Windjet cessa tutte le attività


simpy

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14 Luglio 2010
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(ANSA) - PALERMO, 29 AGO - Una cordata formata da professionisti e imprenditori siciliani e' intenzionata a rilevare Windjet, la compagnia low cost siciliana in crisi economica. Il gruppo, secondo quanto appreso dall'ANSA, ha messo a punto un piano di salvataggio, curato dallo studio del commercialista Salvo Tripoli, che suggerisce una soluzione-ponte utile ad assicurare la ''continuita' aziendale'': l'affitto per stralcio dell'azienda alla societa' che verra' creata dai componenti della cordata.
 

MalboroLi

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19 Novembre 2009
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Riassumo in 3 righe un'intervista pubblicata su La Sicilia stamane in edicola:
La Regione sembra aver chiuso le porte e non è intenzionata neanche a valutare la possibilità di reperire risorse per aiutare un'azienda privata. Per bocca dell'Assessore Venturi è stato ribadito che il "problema sociale" si affronta con gli ammortizzatori sociali e che per sanare il buco è necessario l'intervento dei soci. Il primo a dover pagare è l'imprenditore: il debito non si può scaricare sul pubblico, sarebbe troppo facile e comodo.
anche perchè la Regione Sicilia è in amministrazione straordinaria, e mai potrebbe finanziare una azienda privata in questo momento.
 
F

flyboy

Guest
(ANSA) - PALERMO, 29 AGO - Una cordata formata da professionisti e imprenditori siciliani e' intenzionata a rilevare Windjet, la compagnia low cost siciliana in crisi economica. Il gruppo, secondo quanto appreso dall'ANSA, ha messo a punto un piano di salvataggio, curato dallo studio del commercialista Salvo Tripoli, che suggerisce una soluzione-ponte utile ad assicurare la ''continuita' aziendale'': l'affitto per stralcio dell'azienda alla societa' che verra' creata dai componenti della cordata.
Passi per gli imprenditori, ma un professionista che rileva una compagnia aerea voglio proprio vederlo.
 

fontanarossa

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6 Novembre 2005
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messina - catania, Sicilia.
Si apre uno spiraglio per far uscire Wind Jet dalla crisi economica. A quanto pare c'è una cordata formata da professionisti e imprenditori siciliani intenzionata a rilevare la low cost. Il gruppo ha messo a punto un piano di salvataggio, curato dallo studio del commercialista Salvo Tripoli, che suggerisce una soluzione-ponte utile ad assicurare la "continuità aziendale": l'affitto per stralcio dell'azienda alla società che verrà creata dai componenti della cordata. Del gruppo che ha manifestato interesse fanno parte, tra gli altri, un noto imprenditore della Sicilia orientale che opera nel settore della grande distribuzione agroalimentare e alcuni 'tecnici', come l'ingegnere aeronautico Francesco Surace, ex dipendente Wind Jet, e Roberto Corrao, medico, specialista in medicina aeronautica e titolare della Aviomed, impresa specializzata nel trasporto aereo di pazienti infermi. Per quanto riguarda l'affitto, questo dovrebbe riguardare solamente quegli asset indispensabili alla ripresa immediata dei voli, con esclusione delle posizioni debitorie per le quali è possibile la composizione negoziale secondo le novità del Decreto sviluppo di fine giugno. Il piano è la premessa per la soluzione definitiva "che sarà conveniente a tutte le parti interessate - sostengono i promotori - e consentirà l'intervento di ulteriori operatori del settore mantenendo 'in frigo' gli asset più importanti, poiché consentirà ai dipendenti la conservazione del posto di lavoro ed alla Wind Jet di negoziare la cessione di un'azienda funzionante e non disgregata ricavandone un miglior prezzo o una buona partecipazione - anche se di minoranza - nella nuova società operativa". travelnostop sicilia
 

Dedalo

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8 Febbraio 2007
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anche perchè la Regione Sicilia è in amministrazione straordinaria, e mai potrebbe finanziare una azienda privata in questo momento.
Fermo restando che sarei del tutto contrario alla folle idea di una scesa in campo della regione per salvare l'insalvabile, devo informarti che la regione siciliana non è affatto in amministrazione straordinaria.
 

freez267

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7 Agosto 2008
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Si apre uno spiraglio per far uscire Wind Jet dalla crisi economica. A quanto pare c'è una cordata formata da professionisti e imprenditori siciliani intenzionata a rilevare la low cost. Il gruppo ha messo a punto un piano di salvataggio, curato dallo studio del commercialista Salvo Tripoli, che suggerisce una soluzione-ponte utile ad assicurare la "continuità aziendale": l'affitto per stralcio dell'azienda alla società che verrà creata dai componenti della cordata. Del gruppo che ha manifestato interesse fanno parte, tra gli altri, un noto imprenditore della Sicilia orientale che opera nel settore della grande distribuzione agroalimentare e alcuni 'tecnici', come l'ingegnere aeronautico Francesco Surace, ex dipendente Wind Jet, e Roberto Corrao, medico, specialista in medicina aeronautica e titolare della Aviomed, impresa specializzata nel trasporto aereo di pazienti infermi. Per quanto riguarda l'affitto, questo dovrebbe riguardare solamente quegli asset indispensabili alla ripresa immediata dei voli, con esclusione delle posizioni debitorie per le quali è possibile la composizione negoziale secondo le novità del Decreto sviluppo di fine giugno. Il piano è la premessa per la soluzione definitiva "che sarà conveniente a tutte le parti interessate - sostengono i promotori - e consentirà l'intervento di ulteriori operatori del settore mantenendo 'in frigo' gli asset più importanti, poiché consentirà ai dipendenti la conservazione del posto di lavoro ed alla Wind Jet di negoziare la cessione di un'azienda funzionante e non disgregata ricavandone un miglior prezzo o una buona partecipazione - anche se di minoranza - nella nuova società operativa". travelnostop sicilia
Aia queste coordate mi fanno pensare solo a tutti i soldi spesi per Alitalia dai cittadini italiani
 

ghibli1978

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6 Dicembre 2008
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palermo
Fermo restando che sarei del tutto contrario alla folle idea di una scesa in campo della regione per salvare l'insalvabile, devo informarti che la regione siciliana non è affatto in amministrazione straordinaria.
credo intendesse dire che il governo regionale, viste le dimissioni di fine luglio, al momento può varare solo ed esclusivamente provvedimenti di ordinaria amministrazione.
Ovviamente l'eventuale scesa in campo della regione, scelta suicida, non sarebbe di ordinaria amministrazione ed avrebbe comunque bisogno dell'OK del parlamento regionale.
 

Dancrane

Amministratore AC
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10 Febbraio 2008
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Entusiasmante vedere come all'incontro Pulvirenti non si presenti (probabilmente, essendo necessaria "calma e non fretta", starà ancora elucubrando il suo piano di salvataggio) ed i "suoi" dipendenti ancora lo difendono a spada tratta.

Eppure la soluzione è semplice: ricapitalizza, azzera i debiti e, visto che la compagnia può stare in piedi, riparti. O forse mi sfugge qualche piccolo particolare?
 

AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
“Alitalia da 8 mesi sta fagocitando, piano piano, Windjet, 'spolpandola' e rischiando di fare scomparire una società che finalmente permetteva ai siciliani di potere volare anche all'estero senza tappe intermedie”, afferma il segretario regionale della Uil trasporti, Angelo Mattone. E aggiunge: “Il ministro Passera finisca di tenere bordone ad Alitalia e intervenga in favore della Sicilia: questo governo la smetta di continuare a penalizzare il Sud”.
 

i-ffss

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30 Agosto 2010
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LIMF
Entusiasmante vedere come all'incontro Pulvirenti non si presenti (probabilmente, essendo necessaria "calma e non fretta", starà ancora elucubrando il suo piano di salvataggio) ed i "suoi" dipendenti ancora lo difendono a spada tratta.

Eppure la soluzione è semplice: ricapitalizza, azzera i debiti e, visto che la compagnia può stare in piedi, riparti. O forse mi sfugge qualche piccolo particolare?
o non ha i soldi o non può stare in piedi...oppure windjet_hope ci potrebbe dire...
 

Farfallina

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23 Marzo 2009
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Entusiasmante vedere come all'incontro Pulvirenti non si presenti (probabilmente, essendo necessaria "calma e non fretta", starà ancora elucubrando il suo piano di salvataggio) ed i "suoi" dipendenti ancora lo difendono a spada tratta.

Eppure la soluzione è semplice: ricapitalizza, azzera i debiti e, visto che la compagnia può stare in piedi, riparti. O forse mi sfugge qualche piccolo particolare?
Infatti, se come dice la UIL i debiti sono meno di 150 milioni di € e la compagnia è in grado di ripartire, allora che metta mano al portafoglio, paghi le riprotezioni ed immagino ENAC sarà felice di farli ripartire...