Enac e Cgil: "Situazione Windjet drammatica da aprile, si rischia il fallimento del 50% delle compagnie italiane"
L'Enac "sapeva da marzo che la situazione di WindJet era drammatica". Lo ha detto il presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile Vito Riggio spiegando che "ad aprile ci è stato detto che era in corso una trattativa per salvare la compagnia e per questo non siamo intervenuti dato che erano già stati venduti tutti i biglietti per agosto. Se avessimo bloccato la compagnia ci sarebbero stati comunque aerei a terra e lavoratori disoccupatì. Il caso della compagnia aerea siciliana, ha aggiunto, si inserisce in un quadro complessivo non facile: "Non è un mistero: non c'é nessuna compagnia aerea italiana che produca attivi. Se noi dovessimo chiudere le compagnie solo perché sono in perdita sarebbe un deserto". Sullo stop della trattativa con Alitalia, Riggio ha precisato che "Alitalia ha ribadito che non intende continuare la trattativa. WindJet propone di mettere sul mercato il proprio ramo d'azienda ripulito dai debiti per vedere se c'é qualcuno disposto a rilevarla". Intanto, "resta sospesa la licenza e soprattutto sono fermi gli aerei che sono stati sequestrati dal proprietario che li ha portati fuori dal paese. Li avrà portati in Irlanda o a Malta. ci sono i creditori pronti ad aggredire anche gli aerei". Il presidente dell'Enac ha ripetuto un suggerimento a chi ha acquistato i biglietti: "Da oggi fino al 18 agosto i passeggeri hanno a disposizione sul sito dell'Enac e di WindJet l'elenco dei voli sostitutivi. Dovranno comunque pagare le tasse aeroportuali ed un supplemento di 50 euro per l'Italia, 150 per l'Unione Europea e 250 per la Russia".Verso il fallimento metà delle compagnie - "Temo che tra settembre e marzo saremo di fronte ad una criticità e una possibilità di fallimento di almeno 50% delle aziende del trasporto aereo" dice Mauro Rossi, segretario Filt Cgil che ha partecipato al vertice sul caso Windjet. "E' stato un incontro - racconta Rossi - dove è emerso con chiarezza che in questo settore c'é bisogno di regole sia per i passeggeri che per i lavoratori e gli operatori. Il governo mi sembra impreparato ma diciamo che questo gap riguarda anche quelli precedenti, altrimenti non ci troveremmo in queste condizioni". "Windjet rappresenta la punta di un iceberg. E' una situazione vicino al tracollo che riguarda tutto il settore del trasporto aereo - ha aggiunto -. C'é bisogno di iniziative immediate governative e legislative. Siamo in estremo ritardo, forse ancora in tempo ma c'é bisogno di fatti concreti". "L'Italia ha affrontato il tema delle liberalizzazioni in modo assolutamente anomalo come in nessun altra parte d'Europa - ha aggiunto il sindacalista - In Italia le compagnie nascono e falliscono con una sequenza davvero drammatica. Ci vogliono delle regole che non abbiamo assunto in questo Paese. Il mercato non si autoregola da solo". Chiesta sospensione licenza - Il Governo ha preso atto della decisione di Wind Jet, a fini cautelativi, di chiedere la sospensione della licenza di esercizio di trasporto aereo. E' quanto si legge nella nota del dicastero dello Sviluppo economico, al termine del tavolo di confronto con Enac, Regione Sicilia e Comune di Catania, Wind Jet, Alitalia-Cai e le organizzazioni sindacali. Enac - prosegue la nota - continuerà nella azione finalizzata a garantire la riprotezione dei passeggeri già ad oggi programmata fino al 31 agosto.Ragnetti: "Il dossier non si può riaprire" - "Con loro non c'è più nessuna possibilità di ricominciare alcun tipo di dialogo". Con queste parole l'ad di Alitalia, Andrea Ragnetti, ha chiuso definitivamente la porta alla trattativa per l'acquisizione della compagnia aerea fallita. La riprotezione dei passeggeri Wind Jet e l'allestimento di voli speciali costa ad Alitalia perdite di ottantamila euro al giorno. "Operiamo in perdita - ha sottolineato Ragnetti - i costi che non recuperiamo per fare riprotezione sono di 80 mila euro al giorno". Ragnetti respinge ogni accusa rivolta in questi giorni ad Alitalia - "Soltanto un ingenuo - ha detto Ragnetti - può pensare che Alitalia abbia cercato scientemente di far fallire Wind Jet, che invece è fallita o fallirà semplicemente per cattiva capacità gestionale".Secondo l'ad di Alitalia, Wind Jet è "un'azienda ridotta molto molto male. Lo abbiamo scoperto nei mesi, al ritmo di una scoperta al giorno". Adesso c'é solo "un avviamento commerciale e ci sono, spero, degli slot, anche se abbiamo scoperto che non tutti operano legalmente".I dipendenti di Windjet: "Giorni dolorosi" - "Avremmo voluto darti il benvenuto a bordo ma da giorni siamo costretti a terra. Ogni minuto di ritardo, ogni spesa imprevista, ogni pianto dei tuoi bambini e apprensione dei tuoi cari in attesa, sono per noi dolorosi più di quanto tu possa immaginare". Comincia così la lettera aperta indirizzata dal personale di terra, dai tecnici, dagli assistenti di volo e dai piloti Windjet ai passeggeri che stanno subendo disagi negli aeroporti d'Italia. "Mentre il tuo disagio viene trasmesso in cronaca - scrivono i dipendenti della compagnia low cost - noi siamo in aeroporto, forse un po' rumorosi per farci sentire in questo silenzio assordante. Al contrario di quanto avrai letto o sentito dire però, la nostra compagnia non è fallita: siamo pronti a salire sui nostri aeroplani e portarti a destinazione". Il personale si aspettava "molto dall'accordo che sembrava veder felicemente convolare a nozze la principale compagnia italiana con il nostro piccolo vettore" e "invece qualcosa non ha funzionato". "Non sapremmo dire perché questo sia accaduto poco prima dell'inizio o durante le tue vacanze". "Siamo stati messi in condizione di non potere più effettuare i voli - continua la lettera - i nostri aeromobili bloccati su aeroporti stranieri in attesa di una schiarita"
15 agosto 2012
http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/12/08/15/windjet_sviluppi.html