Credo che il dibattito si stia soffermando troppo sulla questione finanziamenti/infrastrutture/turismo, ignorando completamente un aspetto che non è poi così marginale: l'adeguatezza o meno di Ryanair come compagnia capace di portare il turismo in un'area.
Sono perfettamente d'accordo con chi dice che prima vengono le infrastrutture e i servizi, e poi gli incentivi per aumentare il traffico: i primi danno stabilità, i secondi rendono intere aeree dipendenti dai sussidi, nonché oggetto di ricatti da parte dei beneficiari dei finanziamenti che possono permettersi di spingere sempre di più. Ma anche ipotizzando che valga il contrario, quanto è efficace la scelta di investire finanziando Ryanair anziché un'altra compagnia con un servizio più tourist-friendly?
Parlando da turista, dico tranquillamente la mia: sto alla larga da FR per i viaggi leisure perché so che con loro mi troverei male, pur conoscendo alla lettera i loro regolamenti. Io non sono un riccone ma quando visito un posto spendo, compro souvenir, voglio ridurre al minimo eventuali disagi, evito la calca in aeroporto, non voglio perdere tempo stampando carte d'imbarco, etc.... tutte cose che con FR diventano difficili. Non nego che in giro ci possa essere, e sicuramente c'è, gente che si adegua a tutto pur di andare in vacanza, ma quando si tratta della scelta dei posti, dei bagagli da spedire, della facilità delle operazioni di imbarco e del servizio a bordo, FR non fa una bella figura rispetto alla concorrenza e questo, a mio avviso, ha un impatto sull'esperienza di un turista.
Da addetto di scalo posso confermare che FR, nonostante i miglioramenti, non rende la vita facile ai turisti. L'anno scorso, quando le penali hanno raggiunto livelli scandalosi e mai visti prima, in appena 3 ore di check-in ho fatto guadagnare alla Ryan ben 1.300€ di penali. Alcuni colleghi sono stati capaci di fare di peggio (o di meglio, dipende dai punti di vista). Quello che mi chiedo è: qual è la probabilità che un pax reduce dal pagamento di una penale di 200€ per un bagaglio da stiva scelga nuovamente la Calabria come meta per la propria vacanza estiva? A me sembra decisamente bassa. La solfa è rimasta più o meno la stessa, sono calati i prezzi ma le ACI continuano ad essere pagate a peso d'oro (77€) e il primo bagaglio da stiva, in base al peso, in aeroporto costa tra i 55 e i 65€. FR continua a non accettare AVIH e PETC, scoraggiando i turisti che viaggiano con animali, e ha mantenuto le sue tempistiche da tolleranza zero nei confronti dei passeggeri ritardatari. Insomma, se io volessi incentivare il turismo di un'area, mi rivolgerei altrove.
A ciò si aggiungono le innumerevoli volte in cui mi sono capitati bagagli leggermente overweight al check-in e, dopo averlo fatto notare ai passeggeri in questione, ho appreso che tantissima gente è tornata a Londra, Dusseldorf, Bergamo, whatever, con le stesse identiche cose che aveva all'andata. Ma i turisti, soprattutto quelli internazionali, non dovrebbero essere invogliati ad acquistare prodotti locali? Non dovrebbero dare una spinta all'indotto? Come fa l'economia a girare se quasi tutti i pax hanno una franchigia da 10kg?
Ho aperto questa parentesi per dire che, sostanzialmente, anche se con FR a Trapani e zone limitrofe c'è stato un +qualcosa% in termini di crescita del turismo, si sarebbe potuto fare di più con qualche compagnia leggermente più seria. FR nel suo "periodo oscuro" non solo ha preso finanziamenti ma ha anche capitalizzato sulle penali e gli altri servizi ancillari, rovinando le vacanze di non poche persone. Un paradosso, insomma, e a Trapani fanno finta di non saperlo. Ma dico io, trovare un accordo con qualche altre compagnia è così complicato?
P.S.
Qualche mese fa ho letto sul forum che c'è uno studio che dimostra che le compagnie con policy restrittive scoraggiano gli acquisti dei passeggeri. Sarebbe interessante trovarlo, questo studio.