che un esorcismo mi sa che dovrei andare a Lourdes, o portarmi diciotto zampe di coniglio in valigia...Questo report è la definizione della parola "viaggio": non avrei mai immaginato di leggere qualcosa del genere (anche se prima del prossimo ti inviterei a farti fare un esorcismo)![]()
Questa frase è stupenda
Grazie Renato. Non conoscevo il titolo, me lo cercherò di sicuro. Grazie per il consiglio!TR eccellente, come d’abitudine!
Mi sembra non sia stato nominato, nella rubrica letteraria, Seta e veleni di Duilio Giammaria; a me è piaciuto.
Ciao Marco, grazie per leggere.La tua capacità di raccontare è semplicemente unica.
Grazie per avermi fatto vedere un angolo di mondo che probabilmente non riuscirò mai a vedere con i miei occhi.
Ciao
Marco
Grazie!Grande TR, complimenti!
Beh, se c\'è qualcuno che si mette a leggere il mio TR e poi si prende la briga di andare a trovarsi un\'app del genere per fregarmi i 3 avios che possiedo... quel qualcuno ha veramente bisogno di trovarsi un hobby.Noto, con piacere, che ti preme garantire la privacy tua e dei soggetti che fotografi. E allora mi domando... perche’ posti le foto delle tue carte d’imbarco con il barcode in bella evidenza? Il tuo nome, cognome, PNR, BA FFP, numero di eticket ed altri codici vari possono essere letti in 2 secondi da qualsiasi barcode reader app.
Beh, non hai tutti i torti. Visto pero’ che cancelli nome/pnr/ffp dalle tue carte d’imbarco mi sembrava un contro senso.Beh, se c\\\'è qualcuno che si mette a leggere il mio TR e poi si prende la briga di andare a trovarsi un\\\'app del genere per fregarmi i 3 avios che possiedo... quel qualcuno ha veramente bisogno di trovarsi un hobby.
Grazie per la dritta, la terrò a mente per il prossimo TR! E grazie per leggere.Beh, non hai tutti i torti. Visto pero’ che cancelli nome/pnr/ffp dalle tue carte d’imbarco mi sembrava un contro senso.
Comunque complimenti di nuovo per il TR. Luoghi affascinanti, foto molto belle, e narrativa molto sofisticata. Leggo spesso con piacere il tuo blog. Grazie
Troppo gentile, grazie mille.Ti stringo virtualmente la mano, uno dei TR più belli che abbia mai letto.
Apertura completa dello zaino ed ispezione di ogni suo singolo contenuto. La faccenda discende in cabaret quando devo spiegare le varie medicine. Sono al tavolo, davanti a me ho 3 poliziotti, donnino incluso, più quello dell’app che non riesce a smettere di guardare le vigogne. Pescano l’Imodium e mi chiedono di spiegare a che serve. Mimo ciò che blocca e muoiono tutti dal ridere. Poi è il turno del Gaviscon. Risate omeriche. La faccio breve: ora che finiamo col Dioralyte e l’Aspirina il donnino sta piangendo dal ridere e un altro è sul punto di avere una sincope.
Grazie venexiano!Io non so cosa dire, se non che i tuoi racconti rendono oltremodo chiara la differenza che passa fra l\\\'essere un semplice turista (come ormai mi sento io) e un vero viaggiatore come invece lo sei tu.
Non mi resta che ringraziarti per questi scorci di angoli del mondo che non so se vedrò mai, e non da ultimo per le perle di umorismo. Questa mi ha fatto sputare il caffè per le risate: